Climbing for climate: una passeggiata per lottare contro il cambiamento climatico
Grande successo e partecipazione per “Climbing for Climate”, l’escursione guidata dalla Certosa alla Verruca di Calci organizzata dall’Università di Pisa insieme alla Scuola Sant’Anna quale testimonianza attiva contro il cambiamento climatico. L’iniziativa giunta quest’anno alla seconda edizione si è svolta sabato 19 settembre in tutta Italia su impulso della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - RUS, in collaborazione con il Club alpino italiano - Cai.
In totale hanno aderito 27 università di 10 regioni, da nord a sud, tutte per promuovere i temi dell’Agenda 2030 attraverso la mobilità attiva.
“Climbing for Climate”, è stato patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - MATTM, dal Comitato Glaciologico Italiano - CGI, dal Sustainable Development Solutions Network - SDSN e inserito nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS.
Le pupille dei nostri occhi: uno specchio sulla meditazione mindfulness
La pupilla è una finestra aperta sui nostri processi cerebrali e fisiologici, in grado di fornire un metodo oggettivo per misurare lo stato di coscienza e le sue alterazioni – spesso ritenuti impenetrabili – raggiunti attraverso la meditazione mindfulness. È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Firenze sul tema “Spontaneous pupillary oscillations increase during mindfulness meditation”, appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Current Biology.
È ormai un dato di fatto che la meditazione sia in grado di esercitare una profonda influenza sulla funzionalità cerebrale e i risultati della nuova ricerca introducono la misura della pupilla come un nuovo strumento per studiare questi processi. Il grande vantaggio di questo approccio è la sua semplicità, che si combina con l’oggettività dei dati che restituisce. Una delle grandi barriere nello studio dell’uomo risiede infatti nella difficoltà di studiare i processi senza disturbarli. Ad esempio, durante la meditazione, è molto difficile misurare la percezione e il comportamento con domande dirette che, per definizione, interromperebbero l’attività di meditazione. Al contrario, la misura della pupilla avviene automaticamente, e fornisce un dato oggettivo in grado di distinguere una persona che sta meditando da una che si sta semplicemente rilassando e ascoltando della musica.
“La pupilla è l’apertura attraverso cui la luce entra nell’occhio – spiega la professoressa Paola Binda dell’Università di Pisa, senior author del lavoro – A lungo si è pensato che la sua grandezza fosse regolata solo in base alla quantità di luce: più piccola quando c’è tanta luce, più grande quando ce n’è poca, come capita al diaframma delle macchine fotografiche. Tuttavia, le ricerche del nostro e di altri laboratori hanno rivelato che la grandezza della pupilla è regolata anche da una moltitudine di altri fattori: percettivi, cognitivi, fisiologici”.
La ricerca appena pubblicata su Current Biology si è focalizzata sulle variazioni spontanee del diametro pupillare: “Quando la luce è costante, la pupilla si costringe ogni pochi secondi e poi torna a dilatarsi, in modo ciclico – aggiunge il professor David C. Burr dell’Università di Firenze, corresponding author del lavoro – Apparentemente casuali, queste variazioni sono in realtà cariche di significato fisiologico, visto che in precedenti ricerche abbiamo trovato che la loro ampiezza si correla con la plasticità del cervello, quindi con la nostra capacità di apprendere e di adattarci al nostro ambiente. Di qui l’idea di misurare queste variazioni in una situazione molto particolare dal punto di vista percettivo e cognitivo: durante la meditazione”.
Completano il team di ricerca la dottoressa Antonella Pomè dell’Università di Firenze, che ha partecipato alla ricerca durante la sua formazione nel XXXII ciclo del dottorato toscano di Neuroscienze, e la studentessa Annalisa Capuozzo che l’ha seguita per la sua tesi di laurea magistrale in Psicologia. “Un gruppo di volontari che avevano precedentemente ricevuto un training specifico nella "mindfulness meditation" si è prestato ad eseguire una breve sessione di meditazione (a occhi aperti), indossando un paio di occhiali in grado di registrare il diametro delle loro pupille – racconta la dottoressa Pomè – I risultati dimostrano un notevole aumento della motilità delle pupille durante la meditazione, rispetto al periodo precedente e seguente”.
