Studiare le rotte dalle tartarughe comuni (Caretta caretta) che frequentano le acque della Toscana utilizzando tecniche di telerilevamento satellitare, in modo da migliorare la loro conservazione nell'area. Con questo obiettivo ha preso il via e si è appena concluso il progetto Caresat dell'Università di Pisa finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito del programma Go Green Mare 2014. Per circa due mesi il gruppo di ricerca dell'Ateneo pisano guidato dal professore Paolo Luschi ha studiato gli spostamenti di Go Go Luce, un piccolo esemplare di soli 38 centimetri che era stato ritrovato dal Corpo Forestale dello Stato nei pressi dell'isola di Montecristo ed è stato poi curato e riabilitato dal Centro Recupero Tartarughe Marine di Talamone in provincia di Grosseto gestito dal Parco Regionale della Maremma.
"E' la prima volta in Italia che vengono studiati gli spostamenti di un esemplare così piccolo – racconta Paolo Luschi del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa – al momento del rilascio Go Go Luce aveva una lunghezza di soli 38 cm e proprio per questo abbiamo applicato al carapace una trasmittente speciale, di soli 49 grammi di peso, che ha comunque fornito localizzazioni frequenti e di buona qualità, consentendoci di ricostruirne la rotta".
Go Go Luce si è allontanata dalle coste della Toscana meridionale dove è stata rilasciata, ha fatto tappa in Capraia, per poi costeggiare la Corsica da nord a sud sino ad attraversare le bocche di Bonifacio e scendere lungo la costa occidentale della Sardegna."Uno degli aspetti che ci ha maggiormente sorpreso – ha aggiunto Paolo Luschi - è stata la notevole mobilità della piccola tartaruga. In due mesi Go Go Luce ha percorso quasi 30 km al giorno per un totale di circa 1500 km ad una velocità media di oltre 1 km/h".
Dal punto di vista tecnico, il gruppo di ricerca dell'Università di Pisa, che da oltre venti anni studia i movimenti e le migrazioni delle tartarughe marine, ha utilizzato il sistema satellitare Argos, grazie al quale i segnali di apposite radiotrasmittenti applicate all'animale vengono recepiti dai satelliti consentendo di monitorare gli spostamenti effettuati dalle tartarughe per lungo tempo, in genere vari mesi.
"Negli ultimi anni abbiamo monitorato il comportamento di sette giovani tartarughe comuni pescate accidentalmente nelle acque toscane e riabilitati dai centri di recupero di Livorno e Grosseto – ha concluso il professor Luschi - la maggior parte degli animali ha soggiornato a lungo nelle acque toscane vicino al luogo di rilascio, anche se alcuni di essi hanno intrapreso movimenti a lunga distanza verso il Mar Tirreno centro-meridionale e oltre, con una tartaruga che si è spinta fino alla costa occidentale della Grecia".
E' previsto che il programma di tracking satellitare delle tartarughe toscane continui nei prossimi mesi, applicando altre trasmittenti su individui catturati accidentalmente e attualmente in degenza presso centri di recupero toscani.
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Siglato nella mattina di venerdì 6 febbraio a San Piero a Grado, l'accordo di collaborazione tra AVIS Regionale Toscana e il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa rivolto alla diffusione della cultura della donazione di sangue come gesto di solidarietà nell'uomo e nel cane. In occasione della firma della convenzione erano presenti Daniela Gianfaldoni, direttore Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Pisa, Roberta Pasquini, vice presidente vicario di Avis Toscana, Luigi Intorre, Direttore dell'Ospedale Veterinario "Mario Modenato", George Lubas, Responsabile del Centro Trasfusionale Veterinario e alcuni donatori di sangue.
Con l'accordo, entrambi gli enti si sono impegnati per i prossimi dodici mesi a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità delle donazioni di sangue anche per gli amici a quattro zampe. In particolare, Avis Toscana diffonderà attraverso le sue 183 sedi, presenti su tutto il territorio regionale, il depliant informativo sull'opportunità e sulle modalità di donazione degli animali presso l'Ospedale Didattico Veterinario "Mario Modenato", ospedale attrezzato di moltissimi ambulatori oltre che di laboratori di ematologia. Donare sangue è infatti un gesto importante e fondamentale per essere di aiuto ad altri cani che hanno bisogno di trasfusioni in situazioni di emergenza o per curare gravi malattie come tumori o leucemie.
