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Comunicati stampa

L'Università di Pisa e il Comune di Lerici consolidano e sviluppano i rapporti di reciproca collaborazione attraverso la firma di una convenzione quadro che riguarda i principali temi di comune interesse, dall’ambiente all’urbanistica, dall’archeologia al turismo culturale e scientifico e, in generale, a tutti gli aspetti culturali che caratterizzano il territorio lericino nelle sue specificità ed eccellenza. L'accordo è stato presentato nella sede del comune ligure, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Toti, del sindaco Leonardo Paoletti e del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi.
La convenzione, che avrà durata triennale, si riferisce in particolare allo svolgimento di attività formative sul territorio e alla valorizzazione del territorio, anche attraverso attività convegnistica, di studio e di promozione del patrimonio culturale della città di Lerici. Su queste tematiche, il Comune si impegna a favorire le attività di didattica, ricerca e formazione svolte dall’Università, anche attraverso l’attivazione di tirocini da svolgersi nelle proprie strutture e in quelle di enti controllati o partecipati e la messa a disposizione di spazi e personale per lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario organizzate dall’Ateneo pisano. Con successivi accordi attuativi saranno determinate le specifiche modalità per lo svolgimento di tali attività.
L'accordo prevede infine l'individuazione di alcuni referenti, che per l’Università sono lo stesso prorettore Marco Gesi e il professor Daniele Dalli, docente del dipartimento di Economia e management, e per il Comune di Lerici il sindaco Leonardo Paoletti, la professoressa Nadia Olivero e il dottor Roberto Bagnoli.
Tra i primi atti concreti della partnership ci potrebbe essere il master in "Management degli ecosistemi territoriali e marittimi", che ha per oggetto lo sviluppo del territorio e la preparazione di profili professionali che si occupino di valorizzarne le risorse, le "materie prime" fisiche e culturali, aiutando imprese e istituzioni a creare nuove iniziative e a migliorare quelle esistenti in ambito economico.
"Da accordi come quello con il Comune di Lerici - ha detto il professor Gesi - passa la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per creare lavoro e coesione sociale che stanno alla base di una crescita sostenibile. Qui e altrove. L'Università di Pisa, oggi, si sta predisponendo a questo cambiamento di passo. Lo facciamo condividendo con i territori un metodo di lavoro, basato su un approccio multidisciplinare, le nostre eccellenze e, in prospettiva futura, la nostra conoscenza relativa a temi chiave come quelli dell’ambiente, dell’urbanistica, dell’archeologia, della storia, del turismo culturale e scientifico. Un modo per allargare sempre di più quella 'cittadinanza scientifica' che va di pari passo con il concetto di 'cittadinanza attiva', permettendo ai cittadini di affacciarsi in maniera consapevole e informata a scelte che li coinvolgeranno sempre di più su temi di carattere scientifico e tecnologico. Ringrazio a nome mio e dell’Università che rappresento, il sindaco e i rappresentanti del Comune di Lerici per la lungimiranza che hanno dimostrato nel voler intraprendere questo cammino”.
Nella foto, da sinistra: Gesi, Toti, Olivero, Dalli e Paoletti.

L'Università di Pisa e il Comune di Lerici consolidano e sviluppano i rapporti di reciproca collaborazione attraverso la firma di una convenzione quadro che riguarda i principali temi di comune interesse, dall’ambiente all’urbanistica, dall’archeologia al turismo culturale e scientifico e, in generale, a tutti gli aspetti culturali che caratterizzano il territorio lericino nelle sue specificità ed eccellenza. L'accordo è stato presentato nella sede del comune ligure, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Toti, del sindaco Leonardo Paoletti e del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi.

La convenzione, che avrà durata triennale, si riferisce in particolare allo svolgimento di attività formative sul territorio e alla valorizzazione del territorio, anche attraverso attività convegnistica, di studio e di promozione del patrimonio culturale della città di Lerici. Su queste tematiche, il Comune si impegna a favorire le attività di didattica, ricerca e formazione svolte dall’Università, anche attraverso l’attivazione di tirocini da svolgersi nelle proprie strutture e in quelle di enti controllati o partecipati e la messa a disposizione di spazi e personale per lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario organizzate dall’Ateneo pisano. Con successivi accordi attuativi saranno determinate le specifiche modalità per lo svolgimento di tali attività. L'accordo prevede infine l'individuazione di alcuni referenti, che per l’Università sono lo stesso prorettore Marco Gesi e il professor Daniele Dalli, docente del dipartimento di Economia e management, e per il Comune di Lerici il sindaco Leonardo Paoletti, la professoressa Nadia Olivero e il dottor Roberto Bagnoli.

