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Virginia Mamone, classe 1989 e al terzo anno di dottorato al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, ha ottenuto un finanziamento dal Ministero della Salute piazzandosi quinta su 38 progetti finanziati e 256 presentati.

Il suo progetto, POLARS – HMP (POlarized Light Augmented Reality in Surgery - Head Mounted Projector), punta a creare il primo dispositivo di realtà aumentata per la chirurgia basato sulla proiezione. Indossabile dal chirurgo sulla testa, POLARS proietta direttamente sulla pelle del paziente le informazioni essenziali per l’operazione, in modo che il medico le possa visualizzare a occhio nudo e senza bisogno di visori.

“In questo modo - spiega Virginia Mamone - POLARS supera gli inconvenienti dei navigatori chirurgici classici, che invece visualizzano queste informazioni su un monitor, con il rischio di interpretazioni errate o di perdita di attenzione e focus da parte del medico, che deve spostare lo sguardo dal paziente. Inoltre, per molte tipologie d’intervento, è una potenziale alternativa ai visori indossabili per la Realtà Aumentata che stanno riscuotendo molto interesse per questo tipo di applicazioni ma che forniscono un limitato campo visivo e introducono problematiche percettive come il conflitto di messa a fuoco tra reale e virtuale. Il dispositivo può guidare il chirurgo in modo molto naturale e intuitivo nelle fasi cruciali di procedure complesse, come craniotomie, biopsie o resezione dei tumori, mostrando le regioni di interesse o sensibili, i punti di ingresso e il punto da raggiungere”.

Virginia Mamone si è laureata in Ingegneria Biomedica all’Università di Pisa nel 2016. Nel 2017, il suo lavoro di tesi ha vinto il premio Springer per il miglior articolo scientifico nella categoria giovani ricercatori alla conferenza internazionale Augmented Virtual Reality. Nel corso del dottorato la sua ricerca si è focalizzata sui metodi e gli strumenti per assistere il chirurgo durante gli interventi, per minimizzarne l’invasività e massimizzare precisione e sicurezza.

Il lavoro di Virginia si colloca nell’ambito della ricerca sui dispositivi di Realtà Aumentata in supporto alla chirurgia condotto dal team di ingegneri del DII coordinato da Vincenzo Ferrari presso il Centro di Ricerca EndoCAS dell’Università di Pisa.

Il progetto POLARS rappresenta un ampliamento del lavoro svolto durante il dottorato, ed è stato presentato al ministero tramite l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana.

A partire da lunedì 24 agosto l'Università di Pisa torna ad accogliere i suoi studenti, mettendo a disposizione quattro aree studio all'aria aperta adiacenti a quelle "tradizionali", attualmente chiuse a causa dell'emergenza Covid-19. Complessivamente i posti a disposizione sono 240, accessibili dalle ore 9 alle ore 19.30 su prenotazione attraverso la pagina agende.unipi.it, in modo da garantire il rispetto delle norme di distanziamento sociale e la sicurezza dei frequentatori.  

Le quattro aree studio sono:

Le aree dedicate allo studio sono attrezzate con tavoli, sedie, ombrelloni e servizi igienici, e sono dotate di distributori di bevande e generi alimentari vari. Gli ingressi saranno vigilati dal servizio di portierato dell'Ateneo, che controllerà l'effettiva prenotazione e segnalerà le eventuali situazioni di abuso o di mancato rispetto delle norme anti-contagio.

biblio storia filo

"Credo che l'apertura di questi spazi rappresenti un passo importante verso quella normalità fatta di studio, socialità e confronto che rende tanto preziosa l'esperienza universitaria qui a Pisa", ha commentato il Rettore Paolo Mancarella.

In vista della possibilità di svolgere, a partire dal 1° settembre 2020, gli esami di profitto "in presenza", si ricorda che è comunque obbligatorio garantire anche la possibilità di sostenere i medesimi esami "a distanza" agli studenti con disabilità che ne facciano semplice richiesta e agli studenti che presentino certificazione medica attestante la "fragilità" propria o di membri del proprio nucleo familiare convivente, oppure una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell'art. 47 DPR n. 445/2000 (il cui fac-simile è già disponibile qui in formato.docx e in formato.pdf), attestante l'impossibilità di raggiungere la sede per motivi legati all'emergenza epidemiologica, cioè in caso di situazioni che vietino o, anche di fatto, rendano difficoltoso viaggiare come, in via esemplificativa, residenza o domicilio fuori regione o esposizione a rischio biologico per l'utilizzo di mezzi pubblici.

