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Comunicati stampa

Il SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina) ripropone Goccia su Goccia un progetto creato grazie alla collaborazione con la Pubblica Assistenza di Pisa, per offrire a tutti la possibilità di diventare donatori di sangue, piastrine e plasma.

Saranno presenti vari banchetti nei diversi Poli Universitari dove gli studenti potranno chiedere informazioni riguardo la donazione di sangue, prenotare la donazione o la visita differita con il primo prelievo: questo è necessario per effettuare la donazione per persone che non hanno mai donato in Toscana o che non donano da più di 2 anni.
Sarà possibile fissare la visita differita dal 15 al 30 marzo (domeniche escluse), dalle 10:40 alle 12:20 presso il Centro Trasfusionale (Ospedale di Cisanello, Edificio 2C).

Inoltre, ci sarà anche la possibilità di iscriversi per effettuare la donazione di gruppo il 7 aprile, giorno in cui il Centro Trasfusionale sarà interamente dedicato a noi.

Quando e dove saranno presenti i banchetti informativi?

  • Polo Porta Nuova: lunedì 11 marzo, dalle 9:00-12:30 e dalle 14:00-18:00
  • Polo Fibonacci: martedì 12 marzo, dalle 9:00-12:30 e dalle 14:00-18:00
  • Farmacia: mercoledì 13 marzo, dalle 9:00-12:30
  • Giurisprudenza (polo Sapienza): mercoledì 13 marzo, dalle 14:00-18:00
  • Polo F: giovedì 14 marzo, dalle 9:00-12:30
  • Polo Piagge: mercoledì 20 marzo dalle 14:00-18:00.

Per informazioni o per prenotarvi potete contattare la pagina Facebook del SISM Pisa: https://www.facebook.com/pisasism/

gli organizzatori dell'evento e le persone presenti ai nostri banchetti.

SCOPRI SE SEI IDONEO:
https://goo.gl/forms/oL3jNGGN7KUELa3l1

SCOPRI I CRITERI DI IDONEITÀ:
https://drive.google.com/drive/folders/1EzscIn-QjSw6Qd7Pd7F4SbrjLmi7g1jZ?usp=sharing

SISM

Giovedì, 07 Marzo 2019 10:36

Robotica: l'integrazione fa la forza

Mercoledì 6 marzo un gruppo di allievi della Scuola Superiore Sant’Anna che segue il corso di Sistemi di programmazione e di miglioramento della performance in sanità e la laurea magistrale in Innovation management, ha fatto visita al Centro multidisciplinare di chirurgia robotica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

 

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Gli studenti durante la visita

L’incontro aveva come obiettivo la presentazione del Centro come polo di riferimento di pratiche innovative di organizzazione multidisciplinare, oltreché piattaforma di sviluppo di innovativi sistemi di management. Oltre alla sua naturale vocazione clinica, infatti, il Centro è da tempo punto di riferimento nazionale e internazionale di formazione attraverso le numerose professionalità dell’Ateneo pisano che quotidianamente svolgono attività di tutoring e proctoring in ambito chirurgico. È inoltre sede di master universitari di II livello e di corsi per tutte le scuole di specializzazione dell’Università di Pisa e per il corso di laurea in Medicina e chirurgia, oltre ad avere accolto in questi anni più di 300 ospiti stranieri in formazione da tutta Europa. Verso il Centro, inoltre, nel corso degli ultimi anni si è registrato un interesse sempre crescente di istituzioni nazionali e internazionali con riferimento al relativo modello gestionale e di funzionamento.

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Da sinistra, Grazia Luchini, Silvia Briani, Sabina Nuti e Carlo Milli


Gli allievi, accompagnati da Sabina Nuti, docente di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Superiore Sant’Anna, sono stati accolti dalla Franca Melfi, direttore del Centro multidisciplinare di chirurgia robotica, nonché docente di Chirurgia toracica all’Università di Pisa, e per l’Aoup dal direttore generale Silvia Briani, dal direttore sanitario Grazia Luchini e dal direttore amministrativo Carlo Milli.

“Questi anni sono stati proficui – ha dichiarato la professoressa Melfi – perché il Centro è cresciuto, grazie alla partnership con omologhe strutture in tutta Europa, spiccando per il modello innovativo che integra la multidisciplinarietà con la standardizzazione delle procedure e soprattutto per un elevato livello di formazione, didattica e ricerca, che ne fa un polo di riferimento su scala internazionale”.

