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A due laureati pisani il Premio della Società matematica europea
Sono stati assegnati ad Alessio Figalli e Corinna Ulcigrai, giovani ricercatori che si sono formati a Pisa, due dei premi attribuiti dalla Società matematica europea nell'ambito del sesto Congresso europeo del la disciplina che si è svolto negli scorsi giorni a Cracovia, in Polonia. Il prestigioso riconoscimento premia dieci studiosi europei con meno di 35 anni per i loro contributi eccellenti allo sviluppo della matematica. I vincitori sono stati scelti da una giuria composta da 15 matematici di fama internazionale, che operano in settori diversi, e presieduta dalla professoressa Frances Kirwan, dell'Università di Oxford. I due laureati pisani sono stati gli unici italiani a essere scelti.
Alessio Figalli, nato a Roma nel 1984, ha conseguito all'Università di Pisa la laurea triennale nel 2004 e quella specialistica nel 2006, sempre in in Matematica, prima di ottenere il dottorato congiunto tra Scuola Normale Superiore e Ecole Normale Supérieure di Lione nel 2007. Attualmente è professore alla University of Texas di Austin. Ha ricevuto il premio "per i fondamentali contributi alla teoria della regolarità per mappe di trasporto ottimale, alla versione quantitativa di disuguaglianze geometriche e funzionali e alla soluzione parziale delle congetture di Mather e Mané nella teoria dei sistemi dinamici".
Corinna Ulcigrai, nata a Trieste nel 1980, si è laureata in Matematica con il vecchio ordinamento nel 2002, discutendo una tesi dal titolo "Proprietà ergodiche di trasformazioni di scambio di intervalli e foliazioni misurate su superfici". Ha quindi conseguito il PhD in Matematica all'Università di Princeton nel 2007, data in cui è diventata lettrice e RCUK Fellow all'Università di Bristol. Si è aggiudicata il premio per aver fatto "progredire la comprensione dei sistemi dinamici e le caratterizzazioni matematiche del caos, e soprattutto risolvere una lunga questione fondamentale sulla proprietà di miscelazione per i flussi di superficie a livello locale Hamiltoniani".
L’esperienza degli studenti pisani agli Youth Summits di Washington
"Innanzitutto la consapevolezza che, attraverso il dialogo e il confronto, trovare politiche condivise non è impossibile. Poi il senso di piacevolezza per l'essersi sentiti, anche se solo per una settimana, tutti uguali, semplicemente cittadini del mondo". Forse sono queste le parole che meglio riassumono l'esperienza vissuta dai due studenti pisani di Scienze politiche che, all'inizio di giugno, hanno partecipato ai G8 & G20 Youth Summits di Washington, il più importante evento diplomatico giovanile a livello mondiale. Dario Mazzella, 27 anni di La Spezia, e Claudia Vanni, 22 anni di Pisa, hanno avuto un ruolo da protagonisti nella delegazione italiana che si è confrontata con i ragazzi provenienti da altre 20 nazioni, ricoprendo rispettivamente le cariche di "Capo di Stato" e "Press Agent".
I due ragazzi hanno raccontato la loro esperienza nel corso di un incontro che si è tenuto in rettorato e a cui hanno partecipato anche il prorettore per gli studenti Rosalba Tognetti e il preside della facoltà di Scienze politiche Claudio Palazzolo, che hanno sostenuto l'iniziativa. "Per il secondo anno consecutivo, l'Università di Pisa ha visto scegliere tra i propri studenti alcuni membri della delegazione che ha rappresentato l'Italia ai G8 & G20 Youth Summits", ha ricordato la professoressa Tognetti. "Infatti, già l'anno scorso, una studentessa della facoltà di Economia era stata selezionata per l'incontro di Parigi come ministro dell'Economia. Come università siamo convinti che queste esperienze sul campo siano fondamentali per formare i nostri ragazzi". Da parte sua, il professor Palazzolo ha sottolineato che gli studi internazionali, che sono il tratto comune del percorso universitario di Mazzella e di Vanni, rappresentano il terreno più fertile non solo per comprendere la complessità contemporanea ma per dare appunto concretezza, il senso di un progetto pratico, a questa comprensione.
Dario Mazzella e Claudia Vanni hanno vissuto per una settimana nel campus della George Washington University insieme agli altri otto delegati italiani e ai duecento giovani rappresentanti degli altri paesi. Ogni giorno i team si sono riuniti per discutere di temi di rilevanza mondiale, dalle politiche ambientali, alla difesa, all'economia. Ogni "ministro" incontrava poi i colleghi degli altri paesi per discutere e trovare soluzioni che, alla fine della settimana di negoziazioni, sono state riassunte in un documento finale, poi trasmesso al tavolo dei "Grandi" riuniti al G20 ufficiale, in programma pochi giorni dopo, a Los Cabos, in Messico.
"I settori della Difesa e della Finanza hanno raggiunto risultati sorprendenti", hanno raccontato Dario e Claudia. "Nonostante l'iniziale contrarietà della Russia, grazie alla mediazione dei Paesi dell'UE è stato raggiunto l'accordo sullo scudo antimissilistico europeo, mentre il comitato sulla Finanza ha proposto un meccanismo di controllo sugli "Hedge Fund", di cui poi i "Grandi" hanno ridiscusso al vertice ufficiale". E un ruolo fondamentale è stato giocato proprio da Dario Mazzella, che come mediatore è riuscito ad abbattere le tensioni tra paesi occidentali e BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) nel settore ambientale. Mentre Claudia Vanni è stata la "voce" ufficiale da Washington, tenendo un report giornaliero del summit - pubblicato anche sul sito dell'Università di Pisa - e scrivendo anche per giornali on line statunitensi.
Il bilancio dei Summits di Washington è sicuramente positivo per i due ragazzi, che hanno vissuto un'esperienza unica nel loro percorso formativo. Dario è laureato in Scienze politiche e internazionali con 110/110 all'Università di Pisa e ha una laurea specialistica in Politiche e Relazioni Internazionali, oltre che un master in Governance politica; è attualmente iscritto al primo anno del corso di dottorato in Geopolitica, sempre presso la facoltà di Scienze politiche dell'ateneo pisano. Claudia si è laureata in Scienze politiche internazionali pochi giorni dopo il rientro da Washington ed è giornalista pubblicista iscritta all'Ordine della Toscana; ha iniziato a esercitare la professione all'età di 17 anni, facendo esperienze nel campo del giornalismo televisivo, presso un'emittente locale, 50Canale; ha poi sperimentato il giornalismo radiofonico e l'ufficio stampa.
Leggi il Diario da Washington di Claudia Vanni.
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