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Alessio Figalli, laureato dell’Unipi ex allievo della Scuola Normale, vince la Medaglia Fields
È stata assegnata ad Alessio Figalli, laureato dell’Università di Pisa ed ex allievo della Scuola Normale, la medaglia Fields, il premio internazionale considerato il Nobel della matematica. Figalli, 34 anni, oggi professore al politecnico di Zurigo, è il secondo italiano ad aggiudicarsi questo riconoscimento, 44 anni dopo Enrico Bombieri.
Il comitato ha premiato Figalli "per i suoi contributi al trasporto ottimale, alla teoria delle equazioni derivate parziali e alla probabilità". La medaglia Fields è il più importante riconoscimento per i matematici e, a differenza del Nobel, viene assegnato ogni quattro anni a quattro matematici che non abbiano superato i 40 anni di età.
I teoremi di Figalli affrontano una moltitudine di problemi – alcuni connessi al trasporto ottimale, su cui ha scritto la tesi di dottorato, altri alla ‘frontiera libera’, il campo di studi a cui più si sta dedicando negli ultimi anni - e non si limitano a essere risultati teorici: hanno applicazioni ingegneristiche e fisiche, e permettono una maggiore comprensione di fenomeni naturali come le bolle di sapone, la meteorologia e la formazione delle nuvole. "La natura è ottimale", spiega Figalli in un’intervista a Repubblica.
Figalli, nato a Roma il 2 aprile 1984, ha studiato in Italia, prima in un liceo classico di Roma e poi a Pisa. Nel 2006 ha discusso la tesi di laurea magistrale dal titolo “Trasporto ottimale su varietà non compatte” con i professori Luigi Ambrosio (SNS) e Giovanni Alberti (Unipi). Dopo il PhD ottenuto alla Scuola Normale, studiando tra Italia e Francia, ha vinto una borsa di ricerca al Cnr francese per poi diventare professore a Austin, in Texas, e infine al Politecnico di Zurigo.
“Come direttore del Dipartimento di Matematica mi congratulo vivamente con Alessio Figalli - commenta il professor Carlo Petronio - È un altro nostro laureato che si è distinto a livello internazionale, testimoniando ancora una volta l’alto livello della formazione che gli studenti ricevono a Pisa”.
RadioEco cerca nuovi speaker, redattori e tecnici
RadioEco, la web radio dell’Università di Pisa, lancia una campagna di recruitment per nuovi speaker, redattori e tecnici che vogliano entrare a far parte dello staff della radio e contribuire a far crescere un progetto nato dagli studenti e portato avanti dalla loro voce. Per chi fosse appassionato di musica, giornalismo, multimedia, informatica, fotografia, videomaking, social media e comunicazione, RadioEco mette a disposizione un laboratorio per imparare, crescere e coltivare queste passioni. Chi volesse candidarsi, può compilare entro il 10 settembre questo modulo: http://bit.ly/CandidaturaRadioEco1819.
Nello specifico sono ricercati i seguenti profili: per l’area IT sviluppatori java, python, C, C++, swift, web designer, HTML, markdown, CSS, javascript, NodeJS e data analyzer al fine di partecipare alla programmazione di applicazioni Android e iOS e per manutenzione e progettazione del sito web della radio. L’area tecnica offre inoltre la possibilità di fare esperienza attiva di fonico di studio, fonico di presa diretta, missaggio audio, videomaking/editing con il fine di produrre contenuti fruibili dal pubblico di RadioEco. Infine si cercano anche blogger, fotografi e videomaker, speaker, social media manager e content creator.
Arrivata al decimo anno di attività, RadioEco ha vissuto una vera e propria evoluzione: ad oggi conta più di 400 collaboratori negli anni passati e circa 100 solo nella precedente stagione. RadioEco ha condotto nel tempo innumerevoli interviste ad artisti, politici, personaggi televisivi e sportivi, tutte fruibili attraverso il sito internet radioeco.it. La web radio conta più di 19.000 followers sui diversi social network (facebook, instagram, twitter) e intrattiene ogni anno una serie di collaborazioni con realtà locali e festival noti a livello nazionale e internazionale, ai quali i redattori possono partecipare al fine di raccontarli al meglio.
«Entrare a far parte di questa associazione vuol dire avere a disposizione due studi dove informatici, esperti in comunicazione, videomaker, fonici e speaker partecipano attivamente alla produzione crossmediale di nuovi contenuti al fine di arricchire l’offerta formativa dell’Università di Pisa, e di conseguenza le proprie capacità tecniche - scrivono dalla radio - Ma RadioEco è molto di più. È un gruppo che trova la sua anima nella condivisione di progetti dentro e fuori Pisa, un punto di riferimento culturale di una città che ancora ricorda il FRU - Festival delle Radio Universitarie - che nel 2012 portò diecimila persone nelle strade dell'università del cherubino. Con l'aiuto di tutti RadioEco organizza eventi, feste e concerti che ripagano l’impegno investito con la soddisfazione e il divertimento».