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Arriva "Pianola", il nuovo laboratorio all'avanguardia per lo studio del metabolismo
Da oggi l’Aoup dispone di un allestimento tecnologico all’avanguardia, il nuovo laboratorio PIANOLA (PerturbatIonAl NeurO Lab) per lo studio del metabolismo e del sistema nervoso centrale, con un’apparecchiatura tra le poche attualmente disponibili a livello europeo, fortemente voluta dall’Università di Pisa e acquisita grazie al Centro per l’integrazione della strumentazione scientifica (Cisup).
L’inaugurazione questo pomeriggio, nell’Unità operativa di Malattie metaboliche e Diabetologia diretta dal professore Stefano Del Prato - dove le attrezzature sono state collocate con il supporto tecnico/logistico di Aoup - alla presenza del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, del direttore generale dell’Aoup Silvia Briani, del presidente della Scuola interdipartimentale di Medicina Riccardo Zucchi e del direttore del Cisup Simone Capaccioli.
Nato da un’idea di Giuseppe Daniele, professore associato di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa (nonché dirigente medico nella suddetta struttura), condivisa anche da altri docenti e ricercatori dell’ateneo pisano, il laboratorio PIANOLA dispone di una raffinata e innovativa strumentazione scientifica che include un elettroencefalografo ad alta densità (256 canali) compatibile con risonanza magnetica e stimolazione magnetica trans-cranica, uno stimolatore magnetico trans-cranico guidato da un neuro-navigatore e braccio robotico e uno spettroscopio funzionale cerebrale.
“La mission del nuovo laboratorio - dichiara Giuseppe Daniele - è di studiare aspetti innovativi della biologia del sistema nervoso centrale e del metabolismo e di individuare, comprendere ed eventualmente modificare i meccanismi e le alterazioni neurobiologiche sottese alla patologia di interesse, metabolica e internistica in senso più ampio”.
“È per questo - aggiunge Angela Dardano, ricercatrice al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale e dirigente medico nella medesima struttura - che il laboratorio PIANOLA può essere considerato un luogo di ricerca sperimentale, ma con una forte implicazione clinica, trasversale a diverse discipline”.
Il laboratorio sarà aperto alla collaborazione con altri ambiti specialistici che potranno ampliare lo spettro di applicazione dello strumento che potrebbe, in un breve futuro, trovare anche indicazioni diagnostiche per patologie neurologiche di vario tipo. “Inoltre - sostiene il professore Del Prato - esso è un’ulteriore dimostrazione della stretta collaborazione tra Università di Pisa e Azienda ospedaliera a sostegno dello sviluppo di tecnologie d’avanguardia per la ricerca medica e per la salute”.
“Con l’inaugurazione del PerturbatIonAl NeurO Lab il nostro Ateneo e l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana si dotano di un laboratorio integrato unico sul territorio nazionale - ha commentato il Rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - L’eccezionalità di questa nuova struttura, non potrà che incrementare il prestigio e la capacità attrattiva del nostro Ateneo sia a livello nazionale che internazionale, permettendo lo sviluppo di nuove e importanti collaborazioni scientifiche. Oltre a renderci ancor più competitivi nell’accesso ai programmi europei di finanziamento dell’attività di ricerca.”
“In un ospedale ad alta specializzazione come questo – conclude il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani – la sinergia fra ricerca, assistenza e innovazione tecnologica grazie a collaborazioni multidisciplinari con figure non solo sanitarie è la vera chiave dello sviluppo e delle migliori soluzioni terapeutiche per la salute dei pazienti che si rivolgono a noi. D’altronde Pisa è da sempre all’avanguardia per gli studi sul metabolismo e quindi questo nuovo laboratorio ci riempie di orgoglio nella partnership con l’Università di Pisa che ci supporta sempre nelle scelte strategiche che vengono fatte”.
(Fonte Ufficio stampa AOUP).
L’Orto Botanico di Pisa primo in Italia a rendere consultabile virtualmente il proprio patrimonio di piante
L’Orto Botanico di Pisa è il primo in Italia a rendere consultabile virtualmente il proprio patrimonio di piante, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo. Da novembre è infatti on line e liberamente accessibile la piattaforma U-plant DISCOVER, l’archivio delle collezioni coltivate in continuo aggiornamento frutto della collaborazione con il Sistema informatico di Ateneo.
Il progetto sarà ufficialmente presentato al pubblico il 20 novembre alle ore 11:00 nell’aula Savi dell’Orto e Museo Botanico e in streaming Nell’occasione interverranno Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico, Pietro Picconi, programmatore del Sistema Informatico di Ateneo, e Marco D’Antraccoli, curatore dell’Orto Botanico. Seguirà quindi una breve visita guidata dell’Orto per provare U-plant DISCOVER.
"In questa piattaforma si ‘incontrano’ due importanti eccellenze pisane che corrispondono ad altrettanti primati dell’Università di Pisa – ha dichiarato Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa - Da un lato il più antico Orto Botanico universitario al mondo, dall’altro il know-how tecnologico di un Ateneo che, 60 anni fa, ha creato il primo computer scientifico italiano e nel 1969 istituito il primo corso di laurea in informatica d’Italia”.
La piattaforma permette di fare sia ricerche semplici sia avanzate, con una galleria che mette in evidenza le ultime acquisizioni, e una serie di possibili ricerche tematiche. Ogni esemplare in coltivazione ha una scheda dedicata che riporta le principali informazioni sulla provenienza del materiale, la posizione esatta nell’Orto Botanico e una galleria fotografica in continua crescita, alla quale anche i visitatori potranno contribuire.
“La disponibilità per il pubblico di tutte le informazioni associate agli esemplari in coltivazione è un significativo passo in avanti verso una fruizione sempre più approfondita e moderna delle nostre collezioni, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo. Siamo la prima struttura in Italia, e tra le poche nel panorama internazionale, a disporre di uno strumento del genere” continua Marco D’Antraccoli.
“Siamo convinti - conclude Lorenzo Peruzzi - che questo strumento possa valorizzare ancora di più le nostre collezioni. Chiunque, d’ora in poi, potrà sapere quali specie stiamo coltivando e verificare la loro esatta collocazione nell’Orto Botanico”.