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E’ in arrivo una “nuova fisica”?
C’è anche l’Università di Pisa nell’esperimento NA62 condotto al CERN di Ginevra che potrebbe annunciare una rivoluzione nel mondo della fisica. Al centro di tutto ci sono le osservazioni su una rarissima forma di decadimento che avviene soltanto una volta ogni dieci miliardi di casi di una particella chiamata 'kaone' scoperta quasi 80 anni fa.
Secondo gli scienziati, i risultati ottenuti dall’esperimento NA62 sono ancora compatibili con le previsioni del Modello Standard, la teoria di riferimento della fisica che descrive il comportamento di tutte le particelle, ma se ne discostano un poco. Gli eventi osservati, infatti, sono del 50% più numerosi del previsto. Ciò potrebbe essere dovuto all’effetto di particelle sconosciute, e non previste dal Modello Standard, che aumentano la probabilità di questo fenomeno.
“Il gruppo di Pisa, che comprende alcuni docenti dell’Ateneo e personale della sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha contribuito in modo essenziale a numerosi aspetti della costruzione del raffinato apparato sperimentale, in particolare negli ultimi anni realizzando il sistema elettronico di selezione e lettura dei moltissimi dati raccolti e contribuendo alla loro analisi”, racconta Marco Sozzi, professore del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.
“Le particelle K – continua Sozzi - sono estremamente sensibili a fenomeni anche molto piccoli ed elusivi, e quindi permettono di mettere alla prova le attuali teorie sulla composizione dell'universo con una precisione difficilmente raggiungibile in altro modo”.
L'esperimento NA62 è frutto di una collaborazione internazionale ed è coordinato dall'ottobre 2022 da Giuseppe Ruggiero, ricercatore all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e professore all'Università di Firenze.
Al via il corso di perfezionamento "AI 4 YOUR BUSINESS"
Venerdì 27 settembre 2024 si è tenuto il workshop di apertura del Corso di perfezionamento Executive "AI 4 YOUR BUSINESS" organizzato dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa con il Consorzio Quinn, dal titolo "Information Technology: Un ruolo sempre più centrale e un catalizzatore per le strategie aziendali". L'evento ha rappresentato un'importante occasione per discutere il ruolo crescente dell'intelligenza artificiale come strumento essenziale per la trasformazione digitale delle aziende.
Il corso accoglie 17 partecipanti, provenienti da vari background accademici e professionali, che hanno iniziato un percorso di crescita volto a sviluppare competenze trasversali e una visione strategica sull’utilizzo delle tecnologie digitali nel contesto aziendale. Il workshop ha segnato l’inizio di un programma formativo che mira a fornire gli strumenti necessari per affrontare le sfide del futuro e guidare le imprese nel cambiamento che si concluderà a gennaio 2025.
Il workshop è iniziato con i saluti istituzionali di Vincenzo Ambriola, direttore del Dipartimento di Informatica, che ha sottolineato come l'intelligenza artificiale sia ormai parte integrante della nostra quotidianità e della necessità di formare professionisti consapevoli. Caterina Rizzo, delegata alla Formazione continua dell'Università di Pisa, ha evidenziato l'importanza di un life-long learning multidisciplinare e della collaborazione tra dipartimenti per affrontare tematiche sempre più complesse e in continua evoluzione. Giuseppe D'Onza, delegato al Bilancio dell'Università e membro del Consiglio del corso, ha rimarcato il bisogno di formare figure professionali in grado di rispondere alla crescente richiesta di competenze trasversali da parte delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Anna Monreale, delegata ai Master e direttrice del Master in Big Data Analytics & Social Mining, ha concluso i saluti istituzionali, sottolineando come questo corso rappresenti un consolidamento delle collaborazioni tra diverse realtà accademiche e professionali.
Mariarita Pierotti, direttrice del corso, ha introdotto i partecipanti, evidenziando l'importanza di un programma formativo che unisce teoria e pratica per affrontare le sfide del presente e del futuro delle aziende. Giacomo Petrini, Head of Advanced Education del Consorzio Quinn, ha rimarcato come l’intelligenza artificiale rappresenti una leva strategica per il business moderno.
Durante il workshop, numerosi esperti del settore hanno condiviso le loro testimonianze, provenienti da realtà come la Scuola Superiore Sant'Anna, SoBigData, AI-LOG, 3logic, Saipem, Wolters & Kluwer, Kode, Geckosoft e AlmaWave. Questi interventi hanno messo in luce il valore della contaminazione tra discipline economico-aziendali e informatiche, evidenziando l'importanza di un approccio integrato alla trasformazione digitale.