La ricerca è frutto di una rete di eccellenza che coinvolge i due atenei toscani e altrettanti progetti finanziati dalla Commissione Europea: il progetto Pupiltraits (finanziato con circa 1.5 milioni di euro per una durata di 5 anni), ospitato all’Università di Pisa e coordinato dalla professoressa Paola Binda, e il progetto GenPercept (finanziato con circa 2.5 milioni di euro per una durata di 5 anni,) ospitato all’Università di Firenze con titolare il professor David C. Burr.
Climbing for climate: una passeggiata contro il cambiamento climatico
Grande successo e partecipazione per “Climbing for Climate”, l’escursione guidata dalla Certosa alla Verruca di Calci organizzata dall’Università di Pisa insieme alla Scuola Sant’Anna quale testimonianza attiva contro il cambiamento climatico. L’iniziativa giunta quest’anno alla seconda edizione si è svolta sabato 19 settembre in tutta Italia su impulso della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - RUS, in collaborazione con il Club alpino italiano - Cai.
In totale hanno aderito 27 università di 10 regioni, da nord a sud, tutte per promuovere i temi dell’Agenda 2030 attraverso la mobilità attiva.
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“Climbing for Climate”, è stato patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - MATTM, dal Comitato Glaciologico Italiano - CGI, dal Sustainable Development Solutions Network - SDSN e inserito nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS.
Presentazione del percorso formativo PF24 - Prof. Pietro Di Martino
Il 5 febbraio 2020 alle ore 15,30, presso il Polo Fibonacci Edificio D aula D2, si è tenuto un incontro di presentazione del percorso Formativo PF24 2019/2020, con il professor Pietro Di Martino e il dottor Luigi Diana.
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Lezioni in diretta streaming
Si comunica che le lezioni del PF24 potranno essere seguite solamente attraverso il portale VALUTAMI dell'Ateneo di Pisa, seguendo le indicazioni pubblicate sulla guida per studenti.
Le lezioni registrate continueranno ad essere disponibili sia sul portale Microsoft Teams che sull'archivio Mediateca.
Al via la Career Week 2020 dell'Università di Pisa
Ci sono aziende che continuano ad assumere, pur nell'incertezza legata al difficile momento che il mondo del lavoro sta attraversando, e saranno presenti alla terza edizione della Career Week organizzata dall'Università di Pisa dal 21 al 25 settembre.
Per tutta la settimana gli studenti e i neolaureati potranno assistere alle presentazioni aziendali che si svolgeranno in modalità virtuale; avranno così modo di conoscere le opportunità professionali disponibili direttamente dalla voce dei manager e dei responsabili della selezione del personale.
Sono 29 le aziende che hanno aderito, rappresentative di settori diversi, dall'information & communication technology alla grande distribuzione organizzata, passando per il settore assicurativo e ovviamente l'industria a 360 gradi (meccanica, farmaceutica, manifatturiera). Nomi di grandi e importanti aziende quali Google, Ikea, Enel, Alleanza Assicurazioni, Gruppo Menarini, si affiancano alle PMI delle eccellenze del territorio.
90 le offerte di lavoro pubblicate a oggi, relative sia a posizioni di tirocinio che di apprendistato, ma anche contratti a tempo determinato e indeterminato alle quali si sono candidati quasi 500 studenti degli oltre 600 che si sono iscritti.
Notevole anche la partecipazione degli studenti – quasi 400 - alle giornate di preparazione denominate "Aspettando la Career Week": i consulenti del Career Service hanno svolto dei webinar per aiutare gli studenti a migliorare la propria comunicazione attraverso la redazione del CV e la preparazione al colloquio di lavoro. Un segnale tangibile di quanto sia importante e necessario investire in attività di orientamento e consulenza di carriera.
"Nonostante l'emergenza sanitaria ancora in corso – ha dichiarato Rossano Massai, prorettore per gli Studenti e delegato al Placement dell'Università di Pisa - non abbiamo voluto rinunciare al nostro appuntamento annuale con la Career Week per dare un segnale positivo e di fiducia ai nostri giovani e alle aziende e per cogliere in anticipo quella spinta significativa alla ripartenza che gli indicatori economici di questo ultimo periodo stanno mettendo in evidenza. Gli ultimi dati occupazionali pubblicati da AlmaLaurea a giugno evidenziavano una netta ripresa delle richieste di curricula di laureati da parte delle aziende poi interrotta dalla pandemia. Con questo evento abbiamo voluto esaudire la richiesta di nuove energie umane e competenze professionali da parte delle imprese che continuano ad assumere e offrire ai nostri giovani la possibilità di mettere a frutto il loro eccellente percorso di formazione universitaria. Mai come in questo momento si sente la necessità di mettere in campo forze fresche e idee innovative, proprie dei giovani, per ridisegnare un nuovo sistema produttivo basato su paradigmi profondamente modificati dall'improvviso e doloroso insegnamento che il Covid-19 ci ha impartito".
