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Giovedì, 21 Dicembre 2023 12:20

Tradizioni e ricette di Natale in Europa: un viaggio nei paesi dell’Alleanza Circle U.

Far parte di un’Alleanza universitaria europea significa anche venire in contatto con culture diverse e imparare a conoscere tradizioni lontane. Nell’ultima newsletter del 2023, i partner di Circle U. hanno raccolto nove piatti e tradizioni tipiche, uno da ciascun paese dell’Alleanza, per raccontare come viene festeggiato il Natale nei propri paesi.

Nell’articolo, molti di questi piatti hanno anche un link alla ricetta e su questo è scattato un piccolo contest: chi si sente ispirato dai piatti proposti e vuole provarli durante le feste natalizie, può condividere la sua esperienza mandando foto e testimonianze all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Menzione speciale per chi riesce a mangiare il lutefisk norvegese! E per seguire tutti gli aggiornamenti, questo è il link per iscriversi alla newsletter.

Qui di seguito le varie tradizioni culinarie raccontate nella newsletter di Circle U.

Grazie ai colleghi dell’Università di Aarhus, abbiamo scoperto la risalamande danese, un pudding di riso dolce servito alla fine della cena del 24 dicembre. Nel dolce viene nascosta una mandorla e il fortunato che la trova nel suo piatto vince un premio, di solito un maialino di marzapane. Per trovare la mandorla si scatena tra i commensali una grande competizione, persino tra gli adulti. La persona fortunata che trova la mandorla spesso la nasconde in bocca solo per divertimento, rimanendo a osservare gli altri mentre cercano disperatamente di trovarla nel proprio piatto.

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Sulle tavole francesi, come raccontato dai colleghi dell’Università di Paris Cité, si trova invece lo Yule log, un tronchetto di cioccolato le cui origini risalgono al Medioevo, quando il “tronchetto” era un vero tronco di legno, considerato sacro. Per il solstizio d'inverno, nella notte più lunga dell'anno, le persone avevano l'abitudine di bruciare un enorme ceppo intriso di olio o vino. Il figlio più grande o più giovane della casa era incaricato di mettere il ceppo nel focolare. In alcune regioni francesi, il ceppo veniva aggiunto nella notte di Natale. Le ceneri del ceppo venivano conservate fino all'anno successivo; si credeva che proteggessero e portassero fortuna alla casa.

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L’Università di Vienna ha invece svelato una tradizione che riguarda proprio la capitale austriaca, dove la carpa fritta con insalata di patate è ancora il piatto più popolare per il Natale. Questo è in parte dovuto alla lunga tradizione monastica di allevamento dei pesci, che produceva carpe come piatto quaresimale (Fastenspeise), che nel tempo è diventato anche il pasto per celebrare il Natale. La preparazione prevede di rivestire i filetti di carpa in una miscela di farina o pangrattato condita prima di friggerli, fino a renderli dorati. Il pesce poi viene di solito servito con insalata di patate. Sebbene la carpa stessa sia un cibo piuttosto salutare, la frittura aggiunge un tocco di lusso al piatto quaresimale. Ma conoscete il detto: non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale!

Restando ancora in tema di pesce, dall’Università di Oslo segnalano un piatto particolare, il lutefisk, realizzato con il merluzzo pescato nelle parti settentrionali della Norvegia durante l’inverno. Il pesce viene aperto lungo la spina dorsale e appeso ad asciugare all'aria fredda e al vento su graticci di legno. Quando è il momento di consumare il lutefisk, il pesce essiccato viene prima reidratato e ammorbidito in acqua prima di essere cucinato e infine servito con una serie di contorni. Non a tutti piace il sapore o la consistenza del lutefisk, ma i piatti che lo accompagnano (patate, carote, salse varie) lo compensano e assicurano il successo del pasto.

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Dall’Università di Belgrado raccontano invece la tradizione del Natale Ortodosso, che viene celebrato ogni anno il 7 gennaio. Il Natale serbo è una favola interminabile di riti popolari e offerte, che culminano nel pasto natalizio, il più ricco, significativo e festoso pasto che la famiglia avrà durante l’anno. Il fulcro della tavola natalizia è la Česnica, il pane cerimoniale con una moneta d'argento o d'oro nascosta al suo interno. A Natale, tutti i membri della famiglia si alzano, si dispongono in cerchio, toccano il pane e lo tengono tra le dita, ruotandolo tre volte in senso antiorario mentre recitano le loro preghiere. Dopo questo rituale, ogni membro della famiglia si stacca un pezzo di pane. Si crede che chi trova la moneta sarà eccezionalmente fortunato nell'anno a venire.

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Dai partner Circle U. arrivano anche racconti di tradizioni di Natale.

