Selezione per contratto a tempo ind. cat. B, per il Sistema Museale
https://www.unipi.it/ateneo/bandi/conc-pub/categoriab/musei/index.htm
Studenti di infermieristica visitano il Centro trasfusionale Aoup e poi scelgono di donare il sangue
Per tutto il mese di settembre oltre una sessantina di studenti del corso di laurea in Infermieristica dell'Università di Pisa hanno partecipato alle visite guidate al Centro trasfusionale dell'Aoup e, dopo quest'esperienza formativa, molti di loro hanno scelto di donare il sangue.
È uno dei risultati più concreti e solidali del progetto "Il centro trasfusionale si apre agli studenti", nato dalla collaborazione tra il corso di laurea in Infermieristica e il Centro trasfusionale dell'Unità operativa Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti dell'Aoup. Lo scopo: formare e sensibilizzare alla donazione e al buon uso di sangue ed emoderivati e cominciare a familiarizzare con uno degli aspetti fondamentali del loro futuro lavoro.
L'iniziativa ha riscosso una grande partecipazione e si ripeterà nei primi mesi del nuovo anno per consentire la partecipazione di coloro che, per motivi di contingentamento dovuti alla pandemia, non sono rientrati nel numero di posti disponibili in questo periodo.
Il ringraziamento caloroso a tutti coloro che hanno partecipato e che hanno reso possibile l'iniziativa. (Fonte: Ufficio stampa AOUP).
Avviso di fabbisogno interno per incarico su attività/progetto: From Survey-Based to Register-Based Statistics: a paradigm shift using latent variable models
vviso di fabbisogno interno per incarico su attività/progetto: Performance and Knowledge management of water and waste utilities in the Circular Economy framework
UniPi: stanziati altri 500mila euro per gli studenti in difficoltà economiche
Proseguono le iniziative dell’Università di Pisa a sostegno delle studentesse e degli studenti le cui famiglie sono state messe in difficoltà economica dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19. Proprio in questi giorni l'Ateneo ha infatti stanziato altri 500.000 euro per un secondo contributo straordinario.
Il bando per l'accesso a tali contributi (da un minimo di 700 ad un massimo di 1.400 euro) sarà pubblicato nei prossimi giorni nella sezione dei bandi per gli studenti e sarà aperto a tutti gli iscritti all'Ateneo pisano con un ISEE (o ISEE corrente se inferiore) fino a 35.000 euro. Previste dal nuovo bando anche particolari agevolazioni per tutti coloro che, dopo aver conseguito la laurea triennale in un altro Ateneo, scelgono Pisa come sede per la laurea magistrale.
«Ogni anno sono tantissimi gli studenti fuori sede che scelgono l’Università di Pisa per completare la propria formazione, conseguendo qui la laurea magistrale - spiega il Rettore, Paolo Mancarella - Si tratta di una componente significativa della nostra comunità, che sostiene spese importanti per poter studiare a Pisa. Per questo ci è sembrato giusto inserire, nel nuovo bando in uscita, un piccolo aiuto per loro. Si tratterà di una riduzione del 10% sull’ISEE, così da agevolare il loro accesso al contributo straordinario».
Borsa di Ricerca dal titolo “Data management dei pazienti affetti da parodontite afferenti a clinical trial”
Borsa di Studio e approfondimento dal titolo "Simulazione computazionale di reazioni, anche fotochimica, ad altissima pressione
Incarico presso il Dip. di Ingegneria dell’Informazione: “Comunicazione e divulgazione scientifica dei risultati di diversi progetti già finanziati e formalizzati, assegnati al Dipartimento a seguito di partecipazione a bandi competitivi europei”
Bando borsa di ricerca dal titolo “Produzione e valutazione di strumenti didattici a supporto di attività formative sulla prevenzione vaccinale”
Ringiovanire il cervello? Uno studio apre nuove possibilità
La capacità di ricevere ed elaborare stimoli cognitivi è tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, mentre tende a diminuire con il progredire dell’età. Cosa determina questo impoverimento? I ricercatori del Laboratorio Bio@Sns della Scuola Normale e del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze hanno realizzato uno studio che individua come responsabile della perdita di plasticità del cervello una molecola di microRNA. Se si inibisce la presenza di questa molecola nell’adulto, il cervello torna a mostrare la plasticità del giovane. Allo studio ha contribuito anche la Dr.ssa Paola Tognini del dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Univiersità di Pisa, partecipando all’analisi degli specifici meccanismi che spiegano gli effetti del microRNA-29 sulla plasticità della corteccia visiva. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Embo Reports.
La molecola si chiama miR-29, ha una caratteristica forma a forcina ed è presente nelle cellule di tessuti come cervello, cuore, muscolo, vasi, in diverse specie animali quali uomo, topo e pesci. Nella corteccia cerebrale, la concentrazione di miR-29 aumenta di 30 volte tra l’infanzia e l’età adulta. Nessun altra molecola, tra le centinaia di microRNA presenti nella corteccia cerebrale, mostra un incremento così marcato.
Principale responsabile sperimentale dello studio è la dott.ssa Debora Napoli, perfezionanda in Neuroscienze della Scuola Normale Superiore, coaudiuvata dai perfezionandi Leonardo Lupori e Sara Bagnoli. Lo studio, che ha coinvolto un prestigioso team internazionale è stato coordinato dal prof. Tommaso Pizzorusso del dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze e dal prof. Alessandro Cellerino del Laboratorio di Biologia Bio@Sns della Scuola Normale di Pisa.
«I nostri dati ci hanno suggerito che miR-29 controlla la maturazione della corteccia cerebrale – spiega Tommaso Pizzorusso -. Inibendone l’azione abbiamo effettivamente verificato un aumento della plasticità neurale». «Una analisi molecolare approfondita condotta in collaborazione con l’Università della California a Irvine e con l’Istituto Leibniz di Jena per gli studi sull’invecchiamento ha dimostrato come i meccanismi di questa plasticità indotta siano identici a quelli che si osservano durante il periodo adolescenziale - aggiunge Alessandro Cellerino -. Comprendere i meccanismi che inducono la comparsa di questi freni molecolari potrebbe avere molteplici implicazioni: facilitando, ad esempio, il recupero delle funzioni cerebrali dopo traumi».
Per dimostrare la correttezza di questa ipotesi, i ricercatori hanno trattato dei topi adulti con una molecola che agisce da inibitore del miR-29. Oltre al Dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Università di Pisa, la ricerca ha anche coinvolto l’Istituto di Neuroscienze del CNR e l’Università di Leeds.
Riferimento: MiR-29 coordinates age-dependent plasticity brakes in the adult visual cortex. Debora Napoli et al. https://www.embopress.org/doi/10.15252/embr.202050431