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Prosegue la collaborazione tra Università di Pisa e Samsung Electronics Italia per dare vita a un nuovo progetto, questa volta dedicato agli studenti dei corsi di laurea triennale dei Dipartimenti di Informatica e di Ingegneria dell’Informazione che potranno così integrare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario.

“Dopo il successo di Samsung Innovation Camp, siamo felici di rinnovare la collaborazione con l'Università di Pisa coinvolgendo alcuni dei loro migliori studenti nel percorso SmartThings – ha dichiarato Anastasia Buda, Corporate Citizenship Manager, Samsung Electronics Italia – SmartThings è un progetto di responsabilità sociale fortemente voluto dall'Head Quarter della nostra azienda. Un percorso che permetterà a questi giovani studenti e studentesse di acquisire competenze digitali avanzate su temi come l’Internet of Things applicato al mercato dei prodotti Consumer Electronics, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future". 

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“Alla selezione hanno partecipato 44 studenti degli ultimi anni dei corsi di studio e dopo la valutazione delle carriere e il superamento di un test scritto molto selettivo, sono risultati idonei 29 candidati, di cui 25 sono stati ammessi ufficialmente al corso” – ha commentato Rossano Massai, prorettore per gli studenti dell’Università di Pisa e referente del progetto – “Il progetto, nato dalle precedenti esperienze con Samsung Electronics Italia e con il contributo del prorettore per l’Informatica, professor Paolo Ferragina, è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei docenti dei due dipartimenti che sono stati coordinati dal professor Enzo Mingozzi di Ingegneria dell’Informazione e dal professor Giuseppe Prencipe di Informatica.

“Questa iniziativa avvicina i nostri studenti a un tema rilevante nell’ambito dell’innovazione industriale e sociale, quale appunto quello dell’Intelligenza Artificiale, della Cybersecurity e delle Smart Things, per di più con un partner d’eccezione come Samsung” – ha dichiarato il professor Paolo Ferragina – “Il corso costituirà anche un modo indiretto per fare orientamento tra le varie offerte formative magistrali della nostra Università, presentando ai nostri studenti dei temi avanzati che poi potranno approfondire nelle nostre lauree magistrali”.

“Siamo felici di collaborare per questo importante progetto di formazione integrativa per gli studenti universitari selezionati, con Samsung Electronics e l’Università di Pisa dimostrando la forte sinergia instaurata con entrambi” – ha commentato Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione industriale Pisana – “Il nostro contributo sarà quello di calare gli studenti nella vita aziendale applicando le tecnologie studiate, mostrando allo stesso tempo le aziende altamente tecnologiche del nostro territorio.”

Gli studenti selezionati avranno a disposizione una piattaforma di e-learning, messa a disposizione da Samsung, e inoltre seguiranno un ciclo di lezioni, che si svolgeranno a distanza, tenute da docenti dei due dipartimenti, esperti nelle materie oggetto del corso, e da manager ed esperti informatici di Samsung. Le lezioni si concluderanno a fine maggio con l’assegnazione di alcuni Project Work da sviluppare in un periodo di 80 ore in gruppi di 2-3 componenti, che saranno poi valutati da una commissione composta da tecnici Samsung e docenti dell’Ateneo. Alla fine di tutto il percorso saranno individuati i migliori 5 studenti cui Samsung assegnerà un premio dell’importo lordo di 1.875 euro.

L’organizzazione è a cura del Career Service dell’Università di Pisa.
Informazioni: www.unipi.it/careerservice/smartthingsQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le elezioni del Rettore dell'Università di Firenze per gli anni accademici 2021 - 2027 sono indette con decreto del decano2 marzo 2021, n. 340.