Gli studenti e i neolaureati dell'Università di Pisa interessati a seguire le presentazioni dovranno iscriversi a ogni singola giornata tramite la piattaforma Career Center su cui le aziende pubblicheranno le loro offerte di lavoro alle quali potranno iscriversi per effettuare dei colloqui nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione.
Per accedere alla piattaforma Career Center è necessario utilizzare la email con il dominio @studenti.unipi.it
L'organizzazione dell'evento è a cura del Career Service dell'Università di Pisa, per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Informazioni su: www.unipi.it/careerservice
Iscrizioni ai corsi del CLI
Sulle tracce della Pisa medievale nel giardino della chiesa di San Sisto
Si sta avviando alla conclusione la prima fase del “San Sisto Project”, il progetto di ricerca archeologica che per tre anni indagherà l’area del giardino della chiesa di San Sisto, fondata nel 1087 e situata in pieno centro storico a Pisa. Personale e studenti del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, sotto la direzione del professor Federico Cantini, sono stati impegnati tutto il mese di settembre nello scavo e nello studio dei materiali che sono emersi dal terreno adiacente alla chiesa, con un’indagine che sta consentendo di ricostruire la storia delle trasformazioni di un’area che rappresenta non solo il cuore topografico del tessuto urbanistico di Pisa, ma anche lo spazio che verosimilmente ospitò nell’alto Medioevo il centro del potere pubblico.
I risultati raggiunti in questa prima fase di lavoro sono stati illustrati dal professor Federico Cantini e dai protagonisti dello scavo alla presenza del rettore Paolo Mancarella, del prorettore ai rapporti con il territorio Marco Gesi, del direttore del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere Pierluigi Barrotta e di don Francesco Barsotti, parroco di San Sisto. "L'apertura degli scavi nel giardino della Chiesa di San Sisto – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – è un segno importante della ripresa di molte delle attività di studio e di ricerca dell'Università di Pisa in questa Fase 3. Per tre anni, sotto la guida del professor Federico Cantini, personale e studenti del nostro Ateneo indagheranno una delle aree di maggior interesse storico della nostra città. Un lavoro impreziosito dal fatto che saranno resi partecipi delle nuove scoperte tutti coloro che a Pisa vivono, lavorano o semplicemente sono di passaggio per visitare la nostra splendida città".
Durante questa prima indagine sono state aperte tre aree di scavo: una nei pressi della canonica e due lungo la fiancata della chiesa. In questa zona è stata messa in luce la soglia della porta corrispondente al pavimento medievale, che si trovava circa 20 centimetri più in basso di quello odierno. Addossate alle fondamenta della chiesa, si intravedono grandi lastre di pietra che potrebbero essere interpretate come coperture di tombe. Nelle altre aree di scavo sono stati raggiunti i livelli di XIII-XIV secolo, individuando le tracce di attività di lavorazione dei metalli e cumuli di piccole lastre di pietra, che potrebbero appartenere al tetto più antico della chiesa o a qualche costruzione adiacente.
Una grande trincea testimonia lavori edilizi che si collocano all’inizio del Seicento in base al suo riempimento, fatto di macerie miste a numerosi frammenti di ceramica: resti di stoviglie decorate in alcuni casi con stemmi araldici, tra i quali si riconosce quello della famiglia Medici.
Al di là dello scavo, si è scoperto con grande sorpresa che le spallette delle aiuole del giardino sono in realtà manufatti di pietra provenienti da edifici medievali o dalla stessa chiesa di San Sisto, restaurata alla fine del Settecento.
