Tre tesi di Ingegneria che si occupano di aspetti architettonici e urbanistici legati alla Tenuta di Tombolo, all'area circostante l'Arena Garibaldi e alle terme di San Giuliano; una di Economia che approfondisce il tema della moda a Pisa nel Novecento e un'altra di Lettere sulla comunicazione della sostenibilità nelle piccole e medie imprese. Sono questi i lavori selezionati dalla Camera di Commercio di Pisa tra le tesi di laurea specialistica o magistrale discusse nell'anno accademico 2009-2010 e riguardanti aspetti economico-sociali della provincia di Pisa. La cerimonia di premiazione dei vincitori si è svolta lunedì 23 gennaio 2012, nella sede della Camera di Commercio, alla presenza del presidente Pierfrancesco Pacini e del prorettore per la Didattica, Paolo Maria Mancarella, oltre che dei relatori delle tesi e dei familiari dei cinque ragazzi.
Nel suo discorso introduttivo, il presidente Pacini ha ricordato che "la Camera di Commercio, sensibile ai temi della formazione e della crescita del capitale umano, anche per quest'anno ha programmato di realizzare specifiche attività di promozione della cultura e dell'eccellenza nella formazione delle risorse umane. Oltre ai Premi per tesi di laurea, seguiamo il conferimento di borse di studio in collaborazione con l'Unione Industriale Pisana, la premiazione degli studenti più meritevoli degli istituti tecnico-professionali, la promozione dell'Università telematica del sistema camerale e la realizzazione di indagini sul tema dei fabbisogni professionali espressi dalle imprese". Dal canto suo, il prorettore Mancarella ha sottolineato "l'importanza della collaborazione tra Ateneo e Camera di Commercio, che dà un'ulteriore conferma delle molteplici possibilità di interazione tra mondo universitario e realtà produttive e imprenditoriali locali, in un'alleanza che, come in questo caso, premia i giovani e il loro talento".
Le tesi sono state scelte, tra le 12 presentate, da una Commissione presieduta dal presidente della Camera di Commercio e composta anche dal segretario generale dell'ente, Cristina Martelli, dai professori Manuela Giovannetti e Roberto Sbrana e dall'ingegnere Gianfranco Vannucchi. I cinque lavori sono stati realizzati, in ordine alfabetico, da:
- Giulia Cai, residente a Pisa (laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "Ieri, oggi, domani. Progetto di riqualificazione urbana dell'area Arena Garibaldi e valutazioni acustiche"; relatori: ingegneri Valerio Cutini, Massimo Fiorido, Francesco Leccese
Motivazione: "La tesi tratta di un progetto di rivalutazione dell'area dell'Arena Garibaldi e dell'analisi acustica della zona. Nell'ipotesi del decentramento dello stadio, il progetto si pone l'obiettivo di non snaturare l'area e di mantenere un legame con il passato. La previsione di un diverso utilizzo dell'area ha comportato l'analisi acustica al fine di limitare l'impatto ambientale dei nuovi insediamenti. Nel progetto sono previste attività contrastanti ed è quindi stato analizzato l'impatto acustico delle attività ludiche e di quelle residenziali".
- Micol Carmignani, residente a Cascina, (laurea in Lettere e Filosofia)
Tesi: "La comunicazione della sostenibilità nelle piccole-medie imprese. Spunti e riflessioni per un'analisi e una strutturazione della responsabilità sociale d'impresa nelle PMI"; relatore: professor Iacopo Cavallini
Motivazione: "La tesi risulta di estrema attualità, nella misura in cui mette in evidenza alcune delle tendenze e delle linee di sviluppo delle PMI, che rappresentano la tipologia aziendale più diffusa nella Provincia di Pisa, considerate sostenibili pur a fronte di una crisi economica molto pesante, che incide fortemente sul nostro sistema produttivo da almeno un quinquennio. Più in particolare, il lavoro mette in luce come tutte le imprese siano alla ricerca di un business flessibile e leggero in termini di ruoli e deleghe sia decisionali che produttive. Inoltre si osserva un generale cammino del business, peraltro già iniziato negli scorsi anni come reazione all'emergere di paesi industrializzati con manodopera a minor costo, a collocarsi verso aree di eccellenza, o di nicchia, o di alta gamma di prodotto".