Lo studente che voglia avvalersi della possibilità di effettuare la prova da remoto, deve caricare, all'atto dell'iscrizione, un collegamento alla documentazione richiesta come indicato nelle istruzioni pubblicate a questo indirizzo.

Si ricorda altresì che gli esami "in presenza", sia scritti sia orali, devono svolgersi nel rispetto del Protocollo anti-contagio per la Fase 3, in corso di elaborazione da parte degli uffici preposti, in sintonia con quanto già disposto per le prove concorsuali scritte e orali di cui al ‹‹Protocollo di sicurezza anti-contagio sulle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19 per la realizzazione e gestione delle procedure di concorso pubblico "in presenza"››.

26 agosto 2020 

Carlo BianchiOn August 4, 2020, Carlo Bianchi, former professor of econometrics at our University passed away

He was born in Carrara on October 29, 1943; he was an alumnus of the Scuola Superiore Sant'Anna and he graduated with high honors and distinction in Economics in 1969.

The scientific experience of Carlo Bianchi originated and consolidated within the econometrics team at the IBM Scientific Center in Pisa, especially in the years at the end of the 1970s and the beginning of the 1980s. From that position, until 1992, he managed to serve the dual purpose of introducing the most advanced econometric topics to an Italian audience and to give seminal contributions in a number of publications (notably, on Econometrica and the Journal of Econometrics).

From those years, date his more relevant articles related to the construction and use of econometric multi-equation models, with special reference to nonlinear models in variables and parameters. When one talks about estimation methods or simulation and model validation, stochastic simulation, decomposition of forecast errors in linear and nonlinear econometric models, one is bound to cross Carlo Bianchi's early contributions. More recently he studied statistical methods in the estimation of financial econometric models, indirect statistical inference, dynamic microsimulation models (construction, simulation, and validation) to be used for the analysis of social policies, and multiple-agent models to explore socio-economic systems dynamics.

During the past 40 years, Carlo Bianchi was an important presence on the academic international scene, participating in prestigious research groups (above all, Project LINK coordinated by the late Nobel laureate Lawrence Klein), contributing to the organization of international conferences. He also collaborated with the Research Unit of the Bank of Italy, between 1988 and 1992 to fine-tune methods and instruments to estimate and validate large-scale econometric models. He was President of the Società Italiana di Econometria-Italian Econometric Association between 2017 and 2018.

 His distinguished signature plate was how he managed the CIDE Summer School of Econometrics in Bertinoro: under his supervision, between 1995 and 2015, the School has become a reference point at the international level, to the point that most distinguished scholars in econometrics (among whom many Nobel laureates) came forward to be part of once in a lifetime experience: lecture time was followed by unforgettable evenings animated by Carlo, in which he gave the students access to a backstage where the style of academic life was shown by remarkable examples. Many important books were originated as lecture notes that Carlo asked the instructors to compile especially for the Summer School.

His academic life was spent at the University of Pisa: an associate professor in 1992 and then a full professor of econometrics since 2000 at the Department of Economics, teaching various econometrics courses and coordinating the local Doctoral Program. In Pisa, and beyond, his lectures have formed generations of econometricians and applied economists. To the rigor of his approach to the discipline, Carlo added an ethical tension about how you should behave in life and how interpersonal relationships should be run. He liked the life of a class because his classes went beyond the walls of a classroom. At the end of a lecture, there always was a conversation to be continued. We, students and colleagues are left, next to enormous intellectual debt, with the memory of a passionate scholar and a great Maestro.

