Ricercatrice di Fisica dell’UNIPI e dell’INFN premiata in Giappone
Giulia Casarosa, ricercatrice in Fisica presso l'Università di Pisa e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha vinto il premio "Belle II Achievement Award", assegnato annualmente a giovani ricercatori che hanno ottenuto risultati eccezionali in ambito tecnico nell'esperimento Belle II. Giulia ha ottenuto questo riconoscimento grazie al suo lavoro di sviluppo del software e studio delle prestazioni del rivelatore di vertice, realizzato in parte presso i laboratori del Dipartimento di Fisica e INFN di Pisa.
L'esperimento Belle II, formato da una collaborazione internazionale di circa mille ricercatori, raccoglie i dati prodotti dagli urti tra elettroni e positroni dell’acceleratore SuperKEKB, installato nel laboratorio KEK a Tsukuba, vicino a Tokyo. Il rivelatore di vertice è cruciale per l'ampio programma di fisica dell'esperimento, in particolare per la tracciatura delle particelle cariche e in generale per la ricostruzione delle particelle a basso impulso.
Giulia Casarosa si è laureata in Fisica all'Università di Pisa e ha poi conseguito il titolo di dottore di ricerca nello stesso Ateneo. Ha proseguito la sua carriera prima a Pisa come assegnista di ricerca e poi all'università Johannes Gutenberg di Mainz con una borsa di ricerca del Humboldt Research Fellowship Programme, per poi tornare a Pisa come ricercatrice.
Avviso di fabbisogno interno per tre incarichi di supporto alla didattica e docenza nell’ambito dei Corsi di Perfezionamento in “Pratiche dialogiche nelle organizzazioni complesse” e “Applicazioni della mindfulness nei contesti organizzativi”
L’asimmetria dentale ha effetti sul cervello e può causare malattie da deficit cognitivi come la demenza
L’asimmetria dentale ha effetti sulle aree del cervello associate alla memoria e può causare malattie legate a deficit cognitivi come la demenza. La scoperta arriva da uno studio pubblicato sulla rivista del gruppo Nature “Scientific Reports” e condotto da un gruppo di ricercatori dei dipartimenti di “Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia” e “Scienze Veterinarie” dell’Università di Pisa e dal Dr. Vincenzo De Cicco, medico odontoiatra di Pescara, promotore di approcci innovativi nel campo degli interventi protesici.
“I risultati della ricerca indicano che il movimento della mandibola e il contatto fra i denti possono influenzare l’attenzione, le funzioni cognitive e i processi plastici cerebrali” ha spiegato la dottoressa Maria Paola Tramonti Fantozzi, primo autore dell’articolo, nonché assegnista del Dipartimento di Ricerca Traslazionale.
Secondo lo studio, l’asimmetria di denti e mandibole provocherebbe infatti una serie di asimmetrie a catena: muscoli più sviluppati e pupilla con diametro più grande da un lato sino alla modificazione unilaterale di alcuni geni associati alla memoria.
Da sinistra, Diego Manzoni, Maria Paola Tramonti Fantozzi e Vincenzo De Cicco.
La sperimentazione alla base della ricerca è stata eseguita in volontari sani che, durante il morso, attivavano maggiormente i muscoli di un lato rispetto all’altro. Molti di essi non lamentavano disturbo durante il movimento della mandibola, ma tutti presentavano, oltre a questa asimmetria muscolare, anche un’asimmetria del diametro pupillare. I ricercatori hanno osservato che correggendo l’occlusione con un bite costruito ad hoc, si eliminavano sia l’asimmetria muscolare che quella delle pupille e che i soggetti miglioravano significativamente la performance nei test di abilità visuo-spaziale. Gli esperimenti condotti sui modelli animali hanno inoltre mostrato che la sezione unilaterale di alcune diramazioni nervose dentali produceva, nel giro di uno o due mesi, una modificazione asimmetrica dell’espressione di alcuni geni importanti per la regolazione della plasticità neuronale, a livello della corteccia cerebrale e dell’ippocampo, la zona del cervello associata alla memoria.
“L’asimmetria pupillare associata a quella muscolare ci fa pensare che le asimmetrie del nervo trigemino, quello che innerva gran parte della bocca, sbilancino l’attività dei sistemi che regolano il diametro pupillare e l’eccitabilità del cervello, creando un’asimmetria a livello degli emisferi cerebrali, che peggiora la prestazione cognitiva – ha detto la dottoressa Tramonti Fantozzi - Inoltre, le modificazioni a lungo termine nei geni che regolano la plasticità neuronale indicano che le disfunzioni trigeminali potrebbero peggiorare nel tempo la nostra memoria e le nostre capacità intellettuali, con potenziali applicazioni anche alle patologie neurodegenerative”.