- Anna Micheletta, residente a Pisa (laurea in Economia)
Tesi: "L'industria della moda a Pisa nel Novecento: insediamento, espansione e declino"; relatore: professoressa Valeria Pinchera
Motivazione: "La tesi si occupa dell'industria della moda a Pisa nel '900. Dopo un'introduzione sulla storia e lo sviluppo dell'industria della moda in Italia, il testo tratta della manifattura tessile in Toscana e a Pisa e del ruolo svolto nello sviluppo economico del territorio pisano. Un'accurata analisi dei dati sull'insediamento dell'industria tessile a Pisa ha permesso di effettuare una mappatura delle ditte tessili sul territorio e di studiarne l'evoluzione fino alla crisi degli anni '80".
- Marco Pipino, residente a San Giuliano Terme (laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "Architettura del benessere: progetto e analisi energetica di un polo termale a San Giuliano Terme"; relatori: professori Massimo Dringoli, Fabio Fantozzi
Motivazione: "La tesi tratta del progetto e dell'analisi energetica relativa a un polo termale a San Giuliano Terme. L'analisi conoscitiva è ampia e ben documentata. Pur rappresentando un progetto piuttosto che un'ipotesi di sviluppo, la tesi è ben impostata, corredata da un'analisi che tiene conto dell'impatto energetico della struttura, proponendo soluzioni efficienti e poco energivore".
- Lucia Salotti, residente a Pisa (laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "Architettura e natura: valorizzazione del patrimonio universitario nella tenuta di Tombolo. Analisi storica e proposte di recupero"; relatori: professori Massimo Dringoli, Ewa Karwacka, architetto Silvia Antoni
Motivazione: "La tesi consiste in un'ampia e documentata analisi del territorio e delle strutture comprese nel parco naturale con particolare riferimento all'ex Tenuta di Tombolo. Da questa analisi sono emerse le considerazioni che hanno portato a soluzioni progettuali che costituiscono un'ottima base per una politica conservativa e uno sviluppo turistico".
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Ha avuto inizio lunedì 16 gennaio la prima edizione del Corso di alta formazione in "Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti", il cui responsabile scientifico è il professor Roberto Romboli. Dopo il saluto del prorettore per l'internazionalizzazione, Alessandra Guidi, e del preside della facoltà di Giurisprudenza, Eugenio Ripepe, gli oltre 50 inscritti hanno potuto assistere alla lezione magistrale inaugurale tenuta dal professore emerito di Diritto costituzionale Alessandro Pizzorusso.
Il corso è rivolto a esperti qualificati del diritto e ha una indubbia vocazione internazionale. La maggior parte degli iscritti infatti (perlopiù magistrati, avvocati, giudici costituzionali e professori universitari) proviene dall'estero: Cile, Argentina, Perù, Brasile, Spagna, Costarica, Svizzera, Messico, Ecuador sono, con l'Italia, i Paesi di provenienza dei partecipanti. La dimensione internazionale del corso è garantita anche dai docenti stranieri di assoluto prestigio che affiancheranno i docenti dell'Università di Pisa nelle 3 settimane di durata complessiva del corso.
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Le immatricolazioni all'Università di Pisa per l'anno accademico 2011/2012 sono aumentate di 529 unità e di oltre cinque punti percentuali. I dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo confermano la tendenza alla crescita già evidenziata nei mesi precedenti e segnalano, alla stessa data di inizio gennaio, un numero di 10.909 immatricolati contro i 10.380 del 2010/2011. Dopo il calo dello scorso anno, quando gli immatricolati erano scesi da 11.470 a 10.380, il dato segna il ritorno al trend positivo che ha contraddistinto l'ultimo decennio di vita dell'Ateneo e conferma per il sesto anno consecutivo il superamento della quota di 10.000 immatricolazioni.