 

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Da sinistra, Sabina Nuti, Franca Melfi


“Quando dico, e lo dico spesso, che l’Università di Pisa è culla dell’eccellenza mi riferisco proprio ad esempi come questo – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella –. E mi fa particolarmente piacere sottolineare, in questo caso, il fatto che il Centro è nato grazie alla identità di vedute tra Università e AOUP, che hanno messo in campo risorse e competenze di altissimo livello proprio perché convinti della bontà del progetto. Il fatto che la Scuola S. Anna lo abbia scelto come modello da cui prendere spunto è conferma di tutto ciò”.

Prende avvio sabato 9 marzo al Museo degli Strumenti di Fisica (Via Bonanno Pisano 2/B) della Cittadella Galileiana a Pisa, la 17° edizione della mostra interattiva “Ludoteca Scientifica: Dialogar di Scienza sperimentando sotto la Torre”, organizzata dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e dall’Istituto Nazionale di Ottica INO-CNR.
La mostra sarà visitabile gratuitamente e su prenotazione fino al 25 maggio (con l'eccezione del periodo di chiusura dal 18 al 28 aprile) dal lunedì al sabato nel seguente orario: 9.00-13.30 / 14.30-17.30.
L’iniziativa, sostenuta e patrocinata dal Comune di Pisa e finanziata dalla Fondazione Pisa, ha l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla scienza, stimolando i visitatori a cimentarsi di persona con le oltre cinquanta istallazioni presenti dedicate a forza, movimento, energia, immagini reali e virtuali, luce e colori, onde e suoni, elettricità e magnetismo e molto altro.
Sono inoltre previsti laboratori didattici rivolti a studenti dai 6 ai 18 anni su storia della matematica, geologia, applicazioni della fisica nella medicina, legame tra fisica e musica. Come novità da segnalare quest’anno i laboratori “La Fisica con lo smartphone”, e in occasione del 50° anno dallo sbarco sulla Luna, “Il Volto della Luna” e “Dalla Terra alla Luna”.
Per info e prenotazioni: telefono 050/2214861, cellullare 320/0403946, o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Giovedì, 07 Marzo 2019 10:34

Robotica: l'integrazione fa la forza

Mercoledì 6 marzo un gruppo di allievi della Scuola Superiore Sant’Anna che segue il corso di Sistemi di programmazione e di miglioramento della performance in sanità e la laurea magistrale in Innovation management, ha fatto visita al Centro multidisciplinare di chirurgia robotica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
L’incontro aveva come obiettivo la presentazione del Centro come polo di riferimento di pratiche innovative di organizzazione multidisciplinare, oltreché piattaforma di sviluppo di innovativi sistemi di management. Oltre alla sua naturale vocazione clinica, infatti, il Centro è da tempo punto di riferimento nazionale e internazionale di formazione attraverso le numerose professionalità dell’Ateneo pisano che quotidianamente svolgono attività di tutoring e proctoring in ambito chirurgico. È inoltre sede di master universitari di II livello e di corsi per tutte le scuole di specializzazione dell’Università di Pisa e per il corso di laurea in Medicina e chirurgia, oltre ad avere accolto in questi anni più di 300 ospiti stranieri in formazione da tutta Europa. Verso il Centro, inoltre, nel corso degli ultimi anni si è registrato un interesse sempre crescente di istituzioni nazionali e internazionali con riferimento al relativo modello gestionale e di funzionamento.
Gli allievi, accompagnati da Sabina Nuti, docente di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Superiore Sant’Anna, sono stati accolti dalla Franca Melfi, direttore del Centro multidisciplinare di chirurgia robotica, nonché docente di Chirurgia toracica all’Università di Pisa, e per l’Aoup dal direttore generale Silvia Briani, dal direttore sanitario Grazia Luchini e dal direttore amministrativo, Carlo Milli.
“Questi anni sono stati proficui – ha dichiarato la professoressa Melfi – perché il Centro è cresciuto, grazie alla partnership con omologhe strutture in tutta Europa, spiccando per il modello innovativo che integra la multidisciplinarietà con la standardizzazione delle procedure e soprattutto per un elevato livello di formazione, didattica e ricerca, che ne fa un polo di riferimento su scala internazionale”.
“Quando dico, e lo dico spesso, che l’Università di Pisa è culla dell’eccellenza mi riferisco proprio ad esempi come questo – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella –. E mi fa particolarmente piacere sottolineare, in questo caso, il fatto che il Centro è nato grazie alla identità di vedute tra Università e AOUP, che hanno messo in campo risorse e competenze di altissimo livello proprio perché convinti della bontà del progetto. Il fatto che la Scuola S. Anna lo abbia scelto come modello da cui prendere spunto è conferma di tutto ciò”.

