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Europa1Giovedì 15 ottobre, la Commissione Europea ha pubblicato i nuovi bandi 2016-2017 di Horizon 2020. Per il prossimo biennio saranno disponibili circa 16 miliardi di euro per finanziare progetti di ricerca e innovazione.

«Il nostro Ateneo ha già raggiunto ottimi risultati attraendo circa 10 milioni di euro a supporto di 30 progetti che vanno dalla ricerca di frontiera allo sviluppo tecnologico e all'innovazione, in tematiche e settori diversi, dalla salute alla ICT – commenta la professoressa Ann Katherine Isaacs, delegata del Rettore per i Programmi Europei. La pubblicazione dei bandi 2016-2017 dà avvio a una nuova fase di progettazione che ci auguriamo porti a Pisa altri significativi successi»

È confermato l’importante finanziamento per la formazione e la mobilità dei ricercatori: le Marie Sklodowska Curie Actions (ITN, RISE, Individual Fellowships) sono finanziate con un budget di circa 800 milioni per il 2016 e di ulteriori 800 milioni per il 2017.

Cospicuo è anche il budget stanziato per i progetti dello European Research Council: circa 1,6 miliardi di euro diretti al finanziamento dei ricercatori più brillanti d’Europa e delle loro ricerche eccellenti e di frontiera.

Per le Societal Challenges la Commissione ha poi stanziato budget importanti per tutti i campi della ricerca definendo, per ogni call, i topic di ricerca da affrontare. Si va dal finanziamento delle “Key enabling technologies”, in primis l’ICT (budget 2016 di circa 500 milioni di euro) alla Salute (budget 2016 circa 350 milioni), dal finanziamento dell’Energia Efficiente, pulita e sicura (circa 450 milioni per il 2016) al sostegno dei Trasporti smart e green (budget per il 2016 pari a circa 450 milioni).

Horizon 2020 è un’opportunità importantissima anche per il finanziamento della ricerca nel settore delle scienze umane. Circa 100 milioni di euro infatti, nel solo 2016, saranno dedicati alle tematiche della “Societal Challenge” Europe in a changing word – inclusive, innovative and reflective societies.

Cresce inoltre l’attenzione e l’apertura di Horizon 2020 verso i paesi terzi “industrializzati”. Per il 2016 la Commissione Europea ha stanziato 13 milioni di euro per progetti di ricerca congiunti con il Giappone e la Corea del Sud e, per il 2017, 7 milioni per progetti in collaborazione con il Brasile (Fonte: Science|Business).

Tutti i dettagli e le informazioni sul bandi sono disponibili nel Participant Portal della Commissione e sul sito di Ateneo al seguente link: https://goo.gl/wn0Mg0.

Per informazioni e supporto nella presentazione di proposte di progetto i ricercatori dell’Università di Pisa possono contattare Il Settore Ricerca dell’Ateneo - Unità Ricerca Europea: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ponte diavoloUn allestimento che è di fatto un viaggio per immagini, musica e testi nel territorio della Valle del Serchio e che è stato creato da un gruppo di ricerca universitario specializzato in discipline audio-visive, multimediali e della comunicazione, coordinato dalla professoressa Sandra Lischi. Sabato 3 ottobre ha aperto le sue porte al pubblico il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio che, dopo un importante intervento di recupero, è stato allestito presso i locali della Volta dei Menchi nel centro storico di Barga (LU). Il progetto, realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Arcus spa, è stato presentato e coordinato dall’Unione dei Comuni della Valle del Serchio e della Garfagnana e ha visto la collaborazione del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa.

Il progetto, unico nel suo genere, valorizza il bacino della Valle del Serchio attraverso i suoi siti di incastellamento e dà alla popolazione, agli studenti e ai turisti, uno strumento innovativo di documentazione storica, ambientale e artistica di un’area geografica sorprendentemente ricca di cultura, storia, natura incontaminata e leggenda. L’allestimento offre infatti una visione invitante e sfaccettata del territorio, in cui le parole appaiono come tracce informative discrete. Scritte sullo schermo, scorrono parallele alle immagini senza sovrapporsi al flusso visivo.

museo barga2

Nell’oscurità, sulle pareti appaiono pievi, ponti, colline, fortezze, boschi ma anche un paesaggio umano fatto di antichi mestieri, memorie, tradizioni e ritratti degli abitanti, mentre le frasi forniscono notizie storiche essenziali e si offrono, anche nella versione inglese per i tanti turisti, come approfondimento ulteriore. Nel centro della sala il tavolo interattivo consente, presa visione del complesso del territorio, di scegliere il proprio percorso o di interromperlo e modificarlo.

“Il nostro gruppo, facendo tesoro dell’eccellenza pioneristica maturata all’Università di Pisa nel campo dell’audiovisivo e del multimediale, ha lavorato sui diversi aspetti del progetto, cercando di costruire una presentazione non rigidamente didascalica o classicamente documentaristica, ma basata sui percorsi consentiti dalla combinazione di immagini, suoni, testi scritti e dispositivi interattivi – commenta la professoressa Lischi – In stretta collaborazione coi committenti ha ideato e curato un allestimento che contempla, con una concezione evocativa e immersiva, un viaggio per immagini nei vari aspetti del territorio, corredato da musiche e testi e concepito per una visita che, grazie a un tavolo interattivo, offre la possibilità di percorrere più itinerari”.

lischi bargaLa collaborazione con il Museo è nata nel 2013 quando, tramite il CICO (Centro Interdisciplinare di Studi sulla Comunicazione) venne stipulata una convenzione fra il dipartimento e l’Unione Comuni Media Valle del Serchio, che ha consentito l’attribuzione di borse e di contratti finalizzati allo studio e alla realizzazione della sala appena inaugurata. Nella cerimonia di inaugurazione, il prorettore ai Rapporti con il territorio dell’Ateneo pisano, Maria Antonella Galanti, ha sottolineato “l’importanza dei musei vivi, capaci di fare appello anche al lato emozionale della memoria e della spinta alla conoscenza” e ha ribadito “l’importanza di un dialogo proficuo fra i saperi universitari e le culture del territorio”.