Nel calcolo degli immatricolati rientrano sia gli studenti che iniziano una carriera ai corsi di laurea triennale o a ciclo unico, sia coloro che scelgono di continuare gli studi iscrivendosi al primo anno dei corsi di laurea magistrale. Il termine per immatricolarsi, fissato al 30 settembre, consentiva fino alla fine di dicembre 2011 la possibilità di immatricolarsi con il pagamento di una mora.
Rispetto allo scorso anno, le facoltà che hanno registrato un incremento maggiore sono Economia, con 252 studenti in più e 20,9 punti percentuali, Scienze matematiche fisiche e naturali (+238 e 17,9%), Ingegneria (+148 e 6,8%) e Scienze politiche (+102 e 17,1%). Significativa è anche la crescita di Lettere e filosofia (+90 e 9,4%), Lingue e letterature straniere (+71 e 11,8%) e Agraria (+59 e 28,1%). In controtendenza sono invece i corsi interfacoltà (-179 e 24,8%), oltre che le facoltà di Medicina e chirurgia (-113 e 11,5%), Giurisprudenza (-64 e 7,3%), Medicina veterinaria (-46 e 21,2%) e Farmacia (-14 e 7,5%).
In termini assoluti, Ingegneria rimane la facoltà più grande con 2.318 immatricolati, seguita da Scienze MFN con 1.566, Economia con 1.460, Lettere e filosofia con 1.046, Medicina e chirurgia con 954, Giurisprudenza con 817, Scienze politiche con 699, Lingue e letterature straniere con 672, Agraria con 269, Farmacia con 173 e Medicina veterinaria con 171. I corsi interfacoltà raccolgono 544 nuovi studenti, quelli interuniversità 74 e quelli in convenzione con l'Accademia navale di Livorno 146.
Per quanto riguarda i corsi di laurea, quelli più numerosi sono la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con 686, Lingue e letterature straniere con 570, Economia aziendale con 429, Economia e commercio con 373, Ingegneria biomedica con 318, Scienze sociali e del servizio sociale con 293, Ingegneria civile ambientale e edile con 291, Infermieristica con 273, Scienze biologiche con 266, la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia con 233, Banca finanza e mercati finanziari con 222, Discipline dello spettacolo e della comunicazione con 206 e Scienze politiche internazionali e dell'amministrazione con 203.
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Servirà a costruire un database con i classici del pensiero economico tradotti nelle varie lingue europee il Multilateral Project LLP/Erasmus "EE-T. Economic e-Translations into and from European Languages" appena attivato all'Università di Pisa. Finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Lifelong Learning - sub programma Erasmus (518297-LLP-2011-IT-ERASMUS-FEXI) e coordinato dai professori Marco Guidi e Massimo Augello, il progetto è il primo del genere che coinvolge un gruppo multidisciplinare di economisti, storici del pensiero economico, storici economici e linguisti e che mira a costruire e mettere a disposizione della comunità scientifica una banca di testi on line relativi alla storia dell'economia politica e una serie di contributi di ricerca sulla formazione e circolazione internazionale delle idee e dei linguaggi economici.
Come tutti i Multilateral Projects, questo programma, di durata biennale, mira a promuovere uno degli obiettivi di Europa 2020: favorire il "triangolo della conoscenza" tra ricerca, istruzione e innovazione. Al contempo, saranno sperimentate forme innovative di didattica on line e di social networking che possano avvicinare gli studenti a questi risultati di indagine scientifica, fornendo loro testi economici del passato sui quali svolgere le loro esercitazioni e le loro ricerche di tesi.