Un impegno concreto per garantire, in ambito universitario, ambienti inclusivi e rispettosi delle differenze anche in tema di orientamento sessuale, con particolare attenzione alla questione delle carriere alias. È questo il punto centrale del documento che la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane ha prodotto e inviato a tutti gli atenei italiani e alle istituzioni di riferimento, tra cui MIUR, Presidenza del Consiglio dei Ministri, CRUI, ANVUR e Consiglio nazionale degli studenti universitari. La mozione è nata nell’ambito del convegno “Le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” svoltosi a Pisa alcune settimane fa, organizzato dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane, congiuntamente al Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa e in collaborazione con Universitrans, il progetto di ricerca nazionale sulle carriere alias.

”Nel nostro documento chiediamo un impegno fattivo di tutti i soggetti coinvolti per far sì che gli atenei diventino luoghi in cui le diversità trovino inclusione e rispetto – commenta la professoressa Elettra Stradella, presidente del CUG dell’Università di Pisa - Promuovere il benessere fisico, psicologico e relazionale delle persone che studiano e lavorano nel nostro ambito è la missione principale dei Comitati Unici di Garanzia universitari. Le iniziative da mettere in campo sono molteplici, vanno dalla dimensione della didattica e della ricerca – con l’integrazione di contenuti che facciano riferimento alle questioni relative all’identità di genere e all’orientamento sessuale – fino ad arrivare al piano della formazione del personale docente e a quello della valorizzazione del contributo della componente studentesca per una progettazione partecipata di questi percorsi».

Nella mozione è riservata un’attenzione particolare alla questione delle carriere alias, per la quale è stato prodotto un documento di sintesi elaborato da un apposito Tavolo costituitosi al convegno pisano. Il testo comprende alcune raccomandazioni e una proposta di accordo di riservatezza per l’attivazione della carriera alias, senza l’obbligatorietà di presentare ulteriore documentazione in merito all’inizio della transizione di genere. Tra i punti in evidenza, c’è la raccomandazione a tutti gli atenei di introdurre il tesserino magnetico di riconoscimento provvisto di fotografia in modo che, in sede di identificazione (esame, segreteria, biblioteca, mensa, etc.), non sia necessario presentare anche il documento d’identità. In più a questo si raccomanda di estendere tali tutele anche al personale docente, ricercatore, amministrativo e tecnico, dottorandi, titolari di assegno di ricerca e ospiti che ne facciano richiesta.

Si invita inoltre il Consorzio interuniversitario CINECA e gli Enti per il diritto allo studio ad adeguare rapidamente i sistemi informativi e le proprie procedure amministrative per rendere effettivi e facilmente esercitabili i diritti delle persone transgender che studiano e lavorano negli atenei, con l’utilizzo della carriera alias. In particolare, si invita il CINECA ad intervenire nel più breve tempo possibile sul software di gestione della carriera della popolazione studentesca e del personale al fine di rendere più agevole e immediata la gestione amministrativa delle carriere alias, e si invitano gli Enti per il Diritto allo Studio a modificare prassi e procedure per rendere effettivo l’accesso alla carriera alias con riferimento ai servizi erogati.

 

Il presidente del Cgc Viareggio, Alessandro Palagi ha presentato - alla presenza del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, del consigliere regionale della Figc, Giorgio Merlini, del prorettore dell’Università di Pisa con delega allo sport, Marco Gesi, e del presidente della Fondazione Carnevale, Marialina Marcucci - la settantunesima edizione della Viareggio Cup e la prima edizione della Viareggio Women's Cup.

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Nel corso della presentazione - avvenuta nella sala Belvedere del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago - il presidente Alessandro Palagi ha anche ufficializzato i vincitori dei premi "Roghi", "Bresciani", Scirea", "Cgc Viareggio" e "Gianneschi", rispettivamente il giornalista Riccardo Cucchi; il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina; l'ex portiere della Nazionale, Giovanni Galli; il responsabile del settore giovanile dell'Inter, Roberto Samaden; l'imprenditore Riccardo Fabbri.

