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Riccardo Zucchi è il nuovo rettore dell'Università di Pisa
Nella mattinata di mercoledì 2 novembre si è insediato ufficialmente a Palazzo alla Giornata il professor Riccardo Zucchi, rettore dell'Università di Pisa per il periodo che va dal 1 novembre 2022 al 31 ottobre 2028. Tra i suoi primi atti, il neo rettore ha inviato un video saluto alla comunità accademica - studentesse e studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti - per chiedere sostegno, partecipazione e anche entusiasmo nell'affrontare questa sfida.
“Per riuscire a far fronte ai tempi chi si prospettano, non necessariamente tranquilli perché dopo la pandemia altri problemi e altre emergenze ci stanno sfiorando - ha detto il rettore Riccardo Zucchi - dobbiamo lavorare come una comunità organica in cui tutte le parti hanno la loro autonomia, ma contribuiscono al fine globale interagendo in modo virtuoso tra loro. Chiedo quindi il sostegno, la partecipazione e, se permettete, anche l’entusiasmo di tutte le componenti del mondo universitario: prima di tutto le studentesse e gli studenti, che devono contribuire anche alle decisioni strategiche relative all’Università e al suo futuro; poi le colleghe e i colleghi del personale tecnico-amministrativo e delle varie fasce della docenza nella loro varietà di estrazione, di competenza e di capacità. Tutti devono contribuire a questo sforzo comune, essere propositivi e, per favore, aiutare il rettore a cercare di ottenere una sintesi alla quale mi impegno, ma alla quale non posso riuscire senza l’aiuto di tutti”.
È online "Northern Wind”, la mostra virtuale che racconta la storia della Nazione Olandese Alemanna
In occasione del convegno internazionale "La congregazione e la nazione olandese-alemanna di Livorno: 400 anni di storia” organizzato a Livorno dal 27 al 29 ottobre 2022, è stata inaugurata la mostra virtuale “Northern Wind. Quattrocento anni della Congregazione Olandese Alemanna a Livorno” a cura della professoressa Cinzia Maria Sicca, docente di Storia dell'Arte Moderna all'Università di Pisa, e Sivia Papini. Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Livorno, Fondazione Livorno Arte e Cultura e dell’Università di Pisa, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il quarto centenario dalla fondazione della Congregazione Olandese-Alemanna di Livorno. Il sito web è ospitato su server dell’Università di Pisa.
Clicca qui per visitare la mostra. Le pagine della mostra possono essere scaricate per uso privato come catalogo in pdf.
"Northern Wind" vuole commemorare la storia, le figure e le opere della Nazione Olandese Alemanna, nata a Livorno 400 anni fa dall’unione dei primi mercanti fiamminghi e tedeschi operanti nel porto. A partire dal XVII secolo, la Nazione (poi costituitasi in Congregazione) raccolse residenti stranieri di varie nazionalità tra cui Olandesi, Fiamminghi, Svizzeri, Scandinavi e, talvolta, Francesi. L’impossibilità di riunire fisicamente nello stesso luogo e nello stesso periodo opere conservate in svariati musei non solo europei ha suggerito di ricorrere ad una mostra virtuale, che raccoglie una serie di testimonianze visive sicuramente associate a membri di questa nutrita comunità.
Divise in tre sezioni tematiche, le opere incluse nella mostra illustrano i molteplici legami che unirono, e uniscono ancora oggi, i Nordici al porto toscano. Il titolo "Northern Wind" vuole evocare non solo la ventata di aria fresca, sotto un profilo economico e culturale, che i membri della Nazione portarono dal Nord Europa alla città ma anche le vele spiegate dei vascelli con cui essi solcavano il mare arrivando e partendo dal porto toscano.
Un altro aspetto saliente della vita dei Nordici a Livorno è il distacco dai familiari e dal loro luogo di origine. Nelle opere selezionate, a partire dal dettaglio del dipinto di Gabriel Metsu (1629-1667), "Donna che legge una lettera” (Dublino, National Gallery of Ireland) scelto per l’immagine di copertina, è possibile avvertire il tema dell’assenza e del distacco che sottendevano la vita di chi si dedicava, o aveva parenti dediti, all’attività mercantile e navale. La circolazione in ambito nordico di numerose raffigurazioni di Livorno va in parte ripensata sulla scorta dei legami affettivi o lavorativi che univano le famiglie dei Paesi Bassi, della Germania o dei paesi Scandinavi al porto toscano. In un flusso ininterrotto di merci e persone, il legame tra Livorno e la Nazione Olandese-Alemanna andò a toccare e ad influenzare la cultura di entrambi i poli qui presi in considerazione. Grazie alle fotografie ad alta risoluzione e alle schede storico critiche che le accompagnano – curate da storici e storici dell’arte le cui ricerche si concentrano da tempo su Livorno – è possibile osservare le ventiquattro opere della mostra sotto una nuova luce, scoprendo in esse dettagli ed informazioni inedite.