L'idea di base che ha attratto l'attenzione dell'Unione Europea è che in tempi di crisi economica ci sia bisogno di avvicinare studenti e lettori ai classici del pensiero economico: una "ricchezza delle idee" che fa il parallelo con la "ricchezza delle nazioni" e insegna a evitare errori che già sono stati compiuti nel passato.
Sono partner del progetto, oltre all'Università di Pisa, l'Università di Paris 2 Panthéon Assas, l'Università di Hohenheim di Stoccarda, l'Università di Barcellona, l'Università di Lisbona, l'Università di Messolongi, L'Università di Bucarest e la Middle East Technical University di Ankara, oltre che due partner privati, Pixel e Connectis di Firenze.
Da gennaio è attivo un portale (http://eet.pixel-online.org/) nel quale sarà possibile trovare progressivamente i vari prodotti del progetto e al quale saranno chiamati a contribuire, in una inedita prospettiva "social", tutti gli studiosi e gli studenti interessati.
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Lunedì 19 dicembre 2011 nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi si è svolto il tradizionale concerto degli Auguri di Natale della facoltà di Economia. L'appuntamento, giunto alla settima edizione, ha rappresentato, come sempre, un significativo momento di incontro tra il personale della facoltà, ma anche con colleghi di altre strutture e dell'amministrazione centrale, che, a vario titolo, collaborano strettamente con la facoltà.
Il Concerto di quest'anno si è ispirato alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ed è stato caratterizzato dalla presenza, sulla scena, di studenti, docenti e personale non strutturato che hanno intrattenuto il pubblico presente. Da qui la titolazione "Concerto... in Economia". Gli studenti di "RadioEco" hanno effettuato una "intervista impossibile" a personaggi conosciuti e meno conosciuti del Risorgimento italiano, interpretati da giovani studenti e laureati; il professor Luca Spataro, docente di Economia politica, con la sua chitarra classica, ha presentato alcuni brani tratti dal repertorio delle canzoni napoletane; la dottoressa Manuela Cortese, collaboratrice della facoltà, al pianoforte, con il figlio Michele La Greca al clarinetto, ha eseguito brani di Baermann, Lefèvre e Verdi; Patty L'Abbate, ex allieva, accompagnata da Piergiorgio Pirro al pianoforte, ha presentato un repertorio di "sonorità jazz" italiane.
L'evento si è concluso con l'intervento del preside Dianora Poletti, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, sottolineando come questa edizione sia l'ultima per la facoltà, visti i grandi cambiamenti organizzativi che coinvolgeranno l'Ateneo nei prossimi mesi. L'augurio del preside è stato quello di tenere comunque vivo l'entusiasmo per continuare a lavorare insieme per la nostra Università.
L'evento è stato realizzato con il sostegno di: Cassa di Risparmio di San Miniato, Geofor SpA, CDC Spa, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Associazione Ordini dei Dottori Commercialisti Alto Tirreno, Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pisa, Lucca, Massa Carrara, La Spezia e Livorno, Palazzo dei Congressi, Bar Tozzini, Universo Libro e Centro Stampa.
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Il 19 e 20 dicembre, nell'Aula magna della facoltà di Scienze politiche in via Serafini 3, si terrà un convegno dal titolo "Il Positivismusstreit 50 anni dopo: riflessioni e prospettive per la teoria sociale". La due giornate di studi saranno articolate in quattro sessioni: la prima, in programma nella mattinata del 19 dalle ore 9.30, si occuperà di "Teoria critica e Positivismo tra passato e presente" e sarà presieduta dal professor Mario A. Toscano; nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, il professor Andrea Borghini, introdurrà la sessione dedicata a "Teoria critica e razionalismo critico e confronto". La mattinata del 20 dicembre, sempre alle 9.30, il professor Vincenzo Mele presiederà la sessione incentrata su "Prospettive e nuove metodologie per le scienze sociali". Alle 11 seguirà una tavola rotonda su "Dialettica e Positivismo nel XXI secolo". Partecipano: Klaus Lichtblau, Ersin Yildiz, John Wettersten, Alessandro Bruschi, Vincenzo Mele, Andrea Salvini, Andrea Borghini, Luca Corchia. Gabriele De Angelis, Peter Weber".