Il team che ha curato l’allestimento è composto da Gianluca Paoletti, dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha realizzato una serie di video sui diversi aspetti della zona, paesaggistici e artistici, ma anche dedicati a mestieri, tradizioni, volti, personaggi; Andreina Di Brino, anche lei dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha curato le ricerche e l’adattamento dei testi ai fini di una efficace e sintetica comunicazione; Marco Bigliazzi, laureato in Storia dell’Urbanistica nell’Ateneo pisano, che ha curato l’aspetto interattivo e le animazioni grafiche; Giuseppe Cassaro, laureato all’Università di Pisa in Cinema, teatro e produzione multimediale, che ha elaborato le musiche e la concezione sonora. La ricerca, come auspicato da tutti gli intervenuti, non si ferma qui e dovrebbe proseguire con un ampliamento e una ulteriore articolazione degli spazi espositivi.

twitter insideTwitter e la filosofia (Edizioni Ets, 2015) è l'ultimo libro di Adriano Fabris, professore di Filosofia morale dell'Università di Pisa ed esperto di etica della comunicazione. Anticipiamo qui la prefazione del volume e la domanda da cui parte l'autore: "Oggi, è possibile fare filosofia, vera filosofia, anche attraverso le nuove tecnologie?".

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A scanso di ogni equivoco, questo è un testo di filosofia. È un testo, certamente: che vuol essere tale, a prescindere dal supporto, cartaceo o elettronico, che viene usato per la sua diffusione. Vedremo più avanti perché sottolineo questo aspetto. Ed è un testo di filosofia. Magari, come in questo caso, si tratta di una filosofia che si confronta con la comunicazione – e con le forme di comunicazione più recenti e trendy –, ma in cui le vecchie tematiche, dibattute per secoli con più o meno successo, tornano comunque a riproporsi. Mi spiace dunque per chi, forse attratto dal titolo, si aspetta qualcosa d'altro.

Il titolo fa riferimento a un Social Network oggi abbastanza diffuso: Twitter. Più precisamente ciò che qui interessa è uno specifico prodotto culturale, costituito dal mondo delle interazioni brevi e dei "cinguettii" in rete. Interessa non certo perché si vuol concedere qualcosa alla moda del momento, ma perché Twitter offre una forma di espressione attraverso la quale, fra altre cose, si può fare, ed effettivamente si fa, anche filosofia. Oltre a tante altre esperienze interattive: sociali, politiche, di marketing. Il problema, qui, è di vedere che tipo di filosofia viene fatta in questa forma e quali possono essere le ulteriori opportunità che questo Social Network può aprire a un'attività filosofica.

Il testo che presento è il punto d'arrivo e l'approfondimento di un'esperienza che ho condotto in rete per un certo tempo. Ma è anche l'esito di un confronto con le riflessioni – non moltissime, in verità – che su Twitter sono state sviluppate negli ultimi anni. Twitter è un Social Network giovane, così come altri anche più diffusi, e certo non sappiamo quanta vita ancora avrà. C'è sempre il rischio, infatti, di una rapida obsolescenza di tutti questi ambienti dell'Internet: si pensi per esempio all'ascesa e al declino di MySpace e di Second Life. Si pensi alla velocità con cui Facebook si è diffuso per il mondo, "cannibalizzando" i Social Network preesistenti. Tutto ciò non impedisce comunque di riflettere su alcuni aspetti che proprio l'attuale struttura di Twitter, messa a confronto con l'intenzione di far filosofia attraverso di essa, consente di mettere in luce. È quello che faremo nelle prossime pagine.

Lo scopo è non solo quello di far emergere potenzialità e limiti, in parte già noti, di Twitter, ma di verificare anche la capacità, proprio grazie a quest'analisi, di condurre un'indagine filosofica che sia all'altezza del tempo in cui viene intrapresa e degli strumenti attraverso i quali può esprimersi. Ciò che interessa è capire questo tempo e questi strumenti, fuoriuscire dall'acquiescenza alla mentalità comune e alle sue categorie, esercitare quel diritto di critica che la filosofia si è sempre riservata, anche e soprattutto nei confronti di ciò che sembra inevitabile. Ma insieme interessa anche, in una sorta d'immediata retroazione, comprendere che cosa può essere la filosofia oggi, nell'epoca delle nuove tecnologie, domandarsi che cosa può voler dire filosofare in relazione a esse e attraverso di esse, e soprattutto chiarire in che modo è possibile farlo davvero, in maniera giusta e buona.

In sintesi, anche questa piccola ricerca rientra, come esplicazione e applicazione, nel mio progetto volto a elaborare una filosofia della relazione. La rete è infatti oggi un ambito privilegiato di relazioni e di costruzione attiva di relazioni. Il problema è se il modo in cui tali relazioni vengono vissute in quest'ambiente è riduttivo oppure no: se è in grado cioè di favorire le nostre possibilità espressive o non piuttosto finisce per inchiodarci a comportamenti «a una dimensione».

Per approfondire questi vari aspetti è necessario appunto sviluppare una filosofia della relazione. Che è appunto ciò che sto cercando di fare in questi anni, anche attraverso studi più o meno settoriali sulla comunicazione e sull'etica della comunicazione. Il che tuttavia non significa parlare di una filosofia che ha la relazione per suo tema, come una qualunque forma di teoria. Il mio progetto implica piuttosto, e sta mettendo in opera, una filosofia che pratica la relazione, proprio e anche riflettendo sulla relazione stessa, e che in tal modo scopre di essere a sua volta, anzitutto, una filosofia in relazione. Come quella che può essere sperimentata attraverso i social network.

Adriano Fabris
docente di Filosofia morale

Le Università di Firenze, Pisa, Siena e la Scuola Superiore Sant'Anna integrano online i sistemi bibliotecari e mettono in rete un immenso patrimonio librario. Grazie alla piattaforma OneSearch (Il video tutorial), dal 1° ottobre è infatti disponibile un punto di accesso unificato per le ricerche bibliografiche all'interno di un vasto numero di cataloghi. Oltre a quelli degli Atenei citati, la piattaforma permette di raggiungere quelli dell'Università per stranieri di Siena, dell'Accademia della Crusca, della Fondazione Ezio Franceschini, della SISMEL (Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino), della Biblioteca regionale Luigi Crocetti, della Biblioteca comunale degli Intronati, delle Biblioteche comunali della Provincia di Siena aderenti alla rete ReDoS, dell'Accademia dei Fisiocritici e dell'Istituto Musicale Franci.