Conoscevate la tradizione tedesca dell’"omino fumante"? Come raccontano dalla Humboldt-Universität zu Berlin, in Germania, soprattutto nelle zone che un tempo facevano parte della Repubblica Democratica Tedesca, per Natale si usano i cosiddetti Räuchermännchen, o piccoli uomini fumanti, che trasformano l’altmosfera delle case profumandole di incenso. Queste figurine di legno, inventate in Turingia nel XIX secolo, si aprono in modo che all'interno possa essere inserita una piccola candela fumante a forma di cono e realizzata con carbone, resine naturali, legni e oli essenziali.

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Il Natale (o "Crimbo", come viene chiamato informalmente in inglese il tradizionale "Christmas") nel Regno Unito diventa invece “esplosivo” grazie al Christmas Cracker, una decorazione natalizia a forma di tubo che viene “servita” sulle tavole natalizie e che, aprendola, produce un suono scoppiettante. Dal King’s College di Londra, spiegano che il Christmas Cracker viene conteso tra due commensali che, tirandolo ciascuno da un lato, ne rivelano il contenuto esplosivo: corone di carta, un motto o scherzo su un pezzetto di carta e un regalo di dimensioni piccolissime.

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Infine dall’Università UCLouvain, raccontano che in Belgio, San Nicola, o "Sinterklaas" in olandese, è una figura cara celebrata il 6 dicembre, distinta da Santa Claus del Natale. Rinomato come leggendario dispensatore di regali, elargisce dolciumi come marzapane e cioccolata ai bambini buoni. Alla vigilia di San Nicola, i giovani lasciano carote per il suo asino e un bicchiere di alcol per lo stesso Santo. Per aggiungere un po’ di magia alla tradizione, bpost.be, il servizio postale del Belgio, fornisce un indirizzo speciale per i bambini per inviare lettere o disegni a San Nicola. Bpost si assicura che ogni bambino riceva una risposta personalizzata e un piccolo regalo dal santo, creando una toccante tradizione natalizia.

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E in Italia? Se si pensa alle nostre tradizioni culinarie natalizie, è molto difficile scegliere qualcosa tra la vasta gamma di piatti che vengono preparati per il pranzo del 25 dicembre, considerando anche che tra regione e regione ci sono molte differenze. E quindi, dall’Università di Pisa, abbiamo raccontato che di solito sulle nostre tavole non possono mancare pietanze come le lasagne e i tortellini in brodo, il cotechino con le lenticchie che portano buona fortuna, e che i veri must del Natale italiano che uniscono tutti, sono il pandoro e il panettone.

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Mercoledì, 20 Dicembre 2023 12:22

Sismicità indotta: il punto più aggiornato su cause e prevenzione

“La sismicità indotta è un tema particolare importante in questa fase di transizione energetica perché potrebbe essere uno degli ostacoli principali nello sviluppo delle attività di cattura e stoccaggio della CO2 nel sottosuolo”. E’ questo il commento di Francesco Grigoli, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, autore di un articolo appena pubblicato su Nature Reviews sui terremoti indotti, un fenomeno provocato direttamente o indirettamente dalle attività industriali legate allo sfruttamento del sottosuolo. Il lavoro, svolto in collaborazione con Free University Berlin, Stanford University, ETH di Zurigo e Southern University of Science and Technology cinese, fa il punto sulle più recenti ricerche in materia.

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“Sebbene nella maggior parte dei casi la sismicità indotta non rappresenti un pericolo per le infrastrutture e le comunità locali, in alcuni casi si sono verificati eventi distruttivi. Uno dei casi più emblematici – spiega Grigoli - è stato il terremoto di magnitudo 5.5 avvenuto il 15 Novembre 2017 a Pohang, in Corea del Sud. Il sisma è stato causato da attività di stimolazione idraulica, una pratica vietata in Italia, per lo sfruttamento di energia geotermica”.

Come riportato su Nature Review, sebbene non ancora del tutto chiari, esistono diversi meccanismi fisici in grado di spiegare la sismicità indotta. In alcuni casi, ad esempio, la sismicità indotta è generata dall’iniezione di fluidi nel sottosuolo che, provocando un sostanziale aumento della pressione dei fluidi all’interno delle formazioni rocciose, può attivare faglie prossimali al sito industriale. In altri il fenomeno è associato alla rimozione di masse rocciose durante le attività minerarie, allo stoccaggio o all’estrazione di fluidi dal sottosuolo e al carico e scarico di bacini idraulici.

Per quanto riguarda invece la prevenzione, un aiuto arriva dal monitoraggio microsismico in tempo reale che ha un ruolo fondamentale non solo per una migliore comprensione del fenomeno, ma anche per identificare sul nascere possibili terremoti anomali di origine antropica. Un altro elemento di fondamentale importanza è poi l’implementazione di sistemi che permettano di “pronosticare” l’evoluzione della sismicità utilizzando modelli fisici, statistici o più recentemente l’intelligenza artificiale.

“La sismicità indotta è un problema complesso e intrinsecamente multidisciplinare, basato sulla combinazione di dati sismologici, geomeccanici, idrogeologici e industriali – conclude Grigoli - pertanto, non ci sono soluzioni semplici a questo problema che costituisce uno degli argomenti di ricerca principali della comunità sismologica mondiale”.



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