Le elezioni si svolgeranno secondo il calendario

1° votazione

  • 3 e 4 giugno 2021

eventuale 2° votazione

  • 10 e 11 giugno 2021

eventuale ballottaggio

  • 17 e 18 giugno 2021

Elettori

Il Rettore è eletto da un corpo elettorale composto da:

  • i professori di ruolo in servizio presso l’Università degli Studi di Firenze
  • i ricercatori a tempo indeterminato in servizio presso l’Università degli Studi di Firenze
  • i ricercatori a tempo determinato in servizio presso l’Università degli Studi di Firenze
  • i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nei Consigli dei Dipartimenti e delle Scuole
  • i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, dei lettori e collaboratori esperti
    linguistici, nel Senato e nel Consiglio di Amministrazione
  • il personale tecnico-amministrativo, Dirigenti, i lettori e collaboratori esperti linguistici, i cui voti saranno computati nella misura del 25% di quelli espressi per ciascun candidato, arrotondati per eccesso. E’ escluso dal computo il personale di cui al punto precedente.

Elettorato passivo

Sono eleggibili i professori ordinari a tempo pieno in servizio presso le Università italiane che assicurino una permanenza in servizio per un numero di anni almeno pari alla durata del mandato.
Qualora risulti eletto un Professore appartenente ad altro Ateneo, l’elezione si configura anche come chiamata e concomitante trasferimento dell’eletto nell’organico dei Professori dell’Università di Firenze.
Possono candidarsi anche coloro che si trovino in regime di tempo definito a condizione che contestualmente alla candidatura si impegnino per iscritto, se eletti, ad optare per il tempo pieno per l’intera durata del mandato.
Per il candidato che versi nelle situazioni di incompatibilità previste dallo Statuto di Ateneo e dalla legge, la candidatura costituisce impegno ad optare per la carica di Rettore.

  • Elettorato passivo dei professori dell'Università di Firenze (pdf)

Candidature

Modalità di presentazione delle candidature

  • Modulo per la sottoscrizione della candidatura (xls)
  • Modulo per la presentazione della candidatura (rtf - pdf)
  • Codice etico - Dichiarazione (rtf - pdf)

Normativa

  • Statuto dell'Università di Firenze (art. 11)
  • Regolamento Generale di Ateneo (titolo II - capo I)
  • Disciplina straordinaria e provvisoria circa le modalità di voto per la elezione del Rettore per il sessennio 2021 - 2027 (pdf)

pasqualino albi.pDall’Università di Pisa al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nuovo incarico per il professor Pasqualino Albi, che il Ministro Andrea Orlando ha voluto al suo fianco in veste di esperto giuridico.

«Questa nomina ci riempie d’orgoglio – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Con Pasqualino Albi ci conosciamo molto bene. È persona che stimo moltissimo e un esperto di grande valore. Sono convinto che saprà dare un contributo significativo per affrontare le sfide che il nostro Paese ha davanti nel campo del lavoro e delle politiche sociali. Due tematiche rese ancor più delicate dall’attuale situazione. Gli faccio i miei più sentiti auguri per questo suo nuovo incarico».

Allievo di Giuseppe Pera e Professore Ordinario di Diritto del Lavoro del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Pasqualino Albi già in passato ha ricoperto importanti cariche istituzionali: tra il 2013 e il 2014 è stato consigliere del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per lo studio e l’analisi dello statuto giuridico e dei rapporti di lavoro del personale del medesimo Dicastero. 

In tempi più recenti ha fatto parte delle Commissioni, istituite dal Ministro della Giustizia, per l’elaborazione di proposte di interventi di riforma, la ricognizione e il riordino della disciplina delle procedure concorsuali e per la successiva elaborazione del relativo decreto legislativo di riforma. 

Vincitore del premio Massimo D'Antona 2009 per la migliore monografia scientifica in materia di diritto del lavoro, il prof. Albi nella sua carriera ha partecipato a vari progetti di ricerca scientifica nazionale ed è autore di circa centocinquanta pubblicazioni in materia di diritto del lavoro. Attualmente è Condirettore del Commentario alle leggi sul lavoro (Cedam, VI edizione, 2018) e Membro del Consiglio direttivo del Master in Gestione della Crisi di Impresa dell’Università di Pisa. 

