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Mercoledì, 08 Giugno 2016 11:01

Due pisane fra le quattro migliori ricercatrici italiane in campo oncologico

Antoniotti SchirripaSono Carlotta Antoniotti (a sinistra nella foto), 29 anni, originaria di Podenzana (Massa Carrara), e Marta Schirripa (a destra), di 31 anni, viterbese, entrambe specializzande in Oncologia medica all’Università di Pisa e in forze al Polo oncologico dell’Aoup-Azienda ospedaliero-universitaria pisana, due delle quattro ricercatrici italiane (le altre sono Emanuela Palmerini, del Rizzoli di Bologna e Caterina Fontanella, dell’Università di Udine) premiate con il prestigioso ‘Merit Award’ dall’ASCO - American Society of Clinical Oncology, in occasione del congresso annuale della società, il più importante appuntamento mondiale nell’ambito dell’oncologia clinica in corso a Chicago dal 3 giugno, e che si è concluso ieri.

alfredo falconeIl premio - esattamente il “Conquer Cancer Foundation Merit Award 2016”, uno dei più ambiti fra i giovani ricercatori - è stato loro conferito per i progetti di ricerca nell’ambito delle neoplasie del colon-retto, che entrambe stanno portando avanti insieme ad un gruppo di giovani colleghi diretti dal professor Alfredo Falcone, direttore del Polo oncologico dell’Aoup (foto a destra).

Carlotta Antoniotti è stata premiata per i risultati dello studio di fase II Macbeth, un’esperienza clinica tutta italiana, che ha visto la sinergia di 21 Oncologie su tutto il territorio nazionale, coordinate dal gruppo pisano diretto dal professor Falcone. Si tratta dell’ultima tappa di una positiva storia di ricerca accademica nel tumore del colon-retto metastatico, coordinata dal gruppo cooperativo Gono (Gruppo oncologico del nord-ovest) che ha portato, grazie a un lavoro di squadra, a sviluppare una nuova strategia terapeutica per il tumore del colon-retto metastatico con intensificazione del trattamento chemioterapico in combinazione ad un farmaco biologico.

In pratica, a Chicago, sono stati presentati i risultati della valutazione di attività e tollerabilità della combinazione della tripletta chemioterapica Folfoxiri con il farmaco biologico Cetuximab su pazienti selezionati in base alle caratteristiche molecolari del tumore, studiate nel Laboratorio di cui è responsabile la professoressa Gabriella Fontanini, all’interno dell’Unità operativa di Anatomia patologica 3 dell’Aoup. I risultati hanno mostrato che, in oltre il 70% dei pazienti, si ottiene una riduzione significativa del numero e delle dimensioni delle metastasi. Il che equivale, in circa il 50% di quelli con metastasi al fegato, alla possibilità di essere anche sottoposti a resezione delle metastasi epatiche residue con potenzialità curativa.

La dottoressa Marta Schirripa, invece, che ha trascorso un soggiorno di studio all’estero alla University of Southern California e che ora sta completando la sua specializzazione a Pisa, è stata premiata per uno studio su un gene implicato nel sistema immunitario, che può avere un ruolo predittivo sempre nella prevenzione del tumore al colon. La ricercatrice ha trascorso gli ultimi nove mesi nel laboratorio diretto dal Prof. Heinz-Josef Lenz a Los Angeles, dove ha perfezionato i risultati dello studio presentato al congresso. A luglio tornerà in Italia per specializzarsi e poi – come ha dichiarato lei in questi giorni alla stampa – si trasferirà a Padova.
“Il premio ricevuto qui a Chicago non rappresenta per noi solo un motivo di orgoglio personale – spiegano le due ricercatrici - ma il riconoscimento in ambito internazionale di progetti di ricerca in cui è fondamentale la sinergia e il lavoro di squadra. Solo una collaborazione attiva a livello locale, nazionale e internazionale può dare frutto alle buone idee e all’impegno personale, soprattutto in un ambito così complesso come la patologia tumorale” (Fonte Ufficio stampa AOUP).