“Questo lavoro testimonia il ruolo importante che l’Università può giocare nella società moderna - ha concluso il professore Diego Manzoni dell’Ateneo pisano coordinatore del gruppo di ricerca interdipartimentale – ovvero mettere a fuoco le domande che nascono dalle molteplici attività umane come in questo caso dalla pratica clinica dell’amico e collega dentista Dr. De Cicco, così da trovare risposte per aumentare la nostra capacità di comprendere la realtà e di migliorarla”.
L’asimmetria dentale ha effetti sul cervello e può causare malattie da deficit cognitivi come la demenza
L’asimmetria dentale ha effetti sulle aree del cervello associate alla memoria e può causare malattie legate a deficit cognitivi come la demenza. La scoperta arriva da uno studio pubblicato sulla rivista del gruppo Nature “Scientific Reports” e condotto da un gruppo di ricercatori dei dipartimenti di “Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia” e “Scienze Veterinarie” dell’Università di Pisa e dal Dr. Vincenzo De Cicco, medico odontoiatra di Pescara, promotore di approcci innovativi nel campo degli interventi protesici.
“I risultati della ricerca indicano che il movimento della mandibola e il contatto fra i denti possono influenzare l’attenzione, le funzioni cognitive e i processi plastici cerebrali” ha spiegato la dottoressa Maria Paola Tramonti Fantozzi, primo autore dell’articolo, nonché assegnista del Dipartimento di Ricerca Traslazionale.
Secondo lo studio, l’asimmetria di denti e mandibole provocherebbe infatti una serie di asimmetrie a catena: muscoli più sviluppati e pupilla con diametro più grande da un lato sino alla modificazione unilaterale di alcuni geni associati alla memoria.
La sperimentazione alla base della ricerca è stata eseguita in volontari sani che, durante il morso, attivavano maggiormente i muscoli di un lato rispetto all’altro. Molti di essi non lamentavano disturbo durante il movimento della mandibola, ma tutti presentavano, oltre a questa asimmetria muscolare, anche un’asimmetria del diametro pupillare. I ricercatori hanno osservato che correggendo l’occlusione con un bite costruito ad hoc, si eliminavano sia l’asimmetria muscolare che quella delle pupille e che i soggetti miglioravano significativamente la performance nei test di abilità visuo-spaziale. Gli esperimenti condotti sui modelli animali hanno inoltre mostrato che la sezione unilaterale di alcune diramazioni nervose dentali produceva, nel giro di uno o due mesi, una modificazione asimmetrica dell’espressione di alcuni geni importanti per la regolazione della plasticità neuronale, a livello della corteccia cerebrale e dell’ippocampo, la zona del cervello associata alla memoria.
“L’asimmetria pupillare associata a quella muscolare ci fa pensare che le asimmetrie del nervo trigemino, quello che innerva gran parte della bocca, sbilancino l’attività dei sistemi che regolano il diametro pupillare e l’eccitabilità del cervello, creando un’asimmetria a livello degli emisferi cerebrali, che peggiora la prestazione cognitiva – ha detto la dottoressa Tramonti Fantozzi - Inoltre, le modificazioni a lungo termine nei geni che regolano la plasticità neuronale indicano che le disfunzioni trigeminali potrebbero peggiorare nel tempo la nostra memoria e le nostre capacità intellettuali, con potenziali applicazioni anche alle patologie neurodegenerative”.
“Questo lavoro testimonia il ruolo importante che l’Università può giocare nella società moderna - ha concluso il professore Diego Manzoni dell’Ateneo pisano coordinatore del gruppo di ricerca interdipartimentale – ovvero mettere a fuoco le domande che nascono dalle molteplici attività umane come in questo caso dalla pratica clinica dell’amico e collega dentista Dr. De Cicco, così da trovare risposte per aumentare la nostra capacità di comprendere la realtà e di migliorarla”.
Borsa di Studio per lo svolgimento presso il DESTEC di uno studio sul tema “Analisi del recupero energetico nelle scie di turbine ad asse verticale mediante elaborazione di risultati CFD-3D
Incarico per "Definizione dei sub-requisiti della flessibilità spaziale e tecnologica" da attivare presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni.
Avviso di fabbisogno interno per la seguente attività di “Rilevazione, verifica e monitoraggio delle fasi di somministrazione relativamente all’indagine su Identità, bisogni e caratteri strutturali delle organizzazioni di volontariato in Toscana”
8 marzo: al via la Newsletter bimestrale del Comitato Unico di Garanzia
Nella giornata internazionale della donna è uscita la nuova Newsletter bimestrale del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'Università di Pisa.
