news (5336)
Al Museo di Storia Naturale il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia
È il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia ed è stato inaugurato venerdì 13 marzo al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ospitato nella monumentale Certosa di Calci. La spettacolare esposizione, con i suoi oltre 500 metri quadri di ampiezza e gli oltre 60.000 litri d’acqua, è organizzata in cinque settori con grandi vasche dedicate alle acque interne di Asia, America, Europa e Africa, tutto all’interno delle cantine trecentesche della Certosa.
“Molti pensano che la biodiversità dei pesci ci sia solo in mare ma naturalmente non è così – racconta il professore Roberto Barbuti direttore del Museo di Storia Naturale - le nostre vasche stupiranno per varietà di forme e di colori, dai pesci alligatore, ai gourami giganti, che vivono nelle risaie asiatiche, ai piranha, sino al pesce gatto con la coda rossa che può superare anche i 20 chili di peso”.
Un acquario dunque che come una scrigno accoglierà una biodiversità incredibile, con degli esemplari quasi unici, come i Phreatichthys andruzzii, dei piccoli pesci molto particolari, senza occhi, scaglie o pigmento originari delle grotte della Somalia, ma probabilmente già estinti in natura.
“Un primo nucleo dell’acquario, con 24 vasche dai 700 ai 1.500 litri, era già presente al Museo dal 2008 – ha concluso Roberto Barbuti - l’attuale ampliamento è stato possibile anche grazie al contributo della Fondazione Pisa, dell’Università e con un consistente investimento da parte del Museo stesso, grazie al quale abbiamo potuto installare altre dodici grandi vasche che vanno dai 3.000 ai 10.000 litri”.
Due spin off dell’Ateneo finaliste all’Italian Master Startup Award
Jos Technology e SpaceDys, due spin off dell’Università di Pisa, sono arrivate fra le dodici finaliste dell’Italian Master Startup Award, un riconoscimento promosso dal 2007 che premia l’operato di giovani imprese hi-tech nate dalla ricerca accademica e che quest’anno è stato assegnato ad ABINSULA, spin-off dell’Università di Sassari.
Jos Tecnology (foto a destra), una startup nata nel 2013 dal programma Phd+ promosso dall’Ateneo pisano, offre soluzioni innovative per la ricarica elettrica senza fili e la trasmissione dei dati. Marco Ariani, architetto, ne è l’ideatore e fondatore insieme a Eleonora Romiti, esperta in soluzioni museografiche. SpaceDys (foto a sinistra) invece è stata fondata nel 2011 come spin off del gruppo di meccanica celeste dell’Università di Pisa e offre servizi e sviluppo di software nel settore aerospaziale.
L’Italian Master Startup Award è promosso da PNICube, l’associazione degli incubatori e delle business plan competition accademiche italiane e quest’anno è stato organizzato in collaborazione con Enne3, l’incubatore d’imprese dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Il premio, che è stato assegnato a Novara il 12 maggio, è l’unico su base nazionale che va a riconoscere gli effettivi risultati conseguiti dalle startup nate in ambito accademico nei loro primi anni di vita.