Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

buiatti2È scomparso negli scorsi giorni il professor Marcello Buiatti, uno dei più importanti genetisti italiani, fortemente impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista.
Laureato in Scienze agrarie all'Università di Pisa nel 1959 e poi specializzatosi all'Università di Pavia, il professor Buiatti è stato assistente ordinario all'Istituto di Genetica dell'Ateneo pisano e professore incaricato stabilizzato di Metodologia sperimentale e Statistica all'Università di Pisa. Dal 1981  al 2010 è stato professore ordinario di Genetica all'Università di Firenze. 
Da sempre antifascista, attualmente era membro del Comitato provinciale e presidente della Sezione Anpi di Pisa. Nel 2008 è stato tra i promotori del Manifesto degli Scienziati antirazzisti.
Pubblichiamo di seguito un ricordo scritto dal professor Mauro Stampacchia, già docente di Storia del movimento operaio e sindacale all'Università di Pisa e amico del professor Buiatti.

--------------------------------------------------------------------

Di Marcello Buiatti, di cui si trova molto oggi sui social e sulla stampa, vorrei ricordare quanto lui stesso ebbe a raccontarmi, qualche anno fa. Marcello era nato a Firenze, da madre ebrea polacca e padre italiano, nel 1938, l'anno stesso delle leggi razziali. Aveva quindi sei anni quando, sotto occupazione nazista la città di Firenze, dovette passare il suo tempo, rinchiuso dentro una casa in via Faenza, senza nemmeno potersi affacciare alle finestre. Non era facile spiegare ad un bambino il perché di tutto, spiegare l'inesplicabile. Ricordo che quando me lo raccontava, con distacco solo apparente ma senza attenuazioni, mi venne fatto di pensare che proprio d'angolo con via Faenza, in via Taddea. era la sede del sindacato all'interno della quale venne proditoriamente ucciso dai fascisti, nel febbraio 1921, Spartaco Lavagnini, alla sua scrivania di lavoro.

Il ragazzino rinchiuso era diventato uno dei maggiori genetisti della seconda metà del '900, come si legge nel ricordo dell'Anpi di Pisa. Il ragazzino sfuggito con la sua famiglia alla Shoah era diventato poi uno degli scienziati che avevano promosso il Manifesto degli scienziati contro il razzismo nel 2008.
Il legame tra vita, scienza e politica, in Marcello Buiatti, era fortissimo. Ecco perché la associazione tra la casa di Marcello a Firenze e l'assassinio di Spartaco Lavagnini non era poi così fortuita e mi è rimasta così tanto in mente.

Nelle conversazioni era avvincente, chiaro, ed anche leggero nel porgere. Ricordo quando mi capitò di usare l'espressione corrente "avere nel proprio Dna" per indicare la caratteristica profonda, imprescindibile, di persone e soggetti collettivi. Lui mi spiegò, con un sorriso inimitabile, e con parole chiarissime, come invece quello che caratterizza di più i soggetti viventi sono le esperienze che si trovano ad intraprendere, che li modificano e li costruiscono molto di più del retaggio ereditario, di quel Dna che avevo così a sproposito citato. Mi piacerebbe poter risentire parola per parola la sua spiegazione, che ho cercato di riassumere come mi è riuscito, perché difficilmente avevo sentito parole più chiare e convincenti. Da Maestro, semplice e generoso.

Marcello Buiatti era così imprescindibilmente portatore di due delle più grandi forze di trasformazione della società, la scienza e la politica. Diciamo meglio: della buona scienza e della buona politica. Cose oggi per la verità piuttosto rare, e sopratutto sotto costante, sistematico attacco. Dobbiamo salutare Marcello come un modello importante di impegno e di legame tra le due cose. Proprio nel momento in cui di questo legame, noi sotto scacco di un virus malevolo, e insidiati dalle forze della disuguaglianza e della oppressione, abbiamo grande, enorme bisogno.