Nel 1961 a Tubinga in Germania ebbe luogo una celebre disputa filosofica tra Razionalismo critico (rappresentato da Karl Popper e Hans Albert) e Scuola di Francoforte (di cui fu esponente principale in quell'occasione Theodor W. Adomo). Tema centrale di discussione fu la metodologia delle scienze sociali e lo status dei valori in esse. Il dibattito proseguì negli anni successivi e vide aggiungersi altri protagonisti intellettuali del tempo, come Jürgen Habermas.
A distanza di 50 anni, il convegno di Pisa intende celebrare quell'evento, che rappresentò un momento di confronto tra due prestigiose tradizioni di pensiero, e sviluppare un dibattito, alla presenza di illustri relatori, per delineare le tendenze contemporanee nella teoria e metodologia delle scienze sociali.
Il 16 e 17 dicembre il dipartimento di Diritto Privato "Ugo Natoli" dell'Università di Pisa organizza un convegno di studi dal titolo "Vicende del particolarismo giuridico dall'Unità ad oggi". La prima giornata si svolgerà nell'Auditorium di Palazzo Blu a partire dalle ore 9, mentre i lavori del 17 dicembre saranno ospitati nell'Aula magna storica del Palazzo della Sapienza dalle ore 9.30.
Il convegno, che è la naturale prosecuzione di quello organizzato dal dipartimento nel 2001 sul tema delle fonti, intende declinare le forme in cui oggi si articola e si invera il particolarismo giuridico all'interno delle diverse aree culturali privatistiche (diritto privato generale, diritto agrario, diritto del lavoro), raffrontandole con la dimensione che il particolarismo ha assunto nella storia delle idee giuridiche. Infatti, nonostante un sistema delle fonti apparentemente statico e centralistico, i 150 anni dall'Unità d'Italia ad oggi sono percorsi, nei vari settori dell'ordinamento giuridico, da fermenti "particolaristici" che si muovono a mo' di fiumi carsici sotto la superficie e sono destinati a riaffiorare in alcuni tornanti della storia in cui si segnalano nuove esigenze regolative.
Si tratta talvolta di abbozzi di idee o di filoni di valenza solo culturale, oppure di nuove prospettive di regolazione dei rapporti sociali specificamente tradotte in riforme legislative (si pensi anche solo alla modifica dell'art. 117 Cost. che riarticola in modo nuovo i rapporti tra le fonti, centrali e locali, di produzione delle leggi o alle nuove prospettive di unificazione e standardizzazione delle regole giuridiche che derivano dall'ordinamento europeo). Il convegno intende riflettere su questi fermenti attraverso un dibattito a più voci, che consenta di cogliere, nell'ambito delle discipline privatistiche, le nuove intonazioni del particolarismo giuridico.
Per "particolarismo giuridico" – la definizione è di Giovanni Tarello – si intende «la mancanza di unitarietà e di coerenza dell'insieme di leggi vigenti in una data sfera spazio-temporale, individuata in seguito ad un giudizio di valore secondo il quale in quella stessa sfera vi "dovrebbe" essere, o "ci si aspetterebbe" vi fosse, unità e coerenza di leggi». L'espressione contrappone una disciplina normativa erratica e multiforme al grande sviluppo della codificazione che a cavallo fra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo ha favorito lo sviluppo dell'economia di mercato. Attraverso la codificazione non si è realizzato solo un processo di semplificazione delle regole, ma le si è universalizzate sia sul piano oggettivo sia, soprattutto, su quello soggettivo, procedendo alla fondamentale unificazione del soggetto di diritto. Anche il codice civile italiano di pochi anni successivo all'Unità – e ricalcato su quello napoleonico – è ascrivibile, in misura rilevante, a questo grandioso processo storico.
