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Giovedì, 14 Febbraio 2013 14:36

Inaugurato il Polo didattico delle Piagge

Polo Piagge 1Più di 2.600 posti banco, 33 aule di diversa dimensione distribuite su 3 piani e un parcheggio interrato da 100 posti macchina. Sono questi i numeri del Polo didattico delle Piagge dell'Università di Pisa, uno dei più grandi, funzionali e innovativi della regione, che è stato inaugurato giovedì 14 febbraio 2013 alla presenza del rettore Massimo Augello, del sindaco Marco Filippeschi, del presidente della Provincia, Andrea Pieroni, del presidente dell'ARDSU Toscana, Marco Moretti, e del vice presidente della Regione, Stella Targetti.

Il nuovo Polo, realizzato con un investimento complessivo di circa 9 milioni, è stato completato in poco più di 2 anni, con 12 mesi di anticipo rispetto alla data fissata nel contratto. Ospiterà lezioni di diversi settori disciplinari, che vanno dalla Giurisprudenza alle Scienze politiche, dall'Economia all'Agraria, alla Medicina veterinaria. "Nel progettarlo – ha spiegato il rettore - abbiamo prestato grande attenzione a tutti gli aspetti che possono facilitare la quotidianità di chi usufruirà di questi spazi, garantendo il massimo comfort nel seguire le lezioni, realizzando una delle più grandi aule studio dell'Ateneo e predisponendo aree destinate alla socializzazione. Nell'intero complesso vi è inoltre la completa copertura wi-fi, che consentirà ai nostri studenti, oltre che al personale, un accesso alla rete facile e gratuito, sia all'interno che all'esterno dell'edificio".

Polo Piagge 2Più in particolare, il Polo ha al piano terra una sala convegni e conferenze da 240 posti, un'aula didattica da 200 posti, un'aula studio da 140 posti e un'ampia zona ristoro, più gli spazi di servizio per la portineria, il guardaroba e la sala regia. Al primo e secondo piano si trovano 30 aule di diversa capacità per un totale di 2.000 posti. Gli spazi esterni sono caratterizzati da percorsi pedonali, zone di sosta e socializzazione, che si sommano alle aree verdi tradizionalmente dedicate alla ricerca e alla didattica relative alle discipline agrarie e che contribuiscono a definire un vero e proprio campus urbano nel centro di Pisa.

Nel suo intervento, il professor Augello ha citato il nuovo Polo come un esempio della progettualità messa in atto dall'Ateneo pisano a partire dal 2010, attraverso una decisa accelerazione al piano di realizzazione delle grandi opere. L'inaugurazione odierna segue di qualche settimana il recupero di Palazzo Matteucci e di pochi mesi la consegna del Polo didattico nell'ex stabilimento Guidotti, mentre si stanno definendo gli interventi e le nuove destinazioni d'uso di Palazzo Ricci e completando la ristrutturazione dell'ex clinica di Otorino al Santa Chiara, dove entro poco sarà inaugurata la sede del Dipartimento Interistituzionale Integrato (DIPINT) tra Università e Azienda ospedaliera. Entro due anni saranno consegnati altri tre poli universitari nell'area di San Cataldo, nel complesso degli ex Salesiani e nel secondo lotto dell'area ex Guidotti. Senza dimenticare il grande impegno che l'Università sta mettendo nel progettare e programmare il recupero del Palazzo della Sapienza.

Polo Piagge 3Per realizzare questo piano strategico di interventi, l'Università di Pisa ha deciso di investire risorse consistenti. I finanziamenti complessivi per l'edilizia sono così aumentati dai circa 21 milioni di euro del 2010 ai 24,5 del 2012, con un'ulteriore crescita prevista per il 2013, quando si supererà la cifra complessiva di 36 milioni di euro. "In un periodo molto delicato e difficile da un punto di vista finanziario – ha concluso il rettore - si tratta di una scelta coraggiosa e in controtendenza, che poggia sulla solidità del Bilancio d'Ateneo. Lo è ancor di più perché questa politica espansiva non si limita al settore edilizio, ma riguarda tutti gli ambiti strategici per il presente e per il futuro della nostra Istituzione, a cominciare dalle risorse umane, dal sostegno alla ricerca e ai giovani ricercatori".


Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa. 

Ne hanno parlato:

Corriere Fiorentino 
Tirreno Pisa 
Nazione Pisa 
Corriere Toscana 
RepubblicaFirenze.it
CorriereFiorentino.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 

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Mercoledì, 13 Febbraio 2013 09:17

Nel guscio delle lumache i segreti del clima passato

scavi_ n grottaIl guscio delle lumache svela i segreti del clima passato. E così si scopre che migliaia di anni fa, al tempo dei primi agricoltori, il Mediterraneo aveva un clima molto più caldo e umido di adesso. Sono questi i risultati di uno studio in uscita sulla rivista "Quaternary International" e condotto da un team di ricercatori delle Università di Pisa e di York e dello Scottish Universities Environmental Research Centre (SUERC) di Glasgow composto da archeologi, climatologi e geochimici. Gli studiosi hanno analizzato gli isotopi di carbonio e di ossigeno dei gusci di Pomatias elegans, un mollusco terrestre, risalenti a 9.000 a 2.500 anni fa e recuperati in alcune grotte del Mediterraneo. I siti sotto esame sono una decina in tutto, tre dei quali in Italia: le due grotte Serratura e del Romito in Campania e quella del Latronico in Calabria.

Mettendo insieme tutti i dati, la ricerca ha fornito una fotografia del clima del Mediterraneo occidentale all'inizio del Neolitico (circa 8000 anni fa) facendo emergere una specificità di questa area. Se confrontati con studi precedenti, i risultati mostrano ad esempio che, all'epoca, le condizioni meteorologiche della costa atlantica del nord della Spagna erano probabilmente molto simili a quelle di oggi, mentre sul versante mediterraneo, nella penisola iberica meridionale o in Sicilia, il clima era molto più umido dell'attuale.

"La ricerca si è basata su un impiego massiccio delle analisi isotopiche - ha detto Giovanni Zanchetta, docente del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa – i gusci di lumaca rinvenuti in siti archeologici ben datati possono fornire informazioni fondamentali sul clima del passato. E siamo solo all'inizio, perché ci sono moltissimi scavi archeologici che possono produrre un ricco materiale di studio".

Ne hanno parlato:

Il Tirreno
Tirreno.it
Nazione.it
Asca
AdnKronos
PisaInformaFlah
PisaToday
OgniSette

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