“Se ad oggi lo scavo ci ha permesso di raggiungere gli strati di XIII-XIV secolo, con il proseguimento delle ricerche avremo la possibilità di indagare anche i depositi altomedievali e antichi – commenta il professor Federico Cantini – Molti sono infatti i reperti ceramici databili fino agli inizi del VI secolo a.C. rinvenuti in contesti più tardi. Essi provengono da tutte le aree di scavo, suggerendo che la zona fosse intensamente abitata ben prima della “Corte vecchia” citata nei documenti. Sarà interessante capire la destinazione di quest’area nella fase romana e in quella etrusca, per verificare se la centralità assunta nel Medioevo affondi le sue radici in epoche ben più remote”.
La ricerca rientra nelle iniziative finanziate con i fondi del Progetto di Eccellenza del Dipartimento ed è realizzata grazie alla disponibilità di don Francesco Barsotti (parroco di S. Sisto) che ha gentilmente concesso l’utilizzo dell’area. Il progetto prevede il coinvolgimento del Laboratorio LaDiRe del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere (rilievo e documentazione grafica), del Dipartimento di Scienze della Terra (prospezioni, carotaggi) e del CNR di Pisa (analisi archeometriche).
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Dal 21 al 25 settembre la Career Week dell’Università di Pisa
Ci sono aziende che continuano ad assumere, pur nell’incertezza legata al difficile momento che il mondo del lavoro sta attraversando, e saranno presenti alla terza edizione della Career Week organizzata dall’Università di Pisa dal 21 al 25 settembre. Per tutta la settimana gli studenti e i neolaureati potranno assistere alle presentazioni aziendali che si svolgeranno in modalità virtuale; avranno così modo di conoscere le opportunità professionali disponibili direttamente dalla voce dei manager e dei responsabili della selezione del personale.
Sono 29 le aziende che hanno aderito, rappresentative di settori diversi, dall’information & communication technology alla grande distribuzione organizzata, passando per il settore assicurativo e ovviamente l’industria a 360 gradi (meccanica, farmaceutica, manifatturiera). Nomi di grandi e importanti aziende quali Google, Ikea, Enel, Alleanza Assicurazioni, Gruppo Menarini, si affiancano alle PMI delle eccellenze del territorio.
90 le offerte di lavoro pubblicate a oggi, relative sia a posizioni di tirocinio che di apprendistato, ma anche contratti a tempo determinato e indeterminato alle quali si sono candidati quasi 500 studenti degli oltre 600 che si sono iscritti.
Notevole anche la partecipazione degli studenti – quasi 400 - alle giornate di preparazione denominate “Aspettando la Career Week”: i consulenti del Career Service hanno svolto dei webinar per aiutare gli studenti a migliorare la propria comunicazione attraverso la redazione del CV e la preparazione al colloquio di lavoro. Un segnale tangibile di quanto sia importante e necessario investire in attività di orientamento e consulenza di carriera.
“Nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso – ha dichiarato Rossano Massai, prorettore per gli Studenti e delegato al Placement dell’Università di Pisa - non abbiamo voluto rinunciare al nostro appuntamento annuale con la Career Week per dare un segnale positivo e di fiducia ai nostri giovani e alle aziende e per cogliere in anticipo quella spinta significativa alla ripartenza che gli indicatori economici di questo ultimo periodo stanno mettendo in evidenza. Gli ultimi dati occupazionali pubblicati da AlmaLaurea a giugno evidenziavano una netta ripresa delle richieste di curricula di laureati da parte delle aziende poi interrotta dalla pandemia. Con questo evento abbiamo voluto esaudire la richiesta di nuove energie umane e competenze professionali da parte delle imprese che continuano ad assumere e offrire ai nostri giovani la possibilità di mettere a frutto il loro eccellente percorso di formazione universitaria. Mai come in questo momento si sente la necessità di mettere in campo forze fresche e idee innovative, proprie dei giovani, per ridisegnare un nuovo sistema produttivo basato su paradigmi profondamente modificati dall’improvviso e doloroso insegnamento che il Covid-19 ci ha impartito”.
Gli studenti e i neolaureati dell’Università di Pisa interessati a seguire le presentazioni dovranno iscriversi a ogni singola giornata tramite la piattaforma Career Center su cui le aziende pubblicheranno le loro offerte di lavoro alle quali potranno iscriversi per effettuare dei colloqui nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione.
Per accedere alla piattaforma Career Center è necessario utilizzare la email con il dominio @studenti.unipi.it
L’organizzazione dell'evento è a cura del Career Service dell'Università di Pisa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Informazioni su: www.unipi.it/careerservice