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Giovedì, 18 Aprile 2024 08:39

The Beatles: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band

banti_vert.jpgThe Beatles: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (Roma, Carocci) è l’ultimo volume scritto dal professore Alberto Mario Banti del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Di seguito la recensione di Sante Lesti, ricercatore di Storia contemporanea dello stesso dipartimento.

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Dopo Wonderland. La cultura di massa da Walt Disney ai Pink Floyd (Laterza, 2017), Banti continua la sua esplorazione della cultura pop contemporanea, con un piccolo – ma ricchissimo – libro consacrato interamente a Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, uno degli album più innovativi dei Beatles. Sviluppando un’intuizione di George Martin, lo storico produttore del gruppo, Banti descrive Sgt. Pepper come uno dei prodotti più rappresentativi delle «idee musicali, estetiche ed etiche» della Summer of Love, la «rivoluzione sociale» segnata dalla psichedelia, le nuove mode, «la passione per le filosofie orientali» e, soprattutto, la pace e l’amore che attraversa la California nella primavera-estate del 1967, coronando una fase di intensa sperimentazione socio-culturale. In questo senso, scrive Banti, «Sgt. Pepper è un ponte tra due mondi: l’elaborazione culturale e musicale britannica, da un lato; e la fioritura della controcultura giovanile negli States, e in particolare in California, dall’altro» (p. 11).

Per mostrare perché Sgt. Pepper possa essere considerato uno dei prodotti più rappresentativi di un’intera epoca, nei primi due capitoli Banti ricostruisce il contesto storico in cui si situano la concezione, l’incisione e l’uscita dell’album, soffermandosi in particolare su due processi: la «nascita dei giovani come categoria sociogenerazionale autonoma» (cap. 1) e la genesi della musica rock (cap. 2). Il cap. 3, invece, conduce il lettore all’interno dei «temi culturali, poetici e musicali che attraversano l’album»: il sentimento comunitario che lega le rock band al loro pubblico; il «gap generazionale» tra genitori e figli/figlie; le esperienze psichedeliche con l’LSD; e molti altri.

Completano il libro, infine, due Approfondimenti (il primo sulla Beatlemania; il secondo sulla copertina di Sgt. Pepper), alcune Conclusioni sull’eredità dell’album, e un capitolo di analisi musicologica scritto da Pasquale Laino, oltre a una serie di apparati finali (Cronologia della vita e delle opere; Glossario; Bibliografia e discografia).

Sante Lesti

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Mercoledì, 17 Aprile 2024 10:10

Formazione su AVA3: incontro sull’AQ del Dottorato di Ricerca

Prosegue la formazione dedicata al nuovo Modello di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (AVA 3) delle Università Italiane delle Università Italiane e finalizzata ad un complessivo miglioramento continuo delle attività dell’Ateneo pisano.

Dopo gli appuntamenti dedicati al modello AVA3 nel suo complesso e al ruolo dell’editoria universitaria, venerdì 12 aprile si è tenuto un incontro incentrato sull’ Assicurazione della Qualità (AQ) dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università di Pisa, in vista della visita che, tra due anni, interesserà 4 dei corsi dell’Ateneo pisano.

Introdotto dalla professoressa Simonetta Bassi, Presidente del Presidio della Qualità, l’incontro ha visto gli interventi del professor Lorenzo Di Bari, membro del Presidio, che ha parlato del "Dottorato di Ricerca secondo il modello AVA", mettendo in evidenza la rilevanza dell'autovalutazione.

Dopo di lui ha preso la parola il Professor Alessandro Lenci, Presidente del Nucleo di Valutazione, che ha presentato la Scheda di Autovalutazione del dottorato di ricerca. La Dott.ssa Alessandra La Spina ha presentato, invece, il cruscotto con gli esiti dei questionari compilati dai dottorandi e dai dottori di ricerca

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“La giornata di formazione dedicata al ‘Dottorato di Ricerca secondo il modello AVA3’, ha segnato un momento di svolta per il nostro Ateneo e sono felice che abbia riscosso un'ampia partecipazione, coinvolgendo oltre 50 persone tra coordinatori dei corsi di dottorato, vicecoordinatori e personale tecnico amministrativo di supporto -  ha commentato la professoressa Roberta Moruzzo, Delegata per la qualità e promotrice dell’incontro assieme al Presidio della Qualità di Ateneo – Per la prima volta, peraltro, il Nucleo di Valutazione e il Presidio della Qualità sono stati contestualmente presenti al fine di supportare e indirizzare i colleghi che dovranno implementare un efficace sistema di Assicurazione Qualità (AQ) all’interno del proprio dottorato di ricerca”.

“L’incontro di oggi – ha proseguito la professoressa Moruzzo - è il frutto di un lavoro iniziato da già da più di un anno; in qualità di Delegata per la Qualità ho infatti chiesto ai colleghi dei due Organi, pur nel rispetto dei relativi ruoli e compiti, di confrontarsi e lavorare insieme al fine di facilitare l’introduzione di una Cultura della Qualità nel nostro Ateneo”.

“Nell’incontro è stata presentata la Scheda di Autovalutazione che i dottorati di ricerca dovranno predisporre a partire dall’anno in corso - ha concluso la delegata del rettore - Sono fiduciosa che la Scheda non rappresenti un mero esercizio da portare a termine in vista della visita ANVUR ma piuttosto uno strumento consolidato di lavoro capace di innescare un processo di miglioramento continuo”.

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“Con il modello AVA3 sono stati delineati i requisiti per l’assicurazione di qualità relativi alla valutazione dei corsi di dottorato di ricerca – ha dichiarato, nelle sue conclusioni, il Professor Bernardo Tellini, Prorettore per il dottorato di ricerca - Questa opportunità offre ai nostri corsi di dottorato la possibilità sia di valorizzare le loro migliori pratiche sia di individuare gli ambiti su cui avviare azioni di miglioramento”.

“L’assicurazione di qualità richiede momenti di confronto con tutti i soggetti coinvolti – ha concluso il professor Tellini - In questa direzione, la riunione con il Nucleo di Valutazione e il Presidio della Qualità̀ ritengo rappresenti un passaggio molto significativo per promuovere in modo efficace un processo di qualità̀ nell’ambito del dottorato di ricerca, attraverso un’azione di squadra, nel pieno rispetto dei ruoli. Desidero quindi esprimere il mio ringraziamento al Nucleo, al Presidio, alla Delegata per la qualità̀ e a tutti coloro che hanno contribuito e partecipato a questo incontro”.

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