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Martedì, 02 Luglio 2013 11:27

Riparte la Field school di archeologia a Badia Pozzeveri

Conferenza stampa Badia PozzeveriGiovani archeologi pisani e americani di nuovo insieme per la campagna di scavi a Badia Pozzeveri nel Comune di Altopascio (LU). Grazie a un accordo tra l'Università di Pisa e la Ohio State University, l'area intorno all'antica chiesa abbaziale sarà utilizzata nel mese di luglio come scuola estiva di archeologia dagli studenti di antropologia e di archeologia provenienti da ben 17 università nordamericane, sotto l'egida del Department of Anthropology dell'Ohio State University, e dagli studenti del master in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense degli atenei di Pisa, Bologna e Milano. Il progetto di studio, varato in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha come obiettivo l'indagine archeologica estensiva dell'antica abbazia e in particolare lo studio e l'analisi dei resti umani sepolti nelle aree cimiteriali del monastero. Sul sito www.paleopatologia.it sarà possibile seguire il diario degli scavi.

Scavi badia pozzeveriAlla presentazione della Field school, che si è tenuta al rettorato dell'Università di Pisa, erano presenti Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione, Gino Fornaciari, direttore della divisione di Paleopatologia dell'Ateneo pisano e co-direttore della Field School, Giuseppe Vercellotti, Instructor della Field School per il Department of Anthropology della Ohio State University, , Maido Castiglioni, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Maurizio Marchetti, sindaco del Comune di Altopascio, Nicola Fantozzi, assessore alla Cultura del Comune di Altopascio.

Il campione bioarcheologico recuperato permetterà di ricostruire malattie, stile di vita e caratteristiche fisiche della popolazione locale dal Medioevo fino al XIX secolo. Il cantiere di scavi prevede quest'anno la permanenza sul sito di 31 studenti americani, di 10 fra istruttori, supervisori e assistenti di ricerca italiani e americani e di 3 directors (Francesco Coschino, Antonio Fornaciari, Giuseppe Vercellotti), per un totale di 38 persone, per tutta la durata del mese di luglio 2013. Gli studenti saranno ospitati dal comune di Altopascio, grazie a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Scavi a badia pozzeveri L'area di scavo di quest'anno sarà molto più estesa rispetto alla scorsa edizione. La campagna dello scorso anno aveva portato alla luce diverse fasi cimiteriali comprese tra l'XI e il XIX secolo, tra cui un'area destinata ai bambini risalente al XVIII secolo, nota in Toscana come "paradisino". Di particolare importanza è stato il ritrovamento di una fossa per la gettata delle campane risalente alla fine del XVIII secolo, in cui erano ancora ben visibili le impronte degli stampi per la fusione del bronzo.
 

Badia Pozzeveri
Il territorio del comune di Altopascio costituisce un'area di elevato interesse dal punto di vista monumentale, storico e archeologico. Infatti, accanto al capoluogo comunale, sede dell'antico Ordine del Tau, il complesso religioso di Badia Pozzeveri rappresenta una delle emergenze monumentali più rilevanti e un giacimento di grandi potenzialità archeologiche.

Scavi a badia pozzeveri Già occupata da un villaggio, attestato per lo meno nel X secolo, la località divenne nell'XI secolo sede di uno dei più importanti monasteri della lucchesia orientale. Dell'abbazia medievale di Pozzeveri oggi sono visibili soltanto alcune porzioni della chiesa (abside, transetti e base del campanile), mentre i resti del complesso monastico (sala capitolare, scriptorium, chiostro, celle, cucine, refettorio etc.) sono sepolti nei terreni circostanti la chiesa.

La possibilità di un'indagine archeologica di lunga durata costituisce indubbiamente una notevole opportunità per uno sviluppo turistico dell'area: Badia Pozzeveri ha infatti le caratteristiche per diventare il fulcro di un percorso storico-archeologico più ampio, comprendente la via Francigena e le varie pregiatissime emergenze archeologiche e monumentali circostanti.






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Lunedì, 01 Luglio 2013 09:24

Cordoglio dell'Ateneo per la scomparsa di Margherita Hack

hack1L'Università di Pisa si unisce al cordoglio del mondo scientifico italiano e internazionale per la scomparsa di Margherita Hack, professore emerito all'Università degli Studi di Trieste. La perdita di Margherita Hack, che era nata a Firenze nel 1922, è un grave lutto per la cultura e per la società civile italiana, al cui progresso si era sempre dedicata con impegno ed entusiasmo.

Poco più di un mese fa, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, Margherita Hack aveva partecipato in videoconferenza da Trieste agli Open Day della Ricerca organizzati dall'Università di Pisa. Davanti a oltre 400 persone, in gran parte studenti, aveva tenuto un appassionato intervento sull'astrofisica e sulle potenzialità che la scienza e la ricerca hanno per il nostro Paese. "Io credo - aveva detto in quella occasione - che le nostre università siano migliori di quelle di tanti altri Paesi e che l'immaginazione degli italiani sia una grande risorsa per la ricerca".

Guarda il video degli Open Day con Margherita Hack

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