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Tra i primi atti concreti della partnership ci potrebbe essere il master in "Management degli ecosistemi territoriali e marittimi", che ha per oggetto lo sviluppo del territorio e la preparazione di profili professionali che si occupino di valorizzarne le risorse, le "materie prime" fisiche e culturali, aiutando imprese e istituzioni a creare nuove iniziative e a migliorare quelle esistenti in ambito economico.

"Da accordi come quello con il Comune di Lerici - ha detto il professor Gesi - passa la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per creare lavoro e coesione sociale che stanno alla base di una crescita sostenibile. Qui e altrove. L'Università di Pisa, oggi, si sta predisponendo a questo cambiamento di passo. Lo facciamo condividendo con i territori un metodo di lavoro, basato su un approccio multidisciplinare, le nostre eccellenze e, in prospettiva futura, la nostra conoscenza relativa a temi chiave come quelli dell’ambiente, dell’urbanistica, dell’archeologia, della storia, del turismo culturale e scientifico. Un modo per allargare sempre di più quella 'cittadinanza scientifica' che va di pari passo con il concetto di 'cittadinanza attiva', permettendo ai cittadini di affacciarsi in maniera consapevole e informata a scelte che li coinvolgeranno sempre di più su temi di carattere scientifico e tecnologico. Ringrazio a nome mio e dell’Università che rappresento, il sindaco e i rappresentanti del Comune di Lerici per la lungimiranza che hanno dimostrato nel voler intraprendere questo cammino".

Nella foto, da sinistra: Gesi, Toti, Olivero, Dalli e Paoletti.

Lunedì, 16 Dicembre 2019 12:36

Cosa è andato storto nella rete?

"La deriva della Tech Economy" è il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 17 dicembre alle 15 nella Sala Gerace del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa (Largo Bruno Pontecorvo, 3).
I pionieri della rivoluzione informatica e della rete immaginavano che essa avrebbe portato maggiore libertà e uguaglianza, eliminando le intermediazioni e i parassitismi. In parte ciò è avvenuto, ma qualcosa sembra essere andato storto, se oggi nella rete ci sono intermediari potenti e monopolistici in grado di condizionare gli individui e la società più che in passato.
Parleranno di questi scenari gli informatici: Stefano Quintarelli, uno dei pionieri di Internet in Italia, ex parlamentare che ha elaborato proposte di regolamentazione e autore del libro "Capitalismo immateriale"; Dino Pedreschi, studioso di Big Data e di fenomeni collegati alle reti sociali; Giuseppe Attardi, promotore del personal computing e della diffusione di Internet; Giorgio Gallo, ex presidente del corso di laurea in Scienza della pace. Le presentazioni saranno intercalate da registrazioni di interviste video degli economisti Shoshana Zuboff, autrice del libro "The Age of Surveillance Capitalism", e Gabriel Zucman, collaboratore della senatrice Elizabeth Warren.
L'incontro fa parte di "Informatica50", un programma di iniziative per celebrare il cinquantenario dell'istituzione a Pisa del primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione in Italia.
Sarà possibile seguire gli interventi della giornata in streaming all'indirizzo: https://www.youtube.com/c/mediaeventiunipi/live.

Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento nell'area dell'Europa mediterranea sono i temi generali intorno ai quali il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa ha costruito il proprio "progetto di eccellenza". Il dipartimento, infatti, è stato selezionato dal Ministero tra le 180 migliori sedi universitarie italiane, ottenendo un finanziamento di oltre 8 milioni di euro per il quinquennio 2018–2022.
Martedì 17 dicembre, dalle ore 10, la Gipsoteca di Arte Antica ospiterà la giornata di presentazione alla comunità universitaria e alla città intera del progetto di eccellenza, che ha come titolo "I doni della ricerca. Due anni di Progetto di Eccellenza. I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento nello spazio euro-mediterraneo". Dopo i saluti del prorettore vicario dell'Università, Carlo Petronio, dell'assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani, e del direttore del dipartimento, Pierluigi Barrotta, interverranno i docenti responsabili delle quattro linee di ricerca del progetto: Giovanni Salmeri, per l'area antica, con un intervento sulle "Dinamiche di espansione e i processi di crescita negli Early States e negli imperi del mondo antico"; Giuseppe Petralia, per l'area medioevale, con una relazione intitolata "La costruzione del medioevo (secoli X-XII)"; Cinzia Maria Sicca, per l'area moderna, con un intervento sui "Tempi e concetti della modernizzazione"; Alberto Mario Banti, per l'area contemporanea, che affronterà il tema della "Comunicazione e propaganda in età contemporanea. Strutture, persistenze, ricezione".
I contributi saranno chiusi dal presidente della Commissione comunicazione, Federico Cantini, sulle attività in essere del dipartimento, presentando in particolare i video esplicativi sul progetto dell'Eccellenza a cura di Granducato TV e 50 Canale.
All'interno delle quattro linee di ricerca sono indagati specifici momenti e processi caratterizzati dalla compresenza dei due aspetti cardine del progetto, la resilienza e l'accelerazione, colti nelle diverse forme della loro relazione. Il progetto di ricerca impegna tutti i docenti del dipartimento, a cui si sono recentemente aggiunti, grazie al finanziamento del MIUR, professori e ricercatori di elevata qualificazione internazionale, suddivisi nelle diverse aree tematiche del dipartimento. In questo quadro la qualifica di dipartimento di eccellenza conferma il profilo internazionale della tradizione umanistica dell'Università di Pisa.
Per lo svolgimento del progetto, inoltre, sono stati erogati otto assegni di ricerca dalla durata biennale per promuovere giovani studiosi italiani e stranieri, che già possono presentare domanda per il secondo bando in scadenza a gennaio 2020.
Fino ad ora si sono tenute numerose giornate di studi, convegni e seminari relativamente alle quattro aree di ricerca. I risultati del progetto saranno via via pubblicati in una collana curata dalla casa editrice accademica Carocci di Roma.

Lunedì, 16 Dicembre 2019 11:58

Due secoli con Ivanhoe

 

È appena stato pubblicato dalla casa editrice Pisa University Press il volume "Due secoli con Ivanhoe. Atti della Giornata di Studio, Pisa 18 ottobre 2018", a cura della professoressa Domitilla Campanile dell'Università di Pisa.
Il libro contiene gli atti della giornata di studio organizzata dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, dedicata al romanzo Ivanhoe e al suo autore, Sir Walter Scott (Edimburgo, 15.08 1771 – Abbotsford House, 21.09 1832), a due secoli dalla pubblicazione.
Il lavoro si integra nel progetto di eccellenza del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa per il quinquennio 2018-2022: "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento (nello spazio euro-mediterraneo)".

Pubblichiamo di seguito una breve nota di presentazione del volume della professoressa Campanile.

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Sfoglia la gallery con alcune delle immagini contenute nel volume:

 

A distanza di 200 anni dalla pubblicazione di Ivanhoe si è voluto dedicare una giornata allo studio dell’importanza di questo romanzo e del suo autore, Sir Walter Scott.

Con le sue opere Scott ha posto le basi per gli sviluppi più significativi del romanzo storico e ha creato opere in grado di suscitare appassionato interesse in ogni strato di lettori, libri ancora oggi, a distanza di secoli, riediti e letti con immenso piacere. Il fatto che alcuni tra i suoi romanzi siano ambientati in Inghilterra o in Scozia in età medievale e moderna non deve far ritenere limitata a questi periodi e Paesi la sua influenza, influenza che si estende ben oltre questo lasso di tempo, ed è lecito ritenere che le sue opere abbiano strutturato in modo sostanziale la narrazione del passato. In breve tempo i romanzi di Scott, infatti, hanno conquistato durevolmente i lettori, mentre la sua visione si è imposta sui detrattori sino a esercitare un ascendente più o meno diretto persino sulla scrittura accademica o sulla stessa ricostruzione storiografica e ha contribuito a suscitare vocazioni precoci in futuri eccellenti studiosi.

Il contributo interdisciplinare di colleghi di settori e di aree diverse: antichisti, medievisti e medievalisti, anglisti, italianisti, filologi germanici, studiosi di letterature comparate, di storia della filosofia, di cinema e di musica ha aiutato a comprendere il valore e l’influenza del romanzo Ivanhoe e i motivi della sua duratura fortuna. Nell’iniziativa sono stati coinvolti docenti dell'Ateneo pisano (Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica) e di docenti dell'Università di Siena, dell'Università di Roma La Sapienza e dell’Università di Urbino.

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