Mauro Stampacchia
Già docente di Storia del movimento operaio e sindacale all'Università di Pisa e amico del professor Buiatti

L’Università di Pisa e il CNR lanciano la chiamata aperta alle università e agli enti di ricerca per la partecipazione al dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale. Si tratta del primo dottorato nazionale su questa tematica che ha preso avvio lo scorso luglio con la firma della convenzione tra CNR, Università di Pisa, Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma e Università di Napoli “Federico II”. Il PhD-AI.it inizierà con l’anno accademico 2021/2022, sono già disponibili 194 borse. Si stima che il settore porterà entro il 2030 ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende. Il mercato in Italia è agli albori, ma siamo al decimo posto mondiale come numero di pubblicazioni e al quinto come impatto scientifico.

«È tempo di costruire il futuro dell’Italia e il lancio di questa chiamata aperta è un primo passo in questa direzione – commenta il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Il Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale, da noi coordinato assieme al CNR, ci consente oggi di avere un ruolo attivo nello sviluppo delle strategie nazionali e questo ci riempie di orgoglio. Specialmente in un momento in cui il nostro Paese ha particolarmente bisogno di vedere all’orizzonte la possibilità concreta di una nuova stagione di crescita e di sviluppo. Nella sua realizzazione, le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, se debitamente sfruttate, giocheranno sicuramente un ruolo fondamentale e questo Dottorato nasce anche per questo».
«Ancora una volta – prosegue il Rettore - Pisa e la sua Università sono protagoniste della trasformazione digitale della nostra società. Questo primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale, infatti, è figlio di un cammino iniziato qui mezzo secolo fa con il primo corso di laurea in Informatica del nostro Paese e proseguita, nel 1983, con l’Istituzione del primo dottorato di ricerca in Informatica. Una storia di primati che nel 2002 ha visto la nascita del primo corso di laurea magistrale e, nel 2017, del primo dottorato di ricerca interdisciplinare in Data Science. Quest’ultimo, realizzato in collaborazione con la Scuola Normale, il CNR, la Scuola Sant’Anna e la Scuola IMT di Lucca e profondamente innovativo, sia in termini organizzativi che scientifici, tanto da essere stato il modello di riferimento per questo dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale che partirà col prossimo anno accademico».

artificial intelligence 3382507 1280 copy

L’Intelligenza artificiale (AI) è il pilastro di una nuova rivoluzione industriale che, secondo la Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l’industria prodotto in passato dal motore a vapore e dall'elettricità. Cogliere le opportunità legate allo sviluppo dell’AI per il benessere e la sicurezza dei cittadini e l’innovazione sociale ed economica è una delle sfide al centro della strategia europea e nazionale. Una delle principali iniziative italiane in materia di AI è la costituzione del dottorato nazionale in AI, PhD-AI.it, al cui scopo il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato con 4 M€ il CNR e con 3,85 M€ l’Università di Pisa con l’obiettivo di creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi.

In base alla convenzione firmata a fine luglio, il PhD-AI.it, con il coordinamento del CNR e dell’Università di Pisa, si articolerà in cinque corsi, promossi sul territorio nazionale da raggruppamenti di università ed enti pubblici di ricerca, ciascuno coordinato da un’università capofila:
· PhD-AI.it: Area salute e scienze della vita, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma;
· PhD-AI.it: Area agrifood e ambiente, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II;
· PhD-AI.it: Area sicurezza e cybersecurity, coordinato da Sapienza Università di Roma;
· PhD-AI.it: Area industria 4.0, coordinato dal Politecnico di Torino
· PhD-AI.it: Area società, coordinato dall’Università di Pisa.

I dottorandi del PhD-AI.it riceveranno sia una “formazione orizzontale”, sugli aspetti fondazionali dell’AI, comune tra i cinque corsi, sia una “formazione verticale”, relativa alla propria area di specializzazione. Il Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale sarà coordinato dal Consiglio di Coordinamento Nazionale, che promuoverà, integrerà e coordinerà le attività formative comuni tra le diverse sedi.