Socio dell'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale – AIDLASS – e dell'Associazione dei Giuslavoristi Italiani – AGI, dove ha ricoperto anche il ruolo di membro del comitato scientifico, il professor Pasqualino Albi svolge anche l’attività professionale di avvocato e si occupa in via esclusiva di diritto del lavoro, diritto sindacale, diritto della previdenza sociale. 

Sarà lanciata mercoledì 17 marzo, nella data che ricorda il 160° anniversario dell'Unità d'Italia, la nuova app "Smart EduCost" che l'Università di Pisa dedica agli studenti delle scuole superiori e ai docenti impegnati nell'insegnamento dell'educazione civica. L'applicazione, disponibile in modo gratuito su AppleStore e PlayStore, rappresenta un vero e proprio percorso di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, al tempo stesso rigoroso e coinvolgente. I ragazzi potranno approfondire la conoscenza della Costituzione italiana giocando con numeri, concetti logico-matematici e parole, e si potranno esercitare con quiz e domande sfidando amici e compagni di classe sulle competenze civiche acquisite.

La presentazione dell'app, alle ore 15,45, sarà trasmessa in diretta su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=KSkpWCb61Xo) e sul canale Facebook dell'Università di Pisa. Con il coordinamento della giornalista Gianna Fregonara del "Corriere della Sera", interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, l'assessora all'Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale - Ufficio X Ambito Territoriale di Pisa, Fabio Pagliazzi, l'ideatore dell'app e responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Ateneo pisano, Saulle Panizza.

In questo ambito sarà anche mostrato in anteprima il video illustrativo dell'app, che è arricchito dal sottofondo musicale tratto dal brano "Italia è" di Claudio Baglioni, il cui utilizzo è stato concesso a titolo completamente gratuito a testimonianza dell'attenzione dell'artista per questo tipo di attività.

L'idea di realizzare l'app "Smart EduCost" è nata all'interno delle attività del laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Università di Pisa (http://culturacostituzionale.sp.unipi.it/) e trae spunto dalla pubblicazione del volume "Tutti i numeri della Costituzione. Analisi logico-matematica della Carta fondamentale", pubblicato a fine 2019 dalla Pisa University Press. Con una prospettiva originale, il volume prova a ricostruire con organicità il sistema di numeri e, più in generale, di concetti logico-matematici che contraddistinguono la nostra Costituzione, a partire dalla struttura e dalla distribuzione degli articoli: evidenziare in maniera sistematica questi intrecci e ricorrenze rappresenta un modo nuovo di avvicinarsi al testo, adatto anche a chi si sente meno portato per un approccio umanistico. L'interesse suscitato dal libro ha suggerito di sviluppare quella prospettiva anche attraverso una applicazione informatica, realizzando uno strumento innovativo e gratuito a supporto dell'attività didattica e di grande utilità sia per giovani studenti che per insegnanti.

"Sangiovese" e "Visparola" sono i capostipiti della famiglia dei vitigni italiani: lo rivela uno studio genetico del germoplasma viticolo svolto da otto istituzioni scientifiche e pubblicato sulla rivista internazionale "Frontiers in Plant Science", a cui ha partecipato anche Claudio D'Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, primo autore dell'articolo. Indagando i profili genetici di centinaia di varietà conservate nelle collezioni italiane e internazionali, lo studio ha permesso di delineare un atlante delle parentele dei vitigni italiani.

Lo studio parte dall'idea che un contributo alla valorizzazione del patrimonio viticolo passi anche attraverso la possibilità di riconoscere e descrivere in modo univoco i diversi vitigni, valutare le parentele tra loro esistenti e individuare i tipi ancestrali, cioè i capostipiti. Nello specifico, sono stati individuati vitigni omonimi e sinonimi, si sono confermati o rigettati rapporti di parentela già ipotizzati e, infine, sono emerse molte nuove relazioni genetiche del tipo genitore-figlio.