«Il Dipartimento di Scienze Veterinarie - ha commentato la prof.ssa Daniela Gianfaldoni in qualità di Direttore – da oltre 20 anni rivolge particolare attenzione al settore della Medicina Trasfusionale soprattutto grazie alla presenza di una struttura all'avanguardia come l'Ospedale Didattico Veterinario di San Piero a Grado, dove esistono le competenze e la strumentazione necessarie per questa tipologia di attività. La collaborazione con l'AVIS, finalizzata alla diffusione della cultura della donazione di sangue come gesto di solidarietà nell'uomo e nel cane, permetterà di sensibilizzare un numero sempre più ampio di persone ed educarle a compiere un'azione semplice che può aiutare altri cani a vivere".
"Come Avis Toscana – commenta il vice presidente vicario Roberta Pasquini – non potevamo restare insensibili a quest'appello. Peraltro, si tratta di un progetto partito in via sperimentale nel 2012 con la collaborazione di Avis Livorno "Porta il tuo cane a donare" che si è concretizzato con la realizzazione di uno spot e di una ricerca nella quale si evidenziava che i proprietari dei cani donatori erano a loro volta donatori o iscritti ad associazioni di volontariato. Visti gli ottimi risultati conseguiti, Avis ha deciso di estenderlo a tutto il territorio regionale."
COME FUNZIONA: Il medico veterinario eseguirà una visita clinica completa per valutare l'idoneità dell'animale, che dovrà essere regolarmente iscritto all'Anagrafe Canina, e nel caso in cui sia in possesso di tutti i requisiti, procederà con il prelievo di sangue per la tipizzazione del gruppo sanguigno. Al momento della donazione, i cani candidati donatori saranno sottoposti gratuitamente alla visita clinica e agli esami del sangue. La donazione di sangue è sicura e indolore e può essere ripetuta ogni 3 mesi. Qualora il cane sia donatore, in caso di necessità riceverà gratuitamente una trasfusione e il consulto per i suoi problemi da parte dello staff del Centro Trasfusionale Veterinario.
Come per gli umani ci sono dei parametri da rispettare: l'animale deve avere un'età compresa tra i 2 e gli 8 anni, essere in buona salute e pesare almeno 25Kg. Per candidare il proprio cane alla donazione è sufficiente contattare il Dipartimento ai seguenti recapiti: Tel. centralino: 050 2210100, george.lubas@unipi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Al via il terzo appuntamento del ciclo "Pisa verso EXPO 2015. Il cibo tra scienza e conoscenza". Venerdì 6 febbraio dalle 9,15 al Polo didattico delle Piagge dell'Università di Pisa in via Matteotti si svolge il convegno "Il cibo della salute. Nutraceutica e alimenti funzionali", organizzato dal Centro Interdipartimentale Nutrafood-Nutraceutica e Alimentazione per la Salute diretto dalla professoressa Manuela Giovannetti.
Dopo i saluti istituzionali di Massimo Augello, Rettore Università di Pisa, Carlo Tomassini, Direttore generale Aoup e Luigi Marroni, Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, la prima sessione del convegno, "La ricerca e l'innovazione all'Università di Pisa", sarà animata dalla giornalista Sylvie Coyaud, Science Reporter del quotidiano Il Sole 24 Ore, che intervisterà esperti e scienziati dell'Ateneo sul tema cibo e salute. Seguiranno quindi alcuni interventi sempre su questo tema declinato su singoli alimenti, come ad esempio il formaggio o il riso, o su specifiche patologie, quali il diabete, l'obesità.