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Martedì, 07 Giugno 2016 09:45

Al liceo Carducci il portiere elettronico per persone con disabilità motoria

portiere4 copyÈ stato consegnato martedì 7 giugno 2016 al liceo "Carducci" di Pisa, il portiere elettronico realizzato dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano grazie a una donazione del Distretto Regionale LEO 108LA. La cerimonia di consegna si è svolta nella palestra del complesso scolastico, con la partecipazione della preside Sandra Capparelli, del professor Luca Fanucci e dell'ingegner Alessandro Benini, del presidente distrettuale LEO, Alberto Mascitelli, e dell'ex-presidente, Giacomo Martini, della referente per le Disabilità dell'Ufficio scolastico provinciale, Donatella Ciuffolini, e infine dell'assessora alle politiche socio-educative e scolastiche del Comune, Maria Luisa Chiofalo.

Il portiere elettronico, ribattezzato El.Go. (Electronic Goalkeeper), è un emulatore di portiere da calcetto controllabile da remoto mediante un'interfaccia adatta a persone con disabilità motoria e, a differenza di altri dispositivi analoghi, permette alla persona con disabilità motoria di partecipare attivamente al gioco.

Frutto di un progetto di ricerca promosso già da alcuni anni nel dipartimento pisano di Ingegneria dell'Informazione, El.Go. è costituito da una sagoma di forma umana e da un robusto sistema elettro-meccanico che le permette di scorrere lungo la linea di porta con una rapidità paragonabile all'azione del portiere umano. L'intero sistema è alimentato a batteria ed è gestito da un circuito elettronico che la persona con disabilità può comandare utilizzando una grande varietà di interfacce utente, come ad esempio pulsanti o joystick. Le dimensioni complessive di El.Go. corrispondono a quelle di una porta da calcetto, con circa tre metri di larghezza, due di altezza e uno di profondità. Il sistema è progettato per il funzionamento sia all'interno che all'esterno, su cemento, erba o terra battuta.

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El.Go. prevede diverse modalità di gioco, adatte a persone con differente grado di disabilità motoria, e ha un circuito di interfaccia con l'utente completamente senza fili e alimentato a batteria, per consentire al giocatore la completa libertà di posizionamento all'interno del campo. L'intero sistema è dotato di una serie di sensori che gestiscono il gioco in sicurezza, al fine di impedire eventuali collisioni di giocatori in attacco con gli elementi meccanici in movimento.

"Raccogliendo l'esperienza delle numerose sperimentazioni svolte negli ultimi due anni - ha detto il professor Fanucci, che da anni si occupa di ausili tecnologici per persone disabili e che da alcuni mesi è delegato del rettore per la Disabilità - abbiamo sviluppato una nuova versione del portiere elettronico, più avanzata per le caratteristiche di trasportabilità, montaggio e smontaggio e robustezza, garantendo anche una maggiore semplicità di manutenzione e di aggiornamento. Siamo felici di poter consegnato un prototipo di questa versione al liceo Carducci".

“Per un'associazione di ragazzi giovani come LEO - ha concluso il presidente del Distretto 108LA, Alberto Mascitelli - finanziare El.Go. attraverso le iniziative e gli sforzi di oltre 300 soci toscani significa cogliere l'opportunità di rendere migliore la società. Noi Leo siamo orgogliosi di averlo fatto”. Il presidente ha poi ricordato la collaborazione attiva con l'Università di Pisa nel settore degli ausili tecnologici per persone disabili, che già negli scorsi anni aveva portato i LEO a donare una postazione di studio per studenti ipo-vedenti e non-vedenti alla Biblioteca di Matematica, Fisica e Informatica, che sta per essere arricchita con un'ulteriore donazione di uno scanner avanzato in grado di leggere vocalmente qualsiasi testo o formula matematica.

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