"È emerso come il germoplasma tradizionale italiano discenda, in buona parte, da pochi vitigni primari, alcuni dei quali hanno impresso la loro impronta genetica in aree geografiche specifiche, mentre altri hanno esteso la loro impronta a tutto il territorio nazionale – spiega il professor D'Onofrio – Ne sono esempi lo "Strinto porcino", insieme al suo discendente "Sangiovese", il "Mantonico bianco" e l'"Aglianico", principali capostipiti dei vitigni meridionali; "Visparola", "Garganega" e "Bombino bianco", che hanno lasciato la loro maggiore impronta genetica nell'Italia Centrale; "Termarina (Sciaccarello)" "Orsolina" e "Uva Tosca", capostipiti di numerose varietà locali diffuse nell'Italia nord-occidentale e centrale".

La ricostruzione dei pedigree ha poi evidenziato in particolare la centralità nell'origine del germoplasma italiano della "Visparola", un vitigno per il quale si può ipotizzare una migrazione dal Sud verso il Nord Italia lungo il versante orientale, così come del "Sangiovese", migrato verosimilmente dal Sud al Centro Italia lungo il versante occidentale.

Il mondo viti-vinicolo italiano ha ora a disposizione un importante strumento genetico dalle numerose ricadute applicative: "È utile per la propagazione e la scelta dei vitigni, che sono ora dotati di un passaporto molecolare che li individua in modo univoco, risolvendo omonimie e sinonimie e assicurando un controllo varietale certo – continua D'Onofrio – mette a disposizione del miglioramento genetico dettagliate informazioni genotipiche e serve ai produttori per valorizzare e difendere i vini tradizionali, che sono l'eccellenza del territorio con un impatto significativo a livello locale. Infatti, aggiungere al terroir il fascino della storia costituisce un importante volano di sviluppo e un ulteriore elemento di riconoscibilità e caratterizzazione del prodotto".

La ricerca finanziata dal Mipaaf (progetto VIGNETO - Viticultural Characterization of the main Italian Grape Varieties and their Terroir) e da Fondazione AGER (progetto "An Italian Vitis database with multidisciplinary approach, for exploitation and valorization of the regional genotypes") è stata svolta da: CREA, con i Centri di ricerca di Genomica e Bioinformatica (V. Terzi, C. Morcia, G. Tumino) e di Viticoltura ed Enologia (M. Gardiman, M. Crespan); Università di Pisa, Scienze agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (C. D'Onofrio); Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della Vita (C. Bignami); Università di Foggia, Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali, Ingegneria (L. de Palma); Università di Palermo, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (M.G. Barbagallo); Università della Tuscia, Viterbo, Scienze Agrarie e Forestali (M. Muganu); Università di Torino, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (V. Novello); CNR, Torino, Istituto Protezione Sostenibile delle Piante (A. Schneider).

“Sangiovese” e “Visparola” sono i capostipiti della famiglia dei vitigni italiani: lo rivela uno studio genetico del germoplasma viticolo svolto da otto istituzioni scientifiche e pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Plant Science”, a cui ha partecipato anche Claudio D’Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, primo autore dell’articolo. Indagando i profili genetici di centinaia di varietà conservate nelle collezioni italiane e internazionali, lo studio ha permesso di delineare un atlante delle parentele dei vitigni italiani.

Lo studio parte dall’idea che un contributo alla valorizzazione del patrimonio viticolo passi anche attraverso la possibilità di riconoscere e descrivere in modo univoco i diversi vitigni, valutare le parentele tra loro esistenti e individuare i tipi ancestrali, cioè i capostipiti. Nello specifico, sono stati individuati vitigni omonimi e sinonimi, si sono confermati o rigettati rapporti di parentela già ipotizzati e, infine, sono emerse molte nuove relazioni genetiche del tipo genitore-figlio. 

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“È emerso come il germoplasma tradizionale italiano discenda, in buona parte, da pochi vitigni primari, alcuni dei quali hanno impresso la loro impronta genetica in aree geografiche specifiche, mentre altri hanno esteso la loro impronta a tutto il territorio nazionale – spiega il professor D’Onofrio – Ne sono esempi lo “Strinto porcino”, insieme al suo discendente “Sangiovese”, il “Mantonico bianco” e l’”Aglianico”, principali capostipiti dei vitigni meridionali;  “Visparola”, “Garganega” e “Bombino bianco”, che hanno lasciato la loro maggiore impronta genetica nell’Italia Centrale; “Termarina (Sciaccarello)” “Orsolina” e “Uva Tosca”, capostipiti di numerose varietà  locali diffuse nell’Italia Nord-Occidentale e Centrale”. 