Nel pomeriggio, si svolgerà poi la tavola rotonda "Alimenti funzionali: le innovazioni nel comparto agro-alimentare dalla terra alla tavola. Scienziati e mondo produttivo a confronto", a cui parteciperanno rappresentanti delle principali catene della grande distribuzione, delle associazioni dell'industria alimentare, dei consumatori, dei commercianti e delle organizzazioni degli agricoltori fra cui: Cinzia Coduti (Area Ambiente e Territorio Coldiretti, Roma), Rossella Rocchi (Controllo qualità Unicoop Firenze), Cristina Del Moro (Responsabile Educazione al consumo consapevole Unicoop Tirreno), Andrea Righini (Direttore Consorzio di Tutela del Pecorino Toscano DOP), Carlo Santarelli (Presidente Caseificio di Manciano), Fabiola Giannerini (Responsabile Controllo qualità, Caseificio di Manciano), Massimo Marchesin (Presidente Consorzio di tutela e promozione della filiera AMICOMEGA), Guido Franchi (Presidente Ordine Agronomi e Forestali - Pisa Lucca Massa Carrara), Lara Ciardelli (Controllo qualità, Caseificio Busti), Anna Silvia Citernesi (Oliveti di Toscana) Francesco Peccianti (Antico Frantoio Toscano), Lucia Paoletti (Responsabile Produzione L'Ortofruttifero) e Maurizio Figuccia (Vice Presidente Associazione Italiana Panificatori ASSIPAN).
La fotogallery dell'evento sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa
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Kiunsys, azienda spin-off dell'Università di Pisa, si aggiudica il premio "People's Choice" - categoria Smart City Application - ai Postcapes #IoT Awards, uno dei più importanti riconoscimenti internazionali in ambito dell'Internet of Things. Grazie alle proprie soluzioni per la gestione della mobilità e della sosta nella Smart City, Kiunsys era stata selezionata tra le finaliste come una delle 12 aziende più innovative a livello mondiale, l'unica con prodotti e team italiani.
Kiunsys è l'azienda italiana leader nella progettazione e sviluppo di soluzioni innovative per la Smart City del futuro: applicando tecnologie cloud, sensori e RFID, Kiunsys aiuta le città a investire in maniera sostenibile in sistemi innovativi per la gestione del traffico, della mobilità e in servizi per i cittadini. Grazie ai prodotti di Kiunsys, utilizzati da oltre 25 città in Italia e in Europa, molti comuni hanno ridotto il traffico urbano e aumentato i ricavi.
Il premio agli #IoT Awards ha dimostrato che l'innovazione italiana è in grado di competere a livello globale e segna un nuovo importante risultato per Kiunsys sulla scia positiva del 2014. Quello appena concluso, infatti, è stato un anno ricco di grandi soddisfazioni: i prodotti per la gestione e il controllo della mobilità e della sosta hanno raggiunto nuovi record di diffusione, è stata avviata una prestigiosa partnership con Deutsche Telekom e, essendosi aggiudicata la gara di Firenze, Kiunsys vanta adesso tra i suoi clienti anche una tra le più importanti città italiane. Il 2014, inoltre, è stato un anno caratterizato anche da importanti riconoscimenti, come il Premio SMAU Smart Communities e il Premio Speciale M31 Italia Startup dell'Anno.
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Tra le 12 start up italiane selezionate per partecipare alla tredicesima edizione di Seatec – la rassegna internazionale di tecnologie, fornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi in programma a Marina di Carrara dal 4 al 6 febbraio – c'è anche JOS Technology, lo spin off dell'Università di Pisa che ha brevettato una superficie magnetica in grado di offrire un concetto totalmente nuovo di ricarica senza fili per ogni tipo di utenza in bassa tensione.
CarraraFiere ha voluto offrire alle giovani aziende un palcoscenico in un contesto espositivo altamente professionale e di valore e le imprese selezionate potranno esporre e presentare le proprie creazioni nell'ambito dell'iniziativa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">startup@SeatecCompotec. L'intento è dare risalto alla grande creatività e innovazione made in Italy e creare sinergie tra le aziende aprendo a interessanti scenari di innovazione e creazione di partnership.
La superficie magnetica di JOS, dove ogni punto è una presa ad alta potenza, permette di dotare gli ambienti di un accesso libero, esteso e moltiplicato all'energia in bassa tensione, garantendo un risparmio energetico fino al 20% rispetto ai sistemi tradizionali: «Data la sua estrema flessibilità e adattabilità e un design dalle infinite possibilità di texture e lavorazioni, il nostro prodotto potrebbe trovare nella nautica un settore di interesse con cui creare sinergie di materiali, funzioni e intenti– ha dichiarato Marco Ariani, amministratore dello spin-off - Nell'ambito dell'industria nautica e navale si è infatti riscontrato un crescente interesse per soluzioni smart e ultra-flessibili, in grado di garantire integrazione tecnologica, risparmio energetico, flessibilità funzionale e spaziale e design altamente personalizzabili».