L'Università di Pisa, insieme alla Sapienza di Roma e alla Statale di Milano, si conferma al vertice tra gli atenei italiani nell'Academic Ranking of World Universities 2020 (ARWU), la classifica delle migliori università a livello globale a cura del Shanghai Ranking Consultancy, organizzazione indipendente di ricerca sull'istruzione superiore. Le tre università si collocano nel range 151-200 al mondo, seguite dalle Università di Bologna, Padova e Torino e dal Politecnico di Milano nel range 201-300. Complessivamente sono 46 gli atenei italiani presenti nelle prime 1.000 posizioni, su più di 2.000 università censite e oltre 18.000 stimate nel mondo.

"Il nostro Ateneo – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - si conferma tra le forze trainanti di un sistema universitario italiano sempre più apprezzato a livello internazionale. Essere tra le 200 Università più importanti al mondo è un elemento di prestigio che ci riempie di orgoglio. La conferma che la strada intrapresa, sia per quanto riguarda la ricerca d'eccellenza che la didattica, è quella giusta".

Gli indicatori presi in esame dall'ARWU comprendono premi internazionali e riconoscimenti accademici, qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e produttività dei docenti. In particolare, sono sei i parametri su cui si basa la classifica: i premi Nobel e le Medaglie Fields di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), il numero di ricercatori altamente citati determinati da Clarivate Analytics (20%), le pubblicazioni su "Nature & Science" (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche e tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi correlati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%). Al primo posto mondiale resta da ben 18 anni l'Università di Harvard, seguita dalla Stanford University e dall'Università di Cambridge.

 

L’Università di Pisa, insieme alla Sapienza di Roma e alla Statale di Milano, si conferma al vertice tra gli atenei italiani nell’Academic Ranking of World Universities 2020 (www.shanghairanking.com/), la classifica delle migliori università a livello globale a cura del Shanghai Ranking Consultancy, organizzazione indipendente di ricerca sull’istruzione superiore. Le tre università si collocano nel range 151-200 al mondo, seguite dalle Università di Bologna, Padova e Torino e dal Politecnico di Milano nel range 201-300. Complessivamente sono 46 gli atenei italiani presenti nelle prime 1.000 posizioni, su più di 2.000 università censite e oltre 18.000 stimate nel mondo.

"Il nostro Ateneo – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - si conferma tra le forze trainanti di un sistema universitario italiano sempre più apprezzato a livello internazionale. Essere tra le 200 Università più importanti al mondo è un elemento di prestigio che ci riempie di orgoglio. La conferma che la strada intrapresa, sia per quanto riguarda la ricerca d'eccellenza che la didattica, è quella giusta".

Gli indicatori presi in esame dall’ARWU comprendono premi internazionali e riconoscimenti accademici, qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e produttività dei docenti. In particolare, sono sei i parametri su cui si basa la classifica: i premi Nobel e le Medaglie Fields di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), il numero di ricercatori altamente citati determinati da Clarivate Analytics (20%), le pubblicazioni su “Nature & Science” (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche e tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi correlati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).

Al primo posto mondiale resta da ben 18 anni l’Università di Harvard, seguita dalla Stanford University e dall’Università di Cambridge.

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Giovedì, 13 Agosto 2020 05:00

A proposito dei test di ammissione

Dispiace che ogni occasione sembri divenire utile per il Sindaco di Pisa per intraprendere una doglianza con l’Università rimessa alle pagine della stampa. Ovviamente, una volta constatata l’impossibilità di effettuare i test a Lucca come negli anni scorsi (dopo scrupolose valutazioni con i gestori del Polo Fiere, nello spirito di reciproca collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti tra i due enti), gli uffici tecnici dell’Ateneo hanno vagliato prima di tutto la disponibilità di spazi nella città di Pisa, tra i quali quelli citati dal Sindaco, oltre al parcheggio del Pisa Mover, effettuando i dovuti sopralluoghi. Peraltro, è bene ricordare che, alla luce delle norme ministeriali e regionali, l’adeguatezza o meno di uno spazio non si basa solo sulla “dimensione” dello stesso, ma anche sulla disponibilità di ampie aree per il parcheggio e di mezzi pubblici adeguati al raggiungimento della sede concorsuale. Non ultimo la necessità di garantire la massima sicurezza anche nelle fasi che precedono e seguono lo svolgimento dei test, per l’afflusso e il deflusso dei candidati. La soluzione dell’area di Pontedera è risultata di gran lunga la migliore sotto tutti i punti di vista. Non ha senso, infine, imbastire ora inutili polemiche su cosa avverrà nei prossimi anni: è evidente che se la città di Pisa saprà finalmente offrire all’Ateneo spazi o strutture adeguate, saremo ben lieti di riportare i test nella nostra città.