Il Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane (CISUI), con la collaborazione della facoltà di Scienze politiche dell'Università di Pisa, promuove a Pisa il convegno internazionale di studi "Le istituzioni universitarie e il Sessantotto", in programma il 15 e 16 dicembre nell'Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza. Il convegno mira anzitutto ad indagare un aspetto fin qui solo in parte analizzato dagli studiosi della storia del Sessantotto, ovvero quello configurato dall'azione sviluppata dagli organi istituzionali degli atenei, dalle autorità accademiche, dalle associazioni – sindacali e non – che rappresentavano docenti, assistenti, incaricati e studenti negli anni delle agitazioni studentesche.
Per la prima volta, dunque, si non si proporrà una storia della rivolta studentesca avviatasi a partire dalla fine degli anni Sessanta, ma si concentrerà l'attenzione in maniera sistematica su come le istituzioni universitarie e le autorità accademiche (ministri, rettori, membri del Senato Accademico, presidi, singoli docenti, sindacati, formazioni politiche studentesche) reagirono di fronte alle sollecitazioni che provenivano in primo luogo dal mondo studentesco. Un mondo studentesco impegnato in occupazioni, manifestazioni e cortei, ma anche nell'elaborazione di importanti documenti teorici, come le "Tesi della Sapienza", che segnarono la storia del Sessantotto e vennero elaborate proprio nel Palazzo della Sapienza di Pisa nel febbraio 1967.
Il convegno, la cui organizzazione scientifica è stata curata da Romano Paolo Coppini e Alessandro Breccia dell'Università di Pisa, e da Marzio A. Romani dell'Università Bocconi di Milano, si aprirà il 15 dicembre alle 9 proponendo un confronto tra il contesto internazionale e il caso italiano. La prima sessione ospiterà in primo luogo gli interventi di Roger Geiger, docente presso l'Università della Pennsylvania, che tratterà di quanto accadde negli Stati Uniti, e di Jean-Philippe Legois (Centro di Studi di Aubervilliers, Francia), che invece traccerà un quadro di quanto avvenuto in Europa, in particolare in Francia e Germania. Due i successivi interventi, dedicati al caso italiano: Francesco Bonini, dell'Università di Teramo, analizzerà i falliti tentativi di riforma del sistema universitario nazionale dal secondo dopoguerra fino alle mobilitazioni del Sessantotto, mentre Umberto Carpi, dell'Università di Pisa, proporrà una ricostruzione del declino delle rappresentanze "istituzionali" di docenti, assistenti e soprattutto studenti.
La seconda sessione, nel pomeriggio del 15 dicembre, sarà interamente dedicata a un caso decisivo nella storia del Sessantotto italiano, quello milanese, con interventi dedicati a tutti gli atenei del capoluogo lombardo (Marzio A. Romani si occuperà dell'Università Bocconi, Luciano Pero dell'Università Cattolica, Giancarlo Consonni del Politecnico, Brunello Vigezzi della Statale), mentre la terza sessione ospiterà un'ampia panoramica su quanto avvenne nei principali atenei della penisola interessati dalle agitazioni del Sessantotto, con relazioni dedicate alle vicende di Pisa (Alessandro Breccia dell'Università e Paola Carlucci della Scuola Normale), Padova (Alba Lazzaretto e Paola Caldognetto), Roma (Marco Paolino e Tommaso Dell'Era), Trento (Vincenzo Calì), Torino (Diego Giachetti), Pavia (Pierangelo Lombardi). Il 15 dicembre l'Università di Pisa ospiterà anche la riunione semestrale nazionale dei delegati degli 24 atenei italiani che aderiscono al CISUI.