La ricostruzione dei pedigree ha poi evidenziato in particolare la centralità nell’origine del germoplasma italiano della “Visparola”, un vitigno per il quale si può ipotizzare una migrazione dal Sud verso il Nord Italia lungo il versante orientale, così come del “Sangiovese”, migrato verosimilmente dal Sud al Centro Italia lungo il versante occidentale.

Il mondo viti-vinicolo italiano ha ora a disposizione un importante strumento genetico dalle numerose ricadute applicative: “È utile per la propagazione e la scelta dei vitigni, che sono ora dotati di un passaporto molecolare che li individua in modo univoco, risolvendo omonimie e sinonimie e assicurando un controllo varietale certo – continua D’Onofrio – mette a disposizione del miglioramento genetico dettagliate informazioni genotipiche e serve ai produttori per valorizzare e difendere i vini tradizionali, che sono l’eccellenza del territorio con un impatto significativo a livello locale. Infatti, aggiungere al terroir il fascino della storia costituisce un importante volano di sviluppo e un ulteriore elemento di riconoscibilità e caratterizzazione del prodotto”.

La ricerca finanziata dal Mipaaf (progetto VIGNETO - Viticultural Characterization of the main Italian Grape Varieties and their Terroir) e da Fondazione AGER (progetto “An Italian Vitis database with multidisciplinary approach, for exploitation and valorization of the regional genotypes”) è stata svolta da: CREA, con i Centri di ricerca di Genomica e Bioinformatica (V. Terzi, C. Morcia, G. Tumino) e di Viticoltura ed Enologia (M. Gardiman, M. Crespan); Università di Pisa, Scienze agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (C. D’Onofrio); Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della Vita (C. Bignami); Università di Foggia, Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali, Ingegneria (L. de Palma); Università di Palermo, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (M.G. Barbagallo); Università della Tuscia, Viterbo, Scienze Agrarie e Forestali (M. Muganu); Università di Torino, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (V. Novello); CNR, Torino, Istituto Protezione Sostenibile delle Piante (A. Schneider).

Lunedì, 15 Marzo 2021 17:25

Scienze Politiche

Carcere e università: percorsi speciali di inclusione didattica per gli studenti universitari detenuti

Referente: Andrea Borghini

Film per gli studenti di Storia contemporanea

Referente: Luca Michelini

Insegnamento dell'economia politica mediante esperienze di teatro didattico e di public speaking

Referente: Mario Morroni
57 studenti volontari, divisi in 7 gruppi, hanno scritto e interpretato dialoghi riguardanti temi specifici del corso di Economia. La dott.ssa Patrizia Pasqui ha svolto alcuni seminari insegnando loro le regole di base per scrivere un testo teatrale e leggerlo in pubblico. A conclusione dell’attività di teatro didattico, gli studenti del corso di Economia politica hanno votato la lettura più interessante ed efficace. In base alla votazione sono state scelte e registrate tre letture teatrali, riguardanti: la crisi dell'Unione Europea, il rapporto tra Stato, mercato e finanza, e le conseguenze del cambiamento climatico.
A completamento dell’attività di teatro didattico sono stati inviati a un seminario due docenti dell’Università di Genova, Hilda Ghiara e Riciardo Soliani, che insieme a Patrizia Pasqui, hanno messo in scena Le conseguenze economiche della pace: 1919-2019, dialogo tratto dal famoso libro di John Maynard Keynes. Questo seminario ha avuto un duplice obiettivo: fornire agli studenti un esempio di lettura teatrale molto coivolgente e discutere le implicazioni economiche del Trattato di Versailles alla luce della crisi finanziaria globale iniziata nel 2008.
Gli studenti coinvolti nell’esperienza di teatro didattico del secondo semestre del 2019 hanno espresso un grado molto elevato di interesse e soddisfazione. Le risposte allo specifico questionario di valutazione e la registrazione dei video sono consultabili nel sito, appositamente creato, riguardante le esperienze di teatro didattico all’interno del corso di Economia politica dell’Università di Pisa.
Sito web:   https://teatrodidatticopisa.wordpress.com/