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La Viareggio Cup si arricchisce di altri due premi: il trofeo "Ondina" (che andrà al reponsabile del settore giovanile della Juventus Women's, Stefano Braghin) e il "Gianluca Signorini"; quest'ultimo, voluto dalla famiglia del compianto capitano del Genoa, sarà destinato al migliore difensore della manifestazione.

La collaborazione che l’Università di Pisa ha con il torneo di Viareggio è giunta al terzo anno consecutivo. Gli studenti dell’ateneo pisano che stanno frequentando i master di Sport and Anatomy (Fisioterapia Sportiva e in Teoria e Tecniche della Preparazione Atletica nel Calcio) e i laureandi in Scienze Motorie saranno assegnati dall’organizzazione alle squadre in gara e con esse faranno il percorso del torneo vivendo in prima persona tutto quello che concerne una manifestazione calcistica tra le più importanti al mondo.

Inoltre, durante il torneo saranno organizzati molti appuntamenti formativi aperti agli studenti dell’ateneo pisano che si concluderanno con il congresso del 23 marzo dal titolo "La preparazione atletica del giovane calciatore e della giovane calciatrice" che si terrà presso l’hotel Esplanade di Viareggio.

cug 17 gennaioUn impegno concreto per garantire, in ambito universitario, ambienti inclusivi e rispettosi delle differenze anche in tema di orientamento sessuale, con particolare attenzione alla questione delle carriere alias. È questo il punto centrale del documento che la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane ha prodotto e inviato a tutti gli atenei italiani e alle istituzioni di riferimento, tra cui MIUR, Presidenza del Consiglio dei Ministri, CRUI, ANVUR e Consiglio nazionale degli studenti universitari. La mozione è nata nell’ambito del convegno “Le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” svoltosi a Pisa alcune settimane fa, organizzato dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane, congiuntamente al Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa e in collaborazione con Universitrans, il progetto di ricerca nazionale sulle carriere alias.

”Nel nostro documento chiediamo un impegno fattivo di tutti i soggetti coinvolti per far sì che gli atenei diventino luoghi in cui le diversità trovino inclusione e rispetto – commenta la professoressa Elettra Stradella, presidente del CUG dell’Università di Pisa - Promuovere il benessere fisico, psicologico e relazionale delle persone che studiano e lavorano nel nostro ambito è la missione principale dei Comitati Unici di Garanzia universitari. Le iniziative da mettere in campo sono molteplici, vanno dalla dimensione della didattica e della ricerca – con l’integrazione di contenuti che facciano riferimento alle questioni relative all’identità di genere e all’orientamento sessuale – fino ad arrivare al piano della formazione del personale docente e a quello della valorizzazione del contributo della componente studentesca per una progettazione partecipata di questi percorsi».

Nella mozione è riservata un’attenzione particolare alla questione delle carriere alias, per la quale è stato prodotto un documento di sintesi elaborato da un apposito Tavolo costituitosi al convegno pisano. Il testo comprende alcune raccomandazioni e una proposta di accordo di riservatezza per l’attivazione della carriera alias, senza l’obbligatorietà di presentare ulteriore documentazione in merito all’inizio della transizione di genere. Tra i punti in evidenza, c’è la raccomandazione a tutti gli atenei di introdurre il tesserino magnetico di riconoscimento provvisto di fotografia in modo che, in sede di identificazione (esame, segreteria, biblioteca, mensa, etc.), non sia necessario presentare anche il documento d’identità. In più a questo si raccomanda di estendere tali tutele anche al personale docente, ricercatore, amministrativo e tecnico, dottorandi, titolari di assegno di ricerca e ospiti che ne facciano richiesta.

Si invita inoltre il Consorzio interuniversitario CINECA e gli Enti per il diritto allo studio ad adeguare rapidamente i sistemi informativi e le proprie procedure amministrative per rendere effettivi e facilmente esercitabili i diritti delle persone transgender che studiano e lavorano negli atenei, con l’utilizzo della carriera alias. In particolare, si invita il CINECA ad intervenire nel più breve tempo possibile sul software di gestione della carriera della popolazione studentesca e del personale al fine di rendere più agevole e immediata la gestione amministrativa delle carriere alias, e si invitano gli Enti per il Diritto allo Studio a modificare prassi e procedure per rendere effettivo l’accesso alla carriera alias con riferimento ai servizi erogati.

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