Attraverso OneSearch, che offre un'interfaccia molto semplice, è possibile avere immediatamente una visione complessiva della documentazione disponibile nelle biblioteche, in formato elettronico e cartaceo, senza moltiplicare le ricerche in più cataloghi. Sono oltre 3.800.000 i record bibliografici a cui dà accesso OneSearch. OneSearch è il primo traguardo del progetto Sistema Bibliotecario degli Atenei della Regione Toscana (SBART),sbart che si propone come modello di collaborazione in ambito pubblico e punta a importanti risultati sul piano dell'economia di gestione, della qualità e dell'efficacia dei servizi erogati, per tutti gli utenti.
Innovazione al servizio della ricerca, degli studenti, dei cittadini, ma non solo. Innovativo è anche il percorso del progetto, finanziato grazie all'accordo tra le Università di Firenze, Pisa e Siena, che hanno presentato domanda congiunta di fondi al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), nell'ambito dei rispettivi piani strategici 2013-2015. Al progetto hanno poi aderito la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e numerose altre Biblioteche che, all'interno di sistemi già consolidati, collaborano da tempo con le Università di Firenze e Siena.

Il video tutorial

Tra i prossimi obiettivi del progetto SBART, un servizio di prestito integrato e l'acquisizione di una piattaforma unica per la gestione di tutti i servizi bibliotecari. Un ulteriore sviluppo garantirà la piena e libera circolazione degli utenti tra tutte le biblioteche, con possibilità di effettuare, fotocopie, digitalizzazioni e stampe in tutte le sedi. L'investimento complessivo, finanziato dal MIUR, è di oltre un milione 300 mila euro su tre anni.

"Il potenziamento del Sistema Bibliotecario degli Atenei della Regione Toscana, attraverso la realizzazione di un punto unico di accesso e di ricerca online, - ha commentato il rettore dell'Università di Pisa, Massimo Augello - rappresenta una tappa significativa nel processo di integrazione tra i rispettivi servizi, con l'obiettivo di offrire agli utenti un ambiente ottimale di studio e ricerca e una modalità di accesso semplificata alle risorse bibliografiche cartacee e elettroniche e, più in generale, a tutti i servizi bibliotecari. Da tempo, i sistemi bibliotecari toscani hanno deciso di affrontare insieme il massiccio cambiamento verificatosi con l'avvento delle risorse elettroniche e degli strumenti tecnologici e sono cresciuti in modo armonico, riuscendo a garantire ai propri utenti servizi comparabili e di alta qualità".

Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Corriere Toscana
Nazione Firenze
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
IlReporter.it
Pisa24.info

Nella foto da sinistra: Angelo Riccaboni (rettore Università di Siena), Pierdomenico Perata (rettore Sant'Anna di Pisa), Monica Barni (Assessore regionale Università), Alberto Tesi (rettore Università di Firenze), Massimo Augello (rettore Università di Pisa).

conf sbart

tutor alla pari dipartimento ChimicaCon l'inizio dell'anno accademico, parte all'Università di Pisa il nuovo servizio del tutorato alla pari, che mira a fornire figure di supporto per tutte le esigenze e le problematiche degli studenti. Inizialmente, il servizio sarà attivato in forma sperimentale nei quattro dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere, di Chimica e Chimica industriale, di Matematica e di Economia e Management, con la prospettiva di arrivare a coprire una decina di dipartimenti entro la fine dell'anno e poi di estenderlo progressivamente alla totalità delle strutture.

I tutor alla pari sono un gruppo di studenti senior, che metteranno la loro preparazione ed esperienza a disposizione dei colleghi dello stesso dipartimento. Essi avranno tra i loro compiti quelli di agevolare i contatti con docenti e uffici, di facilitare la soluzione delle diverse problematiche che possono ostacolare il percorso universitario e di svolgere la funzione di mediazione verso gli uffici competenti per i casi più complessi. Dovranno saper accogliere gli studenti, in particolare quelli iscritti al primo anno, e fare da primo filtro per guidare i colleghi verso gli sportelli e i servizi più adeguati, permettendo così un pieno inserimento nel contesto universitario e una migliore fruizione delle opportunità di crescita professionale e personale.

tutorato webCoordinato dal Servizio di ascolto e consulenza dell'Ateneo, il progetto ha la peculiarità di reclutare i tutor attraverso specifici bandi di selezione e di fornire loro un'accurata formazione di base, con incontri dedicati alla didattica e ai servizi per gli studenti, ma anche agli aspetti comunicativi e relazionali, oltre che all'organizzazione dello specifico dipartimento cui appartengono. La loro attività si svolgerà sotto la supervisione degli psicologi afferenti al Servizio di ascolto e consulenza e in stretta collaborazione sia con i docenti referenti per l'orientamento che con il personale delle segreterie didattiche. La logica del lavoro di gruppo permetterà, inoltre, una costante condivisione di idee, informazioni e buone prassi.

"Con il progetto del Tutorato alla pari - ha sottolineato la professoressa Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti - vogliamo agevolare il percorso formativo dei nostri studenti, soprattutto di quelli che presentano aspetti di debolezza, e nello stesso tempo vogliamo prevenire i fenomeni dell'abbandono e dell'inattività, cercando da subito di facilitare l'inserimento delle matricole e la loro integrazione nel contesto universitario. È molto importante che a svolgere questi servizi siano altri studenti dello stesso dipartimento, adeguatamente formati e preparati ad affrontare le diverse problematiche che possono rallentare o bloccare le carriere universitarie".

Il servizio del Tutorato alla pari è già stato presentato - o sarà presentato a breve - agli studenti dei quattro dipartimenti in occasione del benvenuto alle matricole. Le informazioni su sedi e orari degli Sportelli saranno pubblicate direttamente sui siti dei dipartimenti.

Ne hanno parlato:
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

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Nella foto in alto i tutor alla pari del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dove il progetto è stato presentato lunedì 21 settembre in occasione del benvenuto alle matricole. Fino al 2 ottobre sarà attivo un banchetto informativo all'entrata del dipartimento.