Ripensare in modo critico il contributo che gli economisti italiani hanno dato al processo di formazione dello Stato italiano e di costruzione dell'identità nazionale, partendo dal "decennio di preparazione" tra 1850 e 1860 e fino al consolidamento del percorso unitario alla fine dell'Ottocento. Con questo obiettivo, da giovedì 1 a sabato 3 dicembre 2011 all'Hotel Bagni di San Giuliano Terme si terranno le giornate di studio su "Gli economisti italiani e la formazione dello Stato unitario (1850-1900)". L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, costituisce il tema centrale dell'XI congresso dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico (Aispe) ed è stata resa possibile grazie al contributo e al sostegno dell'Università di Pisa, del Comune di San Giuliano Terme e della Cassa di Risparmio di Lucca.
I lavori saranno aperti dai saluti del rettore Massimo Augello, che interverrà anche come presidente dell'Aispe. Seguirà una sessione plenaria introdotta e presieduta dall'economista Piero Barucci, già ministro del Tesoro nel primo governo Amato e nel governo Ciampi. Il giurista Paolo Grossi, membro della Corte Costituzionale, si soffermerà sul ruolo dei giuristi italiani nella formazione dello Stato nazionale; Riccardo Faucci, docente di Storia del pensiero economico all'Università di Pisa, farà una panoramica degli economisti italiani dal Risorgimento alla creazione dello Stato italiano; Marco Guidi, dell'Università di Pisa, e Giovanni Pavanelli, dell'Università di Torino, tratteranno i rapporti tra economisti, grande stampa quotidiana e formazione dell'opinione pubblica in età liberale.
Il convegno proseguirà con diverse sessioni dedicate al pensiero e all'azione degli economisti durante il Risorgimento; al ruolo cruciale svolto nelle aule parlamentari e in sede di governo nell'analizzare e contribuire a risolvere le complesse problematiche sociali e istituzionali innescate dal processo di unificazione; al contributo dato con riferimento al Mezzogiorno e a specifiche realtà regionali; alla partecipazione ai grandi dibattiti teorici e di politica economica; al ruolo degli studiosi di area cattolica e di quelli di area socialista. Un ampio numero di relazioni presenterà poi i risultati di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, coordinato a livello nazionale dal professor Augello, sul ruolo svolto dagli economisti italiani nella formazione dell'opinione pubblica in età liberale attraverso una sistematica collaborazione con la grande stampa quotidiana. Tra gli obiettivi dell'evento, che vedrà la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti italiani del settore, vi è anche quello di dimostrare l'attualità delle riflessioni dei nostri grandi studiosi del passato per analizzare e affrontare le grandi sfide cui è chiamato oggi il nostro paese.
Leggi il Programma del convegno.
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Venerdì 11 novembre, in occasione del centenario della nascita di Leonetto Amadei, Saulle Panizza, docente del dipartimento di Istituzioni, impresa e mercato dell'Ateneo pisano, coordinerà una giornata di studio dedicata al giurista e deputato socialista laureatosi all'Università di Pisa, che nel 1946 entrò a far parte dell'Assemblea Costituente contribuendo in modo particolare all'elaborazione della prima parte della Costituzione della Repubblica Italiana.
L'iniziativa, intitolata "Il contributo di Leonetto Amadei alla nascita e allo sviluppo dell'Italia democratica", si terrà a Pietrasanta nel Chiostro di Sant'Agostino a partire dalle ore 15. Vari studiosi terranno interventi che, oltre a tracciare il profilo umano della personalità, illustreranno i diversi versanti su cui si è incentrata l'attività dell'onorevole Amadei, dal politico al giurista, dalla partecipazione all'Assemblea costituente alla presidenza della Corte costituzionale.
La giornata di studi, che ha ottenuto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, fa parte delle celebrazioni dedicate al giurista organizzate dal Comune di Pietrasanta, il Comune di Seravezza, in collaborazione con il Circolo Culturale "Fratelli Rosselli" di Pietrasanta, con la Fondazione "Leonetto Amadei" e con l'Università di Pisa, comprendenti lo scoprimento di una targa presso la casa natale a Seravezza.