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'Una lucchese diventata nel tempo un po' pisana e un po' egiziana'
"Il racconto di una carriera non usuale, per una donna che negli anni Cinquanta si è laureata in Lettere e che da lucchese doc si è trovata nella vita a diventare anche un po' pisana e un po' egiziana". Così la professoressa Edda Bresciani, egittologa e archeologa di fama mondiale e professore emerito dell'Università di Pisa, ha introdotto il ricordo del suo percorso scientifico alla cerimonia del "Campano d'Oro", il prestigioso riconoscimento che l'Associazione laureati dell'Ateneo pisano le ha assegnato per il 2014.
La cerimonia di conferimento, che si è tenuta nei saloni del Bastione Sangallo, è stata aperta dai saluti del rettore Massimo Augello. Dopo aver ricordato che la professoressa Bresciani è la seconda donna a ricevere il Premio in 43 edizioni, il professor Augello ha ripercorso le tappe più significative della biografia scientifica della premiata, dai primi anni di insegnamento nell'Ateneo pisano alla fondazione della rivista "Egitto e Vicino Oriente", dalle missioni archeologiche in territorio egiziano alla costituzione delle collezioni egittologiche dell'Ateneo. "Erede della grande tradizione pisana nell'Egittologia - ha concluso il rettore - la professoressa Bresciani è riuscita, con progettualità e lungimiranza, ad aggiornare e sviluppare quel glorioso passato, contribuendo a fare della Scuola egittologica un vanto per l'Università di Pisa e un punto di riferimento per gli studi del settore, sia a livello italiano che internazionale".
Nella Laudatio, la professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, collega di Facoltà e amica della premiata, ha descritto il profilo di Edda Bresciani anche attraverso vicende personali, ricordando "le mail che Edda sovente mi invia di prima mattina e alle quali affida pensieri, citazioni e immagini spesso riferiti al mondo egiziano cui ha brillantemente dedicato la sua vita, la sua profonda e diramata cultura e la sua viva intelligenza". Poco prima, la professoressa Tomasi aveva sottolineato che Edda Bresciani è stata sempre "apprezzata per la statura scientifica, ma anche amata per le doti umane e morali e per la carica di simpatia, che hanno fatto sì che divenisse maestra di svariate generazioni di studenti e amica generosa di molti colleghi. In Egitto ha costantemente rappresentato un punto di riferimento, ottenendo sempre, se pure in complicati contesti politici e culturali, l'appoggio delle autorità e la stima degli archeologi che si sono spesso aggregati alle sue missioni".
La consegna del "Campano" è stata preceduta dalla relazione del vicesindaco e presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, che ha segnalato nella forte determinazione un aspetto peculiare del percorso compiuto da Edda Bresciani; una caratteristica che è emersa anche in occasione della cerimonia, a cui la professoressa ha partecipato pur avendo subito un recente infortunio. Il presidente dell'ALAP ha quindi letto le Motivazioni del conferimento, in cui si afferma che "la professoressa Bresciani è una delle personalità più rappresentative nel mondo dell'Egittologia come eccellente studiosa e archeologa, nonché ottima organizzatrice di campagne di scavi e di prestigiosi istituti museali... La sua storia di vita, ancor prima del prestigio accademico, è un esempio da proporre soprattutto alle giovani generazioni affinché possano scoprire l'amore che dovrebbe guidarne la mano nel disegnare, con emozione e speranza, il proprio futuro".
Dopo il conferimento del Premio e l'intervento della professoressa Bresciani, la cerimonia si è conclusa con l'esibizione del Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, che ha presentato un omaggio alla professoressa Bresciani con musiche di Verdi, Rossini e Orff. Il Coro era accompagnato al piano da Chiara Mariani e come mezzosoprano solista da Sara Bacchelli.
Punteggio massimo e 450.000 euro per un progetto targato Unipi
Ha ricevuto il punteggio più alto e un finanziamento di quasi 450 mila euro, risultando la proposta che si è aggiudicata ben il 14% del budget complessivo italiano. Si tratta di "EU-COMPETE", EUropean network of COMPetences for Entrepreneurship, il progetto presentato dall'Università di Pisa alla prima call di Erasmus+, il nuovo programma dell'Unione Europea per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, nell'ambito dell'azione 2, quella che riguarda i partenariati strategici.
"EU-COMPETE", presentato da Gualtiero Fantoni, ricercatore del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Ateneo pisano, mira a sviluppare un approccio innovativo per favorire la nascita e l'aumento di competitività delle start up europee, coinvolgendo tre università e quattro aziende provenienti da tre paesi diversi: Università di Pisa, capofila di progetto, CEDIT (Centro Diffusione Imprenditoriale della Toscana) e Polo Tecnologico di Navacchio dall'Italia, University of Surrey e l'azienda iVeridis dal Regno Unito, la University of Southern Denmark e l'azienda Blue Ocean Robotics dalla Danimarca.
«Università e aziende lavoreranno insieme con l'obiettivo di incrementare le probabilità di successo del progetto imprenditoriale delle nascenti start up – spiega Fantoni - nonché per aiutare le imprese già costituite a superare la cosiddetta "valle della morte" del processo di sviluppo dell'impresa, consentendo loro di crescere in maniera più rapida e solida". In particolare, gli obiettivi del progetto EU-COMPETE sono progettare e testare un nuovo programma per la formazione e il training allo sviluppo di impresa, attraverso nuove soluzioni per lo scouting di opportunità, per la valutazione tecnico-economica della potenzialità delle idee, nonché per la prototipazione di tecnologie e modelli di business; progettare e testare nuove iniziative di supporto, includendo sistemi innovativi di coaching e sostegno "sul campo", attraverso un processo di "adozione" delle nascenti startup da parte di aziende estere di successo; sviluppare materiali didattici su diverse piattaforme, da rendere disponibili per gli stakeholder di riferimento in ambito europeo.
Alla presentazione del progetto hanno contribuito anche gli uffici Internazionalizzazione, Valorizzazione della ricerca e Job placement dell'Università di Pisa, uffici che saranno coinvolti in prima persona nelle attività di progettazione e di lavoro di "EU-COMPETE".
Ne hanno parlato:
InToscana.it
Tirreno Pisa
PisaToday.it
Controcampus.it