Dal nostro antenato Homo naledi, fino all'umanoide del futuro Walkman. Sarà un vero viaggio nel tempo e nella scienza quello che l'Università di Pisa proporrà in occasione di BRIGHT, la Notte dei ricercatori in programma il prossimo 25 settembre nelle strade, nelle librerie, nei caffè della città, oltre che in alcuni laboratori dell'Ateneo aperti al pubblico.

A partire dalle ore 16 sarà possibile seguire la diretta su Twitter (@Unipisa e @brightoscana) e gli aggiornamenti su Facebook (Università di Pisa e Bright - La Notte dei Ricercatori in Toscana).

marchi webIn Largo Ciro Menotti, dove saranno allestiti gli stand della ricerca, la manifestazione sarà aperta da un incontro con Damiano Marchi (nella foto a destra), l'antropologo pisano che ha partecipato alla scoperta dell'Homo naledi, la nuova specie umana i cui resti sono stati recentemente rinvenuti in una grotta del Sudafrica. Il ricercatore incontrerà il pubblico subito dopo l'inaugurazione prevista alle ore 16, a cui interverranno il rettore Massimo Augello e la coordinatrice regionale dell'evento Katherine Isaacs.

walkmanIn piazza ci sarà un altro ospite speciale, Walkman (nella foto a sinistra), il robot umanoide progettato dai ricercatori del Centro Piaggio dell'Università di Pisa insieme all'IIT di Genova, che di recente è stato protagonista della competizione internazionale DARPA Robotics Challenge a Los Angeles. L'automa, alto 1,85 metri e pesante 100 chili, in grado di camminare, aprire le porte e usare strumenti di lavoro, farà alcune dimostrazioni delle sue abilità al pubblico, con la "regia" dei ricercatori che lo hanno costruito.

A partire dalle ore 16, nella piccola Expo della ricerca allestita in Largo Ciro Menotti, sarà inoltre possibile visitare stand con meteoriti lunari del dipartimento di Scienze della terra, i simulatori medici del Centro Endocas, la barca a vela "Cherubina" costruita dagli studenti di Ingegneria, gli esperimenti del dipartimento di Farmacia e molto altro.

In contemporanea con l'apertura degli stand, nei bar e nelle librerie nelle vicinanze di Borgo Stretto, molti ricercatori presenteranno al pubblico le proprie attività e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti. Sarà dunque possibile gustare un "Aperitivo della ricerca" insieme agli archeologi che raccontano i loro scavi nell'antica Tebe, gli scienziati che svelano i segreti del cosmo e delle stelle e che illustrano la "fisica di Harry Potter". Oppure sarà possibile recarsi a un incontro di "Librerie e scienza" e ascoltare il racconto di missioni spaziali e impatti di asteroidi con la Terra, o rileggere qualche romanzo famoso con lo sguardo di un giurista. Tra gli eventi promossi nelle librerie, ce ne saranno alcuni dedicati specificatamente ai bambini, che potranno ad esempio conoscere alcuni miti della Grecia antica che trattano il tema dell'incontro e dell'accoglienza degli altri.

Per chi si vuole immergere nella realtà di un vero laboratorio scientifico, il dipartimento di Chimica aprirà le porte della sua nuovissima sede in via Moruzzi 13, con un programma di attività che prevede esperimenti, attività ludico pratiche per bambini, una mostra fotografica ed eventi di intrattenimento.

Il programma completo degli eventi è disponibile sul sito www.bright2015.org e sul sito www.unipi.it.

 

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Il comunicato delle iniziative pisane:

Locandina BRIGHT Toscana 2015

Venerdì 25 settembre la notte in Toscana si illumina con la ricerca e, in contemporanea con Firenze e Siena, Pisa celebra i suoi scienziati e i suoi studiosi con un ricco calendario di iniziative all'insegna della divulgazione e del divertimento. "BRIGHT - La Notte dei ricercatori in Toscana" è organizzata da Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna, CNR, INFN, INGV, IMT, EGO-Virgo, insieme alle Università di Firenze, Siena e Stranieri di Siena, ed è parte della "Notte europea dei ricercatori" promossa ormai da 10 anni dalla Commissione Europea in circa 300 città di 24 paesi d'Europa. Incontri, esperimenti, caffè della scienza, visite ai laboratori, mostre fotografiche, una rassegna di film ospitata al Cinema Arsenale sono solo alcune delle proposte che animeranno la città della Torre, insieme a Lucca e Cascina.

Il programma di BRIGHT è stato presentato lunedì 21 settembre al rettorato dell'Università di Pisa, che per il terzo anno consecutivo è capofila della manifestazione in tutta la Toscana. Oltre alla professoressa Katherine Isaacs, coordinatrice regionale dell'evento e docente dell'Università di Pisa, sono intervenuti i rappresentanti di tutti gli Enti e i centri di ricerca coinvolti: il professor Andrea Ferrara della Scuola Normale, il professor Vincenzo Lionetti dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Sant'Anna, Domenico Laforenza, presidente dell'Area della Ricerca del CNR di Pisa, Gilberto Saccorotti, direttore della Sezione di Pisa dell'INGV, Michele Viviani, dell'INFN sezione di Pisa, Elena Cuoco, responsabile della comunicazione di Virgo/EGO.

bright2015 pisa"BRIGHT 2015 è stato pensato come un evento corale, una notte in cui i ricercatori della Toscana incontrano i giovani, gli studenti e i cittadini per presentare i frutti del loro lavoro quotidiano – ha spiegato Katherine Isaacs – A partire dalle ore 16, a Pisa i protagonisti mostreranno le loro ricerche in stand allestiti in Largo Ciro Menotti, mentre tutte le altre iniziative si distribuiranno alla Scuola Normale e in Piazza dei Cavalieri, nel Chiostro della Scuola Sant'Anna, nell'area CNR di San Cataldo, al dipartimento di Chimica in via Moruzzi, all'INGV in via della Faggiola e in Largo Pontecorvo nella sede dell'INFN".