"Una Newsletter rivolta a tutta la comunità accademica per condividere riflessioni, buone prassi ed esperienze" è scritto nell'editoriale che presenta questo primo numero e che continua con un programma ben preciso: "Ogni Newsletter tratterà tematiche sempre nuove e di approfondimento sulle questioni di competenza del CUG relative alla promozione delle pari opportunità, del benessere organizzativo e del contrasto alle discriminazioni. L’attenzione è rivolta, oltre alla realtà accademica pisana, anche al mondo universitario in generale".
Per quanto riguarda i contenuti, le anticipazioni dal Bilancio di Genere 2020 dell’Università di Pisa aprono questo primo numero. Seguono poi le azioni intraprese dal CUG nel corso della pandemia, fra sostegno psicologico e aiuti economici, e quindi le altre iniziative realizzate, ad esempio sulle carriere alias o sull’adozione del linguaggio rispettoso delle differenze di genere.
ll marzo delle donne continua inoltre con due presentazioni di libri e dibattiti online organizzati sempre dal CUG, con il Delegato alle politiche di genere.
Il 10 marzo alle 16,00 si parlerà del libro “Femminismo al lavoro. Come le donne hanno cambiato il sindacato in Italia e in Francia (1968-1983)” (Viella, 2020) di Anna Frisone. L'11 marzo sempre alle 16,00 ci sarà la presentazione del volume di Marilisa D’Amico, "Una parità ambigua. Costituzione e diritti delle donne" (Raffaello Cortina Editore, 2020). Entrambi gli eventi saranno presentati da Elettra Stradella, Presidente del CUG e Arturo Marzano, Delegato del rettore alle pari opportunità e alle questioni di genere.
8 marzo: le iniziative del Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Pisa
Nella giornata internazionale della donna è uscita la nuova Newsletter del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'Università di Pisa. L’obiettivo è di condividere riflessioni, buone prassi ed esperienze su pari opportunità, benessere organizzativo e del contrasto alle discriminazioni.Le anticipazioni dal Bilancio di Genere 2020 dell’Università di Pisa aprono questo primo numero. Seguono poi le azioni intraprese dal CUG nel corso della pandemia, fra sostegno psicologico e aiuti economici, e quindi le altre iniziative realizzate, ad esempio sulle carriere alias o sull’adozione del linguaggio rispettoso delle differenze di genere. La Newsletter è disponibile on line.
Il marzo delle donne continua inoltre con due incontri on line con due autrici. Il 10 marzo alle 16,00 si parlerà del libro “Femminismo al lavoro. Come le donne hanno cambiato il sindacato in Italia e in Francia (1968-1983)” (Viella, 2020) di Anna Frisone. L'11 marzo sempre alle 16,00 ci sarà la presentazione del volume di Marilisa D’Amico, "Una parità ambigua. Costituzione e diritti delle donne" (Raffaello Cortina Editore, 2020). Entrambi gli eventi saranno presentati da Elettra Stradella, Presidente del CUG e Arturo Marzano, Delegato del rettore alle pari opportunità e alle questioni di genere.
La scienziata del FermiLab Anna Grassellino inaugura la didattica del secondo semestre dell’Università di Pisa
Sarà la scienziata Anna Grassellino a inaugurare la didattica del secondo semestre dell’Università di Pisa con una lezione dal titolo “Da Pisa al Fermilab di Chicago. Viaggio verso un rivoluzionario computer quantistico”. L’appuntamento è per mercoledì 10 marzo alle ore 16 in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’Ateneo.
Partita dalla laurea in Ingegneria elettronica all’Università di Pisa per arrivare al prestigioso Fermilab di Chicago, la professoressa Anna Grassellino racconta il percorso scientifico che l’ha condotta al nuovo Centro Nazionale della US National Quantum Initiative per l’avanzamento delle tecnologie quantistiche, il “Superconducting Quantum Materials and Systems Center”. Anna Grassellino illustrerà i concetti base e le potenziali applicazioni delle tecnologie quantistiche e la roadmap che porterà alla costruzione nei prossimi cinque anni del primo calcolatore quantistico al Fermi National Accelerator Laboratory.
Il progetto unisce centinaia di scienziati e ingegneri, esperti mondiali in diversi settori chiave dalla fisica dello stato solido all’informatica, dalla fisica particellare alla criogenia, dalla scienza dei materiali alla finanza e al progetto di nuovi farmaci, grazie alla collaborazione di industria, università e laboratori federali, verso la costruzione di un computer che potrà rivoluzionare il mondo del calcolo quantistico.
Anna Grassellino ha ricevuto dal Presidente Barack Obama nel 2017 il Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers e il Premio Donna dell’anno 2020 dal magazine “D - la Repubblica”.
La lezione inaugurale potrà essere seguita al link YouTube http://call.unipi.it/LezioneGrassellino2021 e sulla pagina Facebook dell’Università di Pisa https://www.facebook.com/unipisaofficial.