L'economia comportamentale

Referente: Chiara Franco
Sono stati organizzati all’interno del corso di “Introduzione alla Politica Economica”, un serie di seminari attraverso cui gli studenti hanno potuto conoscere i principali strumenti metodologici a disposizione dell’economia comportamentale, in primo luogo l’utilizzo degli esperimenti, per comprendere in modo più realistico e pratico alcuni fondamenti teorici su cui si basa la spiegazione dei principali concetti economici affrontati nel corso.

Rivista di studenti

Referente: Luca Michelini

Visita alla Mostra Internazionale di Architettura FREESPACE Venezia

Referente: Sonia Paone
Nel corso di laurea in Scienze del Turismo la conoscenza dello spazio e delle sue valenze funzionali, estetiche e simboliche è un elemento centrale del percorso didattico. La visita alla Biennale di Architettura 2018 di Venezia è stata pensata per avvicinare gli studenti alla progettazione dello spazio e alle sue implicazioni sociali, politiche e culturali. Il tema scelto dalle curatrici FREE SPACE, ovvero lo spazio libero e gratuito, ha avuto una indubbia valenza formativa per un corso di laurea in cui i valori della ospitalità e dell’accoglienza sono fondamentali.

Viaggio d'istruzione a Lussemburgo

Referente: Vanessa Manzetti

app 1Sarà lanciata mercoledì 17 marzo, nella data che ricorda il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la nuova app “Smart EduCost” che l’Università di Pisa dedica agli studenti delle scuole superiori e ai docenti impegnati nell’insegnamento dell’educazione civica.
L’applicazione, disponibile in modo gratuito su AppleStore e PlayStore, rappresenta un vero e proprio percorso di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, al tempo stesso rigoroso e coinvolgente. I ragazzi potranno approfondire la conoscenza della Costituzione italiana giocando con numeri, concetti logico-matematici e parole, e si potranno esercitare con quiz e domande sfidando amici e compagni di classe sulle competenze civiche acquisite.

La presentazione dell'app, alle ore 15,45, sarà trasmessa in diretta su YouTube e sul canale Facebook dell’Università di Pisa.

Con il coordinamento della giornalista Gianna Fregonara del "Corriere della Sera", interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, l'assessora all'Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale - Ufficio X Ambito Territoriale di Pisa, Fabio Pagliazzi, l'ideatore dell'app e responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Ateneo pisano, Saulle Panizza.

In questo ambito sarà anche mostrato in anteprima il video illustrativo dell'app, che è arricchito dal sottofondo musicale tratto dal brano “Italia è” di Claudio Baglioni, il cui utilizzo è stato concesso a titolo completamente gratuito a testimonianza dell’attenzione dell’artista per questo tipo di attività.

L’idea di realizzare l’app “Smart EduCost” è nata all’interno delle attività del laboratorio di Cultura Costituzionale dell’Università di Pisa e trae spunto dalla pubblicazione del volume “Tutti i numeri della Costituzione. Analisi logico-matematica della Carta fondamentale, pubblicato a fine 2019 dalla Pisa University Press.
Con una prospettiva originale, il volume prova a ricostruire con organicità il sistema di numeri e, più in generale, di concetti logico-matematici che contraddistinguono la nostra Costituzione, a partire dalla struttura e dalla distribuzione degli articoli: evidenziare in maniera sistematica questi intrecci e ricorrenze rappresenta un modo nuovo di avvicinarsi al testo, adatto anche a chi si sente meno portato per un approccio umanistico. L'interesse suscitato dal libro ha suggerito di sviluppare quella prospettiva anche attraverso una applicazione informatica, realizzando uno strumento innovativo e gratuito a supporto dell’attività didattica e di grande utilità sia per giovani studenti che per insegnanti.

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