Nel corso della giornata si alterneranno numerose visite a laboratori mentre, con gli "Aperitivi della ricerca" e "Librerie e scienza" ospitati nei bar e nelle librerie del centro il pubblico potrà confrontarsi da vicino con i ricercatori in un clima informale. BRIGHT offrirà molto anche ai bambini, con attività pensate appositamente per loro agli stand della ricerca, nei laboratori e nelle piazze. Numerose iniziative sono promosse dall'IMT a Lucca nel Complesso di San Francesco e al Museo di Villa Guinigi e dall'Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) a Cascina.

Con la collaborazione del Cinema Arsenale, BRIGHT parlerà dei ricercatori anche attraverso il cinema, con una maratona di proiezioni a ingresso gratuito in programma dalle 20.30 alle 2 di notte, dal titolo "Geniali, brillanti e... un po' squinternati", e un brindisi di intermezzo. Il ciclo proseguirà poi tutto il mese di settembre e fino al 14 ottobre.

 

IF2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalle regole per costruire nuovi spazi virtuali a come i Big Data stanno cambiando perfino il mondo del calcio; dal futuro della musica digitale alle istruzioni su come investire sulle startup; dal viaggio nel mondo della Rete in Medio Oriente alle possibilità professionali che Internet offre alle generazioni delle App; dall'ideazione di un videogame ai robot che aiutano le persone disabili a vivere meglio, passando per i laboratori didattici per i più piccoli, ai panel sul rapporto tra giornalismo e social e tra memoria storica e Rete. E poi incontri sul futuro del cibo, sulla storia degli emoticon fino alla dimostrazione di come - con un Commodore 64 - si poteva inventare un game come i Lego. E' questo il viaggio rivoluzionario di Internet Festival 2015 dal titolo "Geografie ed esplorazioni della Rete" in programma in Toscana, a Pisa, dall'8 all'11 ottobre. Quattro giorni di dibattiti, workshop e laboratori, per raccontare la rivoluzione digitale e la nuova idea di spazio che grazie alla Rete prende forma. Il Festival ha un programma di oltre 200 eventi a ingresso libero, in 20 location e con 200 ospiti, che si svilupperà per tutta la città di Pisa - candidata a capitale italiana della cultura 2016/17- in un viaggio nel mondo della Rete quest'anno dedicato al concetto di "spazio digitale": una mappa senza confini, in continua mutazione, senza regole, che procede a folle velocità.

Le sezioni di IF2015 - Il Festival è diviso in varie sezioni quali Garage Digitale dedicata alla sperimentazione e alla evoluzione del mondo del lavoro; Living Cultura, sui nuovi spazi culturali che funzionano da aggregatori tra community, creativi, investitori e amministratori e Scena Digitale, l'area tematica a cura del Registro.it del Cnr, con una serie di eventi dedicati al diritto internazionale; alle relazioni tra imprese, associazioni di categoria, allo stato di avanzamento dell'Agenda Digitale e al mondo delle startup con la quarta edizione di ".itCup". Di futuro del cibo si parlerà in Hackorto, la parte del programma dedicata ai contadini 2.0, agli orti online e alle strategie contro lo spreco alimentare. Di diritti e conflitti (Isis e Medio Oriente) e di come l'innovazione potrà costruire ponti tecnologici verso i paesi emergenti se ne parlerà nella nuova sezione tematica Porto Franco. In programma anche Game Box, lo spazio dedicato al mondo dei giochi; IF Terminal dedicata alla musica, al teatro e allo sport e T-Tour, un'area interamente dedicata alle attività educative e divulgative sulla cultura digitale per curiosi, appassionati ed esperti di tutte le età. Tra gli eventi collaterali anche cinque mostre per tutta la città tra cui l'istallazione su Ponte di Mezzo, al centro della città, dal titolo Inter Spazio (un'esperienza sulla diversa percezione dello spazio).

Tra gli ospiti: Remo Bodei, Giulio Giorello, Maurizio Ferraris, Lina Bolzoni, Domenico Quirico, Don Mussie Zerai (candidato Premio Nobel per la Pace 2015), Massimo Bottura, Marco Malvaldi, Federico Maria Sardelli, Marco Damilano, Andrea Rivera, Carlo Massarini, Enrica Tesio, GIPI, Mandy Rose, Sammy Basso, Don Pasta, Andrea Baranes, Massimiliano Allegri, Clio Make Up, Gigi Marzullo, The Jackal, Nikhil Pahwa, Jasper Visser, Leonardo Romanelli, Nick Di Fino, Nathan Jurgenson, Giovanni Gulino di Marta sui Tubi, I Gatti Mezzi, Marco Pratellesi, Massimo Russo, Michele Mezza, Titti Postiglione, Andrea Santagata.

"Da millenni, il controllo degli spazi fisici, i territori, - ha detto Claudio Giua, direttore del Festival - genera migrazioni, guerre, invasioni, ribellioni, repressioni. È ancora così, dalla Crimea alla Siria. All'interno di ogni comunità, le lotte per gli spazi più ambiti alimentano odi, vendette, scontri. Gli spazi si conquistano, si difendono e si spartiscono. Soprattutto, in tempo di pace si animano, si vitalizzano, si governano. Ma non si creano. Invece nell'ambiente digitale gli spazi si creano. È una situazione senza precedenti. Poi gli spazi virtuali si riempiono e s'organizzano. Anche qui, spesso viene il momento delle guerre di conquista e di resistenza. Per fortuna, senza spargimenti di sangue. Di questi spazi e delle nuove tribù umane che li popolano vogliamo raccontare a Pisa durante l'Internet Festival 2015".

IF2015 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.

Il programma in pillole - Tra gli eventi da segnalare il panel "Supernova" organizzato da Talent Garden e Digital Magics (10/10): sarà presentato per la prima volta in Italia il White Paper, documento di sette punti redatto da Digital Magics – venture incubator quotato in Borsa – da presentare al Governo italiano su come favorire il processo di crescita del Paese, concentrandosi sulla promozione delle startup e dell'imprenditoria innovativa, dell'eccellenza italiana legate al concetto di Made In Italy e di digital transformation. Tra i relatori Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics; Layla Pavone, partner di Digital Magics; Paolo Barberis, consigliere per l'Innovazione del Presidente del Consiglio, l'onorevole Vincenza Bruno Bossio, membro della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni e Intergruppo Parlamentare per l'Innovazione, Vittorio Bugli, assessore al Bilancio della Regione Toscana e Marco Gay, presidente Confindustria Giovani. Modererà la tavola rotonda Luca De Biase, Direttore di Nova24 - Il Sole 24 Ore. Tra gli eventi speciali quello dal titolo "Spazio nello sport" con il mister Massimiliano Allegri, primo allenatore nel mondo ad aver sviluppato una app dedicata al calcio (10/10).

