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Quattro studenti dell'Ateneo in finale alla gara internazionale sui diritti umani
Quattro studenti di Giurisprudenza dell'Università di Pisa parteciperanno alla finale della European Human Rights Moot Court Competition (http://ehrmcc.elsa.org/), la gara di simulazione processuale organizzata dall'European Law Students Association (ELSA), in collaborazione con il Consiglio d'Europa, e aperta alle università dei 47 paesi che compongono lo stesso Consiglio. Il team dell'Ateneo pisano, superando la prima fase della competizione, è stato infatti selezionato tra le 20 squadre che parteciperanno dal 12 al 17 febbraio alla fase finale di Strasburgo.
Il team è composto dal pisano Vieri Biondi, da Livio Del Carlo, di Viareggio, da Martina Guarracino, di Padova, e da Benedetta Ridarelli, di Gubbio, tutti compresi tra 22 e 25 anni. Vieri Biondi si è da poco laureato al corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, mentre gli altri tre ragazzi sono iscritti sempre allo stesso corso.
La prima fase della gara ha riguardato la redazione di due memorie - una per ciascuna delle parti, della lunghezza di venti pagine ognuna in lingua inglese - su un caso creato ad hoc per la competizione. Quest'anno il tema scelto ha riguardato il terrorismo, con particolari implicazioni relative all'adozione di leggi speciali in caso di emergenza nazionale e in rapporto alle leggi che tutelano l'integrità fisica e la privacy di ogni individuo.
Nelle memorie le squadre hanno rappresentato e argomentato le ragioni del ricorrente e quelle dello Stato convenuto, rispettivamente identificati come Applicant e Respondent. Sulla base dei documenti prodotti sono stati quindi selezionati i migliori 20 team che ora si confronteranno a Strasburgo, discutendo sempre sullo stesso caso, e naturalmente in inglese, davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. In quest'ambito, gli studenti dovranno calarsi nella parte degli avvocati delle due parti e cercare di convincere il collegio giudicante delle proprie ragioni, in modo da ottenere il miglior punteggio possibile. I vincitori otterranno un tirocinio alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Il rettore Paolo Mancarella ha voluto incontrare i quattro ragazzi, assicurando il pieno sostegno dell'Ateneo in vista della finale di Strasburgo: "mi ha fatto piacere incontrare Benedetta, Livio, Martina e Vieri e apprezzare di persona la loro grande soddisfazione per il prestigioso traguardo raggiunto. Dobbiamo essere pronti come Ateneo a valorizzare e incentivare esperienze di questo tipo. Un bell’esempio di studenti, laureandi e laureati che si impegnano a fondo nelle attività quotidiane di studio e che riescono a farsi valere nel proprio settore di competenza, a testimonianza della loro personale bravura ma anche dell’elevata qualità della formazione fornita dall'Università di Pisa. Li ho ringraziati per il contributo che stanno dando nell’accrescere il prestigio del nostro Ateneo oltre i confini nazionali e li ho salutati con un caloroso in 'bocca al lupo' per la fase finale della competizione".
Al Liceo Carducci il primo torneo di calcetto con El.Go., il portiere elettronico
Venerdì 3 febbraio, al Liceo Carducci di Pisa, si è svolto il primo torneo di calcetto con El.Go., il portiere elettronico che il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa ha realizzato grazie a una donazione del Distretto Regionale LEO 108LA e donato alla scuola lo scorso giugno. All’evento sportivo hanno partecipato tre squadre che si sono sfidate in un torneo all’italiana. In campo c'erano alunni di tutte le classi, dalla prima alla quinta, e in porta si sono alternati quattro portieri, tre ragazzi e una ragazza.
Il portiere elettronico, ribattezzato El.Go. (Electronic Goalkeeper), è un emulatore di portiere da calcetto controllabile da remoto mediante un'interfaccia adatta a persone con disabilità motoria e, a differenza di altri dispositivi analoghi, permette alla persona con disabilità motoria di partecipare attivamente al gioco. All'iniziativa era presente anche il professor Luca Fanucci, docente di Elettronica al dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e delegato del rettore per la Disabilità, che da anni si occupa di ausili tecnologici per persone disabili.
Frutto di un progetto di ricerca promosso già da alcuni anni nel dipartimento pisano di Ingegneria dell'Informazione, El.Go. è costituito da una sagoma di forma umana e da un robusto sistema elettro-meccanico che le permette di scorrere lungo la linea di porta con una rapidità paragonabile all'azione del portiere umano. L'intero sistema è alimentato a batteria ed è gestito da un circuito elettronico che la persona con disabilità può comandare utilizzando una grande varietà di interfacce utente, come ad esempio pulsanti o joystick. Le dimensioni complessive di El.Go. corrispondono a quelle di una porta da calcetto, con circa tre metri di larghezza, due di altezza e uno di profondità. Il sistema è progettato per il funzionamento sia all'interno che all'esterno, su cemento, erba o terra battuta.
El.Go. prevede diverse modalità di gioco, adatte a persone con differente grado di disabilità motoria, e ha un circuito di interfaccia con l'utente completamente senza fili e alimentato a batteria, per consentire al giocatore la completa libertà di posizionamento all'interno del campo. L'intero sistema è dotato di una serie di sensori che gestiscono il gioco in sicurezza, al fine di impedire eventuali collisioni di giocatori in attacco con gli elementi meccanici in movimento.