A CarraraFiere, JOS Technology avrà uno stand nell'area dedicata alle start up, nel padiglione E, corsia 33.
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Un recente articolo di Nature [1] riporta e commenta la classifica delle 100 pubblicazioni più citate di tutti i tempi secondo "Web of Science", uno dei servizi bibliometrici più accreditati a livello internazionale. Tra le prime dieci pubblicazioni, per la precisione al settimo posto, compare con 47894 citazioni l'articolo "Development of the Colle-Salvetti correlation-energy formula into a functional of the electron density", pubblicato nel 1988 dalla rivista scientifica Physical Review B a nome dei ricercatori statunitensi C. Lee, W. Yang eR.G. Parr della University of North Carolina.
L'articolo descrive un metodo di calcolo, attualmente il più utilizzato da chimici e fisici computazionali che, come esplicitamente indicato nel titolo, si basa su un'elaborazione teorica pubblicata nel 1975 da due ricercatori che lavoravano a Pisa: Oriano Salvetti (nella foto in basso, a destra), a lungo professore di Chimica Fisica presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella nostra Università, e Renato Colle, oggi professore presso l'Università di Bologna (nella foto in basso, a sinistra).
Le ricerche basate su questi metodi di calcolo hanno portato a ben due premi Nobel per la Chimica: nel 1998 a W. Kohn e J. Pople per lo sviluppo di questi metodi e, molto più recentemente, nel 2013 a M. Karplus, M. Levitt e A. Warshel per la loro applicazione alla modellizzazione del comportamento degli enzimi, le molecole che catalizzano la quasi totalità dei processi biologici.
Se si escludesse l'ultimo riferimento ai processi enzimatici, le ricadute di queste ricerche sulla vita di tutti i giorni sarebbero difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Per convincersi del contrario, e intravedere quali enormi potenzialità applicative hanno queste ricerche, si può dire che mediante questi metodi si possono progettare "a tavolino" strutture molecolari con caratteristiche e proprietà pre-definite. A mero titolo esemplificativo si potrebbero citare due applicazioni che sono già molto diffuse: la progettazione di molecole per realizzare celle fotovoltaiche ad elevata efficienza, nel settore energetico, e la progettazione di farmaci per il trattamento di specifiche malattie, nel settore della salute dell'uomo.
In conclusione, possiamo dire che il successo in termini di citazioni di un'ottima idea, come quella di Salvetti e Colle, deriva prevalentemente dalle finalità di una ricerca scientifica: la creazione di nuovi metodi e strumenti di indagine recepiti per la loro utilità da un gran numero di ricercatori. E questa è un'attività a cui il gruppo pisano di chimica teorica, di cui Salvetti è stato cofondatore e pioniere, si è dedicato con successo, dalle sue origini nei lontani anni '50 fino ad oggi.
Roger Fuoco
Direttore del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale
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[1] R. Van Nordeen, B. Maher and R. Nuzzo, Nature 514, 550 (2014)
[2] C. T. Lee, W. T. Yang and R. G. Parr, Phys. Rev. B 37, 785-789 (1988)
[3] R. Colle and O. Salvetti, Theoret. Chim. Acta 37, 339-334 (1975)
Dalla collaborazione tra due prestigiose istituzioni, l'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna, nasce la laurea magistrale in Ingegneria bionica, attiva dal prossimo anno accademico. Riservata a un massimo di 40 partecipanti, sarà tenuta in lingue inglese e sarà aperta a studenti anche internazionali. Per far conoscere il programma didattico, le opportunità lavorative che si aprono per gli allievi e per raccogliere opinioni e pareri, lunedì 26 gennaio si è tenuto un incontro pubblico alla Scuola Superiore Sant'Anna, in cui è stato presentato il progetto formativo della laurea magistrale alla presenza dei rappresentanti delle parti sociali del territorio toscano.
