Soft skills che favoriscono l’occupabilità dei laureati: al via il progetto ULISSE
Si è svolto all’Università di Pisa l’1 e 2 ottobre il kick-off meeting del progetto ULISSE, Understanding, Learning and Improving Soft Skills for Employability che l’Università di Pisa si è aggiudicato nell’ambito della Call 2018 – KA203 - Erasmus+ “Strategic Partnerships for Higher Education”.
“Il progetto – dichiara il professor Rossano Massai, delegato di Ateneo al Job Placement – è stato presentato dall’Unità Career Service della Direzione Servizi per la Didattica e l’Internazionalizzazione con l’obiettivo di analizzare e sviluppare le competenze più importanti per il mondo del lavoro al fine di favorire l’inserimento professionale dei laureati”.
Responsabile scientifico è il professor Gualtiero Fantoni del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. "ULISSE – sostiene il professor Fantoni – ha una componente di ricerca che mira a gettare luce sulla definizione di “soft skill” con l’obiettivo di delimitare i confini di ciò che viene considerato “soft” e ciò che non lo è, chiarendo la vera natura delle diverse competenze. La prima fase del progetto consisterà in un’analisi, condotta con tecniche di text mining, delle informazioni su annunci di lavoro disponibili presso i Career Service delle Università partner, ma anche in letteratura e in database esterni. Ciò consentirà di analizzare in maniera puntuale le competenze trasversali maggiormente richieste dalle aziende e di progettare su tale base delle attività formative specifiche che consentiranno di implementare queste competenze.
ULISSE con un punteggio di 91,5/100 è stato uno dei 16 progetti selezionati a livello nazionale su 64 candidature. L’Università avrà il ruolo di capofila di un partenariato che include l’Università Miguel Hernandez di Elche (Spagna), il Politecnico di Porto (Portogallo), l’Università Latvijas (Lettonia), e l’azienda spin-off dell’Ateneo Errequadro. Il budget del progetto è pari a € 384.639.
Banca ore per il servizio di babysitting del CUG
Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) dell’Ateneo, nell’ambito delle Azioni positive rivolte a tutte/i le/i componenti della comunità universitaria pisana, ha istituito la Banca ore per il servizio di babysitting con carattere annuale.
Con tale iniziativa si intende fornire un contributo di natura finanziaria a tutte/i coloro che necessitano del servizio di baby sitter destinato alla cura dei/delle propri/e figli/e piccoli/e.
Facendo seguito al primo avviso della primavera scorsa, e come annunciato nella medesima occasione, le/i nuove/i interessate/i sono invitate/i a iscriversi all’apposito Albo della banca ore dei fruitori dei servizi di babysitteraggio che sarà istituito presso la Segreteria amministrativa del CUG, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. specificandone chiaramente l’oggetto, entro mercoledì 31 ottobre p.v..
Coloro che si saranno iscritti potranno usufruire di un rimborso annuale rispetto al costo sostenuto dietro presentazione delle apposite ricevute e/o fatture rilasciate dal prestatore del servizio, nonché di dichiarazione ISEE relativa al nucleo familiare, nei termini che saranno comunicati successivamente.
Per tale azione il CUG ha previsto uno stanziamento complessivo di € 15.000,00 (Euro quindicimila/00) per cui con successiva comunicazione rivolta agli iscritti alla Banca ore sarà comunicata la graduazione in fasce di reddito ISEE e la conseguente entità del contributo.
Avviso di fabbisogno interno per "Supporto alle attività di monitoraggio e valutazione di impatto sociale"
Note of the Rector of the University of Pisa: Ethical proceedings against Alessandro Strumia
The Rector of the University of Pisa, after examining the 26 slides entitled “The Theory Gender Talk” presented by Professor Alessandro Strumia at the Cern on September, 28 and followed by several reported violations of the University Community fundamental values, being considered well founded, has opened an ethical investigation of Professor Strumia, therefore sending all necessary documentation to the Ethical Committee of the University.
The Committee will investigate Professor Strumia's behaviour, also considering an eventual Disciplinary Board involvement, in order to verify any possible further contravention of academics code of conduct.
Corso di fotografia del CRDU 2018
Sabato mattina 6 ottobre si chiuderanno le iscrizioni al Corso di Fotografia 2018, che inizierà il prossimo 8 ottobre e si svolgerà di lunedì sera alle 21,15 presso la sede del CRDU La Carraia.
Saranno diciotto incontri settimanali, ai quali si aggiungeranno due o più uscite fotografiche, condotti da Bruno Sereni.
Inizialmente non è necessario possedere un apparecchio fotografico, si valuterà insieme in seguito cosa è più adatto.
Ricordiamo che gli iscritti al corso possono partecipare alle riunioni del Circolo Fotografico Pisano, che si tengono a candenza bisettimanale il giovedi alle 21 sempre presso la sede.
Per informazioni: Bruno Sereni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3476244042
Le prenotazioni si raccolgono presso Foto Ottica Allegrini, Borgo Stretto 49 Pisa (chiedere di Franco).
Nota del rettore dell’Università di Pisa: avvio procedimento etico a carico di Alessandro Strumia
Il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, dopo aver preso visione delle 26 slides presentate dal professor Alessandro Strumia al Cern in data 28 settembre scorso, intitolate “Theory Gender Talk”, cui seguivano numerose denunce di violazione dei valori fondamentali della comunità universitaria, ritenendo queste ultime fondate, ha provveduto all’apertura del procedimento etico avverso Strumia, trasmettendo tutta la documentazione in merito alla Commissione etica dell’Ateneo.
La Commissione procederà ad esaminare il comportamento tenuto, valutando se del caso di investire anche il Collegio di disciplina per verificare eventuali ulteriori violazioni delle norme che devono guidare la condotta dei professori universitari.
Corso di fotografia del CRDU 2018
Sabato mattina 6 ottobre si chiuderanno le iscrizioni al Corso di Fotografia 2018, che inizierà il prossimo 8 ottobre e si svolgerà di lunedì sera alle 21,15 presso la sede del CRDU La Carraia.
Saranno diciotto incontri settimanali, ai quali si aggiungeranno due o più uscite fotografiche, condotti da Bruno Sereni.
Inizialmente non è necessario possedere un apparecchio fotografico, si valuterà insieme in seguito cosa è più adatto.
Ricordiamo che gli iscritti al corso possono partecipare alle riunioni del Circolo Fotografico Pisano, che si tengono a candenza bisettimanale il giovedi alle 21 sempre presso la sede.
Per informazioni: Bruno Sereni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3476244042
Le prenotazioni si raccolgono presso Foto Ottica Allegrini, Borgo Stretto 49 Pisa (chiedere di Franco).
Luca, studente con la sindrome "X fragile", si laurea alla magistrale con il massimo dei voti
"Quando, alla fine del corso di studio, mi sono trovato a dover scegliere l'argomento per la tesi, non ho avuto dubbi: raccontare una storia, la mia. Così mi sono messo alla prova con questo tentativo di scrittura scenografica autobiografica". Con queste parole Luca Razzauti, studente affetto dalla sindrome "X fragile", ha introdotto la discussione della sua tesi al corso di laurea magistrale in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media. Il lavoro - dal titolo "Il percorso. Vicissitudini di una persona particolare che aspira a conquistare il diritto di vivere la propria vita" - è stato presentato lunedì 1 ottobre al Polo Piagge, davanti al relatore Maurizio Ambrosini, alla co-relatrice Elena Marcheschi e alla Commissione di laurea presieduta dalla professoressa Sandra Lischi. Erano presenti il rettore Paolo Mancarella, il delegato per la disabilità, Luca Fanucci, e Federica Gorrasi, responsabile dell'USID-Ufficio servizi per l'integrazione di studenti con disabilità, la struttura che ha accompagnato Luca lungo il cammino universitario. Alla fine Luca Razzauti ha conseguito il titolo con il massimo dei voti e la lode.
Nella foto, da sinistra, il professor Fanucci, il rettore Mancarella e Luca davanti alla Commissione di laurea.
"Ho seguito Luca in tutto il suo percorso formativo - ha detto il rettore Paolo Mancarella - imparando ad apprezzare la forza e il coraggio con cui riesce quotidianamente a superare gli ostacoli dovuti alla sua condizione. Per me, per gli operatori che lo hanno supportato e soprattutto per tutti i giovani che affrontano, a volte con un senso di smarrimento, il percorso di studi universitario, la storia di Luca rappresenta una bellissima lezione di vita, di dignità e di determinazione. La sua carriera nella nostra Università è per tutti noi motivo di orgoglio e per questo voglio ringraziare lo staff dell'USID e la squadra di studenti tutor e compagni di studio che lo hanno accompagnato in questi anni, così come i docenti che Luca ha incontrato. Qualunque scelta possa fare ora, auguro a Luca il massimo della fortuna e tanta felicità, e lo ringrazio di cuore per quanto è riuscito a trasmetterci in tutti questi anni".
Il momento della proclamazione.
Luca Razzauti, 31 anni, di origini livornesi, è affetto dalla sindrome "X fragile", una patologia che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa. Nel 2014 si è laureato in Discipline dello spettacolo e della comunicazione, sempre all'Università di Pisa, con 110 e lode. Nella sua carriera da studente è stato coadiuvato da tutor che lo hanno affiancato durante le attività didattiche e ha sostenuto gli esami in forma scritta utilizzando la "Comunicazione Facilitata Alfabetica" (CFA).
"Ancora una volta mi trovo a dover ringraziare l’Università di Pisa che mi ha permesso di conseguire questo nuovo traguardo della laurea magistrale - ha scritto Luca Razzauti - Quando ho scelto l'argomento della tesi ero titubante per il timore di scadere nella banalità. Una sensazione di inadeguatezza data dal confronto della mia semplice storia con quelle importanti di eroi antichi e moderni. Mi ha aiutato a uscire da questa incertezza (non del tutto) la riflessione sul film 'Ovosodo', di Paolo Virzì, incentrato su un personaggio antieroico per eccellenza che, nonostante tutto, esce dalla storia con una sua umanità piena di dignità".
Un momento della discussione.
Luca ha quindi continuato che "così ho iniziato a scrivere. Nel vedere riflessa nello specchio della scrittura la mia vita, mi sono reso conto che per superare i passaggi più impervi ho dovuto attingere ad energie interiori che neppure immaginavo di possedere; ho compreso che essere parte di una comunità affettivamente ricca mi permette di guardare ad un futuro incerto e nebuloso senza perdere la speranza. La speranza di realizzare il sogno di una vita indipendente, nonostante la necessaria presenza di un tutor, fondata sullo sfruttamento della mia capacità espressiva attraverso il canale della scrittura”.
Unipiù - guida all'Università di Pisa
Grande successo di "Face" protagonista della robot opera "Dr. Streben"
Per la prima volta, la robotica e l’opera si fondono e danno vita alla “Robot opera”, dove cantanti lirici e il robot umanoide Face, sviluppato al Centro di ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa si sono divisi la scena, conquistando l’esigente pubblico di uno dei templi della lirica italiana, quello del “Gran teatro Giacomo Puccini”, a Torre del Lago, in Versilia, a due passi dalla villa dove il maestro trovò l’ispirazione per alcune delle due arie più famose. Quella andata in scena sabato 29 settembre, nell’ambito del Festival internazionale della robotica di Pisa, è stata un’opera da doppio debutto, sia per la presenza di Face, sia per “Dr. Streben” – questo il titolo della “Robot Opera”, mai rappresentata in precedenza, su musiche del maestro compositore Girolamo Deraco. La platea è stata conquistata da questa insolita commistione tra ricerca tecnologica, applicata a una delle espressioni artistiche italiane per eccellenza, e lirica, da questi continui rimandi a tradizione, anche per lo svolgersi della vicenda, e innovazione.
La “Robot opera da camera, per soprano, tenore, baritono, robot ed ensemble” – questo il nome completo, con il termine “robot” mai entrato finora in un titolo lirico – è andata alla ricerca di nuovi linguaggi e di espressioni innovative, senza dimenticare il ruolo fondamentale delle persone. L’opera con Face al centro della scena non si sarebbe realizzata senza l’apporto di cantanti e musicisti. La “Robot Opera” è nata da un’alleanza stretta tra Festival della robotica, dal direttore organizzativo Franco Mosca in particolare, con la Fondazione Festival Pucciniano e con “Cluster”, associazione di compositori e musicisti contemporanei lucchesi, diretta da Girolamo Deraco, autore delle musiche, insieme a Vincenzo Reale, che ha curato il libretto. L’ “opera robotica” che ne è risultata si è rivelata in linea con la tradizione lirica e con l’innovazione offerta dai risultati della ricerca scientifica condotta ai massimi livelli, come quella del Centro di ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa. In sala Danilo De Rossi, ordinario di Bioingegneria Elettronica e Informatica dell’Università di Pisa e creatore di “Face”, l’umanoide capace di interagire in maniera empatica con le persone attraverso una forma di comunicazione non verbale.
Attraverso sensori posizionati sulla testa, Face orienta lo sguardo verso l’interlocutore umano, ne analizza le espressioni facciali e la gestualità e ne inferisce lo stato emotivo. Sulla base dello stato mentale, Face inizia una comunicazione non verbale attraverso espressioni facciali, sguardi e ammiccamenti, per stabilire un dialogo empatico. La struttura del volto del robot comprende 32 micromotori, posti tra l’epidermide e la struttura ossea che, in modo analogo ai muscoli facciali, permettono di controllare ogni minimo movimento del viso e generare un’ enorme quantità di espressioni anche molto complesse. Face è utilizzato anche come strumento per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale e per approfondire l’interazione sociale e affettiva tra uomo e robot.
Il libretto della “Robot opera” è stato quindi pensato anche per Face e per narrare la vicenda di uno scienziato, il Dr. Streben che, lentamente, finisce per innamorarsi della creatura che ricorda la sua amata e scomparsa Galatea. Ma consapevole del fatto che Face (Umy nella “robot Opera”) non potrà diventare una donna, decide di trasformarsi lui stesso in un Cyborg, grazie a Mexos, una sorta di esoscheletro collegato al computer. La “fusione” avrà effetto e il drone, immobile sul palco dall’inizio, inquadrerà la mano di Umy e quella dello scienziato che si uniscono, proprio come avviene nel “Giudizio universale” di Michelangelo.
“L’opera è la forma d’arte più complessa che esista – ha sottolineato il direttore organizzativo del Festival internazionale della robotica, Franco Mosca – perché include tutte le altre forme e le plasma attraverso la forza della musica. Da oggi, per la prima volta nella storia, anche un robot umanoide è stato protagonista in scena. Questo evento ha rappresentato un ulteriore passo in avanti, sia per l’arte sia per la ricerca scientifica”.
La “robot opera” ha ricevuto il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana (BVLG), Teatro del Giglio, Club Unesco Lucca, Ambasciata Messicana, Città di Viareggio, Kedrion, Fondazione Italia – Giappone, Antica Norcineria, Congreso de la Naciòn – Centro Cultural de la Republica CABILDO. La “robot opera” ha visto il contributo dei soci musicisti di “Cluster”, Lorenzo Cominelli, Roberto Garofalo, Paolo Mirabelli, dei cantanti Marco Mustaro, Maria Elena Romanazzi, Lorenzo Martinuzzi, dell’ Etymos Ensemble: Francesco Carmignani, Emanuele Gaggini, David Whitwell, Fabio Fabellini, Diego Desole, Alberto Gatti, Lorenzo Ballerini, Eduardo Caballero e del pianista preparatore Massimo Salotti. A dirigere l’ensemble ci ha pensato Diego Sánchez Haase, video e scenografie di Lorenzo Vignando per la regia di Cataldo Russo.