Il progetto del PhD-AI.it entra ora nel vivo con la pubblicazione congiunta da parte di UniPI e CNR della chiamata aperta (con scadenza 30 Novembre 2020) a tutte le università e gli enti di ricerca nazionali per la partecipazione al PhD-AI.it, ovvero per proporre la propria candidatura a far parte di una delle articolazioni del PhD-AI.it co-finanziando una o più borse di dottorato.

Oltre alle università capofila e al CNR parteciperanno infatti ai cinque corsi del PhD-AI.it altre università ed enti di ricerca italiani, selezionati mediante la chiamata aperta lanciata oggi. L’obiettivo è chiamare a raccolta tutte le risorse nazionali per perseguire l’eccellenza scientifica e, allo stesso tempo, garantire un’ampia e qualificata copertura delle università ed enti di ricerca nazionali.

Il PhD-AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022 (37° ciclo). Per i primi due cicli (37° e 38°), sono già disponibili, complessivamente, 194 borse (97 cofinanziate dal CNR e 97 cofinanziate dal ministero attraverso l’Università di Pisa), per un investimento complessivo che, col co-finanziamento degli atenei, supera i 15 milioni di euro. Il bando di ammissione al PhD-AI.it verrà pubblicato agli inizi del 2021 e i corsi avranno inizio a novembre 2021.

La chiamata aperta e le informazioni sull’organizzazione del dottorato nazionale in AI sono disponibili sul sito del dottorato nazionale in AI: www.phd-ai.it

L’Università di Pisa e il CNR lanciano la chiamata aperta alle università e agli enti di ricerca per la partecipazione al dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale. Si tratta del primo dottorato nazionale su questa tematica che ha preso avvio lo scorso luglio con la firma della convenzione tra CNR, Università di Pisa, Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma e Università di Napoli “Federico II”. Il PhD-AI.it inizierà con l’anno accademico 2021/2022, sono già disponibili 194 borse. Si stima che il settore porterà entro il 2030 ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende. Il mercato in Italia è agli albori, ma siamo al decimo posto mondiale come numero di pubblicazioni e al quinto come impatto scientifico.
«E’ tempo di costruire il futuro dell’Italia e il lancio di questa chiamata aperta è un primo passo in questa direzione – commenta il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Il Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale, da noi coordinato assieme al CNR, ci consente oggi di avere un ruolo attivo nello sviluppo delle strategie nazionali e questo ci riempie di orgoglio. Specialmente in un momento in cui il nostro Paese ha particolarmente bisogno di vedere all’orizzonte la possibilità concreta di una nuova stagione di crescita e di sviluppo. Nella sua realizzazione, le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, se debitamente sfruttate, giocheranno sicuramente un ruolo fondamentale e questo Dottorato nasce anche per questo».
«Ancora una volta – prosegue il Rettore - Pisa e la sua Università sono protagoniste della trasformazione digitale della nostra società. Questo primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale, infatti, è figlio di un cammino iniziato qui mezzo secolo fa con il primo corso di laurea in Informatica del nostro Paese e proseguita, nel 1983, con l’Istituzione del primo dottorato di ricerca in Informatica. Una storia di primati che nel 2002 ha visto la nascita del primo corso di laurea magistrale e, nel 2017, del primo dottorato di ricerca interdisciplinare in Data Science. Quest’ultimo, realizzato in collaborazione con la Scuola Normale, il CNR, la Scuola Sant’Anna e la Scuola IMT di Lucca e profondamente innovativo, sia in termini organizzativi che scientifici, tanto da essere stato il modello di riferimento per questo dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale che partirà col prossimo anno accademico».