«La nuova laurea in Ingegneria bionica - ha introdotto Paolo Mancarella, prorettore alla Didattica dell'Università di Pisa - nasce in controtendenza con le politiche di razionalizzazione dei corsi di laurea imposta dal Ministero negli ultimi anni. Ma compito delle università è proporre ai giovani nuove sfide soprattutto nei settori innovativi ed è in questa direzione che abbiamo progettato questo percorso formativo».
«È un corso di laurea che va incontro alle professioni del futuro - ha dichiarato Paolo Dario, direttore dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna - ed è stato pensato insieme all'Università di Pisa nell'ottica di offrire un percorso di eccellenza nel panorama italiano. La bionica è infatti un settore emergente alla frontiera dell'ingegneria, con una forte connotazione multidisciplinare, in grado di attrarre molti giovani e dare risposte concrete al bisogno di trasformazione del Paese».
I dettagli del corso sono stati illustrati, oltre che da Paolo Dario, anche da Giovanni Corsini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università e Danilo De Rossi, direttore del Centro di Ricerca "E. Piaggio". La laurea magistrale in Ingegneria bionica è nata infatti da un'iniziativa congiunta tra il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa e l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna. Il suo intento principale è offrire agli studenti, selezionati per merito, una didattica di qualità, grazie anche alla collaborazione tra gruppi di ricerca che operano nei settori della bioingegneria e della biorobotica presso i due atenei di Pisa. Il corso, che prevede il curriculum "Neural Engineering" e il curriculum "Biorobotics", formerà figure professionali particolarmente qualificate, orientate alla ricerca e in grado di operare nell'industria ad alta tecnologia, con particolare riferimento a quella di tipo biomedicale, nella sanità, nei servizi.
Kiunsys, azienda spin-off dell'Università di Pisa, è la startup italiana finalista dei Postscapes #IoT Awards per la categoria Smart City, uno dei più importanti riconoscimenti internazionali in ambito dell'Internet of Things. Grazie alle proprie soluzioni per la gestione della mobilità e della sosta nella Smart City, Kiunsys è stata selezionata come una delle 12 aziende più innovative a livello mondiale, l'unica con prodotti e team italiani. C'è tempo fino al 22 gennaio per votare l'azienda vincitrice, collegandosi a questo link https://polldaddy.com/poll/8563182. È possibile votare una volta al giorno, la votazione è rapidissima e non richiede alcuna registrazione.
Kiunsys è l'azienda italiana leader nella progettazione e sviluppo di soluzioni innovative per la Smart City del futuro: applicando tecnologie cloud, sensori e RFID, Kiunsys aiuta le città a investire in maniera sostenibile in sistemi innovativi per la gestione del traffico, della mobilità e in servizi per i cittadini. Grazie ai prodotti di Kiunsys, utilizzati da oltre 25 città in Italia e in Europa, molti comuni hanno ridotto il traffico urbano e aumentato i ricavi.
La nomination agli #IoT Awards dimostra che l'innovazione italiana è in grado di competere a livello globale e segna un nuovo importante risultato per Kiunsys sulla scia positiva del 2014. Quello appena concluso, infatti, è stato un anno ricco di grandi soddisfazioni: i prodotti per la gestione e il controllo della mobilità e della sosta hanno raggiunto nuovi record di diffusione, è stata avviata una prestigiosa partnership con Deutsche Telekom e, essendosi aggiudicata la gara di Firenze, Kiunsys vanta adesso tra i suoi clienti anche una tra le più importanti città italiane. Il 2014, inoltre, è stato un anno caratterizato anche da importanti riconoscimenti, come il Premio SMAU Smart Communities e il Premio Speciale M31 Italia Startup dell'Anno.
All'Università di Pisa arrivano altri due corsi di laurea che rilasciano il titolo doppio: dopo aver superato la selezione di un'apposita commissione, gli studenti delle lauree magistrali in Fisica e in Informatica per l'Economia e per l'Azienda (Business Informatics) potranno accedere a un percorso che li porterà a conseguire un titolo valido a Pisa e all'estero. Per gli studenti della laurea magistrale in Fisica si aprono le porte della Université Pierre et Marie Curie (UPMC) di Parigi dove potranno frequentare il Master de Physique Fondamentale et Applications. Chi si iscrive alla laurea magistrale in Informatica per l'Economia e per l'Azienda avrà la possibilità di frequentare il Master en Informatique des Organisations, parcours MIAGE Informatique Décisionelle, della Université Paris Dauphine.