E poi la "Toscana digitale e le imprese" sull'artigianato digitale con l'assessore regionale Vittorio Bugli e altri ospiti (9/10); "Dall'idea al progetto: il coaching a supporto delle startup" con Michela Lupi e Roberta Tempone, una guida su come sviluppare un'idea imprenditoriale (9/10). Una descrizione analitica dei mercati digitali sarà tratteggiata da Paolo Cellini e Antonio Converti in "L'industria e i mercati di Internet e dei nuovi media" (10/10).
Di economica agricola parlerà Maurizio Martinelli di Registro .it del Cnr di Pisa che illustrerà una ricerca sul settore agroalimentare (9/10); mentre di come i Big Data possono supportare le produzioni agricole nelle mondo sarà il tema dell'incontro "Big Data & agricoltura: la prossima rivoluzione verde" (9/10), con Anne Bruinsma, Caterina Caracciolo e Marco Vieri.

internetFestival

Tra gli eventi dedicati al food l'edizione zero del Fas, il forum sull'alimentazione sostenibile (9/10) e il viaggio nella seduzione estetica del cibo con "FoodPorn"(10/10). Ospite di IF2015 anche Massimo Bottura, il grande chef considerato tra i migliori al mondo. Parlerà di etica ed estetica nella cucina contemporanea nell'incontro "La cucina a regola d'arte" (10/10). Da non perdere "Fragole, Keplero e disobbedienza" del foodj Nick di Fino e il doppio appuntamento all'insegna del mix cucina/matematica: due cooking show che avranno per protagonista lo scrittore Marco Malvaldi affiancato dalla cuoca cinese Huang Ling (9/10) e lo chef stellato Cristiano Tomei (10/10).

La Rete trattata dai filosofi negli incontri con Maurizio Ferraris, una lezione dal tema "Mobilitazione totale" che parte dalla domanda se è giusto o no rispondere dall'altra parte del mondo a un email tra il sabato e la domenica (11/10) e Remo Bodei che racconterà un'immaginaria partita a scacchi tra memoria e oblio nell'incontro "Una partita a scacchi" (11/10). Di culture in streaming parlerà il professor Giulio Giorello insieme a Gianpiero Lotito e Gaetano Manfredi, con Michele Mezza. IF2015 continua il suo percorso proponendo tematiche di stringente attualità come il panel "Dissesto idrogeologico: tecnologie e politiche del territorio" (9/10) e il "Meteo come scienza: bufale, modelli, previsioni e previsori", un incontro sul fatto che previsioni meteorologiche sono ormai oggetto di consumo di massa (9/10).

Del percorso dell'Agenda Digitale e delle pubbliche amministrazioni se ne parlerà con Domenico Laforenza (Direttore IIT-CNR), Vittorio Bugli e Furio Honsell. Di "Selfie" e di come è cambiata la comunicazione politica attraverso i social si discuterà in "Scena digitale" con Dino Amenduni e Marco Damilano (9/10). Tra gli ospiti anche Domenico Quirico che parteciperà all'incontro sul tema de "Il grande Califfato" (10/10) e Sammy Basso, una delle poche persone ammalate di progeria in Italia, in un incontro approfondito dal giornalista Sandro Bertuccelli di Repubblica, racconterà la sua storia e il rapporto con la Rete. A #IF2015 arrivano alcuni volti di giovani, che hanno saputo utilizzare la Rete come un portentoso megafono della propria abilità e che la nuova meritrocrazia del web ha trasformato in vere e proprie star. Star nella Rete con Sonia Cerrai, ClioMakeUp, Antonio Dikele Distefano, Lercio, Alessandro Magni e "ilnostrocaroDexter"; presenta Matteo Bordone (11/10). Da non perdere il collettivo The Jackal, il nuovo fenomeno del web da milioni di visualizzazioni, che giocano con ironia con gli stereotipi italiani attraverso cui commentano l'attualità, si perdono su Google e citano le grandi pellicole a partire dalla serie Gomorra (9/10).

Molti i percorsi dedicati all'evoluzione delle startup grazie alle competizioni come .itCup - che premierà la migliore idea tra le 100 pervenute, con un viaggio in Silicon Valley – e Bootstrap, a cura di Startupitalia, che fa incontrare startup e professionisti del business digitale. E poi StartApp Toscana Contest con la premiazione dei progetti vincitori che hanno partecipato al contest della Regione Toscana finalizzato a facilitare l'accesso al patrimonio informativo pubblico e ad aumentare il numero e il livello dei servizi digitali per cittadini e imprese. A IF2015 si parlerà anche di come app, startup, incubatori d'impresa, si sviluppino con successo nel continente africano nel panel: "Hackers in Africa: dallo spam illegale agli hacker civici contro la povertà" con Elisabetta Demartis, Cheikh Fall e Donata Columbro (11/10). Cosa ci fa un FabLab a sud del Sahara? Se ne parlerà in "Hackerare lo spazio fisico in contesti disagiati: Urban FabLab" (11/10). Una testimonianza che arriva dal Burkina Faso dove una piattaforma di scambio tra artigiani, designer e creativi africani ed europei è diventata un importante strumento di sviluppo.

IF2015 è anche formazione e divertimento. Torna la seguitissima sezione dei "T-Tour" che lo scorso hanno registrò ben 7.000 presenze, dedicata a proposte educative e formative, anche per i più piccoli, che suggeriscono una chiave di lettura e di orientamento nel mondo della Rete e della tecnologia.

