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Venerdì, 18 Dicembre 2020 08:51

L’Università di Pisa prepara il 6G, la prossima generazione di rete mobile che userà l’Intelligenza Artificiale

L’Europa guarda alla rete del futuro. Mentre i prossimi anni vedranno la diffusione massiccia del 5G, l'insieme di tecnologie di telefonia mobile e cellulare i cui standard definiscono la quinta generazione della telefonia mobile, la ricerca lavora già alla generazione successiva della rete, il 6G, in grado di assicurare la gestione efficiente dell’enorme traffico dati generato dalla grande quantità di dispositivi connessi, con una velocità decisamente superiore a quella che dovrebbe garantire il 5G.

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È questo l’orizzonte del progetto europeo Hexa-X, finanziato con 12 milioni di euro, e che coinvolge più di 25 partner, tra cui i giganti della telefonia Nokia, Ericcson e Intel, e centri di ricerca come le Università di Pisa, Dortmund, Madrid, e il politecnico di Torino. Il progetto inizierà il 1° gennaio 2021, con una durata prevista di due anni e mezzo. Per l’Università di Pisa il progetto sarà sviluppato dal gruppo di reti di calcolatori, coordinato da Giovanni Stea, e dal gruppo di Intelligenza Artificiale, coordinato da Francesco Marcelloni, entrambi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.

“Un esempio concreto delle potenzialità del 6G - commenta Giovanni Stea, docente di Ingegneria Informatica e responsabile del progetto per l’Università di Pisa - ci viene fornito dalle auto a guida autonoma: per fare in modo che la circolazione sulle strade avvenga rapidamente e in sicurezza, tutte le auto dovranno essere connesse tra di loro e ricevere e inviare costantemente e istantaneamente informazioni relative alla propria posizione, ai semafori, alle altre vetture e a molto altro. Per gestire questo enorme traffico dati non basteranno le capacità di elaborazione del 5G. Sarà compito del 6G vincere questa sfida ingegneristica e computazionale”.

Uno dei pilastri su cui si fonderà la rete di prossima generazione - aggiunge Francesco Marcelloni - sarà l’uso massiccio dell’Intelligenza Artificiale. Il ruolo dell’Università di Pisa riguarderà lo studio e lo sviluppo di metodi e architetture di Intelligenza Artificiale per realizzare reti sempre più efficienti e servizi di nuova generazione per gli utenti”.

Le potenzialità sono immense: oltre alle citate automobili a guida autonoma, il potenziamento nei vari settori già interessati dal 5G quali Internet of Things, Industria 4.0, salute e benessere, e intrattenimento.

A questi obiettivi corrispondono altrettante sfide da vincere, non solo sull’intelligenza della rete e la velocità di connessione, ma anche per quanto riguarda la protezione dei dati degli utenti e l’impatto delle tecnologie ICT sull’ambiente, progettando un’infrastruttura digitale ottimizzata per un basso consumo energetico, per offrire all’industria, alla società e alla politica strumenti avanzati per una digitalizzazione sostenibile.

“La prospettiva – conclude Stea – è quella di una rete in cui, grazie all’Intelligenza Artificiale, si aprono scenari che ora ci sembrano fantascientifici. Oltre alle auto a guida autonoma, infatti, è possibile immaginare un mondo caratterizzato da una IA ubiqua, in cui gli utenti stessi mettono a disposizione le loro capacità di computazione per realizzare servizi distribuiti in modo sicuro e rispettando la privacy”.

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Giovedì, 17 Dicembre 2020 10:52

CyberChallenge.IT: premiata l'Università di Pisa, prima classificata nella sfida tra gli hacker etici italiani

Durante una cerimonia online che ha registrato una partecipazione record nella storia del Laboratorio nazionale di cybersecurity, il consigliere scientifico del ministro dell’Università e della ricerca, Nicola Mazzocca, ha premiato i vincitori di CyberChallenge.IT, il programma italiano di formazione per i giovani talenti della sicurezza informatica, organizzato dal Laboratorio Nazionale Cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). Giunta alla quarta edizione, la gara costituisce l’evento finale del corso di formazione e sviluppo di competenze specialistiche legate al mondo della cybersecurity che ha coinvolto 560 allievi, tra i 16 e i 23 anni, da gennaio a maggio.

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Dopo ore di sfide informatiche e due giorni di eventi, ad aggiudicarsi il primo podio della competizione è stata l’Università di Pisa, arrivata davanti al Politecnico di Milano e all’Università degli studi di Verona. La squadra dell’Ateneo pisano, selezionata e allenata dai docenti dei dipartimenti di Informatica e di Ingegneria Informatica dell'Ateneo, era composta da quattro universitari e due ragazzi delle scuole superiori: Riccardo Zanotto studente di matematica, Fabio Zoratti di fisica, Antonello Dettori e Mattia Furlani di informatica, Samuel Elia Albani dell’Istituto tecnico commerciale e tecnologico Fossati Da Passano di La Spezia e Luca Palumbo del liceo Carlo Lorenzini di Pescia. 

La competizione finale di CyberChallenge.IT, che si è tenuta a ottobre di quest’anno, costituisce il momento finale di un percorso durato tutta la primavera e durante il quale oltre 560 giovani provenienti da 28 sedi diverse (26 università, il Centro di Competenza Cybersecurity Toscano e il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito di Torino) hanno perfezionato le loro competenze nell’ambito della sicurezza informatica. I corsi si sono concentrati su aspetti quali la crittografia, la sicurezza delle reti e delle infrastrutture hardware e software. 

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“La gara è il punto finale di un’attività che a mio avviso è ancora più interessante, in quanto è capace di saper coinvolgere tanti giovani in un progetto così innovativo, in un settore di cui c’è tanto bisogno per lo sviluppo del nostro Paese e che si rivolge sia alle imprese sia alla pubblica amministrazione”, ha commentato Mazzocca, che ha portato il saluto del ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi

Durante la cerimonia, le tre squadre premiate hanno esposto delle presentazioni divulgative legate al mondo della sicurezza informatica, di fronte a una parterre composto da istituzioni, esperti di comunicazione e dai rappresentanti di ciascuna delle aziende sponsor Platinum che, insieme agli sponsor Gold e Silver, ogni anno permettono la realizzazione dell’evento (Platinum: Accenture, Aizoon, Blu5 Group, Eni, Exprivia, IBM, KPMG, Leonardo, Ntt Data, Numera, Telsy; Gold: BIP, Cisco, Banca Monte dei Paschi di Siena, NEGG, Novanext, PwC; Silver: Digi-One, ICT Cyber Consulting). 

Ma la giornata ha costituito l’occasione, per il Laboratorio nazionale di cybersecurity, di lanciare anche Olicyber: nuovo progetto che vedrà, entro il 2021, l’organizzazione delle prime olimpiadi di sicurezza informatica in Italia. “Il nostro scopo è sempre stato quello di formare e di investire nell’inclusione nei temi di cui ci occupiamo”, ha commentato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio: “Abbiamo deciso di fondare Olicyber per essere ancora più presenti nelle scuole e per dare a giovani ragazze e ragazzi delle scuole superiori l’opportunità di immaginare per sé stessi un’opportunità nel mondo della cybersecurity”. (Fonte: Ufficio comunicazione CINI|Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

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