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Lunedì, 04 Dicembre 2023 09:31

Università di Pisa: inaugurato l’anno dottorale 2023/24

Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.

“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.
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Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.

“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.

“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore  – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”

 

La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).

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Lunedì, 04 Dicembre 2023 09:30

Un Ateneo di Qualità: i lavori in vista dell’accreditamento periodico ANVUR 2026

Lroberta_moruzzo.jpgavori in corso per il Presidio della Qualità e per la Delegata per la Qualità, professoressa Roberta Moruzzo (foto), per preparare l’Ateneo in vista del nuovo accreditamento periodico da parte dell’ANVUR che avverrà nel primo semestre del 2026. Dopo la riunione con i Coordinatori dei Corsi di Dottorato del maggio scorso continua l’impegno per far conoscere il Nuovo Modello di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (AVA 3) per le Università Italiane. Sono tre gli appuntamenti futuri in calendario, che vedranno coinvolte varie componenti della comunità UNIPI. Il 4 dicembre, alle 13,30 il Presidio della Qualità e la Delegata incontrano gli studenti del Consiglio degli Studenti. Il 5 dicembre alle ore 12,00 è la volta dei Direttori e delle Direttrici di Dipartimento. In questo caso partecipano come relatrici, oltre alla Delegata Moruzzo, le professoresse Simonetta Bassi, e Silvia Cervia, rispettivamente Presidente e componente del Presidio della Qualità. Il successivo incontro è il 20 dicembre alle ore 16,00 con i referenti della qualità dei Dipartimenti.

Professoressa Moruzzo, cosa significa introdurre la cultura della qualità in un Ateneo come il nostro?
Lavorare in Qualità - definendo in maniera condivisa i propri obiettivi, le azioni per realizzarli e le modalità con cui monitorare e valutare i risultati raggiunti – consentirà al nostro Ateneo di crescere in un’ottica di miglioramento continuo. Tale crescita, verso la Qualità, potrà però avvenire soltanto nel quadro di un Piano Strategico chiaro, che sia in grado di indicare dove investire e con quali prospettive. La diffusione della cultura della qualità si realizza nella misura in cui questo schema operativo viene attuato a ogni livello di responsabilità (Governance, Dipartimenti, Corsi di studio e Corsi di dottorato).

Quali sono le tappe principali in vista del nuovo accreditamento nel 2026?
Il nostro Ateneo sarà sottoposto a una nuova visita di accreditamento da parte dell’ANVUR nel primo semestre del 2026. Già in questo primo anno di insediamento della nuova squadra di governo, in accordo con il Presidio della Qualità e il Nucleo di Valutazione del nostro Ateneo, ho cercato di lavorare per favorire la formazione, la partecipazione, gli scambi reciproci, la condivisione, puntando su quei fattori che possono contribuire al formarsi di una vera cultura della qualità.
Posso affermare che nei prossimi anni dovremmo lavorare su cinque direttive: garantire un’approfondita conoscenza del sistema AVA 3 da parte di tutta la nostra Comunità universitaria; utilizzare l’attività di «autovalutazione» come processo di consapevolezza interna; Mettere a sistema processi di pianificazione e programmazione coerenti e integrati anche se riferiti a contesti differenti, oltre a monitorare e valutare la loro reale attuazione; fornire supporto metodologico per lo studio dei problemi e la conseguente definizione dei processi, cercando di semplificare e razionalizzare i documenti che sarà necessario predisporre a supporto del Sistema di Assicurazione Qualità; Garantire massima trasparenza e confronto in una logica di benchmarking.

Considerata la performance dell’Ateneo nell’ultimo accreditamento quali obiettivi per quello nuovo?
Sono fiduciosa che il nostro Ateneo possa arrivare, attraverso l’implementazione di un efficace sistema di Assicurazione Qualità, a lavorare in una ottica di trasparenza, responsabilità e consapevolezza, puntando alla soddisfazione di tutti i suoi stakeholders sia interni che esterni. L’accreditamento non deve essere considerato traguardo ma stimolo per accompagnare gli Atenei verso un processo di miglioramento continuo.

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