Eventi collaterali ed Extra - Giovedì 8 ottobre la Stazione Leopolda si trasforma in una grande macchina del tempo musicale grazie alle sonorità futuristiche di Dream Koala, producer e musicista dal talento straripante, capace di ipnotizzare utilizzando una chitarra e un pad SP-404; il sound di uno dei più originali protagonisti della scena elettronica contemporanea, Koreless; e il mix di dub, trip hop e techno di Dj Food, pioniere dell'arte del dj-ing. Venerdì 9 ottobre è il momento di "Franco Stone. Una storia vera": tra musica, live-painting e teatro, arriva in anteprima una ricerca divertente delle fonti pisane che, durante il suo soggiorno toscano, ispirarono Mary Shelley, l'autrice di Frankenstein. Protagonista della serata un cast d'eccezione: I Sacchi di Sabbia, I Gatti Mézzi, lo scrittore Sergio Costanzo, l'attore Marco Azzurrini, il maestro Carlo Ipata, il disegnatore Guido Bartoli, e il grande GIPI con un'incursione d'autore. L'evento "Digital Culture, Social Media and Innovation for the Cultural Heritage" organizzato nell'ambito del progetto europeo Europeana Space, si terrà presso la Sala Bianchi della Scuola Normale. Il workshop è organizzato in collaborazione con Invasioni Digitali ed esplorerà le nuove forme di promozione del patrimonio culturale tramite i social. Le conclusioni sono affidate a Jasper Visser di Inspired by Coffee (ingresso libero su registrazione). Sabato 10 ottobre, riflettori puntati su Pellegrino Artusi con una serata dedicata alla sua vita, ripercorsa attraverso la lettura delle sue ricette dal dj e gastrofilo militante Don Pasta con il suo "Artusi Remix. Viaggio nella cucina popolare italiana". Un progetto multimediale in cui si mescolano cucina, musica, racconto popolare e immagini. Del fenomeno Musicraiser, la più grande community italiana di sostenitori di progetti musicali, si parlerà con i suoi ideatori: Tania Varuni e Giovanni Gulino, leader dei Marta sui Tubi. Domenica 11 ottobre presso la Stazione Leopolda, si rinnova l'appuntamento con Webnotte.

(Comunicato dell'ufficio stampa Fondazione Sistema Toscana)

mosaicoScoperti nuovi mosaici tardo antichi nella villa romana dell'Oratorio, un sito archeologico che si trova nel Comune di Capraia e Limite in provincia di Firenze. In occasione del restauro e della musealizzazione dell'area, un'équipe dell'Università di Pisa, diretta dal professore Federico Cantini del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha riportato alla luce un nuovo pavimento musivo caratterizzata da diversi tipi di decorazioni, tra le quali spiccano ottagoni con al centro figure animali e un busto umano, e cornici composte da motivi geometrici e vegetali. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 19 settembre (9-13 e 15-19), il sito sarà per la prima volta aperto al pubblico.
"La grande villa romana dell'Oratorio è un sito di eccezionale importanza che getta nuova luce sulle residenze delle ultime aristocrazie senatorie vissute tra il IV e il V secolo – ha spiegato Federico Cantini – Il complesso ha avuto una importante fase di monumentalizzazione in età tardo antica, quando, come testimonia il frammento di un'iscrizione, doveva appartenere alla famiglia dei Vetti e probabilmente allo stesso Vettio Agorio Pretestato, che fu corrector Tusciae et Umbriae prima del 362 e praefectus urbi nel 384, anno della sua morte".
Durante le precedenti campagne di scavo condotte dal 2010 al 2014, i ricercatori avevano scoperto una grande aula absidata con pavimento musivo policromo, al centro del quale è collocato un pannello con una scena di "venatio apri", cioè una caccia al cinghiale. Quest'ultimo ritrovamento, avvenuto a fine agosto, consente di ricostruire la pianta di una nuova parte della villa, che doveva essere costituita da una struttura esagonale con sale che si affacciavano su un ambiente centrale.
mosaico "Questa nuova scoperta – ha sottolineato la dottoressa Lorella Alderighi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana - rafforza la valenza culturale ed economica in età romana, come già in età etrusca, di un'area considerata fino a poco tempo fa di limitata importanza per tutto il periodo imperiale, ma che, a seguito di una recente e intensa attività di ricerca sul campo e degli studi sul commercio e sui trasporti di merci e suppellettili nel medio Valdarno, sta dimostrando la propria centralità soprattutto nel periodo del tardo impero, considerato a torto un'epoca di decadenza commerciale e culturale".
"Siamo orgogliosi di queste nuove scoperte seguite alla campagna di scavi sul sito 'Le Muriccia' di Limite sull'Arno - ha concluso Alessandro Giunti sindaco del Comune Capraia e Limite - Già il ritrovamento del mosaico policromo intatto di alcuni anni fa, ci aveva dato numerose soddisfazioni. Adesso lavoreremo nel tempo per tutelare, valorizzare e rendere fruibile alla cittadinanza il sito, che è un patrimonio storico, artistico e culturale di prim'ordine".

bright 2015 bannerIl prossimo 25 settembre, in Toscana, la notte torna a illuminarsi, quest'anno ancora di più. Per il quarto anno consecutivo, Università, Scuole Superiori e Centri di Ricerca della regione, in collaborazione con associazioni ed enti, si uniranno per celebrare la Notte Europea dei Ricercatori. L'iniziativa, che quest'anno compie dieci anni, è promossa dalla Commissione Europea in circa 300 città di 24 paesi d'Europa. Sotto la sigla di BRIGHT 2015 - la luce "brillante" prodotta dalla curiosità, dalla tenacia, dal lavoro di chi è impegnato ogni giorno nella ricerca – è in programma un ricco cartellone coordinato di eventi, iniziative e spettacoli che scandirà la notte di tutta la Toscana, coinvolgendo in particolare le città universitarie di Firenze, Pisa e Siena, e altri centri della Toscana, Prato, Lucca, Arezzo e Cascina.

L'evento è stato presentato in Regione Toscana da Monica Barni, vice presidente e assessore regionale alla cultura, e da Katherine Isaacs, delegata del Rettore dell'Università di Pisa ai Programmi europei e coordinatrice regionale dell'evento, insieme ai rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte.