L’Intelligenza artificiale (AI) è il pilastro di una nuova rivoluzione industriale che, secondo la Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l’industria prodotto in passato dal motore a vapore e dall'elettricità. Cogliere le opportunità legate allo sviluppo dell’AI per il benessere e la sicurezza dei cittadini e l’innovazione sociale ed economica è una delle sfide al centro della strategia europea e nazionale. Una delle principali iniziative italiane in materia di AI è la costituzione del dottorato nazionale in AI, PhD-AI.it, al cui scopo il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato con 4 M€ il CNR e con 3,85 M€ l’Università di Pisa con l’obiettivo di creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi.
In base alla convenzione firmata a fine luglio, il PhD-AI.it, con il coordinamento del CNR e dell’Università di Pisa, si articolerà in cinque corsi, promossi sul territorio nazionale da raggruppamenti di università ed enti pubblici di ricerca, ciascuno coordinato da un’università capofila:
· PhD-AI.it: Area salute e scienze della vita, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma;
· PhD-AI.it: Area agrifood e ambiente, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II;
· PhD-AI.it: Area sicurezza e cybersecurity, coordinato da Sapienza Università di Roma;
· PhD-AI.it: Area industria 4.0, coordinato dal Politecnico di Torino
· PhD-AI.it: Area società, coordinato dall’Università di Pisa.
I dottorandi del PhD-AI.it riceveranno sia una “formazione orizzontale”, sugli aspetti fondazionali dell’AI, comune tra i cinque corsi, sia una “formazione verticale”, relativa alla propria area di specializzazione. Il Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale sarà coordinato dal Consiglio di Coordinamento Nazionale, che promuoverà, integrerà e coordinerà le attività formative comuni tra le diverse sedi.
Il progetto del PhD-AI.it entra ora nel vivo con la pubblicazione congiunta da parte di UniPI e CNR della chiamata aperta (con scadenza 30 Novembre 2020) a tutte le università e gli enti di ricerca nazionali per la partecipazione al PhD-AI.it, ovvero per proporre la propria candidatura a far parte di una delle articolazioni del PhD-AI.it co-finanziando una o più borse di dottorato.
Oltre alle università capofila e al CNR parteciperanno infatti ai cinque corsi del PhD-AI.it altre università ed enti di ricerca italiani, selezionati mediante la chiamata aperta lanciata oggi. L’obiettivo è chiamare a raccolta tutte le risorse nazionali per perseguire l’eccellenza scientifica e, allo stesso tempo, garantire un’ampia e qualificata copertura delle università ed enti di ricerca nazionali.
Il PhD-AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022 (37° ciclo). Per i primi due cicli (37° e 38°), sono già disponibili, complessivamente, 194 borse (97 cofinanziate dal CNR e 97 cofinanziate dal ministero attraverso l’Università di Pisa), per un investimento complessivo che, col co-finanziamento degli atenei, supera i 15 milioni di euro. Il bando di ammissione al PhD-AI.it verrà pubblicato agli inizi del 2021 e i corsi avranno inizio a novembre 2021.
La chiamata aperta e le informazioni sull’organizzazione del dottorato nazionale in AI sono disponibili sul sito del dottorato nazionale in AI: www.phd-ai.it

sistemasigns home

Coordinating teaching and health needs to manage the start of ‘in-person’ teaching at the University of Pisa is precisely what the ‘Signs System’ was designed to do. The system was developed by the University to provide invaluable indications to students about the condition of the workspaces in each classroom. Each available space will be allocated a particular QR code which, when read using a smartphone, will not only register the position of the students in the room but will also indicate if that specific workspace has been occupied by someone else during the day and is therefore no longer available until it is sanitized.

“Before sitting down, students must read the QR code from the Signs system with their smartphones,” commented the Rector Paolo Mancarella. “In this way, it is possible to actively enter the classrooms in total safety once more. We are now accustomed to this type of technology, which is similar to that used to read the menus in pizzerias or restaurants. It is a small gesture showing  great responsibility  towards society to avoid jeopardising the efforts carried out up to now by the whole university community, and it should be used alongside the wearing of masks and hand sanitization.”

The Signs system stemmed from the Covid-19 emergency but it is also looking to the future. The QR codes were designed to create a dynamic link to digital information depending on the context and, in the future in fact, these same QR codes will be able to offer students personalised services, linking in-person teaching with digital contents, thus enabling greater interaction and more detailed study.