In entrambi i casi, gli studenti potranno studiare il primo anno all'Università di Pisa e il secondo presso l'università partner, nella quale dovranno maturare 60 crediti formativi. Al termine del percorso, dopo la discussione della tesi, otterranno un titolo di laurea in ciascun Ateneo e valido in entrambi i paesi. Per la laurea magistrale in Fisica potranno partire almeno due studenti ogni anno, mentre per quella in Business Informatics saranno selezionati al massimo cinque studenti all'anno. Lo stesso percorso potrà essere seguito anche dagli studenti delle due università parigine.
I due nuovi doppi titoli si vanno ad aggiungere a quelli già attivi all'Università di Pisa: Ingegneria gestionale con la Cranfield University (UK); Studies on the Near and Middle East con la University of Aden (Yemen); Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici Mediterranei con l'Università di Pavia e l'Università della Svizzera Italiana di Lugano; Storia e Civiltà, che ha come partner l'Ecole Pratique del Hautes Etudes di Parigi, l'Universidad Pablo de Olavide di Siviglia, l'ISCTE Instituto Universitàrio di Lisbona e l'Université d'Athenes Ethniko kai Kapodistriako di Atene. Corsi che rilasciano titoli doppi sono attivi anche con la Scuola Sant'Anna, cioè Economics, Informatica e Networking ed Embedded Computing Systems.
Il doppio titolo (double degree) – insieme al titolo congiunto (joint degree) - costituisce il possibile esito di un corso di studio "integrato", con un programma progettato in comune tra due università e regolato in uno specifico accordo. Le cosiddette doppie lauree costituiscono una buona opportunità per uno studente interessato a studiare all'estero, attratto da carriere internazionali e dalle professioni del mercato unico. Anche per le università la progettazione di corsi congiunti con gli atenei esteri è un'eccellente opportunità per costruire i curricula europei del futuro, nella logica dell'internazionalizzazione della didattica e della ricerca.
Per maggiori informazioni e dettagli sulle modalità per la realizzazione di un simile percorso è possibile rivolgersi all'Unità Cooperazione Internazionale dell'Università di Pisa, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Giuseppe Iannaccone del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa è stato nominato Fellow dell'Institute of Electronic and Electrical Engineers (IEEE) a partire dal primo gennaio di quest'anno. Il professore ha ricevuto il riconoscimento per i suoi contributi allo sviluppo di modelli dei processi di conduzione e rumore in dispositivi nanoelettronici.
"La comprensione del funzionamento dei dispositivi a semiconduttore in scala nanometrica - ha spiegato Iannaccone - rende possibile il continuo progresso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) che ha portato potentissimi strumenti di comunicazione e di calcolo in ogni tasca".
Il titolo di Fellow, conferito dal consiglio direttivo, è il grado più elevato che un socio può raggiungere all'interno dell'IEEE ed è riconosciuto dalla comunità scientifica come un onore prestigioso e un importante traguardo della carriera. La IEEE è l'associazione professionale più grande del mondo dedicata al progresso della tecnologia che conta 40.0000 soci in 160 paesi, comprendendo un ampio spettro di settori che vanno dai sistemi aerospaziali, i calcolatori, le telecomunicazioni, ai sistemi biomedicali, i sistemi elettrici e l'elettronica di consumo.
Giuseppe Iannaccone si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l'Università di Pisa nel 1992 e ha ricevuto un Ph.D dalla stessa università nel 1996 dove adesso è professore ordinario di Elettronica. I risultati della sua attività scientifica sono stati pubblicati in più di 160 articoli in riviste internazionali con peer review e in più di 120 articoli in atti di conferenze internazionali. Ha coordinato inoltre alcuni progetti di ricerca Europei e nazionali con ampi partenariati, e progetti di trasferimento di tecnologie avanzate.
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