Il 2015 è l'Anno Internazionale della Luce e nella notte di BRIGHT i ricercatori porteranno sotto i riflettori le loro attività, nell'ambito della tecnologia, delle scienze esatte e naturali e della salute e anche dell'area delle scienze umanistiche e sociali. La tematica della luce si incrocerà con molte altre: dal cibo alla robotica, dall'ambiente terrestre a quello stellare, con l'obiettivo generale di trovare modi nuovi e vivaci di esprimere e condividere tutto il fascino della ricerca.

Con il coordinamento dell'Università di Pisa, saranno proposte attività di tanti tipi, alcune mirate ai giovani, ai bambini e alle famiglie, altre a cittadini più adulti e, più in generale, a un pubblico "curioso" di capire e interagire con l'ambiente variegato della ricerca: dal tardo pomeriggio a notte inoltrata si alterneranno proiezioni di film e aperitivi con ricercatori, dimostrazioni pratiche e reading, stand e laboratori, visite guidate e concerti, incontri in librerie e caffè della scienza.

BRIGHT 2015 è un evento corale in cui i ricercatori della Toscana incontrano i giovani, gli studenti e i cittadini e presentano i frutti straordinari del loro lavoro quotidiano, spiega Katherine Isaacs - Toscana non vuol dire solo storia, arte, olio e vino: è una regione ad alta concentrazione di attività di innovazione e di ricerca, incentrate anzitutto, ma non solo, sui suoi prestigiosi istituti e sue università di eccellenza. "Ci auguriamo che questa iniziativa aiuti a cogliere l'importanza della ricerca come specifica vocazione della nostra regione, come punto di forza per la cultura, per la cittadinanza e anche per l'economia in Toscana".

Le Università, le Scuole Superiori e i Centri di Ricerca coinvolti in BRIGHT 2015 sono le Università di Firenze, Pisa, Siena e Stranieri di Siena, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant'Anna, il CNR, l'IMT di Lucca, l'INFN, l'INGV, EGO Virgo di Cascina, Accademia delle Belle Arti e Conservatorio di Firenze. L'iniziativa gode del sostegno della Regione Toscana, regione di ricerca per eccellenza.

Tutte le iniziative in programma saranno promosse attraverso il sito www.bright2015.org, dove, insieme al video promo della manifestazione, sono disponibili tutti i programmi dettagliati delle attività in ogni città.

Ne hanno parlato:
FirenzeToday.it
Toscana Notizie
InToscana 
StampToscana 
gonews.it

 

Locandina mostra LondraNasce da un progetto di ricerca coordinato dall'Università di Pisa la mostra "More than Meets the Eye", che si terrà nelle sale della prestigiosa Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra dal 23 settembre al 20 dicembre. La mostra, curata da Mattia Patti, ricercatore di Storia dell'Arte contemporanea dell'Ateneo pisano, e da Roberta Cremoncini, direttrice della Estorick Collection, presenta le scoperte di un gruppo di storici dell'arte, restauratori e scienziati, che hanno esaminato le più importanti opere del museo londinese, una delle principali raccolte di arte italiana dell'inizio del XX secolo.

Usando le più aggiornate tecniche di indagine scientifica, i ricercatori hanno analizzato dipinti di cruciale importanza di artisti quali Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà e Ardengo Soffici. Le scoperte fatte hanno portato alla luce strati nascosti sotto la superficie pittorica e hanno svelato le caratteristiche tecnico-esecutive adottate dagli artisti, rivelando aspetti fino a oggi inaccessibili allo sguardo e aprendo nuove prospettive di ricerca. Così, sul retro della celebre Scomposizione dei piani di un lume di Ardengo Soffici è stato rinvenuto un dipinto autografo raffigurante due bagnanti, rimasto finora nascosto.

L'integrazione tra i risultati scientifici e le nuove indagini archivistico-documentarie ha inoltre reso possibile interpretare in maniera nuova informazioni presenti nel corpo delle opere e fino a oggi trascurate, ricostruendo la storia progettuale, collezionistica ed espositiva di questi capolavori, dalla loro prima elaborazione nello studio dell'artista fino ai più recenti interventi di restauro. In questo modo è, per esempio, emerso che La mano del violinista di Giacomo Balla, tra le più importanti e studiate opere futuriste, nasconde un dipinto soggiacente la superficie pittorica: una veduta di Düsseldorf appartenente a un ciclo di paesaggi che Balla stava realizzando nell'autunno del 1912 e di cui prima d'ora era rimasta soltanto documentazione fotografica.

Mattia PattiCome detto, l'esposizione londinese si basa sulle indagini realizzate nell'ambito del progetto triennale (2013-2016) dal titolo FUTURAHMA. Tra Futurismo e ritorno al classico (1910-1922). Tecniche pittoriche, critica delle varianti e problemi conservativi (www.futurahma.it), finanziato dal MIUR con i fondi dedicati a ricerche innovative promosse da giovani studiosi. Coordinato dal dottor Patti, ricercatore del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Ateneo pisano, si avvale della collaborazione di ricercatori della Scuola Normale per quanto riguarda la storia dell'arte, dell'Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari del CNR di Perugia per quanto riguarda la chimica, dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR di Milano e dell'Istituto Nazionale di Ottica del CNR di Firenze per la fisica e dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze per quanto concerne la conservazione.

Il progetto è partito da un approfondito studio delle tecniche pittoriche utilizzate dalle avanguardie artistiche italiane di inizio Novecento, dal Futurismo alla Metafisica. Nell'ambito di FUTURAHMA le analisi delle fonti testuali sono integrate da indagini scientifiche non invasive compiute direttamente sulle opere, che permettono di far luce su materiali, tecniche esecutive e problemi conservativi dei dipinti oggetto di studio. Le ricerche del progetto FUTURAHMA sono state e saranno condotte all'interno di importanti musei italiani e stranieri, tra i quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Pinacoteca di Brera e il Museo del Novecento di Milano, il MART di Rovereto, il Museo Civico di Palazzo della Penna di Perugia, la Narodni Galerie di Praga, l'Hermitage di San Pietroburgo. Dai risultati ottenuti durante la ricca campagna di studio sulle opere della Estorick Collection di Londra è nata la mostra "More than Meets the Eye".

 

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