Carlo BianchiIl 4 agosto 2020 è venuto a mancare il professor Carlo Bianchi (foto a destra), già professore ordinario di Econometria presso il nostro Ateneo.

Nato a Carrara il 29 ottobre del 1943, dal 1963 al 1967 e' stato allievo interno della Scuola Superiore per le Scienze Applicate A. Pacinotti (attualmente Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento S.Anna) di Pisa e nel 1969 si è laureato con lode in Economia e Commercio presso l'Università di Pisa.

Econometrico della prima ora, quando la disciplina era ancora semi-sconosciuta in Italia, è stato fino al 1992 ricercatore presso il Centro Scientifico IBM di Pisa, dal 1992 professore associato di Econometria presso il Dipartimento di Scienze Economiche della Facoltà di Economia dell'Università di Pisa e dal 2003 professore ordinario di Econometria sempre presso l'Università di Pisa, dove ha ricoperto successivamente l'incarico di Coordinatore Responsabile del dottorato in Economia Politica. Nel periodo 2016-2017 è stato presidente della Società Italiana di Econometria.

La sua attività scientifica ha riguardato prevalentemente problemi che si pongono nella costruzione ed uso di modelli econometrici multiequazionali, con particolare riferimento ai modelli non lineari sia nelle variabili che nei coefficienti. In particolare si è occupato di simulazione e convalida di modelli econometrici, metodi di stima dei parametri di modelli econometrici lineari e non lineari, simulazione stocastica (Monte Carlo), simulazione deterministica e simulazione analitica dei modelli econometrici, decomposizione e analisi della distribuzione degli errori di previsione nei modelli econometrici lineari e non lineari, confronto di metodologie statistiche per la stima di modelli utilizzati nell'analisi dei mercati finanziari, procedure di stima indiretta, costruzione, simulazione e convalida di modelli di microsimulazione dinamica per l'analisi di politiche sociali e di modelli multi-agente per esplorare proprietà dinamiche dei sistemi socio-economici.

I suoi risultati di ricerca sono stati pubblicati nelle principali riviste internazionali, tra cui Econometrica e il Journal of Econometrics, e presentati in svariati convegni. E' stato membro di importanti gruppi di ricerca internazionali (LINK project tra i più importanti, coordinato dal premio Nobel Lawrence Klein), ha contribuito ad organizzare importanti congressi internazionali e dal 1988 al 1992 ha collaborato col Servizio Studi della Banca d'Italia alla messa a punto di metodi e strumenti per la stima e la convalida di modelli non-lineari di grandi dimensioni.

Ha svolto con continuità un'intensa attività didattica sia in Italia che all'estero. Presso l'Università di Pisa ha tenuto con continuità sia il corso introduttivo di Econometria, sia il corso avanzato, sia il corso di Econometria dei Mercati Finanziari. Ha svolto anche un'intesa attività didattica presso corsi dottorali di varie istituzioni, formando un'intera generazione di econometrici ed economisti applicati.

Dal 1995 al 2015 ha organizzato e gestito una serie di Scuole Estive di Econometria (CIDE Summer School of Econometrics), ospitando "praticamente tutti" i maggiori studiosi mondiali del settore, tra cui alcuni premi Nobel per l'economia, fornendo un contributo fondamentale allo sviluppo della disciplina.

Oltre ai suoi straordinari meriti scientifici, ancor maggiore è il suo esempio di dedizione al lavoro e, soprattutto, umanità lasciato a generazioni di studenti, colleghi ed amici che hanno avuto la fortuna di incrociarlo.

L'Econometria gli deve molto.

L'Econometria italiana gli deve moltissimo.

 

Le colleghe e i colleghi del Dipartimento

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