Watch the video to find out how the Signs System works (the video is only available in Italian):

 

 

Sono stati eletti negli scorsi giorni i direttori dei 17 dipartimenti interessati al voto sui 20 complessivi dell'Università di Pisa. In pratica le elezioni hanno riguardato tutti i dipartimenti tranne Chimica e Chimica Industriale, Matematica, Patologia Chirurgica, Medica Molecolare e dell’Area Critica, sedi nelle quali stanno svolgendo il proprio mandato rispettivamente Lorenzo Di Bari, Matteo Novaga e Angelo Gemignani. L'elenco degli eletti, che entreranno in carica il 1° novembre per il quadriennio 2020-2024, è il seguente:
- Biologia: Massimo Dal Monte
- Civiltà e Forme del Sapere: Simone Maria Collavini
- Economia e Management: Luca Spataro
- Farmacia: Maria Letizia Trincavelli
- Filologia, Letteratura e Linguistica: Roberta Ferrari
- Fisica: Dario Pisignano
- Giurisprudenza: Francesco Dal Canto
- Informatica: Vincenzo Ambriola
- Ingegneria Civile e Industriale: Maria Vittoria Salvetti
- Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: Rocco Rizzo
- Ingegneria dell'Informazione: Andrea Caiti
- Medicina Clinica e Sperimentale: Stefano Taddei
- Medicina Veterinaria: Francesco Paolo Di Iacovo
- Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia: Aldo Paolicchi
- Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali: Marcello Mele
- Scienze della Terra: Luca Pandolfi
- Scienze Politiche: Carmelo Calabrò

Da lunedì 2 novembre torneranno disponibili, per le studentesse e gli studenti dell’Università di Pisa, altre due aule studio al chiuso, una all’interno del Polo Fibonacci (40) e l’altra nel Polo Pacinotti (46), per un totale di 86 posti. E presto ne arriverà una terza, a Palazzo Ricci, con altre 50 postazioni. Salgono così a 6 le aule studio riaperte in sicurezza dall’Ateneo, per un totale di 284 posti disponibili esclusivamente su prenotazione solo nelle 24 ore precedenti l'utilizzo. I 46 posti della nuova aula studio del Paolo Pacinotti saranno prenotabili utilizzando l’agenda già attiva.
I link per prenotarsi sono:

• aula studio Polo Piagge: https://agende.unipi.it/bno-irb-rbh
• aula studio Porta Nuova: https://agende.unipi.it/pxk-vrp-qrs
• aula studio Pacinotti: https://agende.unipi.it/lfm-snn-wpj
• aula studio Pacinotti 2: https://agende.unipi.it/lfm-snn-wpj
• aula studio Fibonacci: https://agende.unipi.it/xop-afl-swa
• aula studio Palazzo Ricci: https://agende.unipi.it/xow-pdb-krs

Come per quelle attivate il 30 settembre scorso, anche in questo caso ogni studente potrà occupare una postazione al giorno, usufruendo di due slot: 8.30-13.30 e 14.00-19.00, con mezz’ora di pausa per consentire la sanificazione a metà giornata al fine di garantire la massima sicurezza degli studenti e il ricambio degli utenti tra mattina e pomeriggio.
Su ogni postazione sarà a disposizione il QR Code del sistema Signs che permetterà agli studenti di sapere se un posto è già stato occupato, nella stessa mezza giornata, da qualcun altro e quindi non più utilizzabile fino alla sanificazione successiva.
«La riapertura di queste nuove aule studio al chiuso è stata una decisione delicata, ma necessaria – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – Con l’inizio delle lezioni era fondamentale dare una risposta alle nostre studentesse e ai nostri studenti, ai quali vorrei dire che comprendo bene il loro disagio, ma con l’aggravarsi dell’emergenza era doveroso prendere tutta le misure necessarie per tutelare la loro salute. Anche per questo, mentre lavoriamo già all’apertura di ulteriori spazi, mi preme invitarli a proseguire nei comportamenti consapevoli e rispettosi delle misure previste dai nostri protocolli di sicurezza, così come stanno già facendo».
Rimangono sempre attive, infine, anche le “aule studio verdi”, ma in questo caso non sarà più necessaria la prenotazione.

From 2nd November, students at the University of Pisa will have two more indoor study rooms, one in Polo Fibonacci (40) and the other in Polo Pacinotti (46), offering a total of 86 places. A third study room will soon be available in Palazzo Ricci, with a further 50 places. This brings the total number of study rooms reopened in accordance with health and safety regulations to 6, providing a total of 284 places available exclusively by reservation 24 hours prior to use. The 46 places in the new study room at Polo Pacinotti can be reserved using the system currently in force.

Reservations can be made at the following links:

In accordance with the rules which apply to the rooms reopened on 30th September, each student may occupy one place a day, choosing between two time slots: 8.30am-1.30pm and 2pm-7pm, which includes a half-hour break to allow for sanitization mid-day in order to guarantee the maximum safety for students and the change of occupancy between the morning and afternoon slots.

Each workspace will have its own QR Code from the Signs system which allows students to verify whether the workspace has already been occupied by someone else in the same half day slot and is, therefore, unavailable until the next sanitization.

Polo Portanuova01

“The reopening of these new indoor study rooms was a delicate but necessary move,” commented the Rector Paolo Mancarella. “At the start of lessons it was fundamental to try and meet our students’ needs and I wish to reassure them that I understand their discomfort, but with the worsening of the emergency it was important to take all the necessary precautions to safeguard their health. For this reason, while we are working on the possibility of reopening further spaces, I feel impelled to urge them to continue behaving considerately, following the preventative measures of our safety protocols, as they are in fact doing at present.”

The “green study rooms” will continue to be available but it will no longer be necessary to reserve a place.

Da lunedì 2 novembre torneranno disponibili, per le studentesse e gli studenti dell’Università di Pisa, altre due aule studio al chiuso, una all’interno del Polo Fibonacci (40) e l’altra nel Polo Pacinotti (46), per un totale di 86 posti. E presto ne arriverà una terza, a Palazzo Ricci, con altre 50 postazioni. Salgono così a 6 le aule studio riaperte in sicurezza dall’Ateneo, per un totale di 284 posti disponibili esclusivamente su prenotazione solo nelle 24 ore precedenti l'utilizzo. I 46 posti della nuova aula studio del Paolo Pacinotti saranno prenotabili utilizzando l’agenda già attiva.

I link per prenotarsi sono:

Come per quelle attivate il 30 settembre scorso, anche in questo caso ogni studente potrà occupare una postazione al giorno, usufruendo di due slot: 8.30-13.30 e 14.00-19.00, con mezz’ora di pausa per consentire la sanificazione a metà giornata al fine di garantire la massima sicurezza degli studenti e il ricambio degli utenti tra mattina e pomeriggio.

Su ogni postazione sarà a disposizione il QR Code del sistema Signs che permetterà agli studenti di sapere se un posto è già stato occupato, nella stessa mezza giornata, da qualcun altro e quindi non più utilizzabile fino alla sanificazione successiva.

Polo Portanuova01.jpg

«La riapertura di queste nuove aule studio al chiuso è stata una decisione delicata, ma necessaria – ha commentato il RettorePaolo Mancarella – Con l’inizio delle lezioni era fondamentale dare una risposta alle nostre studentesse e ai nostri studenti, ai quali vorrei dire che comprendo bene il loro disagio, ma con l’aggravarsi dell’emergenza era doveroso prendere tutta le misure necessarie per tutelare la loro salute. Anche per questo, mentre lavoriamo già all’apertura di ulteriori spazi, mi preme invitarli a proseguire nei comportamenti consapevoli e rispettosi delle misure previste dai nostri protocolli di sicurezza, così come stanno già facendo».

Rimangono sempre attive, infine, anche le “aule studio verdi”, ma in questo caso non sarà più necessaria la prenotazione.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa