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Comunicati stampa

Si è chiusa giovedì 16 settembre la prima edizione di Innovation Campus – Smart Things, programma di formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia insieme all’Università di Pisa per offrire agli studenti competenze digitali focalizzate sui nuovi trend tecnologici, in linea con le richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione come quello attuale.

Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Cloud e Big Data i temi approfonditi durante la formazione grazie al contributo dei docenti dell’Università di Pisa e degli ingegneri Samsung, oltre a un focus volto a potenziare le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.

Partner strategici di questo percorso sono l’Unione Industriale Pisana, organizzazione sindacale degli imprenditori del territorio, e Vitesco Technologies, azienda con una elevata digitalizzazione della produzione, caratteristica che la rende adatta per lavorare insieme agli studenti nella realizzazione di progetti concreti, volti a mettere in pratica quanto appreso.

Il corso, della durata di 229 ore, si è integrato con i percorsi universitari già avviati e ha visto la partecipazione di 25 studenti provenienti dai corsi di Laurea Triennale dei Dipartimenti di Informatica e Ingegneria dell’Informazione che, dopo una prima parte di lezioni tradizionali, sono stati chiamati a lavorare a un project work, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro

Alla fine del percorso una giuria, composta da membri dell’Università, di Samsung Electronics Italia e di Vitesco Technologies, ha individuato in Federico Cheli, Tommaso Baldi, Davide Chen, Carmen Panepinto Zayati e Alessio Ulivi i 5 migliori studenti, che hanno raggiunto il punteggio più alto tra test finale sulla parte teorica e contributo al project work elaborato in gruppo, aggiudicandosi una borsa di studio del valore di 1875 euro.

“Stiamo vivendo un momento storico senza precedenti dove da un lato, il digitale giocherà un ruolo sempre più centrale per la crescita del Paese, diventando sempre più strategico in tutte le industrie e dove dall’altro, non abbiamo sufficienti professionisti con le competenze adeguate in grado di cogliere le opportunità che i nuovi trend tecnologici stanno generando e produrranno in futuro. Per ridurre questo divario, l’unica strada da percorrere è quella della formazione, a tutti i livelli. Con Innovation Campus - Smart Things vogliamo fare la nostra parte nel ridurre questo gap, preparando i nostri giovani ad affrontare i lavori del prossimo futuro” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.

“Con l’evento di oggi, ospitato presso la sede dell’Unione Industriale Pisana, si conclude un ciclo di formazione di altissimo livello che ha visto la partecipazione iniziale di 44 studenti che, a seguito di test molto selettivi, si sono ridotti ai 20, ammessi ufficialmente al corso e che hanno completato i Project Work valutati dalla commissione. Il progetto, nato dalle precedenti esperienze con Samsung Electronics Italia e con il contributo del prorettore per l’Informatica, professor Paolo Ferragina, è stato reso possibile grazie alla collaborazione di docenti dei due dipartimenti, che sono stati coordinati dal professor Enzo Mingozzi di Ingegneria dell’Informazione e dal professor Giuseppe Prencipe di Informatica, i quali hanno monitorato e supportato gli studenti durante l’impegnativa fase di realizzazione dei Project Work: un eccellente esempio di sinergia tra la componente privata e quella pubblica nell’ambito della formazione universitaria e un ottimo segnale delle elevate capacità di innovazione che i nostri studenti possono generare per mettersi in gioco nel mondo del lavoro.”, ha dichiarato il professor Rossano Massai, prorettore per gli studenti e delegato al placement per l’Università di Pisa.

“Da tempo il nostro gruppo e in particolare il nostro stabilimento, sono impegnati nell’applicazione delle tecnologie abilitanti 4.0 ed in modo ancora più ampio nella trasformazione digitale di tutta la catena del valore che gestiamo. E’ per noi scelta strategica che ci apre a opportunità di accrescere la nostra competitività che era e sarà sempre più estrema nel settore Automotive. Cogliamo quindi ogni momento di sfida e di collaborazione, specie se vicino a noi e con i nostri partner storici come l’Università di Pisa e Confindustria. La trasformazione digitale che stiamo vivendo necessita persone appassionate, in grado di tradurre una visione in realtà. Questa esperienza, offerta agli studenti, è stata un viaggio entusiasmante che ha stimolato in loro la capacità di collaborare con persone, esigenze e conoscenze diverse, cogliendo il valore di idee ed opinioni differenti. Sono orgogliosa che Vitesco Technologies abbia supportato questa iniziativa che ha fatto crescere i partecipanti non solo dal punto di vista tecnico, ma anche potenziando le loro cosiddette soft skills.", ha commentato Laura Lembi, HR Country Head Italy di Vitesco Technologies.

“L’Unione Industriale ha avuto il piacere di collaborare con Samsung Electronics Italia e l’Università di Pisa in questa edizione di Innovation Camp – Smart Edition facilitando le sinergie con le realtà industriali del territorio. Riteniamo che queste iniziative siano di assoluto valore in quanto gli studenti universitari possono approfondire tematiche sul digitale sempre più necessarie nelle attività manifatturiere. Inoltre queste occasioni forniscono agli studenti la possibilità di studiare casi reali accompagnati, oltre dai professori, anche dai professionisti di Samsung.”, ha dichiarato la Presidente dell’Unione Industriale Pisana, Patrizia Alma Pacini.

I 5 project work

I 5 studenti, insieme agli altri componenti della classe, hanno infatti lavorato alla realizzazione di 5 progetti elaborati sulla base delle richieste di Vitesco Technologies, azienda del territorio che produce tecnologie di trasmissione e propulsione per il settore automobilistico. L’azienda ha chiesto infatti agli studenti di Samsung Innovation Campus di sviluppare idee innovative per l’utilizzo e la manutenzione dei cosiddetti Cobots (Collaborative-Robots con caratteristiche antropomorfe) utilizzati in azienda per svolgere attività in autonomia e interagire con i dipendenti in completa sicurezza. Con il supporto degli esperti Vitesco Technologies e Samsung, una visita virtuale allo stabilimento e una serie di sessioni di tutoring, gli studenti hanno sviluppato nuovi servizi e soluzioni.

MyBot  - Team: A
Il team ha sviluppato una soluzione che si traduce in un servizio in abbonamento, MyBot, per andare incontro alle esigenze delle aziende che desiderano analizzare e monitorare in modo semplice, immediato e personalizzato i dati prodotti dai Cobots, impiegando un modello di Machine Learning per il controllo delle anomalie e un’interfaccia user-friendly.

LifeBot x OWL - Team: B
Anche LifeBot x OWL - Ominous Wireless Logger - è un servizio in abbonamento: il team lo ha elaborato come una soluzione che si propone di analizzare e collezionare in modo intuitivo i dati dei Cobots, sviluppando e aggiornando dashboard di controllo plug&play per il controllo del funzionamento. Il servizio non si limita alla vendita del software, ma propone anche assistenza tecnica, programmi di garanzia e leasing degli hardware.

GECO – GEar you CObot - Team: C
Il gruppo di lavoro ha sviluppato una soluzione che si rivolge ad aziende che si occupano di protesi artificiali e mirano a potenziare Cobot e UR. GECO propone diversi servizi, come un monitoraggio real time, una dashboard, accesso remoto, gestione cloud, estensione della vita dei Cobots e riduzione dei costi della manutenzione.

ReUp - Team: D
Il progetto ReUp si rivolge ad aziende e manutentori che si occupano di servizi di Ricerca e Sviluppo e analisi dei dati, offrendo ai propri clienti una transizione sicura verso l’industria 4.0. Il gruppo di lavoro ha proposto un servizio basato su un'applicazione Web che permette alle aziende di registrarsi, scegliere il tipo di abbonamento di manutenzione più consono alle proprie esigenze e usufruire dei servizi messi a loro disposizione. Per coinvolgere un mercato più ampio e aiutare le imprese nella transizione digitale, ReUp offre anche kit IoT che aiuteranno le aziende non ancora adeguatamente attrezzate a implementare logiche basate sull’analisi predittiva e il machine learning.

Omnicobot - Team: E
Il gruppo ha sviluppato il progetto Omnicobot, un sistema di analisi che con attività di ricerca e sviluppo e assistenza al cliente si propone di aumentare l’efficienza e minimizzare i costi, estendendo la vita produttiva dei Cobots e semplificando il processo di Data Analysis.

Per ulteriori informazioni: https://www.samsung.com/it/campaign/smart-things/

Torna nelle piazze e nelle strade di Pisa l’edizione 2021 della BRIGHT-Night, la Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici che si svolge in tutta la Toscana venerdì 24 settembre, con il sostegno della Regione Toscana attraverso il progetto Giovani Sì. A Pisa il programma prevede 25 stand della ricerca allestiti nei luoghi centrali della città (Logge di Banchi, Largo Ciro Menotti, Piazza dei Cavalieri, Piazza Martiri della Libertà) e 14 aperitivi nei caffè e nelle librerie del centro storico, con eventi dedicati anche ai bambini e ragazzi, il tutto nel pieno rispetto delle regole di sicurezza anti-Covid 19.

Protagonisti saranno i ricercatori e le ricercatrici di tutti gli enti che rendono Pisa una "città della ricerca” e che daranno vita a una manifestazione corale tra divulgazione scientifica e divertimento: Università di PisaScuola Normale SuperioreScuola Superiore Sant’AnnaCNRINFNINGVEGO-Virgo e Scuola IMT Alti Studi Lucca.

Piazza XX settembre ospiterà un palco su cui si alterneranno dibattiti e momenti di intrattenimento culturale, con ospiti i ricercatori di tutti gli enti pisani e performance teatrali e musicali. Modera la giornalista Silvia Bencivelli. Agli stand sarà possibile interagire con i robot, fare esperimenti scientifici, scoprire come funzionano i vulcani, toccare con mano le piante dell’Orto botanico, approfondire tematiche mediche. Durante gli aperitivi i ricercatori parleranno di pianeti e missioni spaziali, di nuove tecnologie per i beni culturali, di bioplastiche che non inquinano il pianeta, della realtà virtuale usata nei videogiochi e non solo.

Saranno inoltre aperti i luoghi della ricerca, laboratori, biblioteche, dipartimenti, musei e strutture varie, dove le persone potranno toccare con mano il lavoro dei ricercatori e partecipare a eventi divulgativi e dimostrazioni coinvolgenti. Si potranno poi seguire in streaming numerosi seminari, webinar e talk organizzati a distanza. A Cascina l’interferometro EGO-Virgo apre le sue porte al pubblico, offrendo conferenze, momenti divulgativi e una visita al sito. Tutti i dettagli delle iniziative sono disponibili sul sito https://www.bright-night.it/.

Le varie iniziative della manifestazione sono state presentate nell’Aula Magna della Sapienza da Carlo Petronio, prorettore vicario dell'Università di Pisa, Angelo Vistoli, prorettore alla ricerca, valutazione e ranking della Scuola Normale Superiore, Paolo Dario, prorettore alla terza missione della Scuola Superiore Sant’Anna, Vincenzo Longo, responsabile della Sede secondaria dell’Ibba-CNR di Pisa, Carlo Meletti, direttore INGV, Michele Viviani, delegato all'outreach INFN, Stavros Katsanevas, direttore Osservatorio Gravitazionale Europeo.

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Nella foto, da sinistra: Stavros Katsanevas (EGO-Virgo), Carlo Meletti (INGV), Carlo Petronio (Unipi), Angelo Vistoli (Scuola Normale), Vincenzo Longo (CNR), Paolo Dario (Scuola Sant’Anna), Michele Viviani (INFN).

 

L’inaugurazione e il “Palco della Ricerca”

L’inaugurazione della manifestazione, coordinata da Marco Martinelli della Scuola Superiore Sant’Anna, è alle ore 16.30 in Piazza XX Settembre alla presenza dei rappresentanti dei vari enti e delle autorità cittadine. A seguire si svolgeranno i lavori del “Palco della Ricerca” (che saranno trasmessi anche in diretta streaming su YouTube a questo link e sui canali social), dove sono previsti tre momenti di dibattito moderati da Silvia Bencivelli, giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica: i ricercatori si confronteranno su “Clima, ambiente ed economia sostenibile”, ospitando anche l’intervento di una portavoce del movimento Fridays for Future, su “Dante tra letteratura, storia e scienza”, con una performance teatrale a cura della compagnia “Sacchi di Sabbia”, e su “La musica che nasce dalla scienza”, con intermezzi musicali ed esibizione finale di Davide Barbafiera

 

Visite guidate, musei, laboratori aperti, seminari e webinar online

Molti dei luoghi in cui la ricerca nasce e si sviluppa apriranno le loro porte ai visitatori e in questo caso, per accedere, sarà necessaria la presentazione del Green pass (escluso minori di 12 anni). Tra le varie iniziative, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa propone "Geologi e geologhe per un giorno”, laboratori aperti e attività ludiche per bambini e bambine, mentre il Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni organizza il laboratorio live per i più piccoli "Giochiamo a Method Time Measurements: Misura la tua abilità nelle costruzioni LEGO”. Visite guidate sono previste ai Musei dell’Università di Pisa (Orto e Museo Botanico, Museo degli strumenti per il calcolo con la mostra “Hello world”, il Museo della Grafica, le Collezioni Egittologiche, la Gipsoteca di arte antica e, sabato 25, il Museo di Storia Naturale con una visita teatralizzata alla mostra “Inferno. Bestiario dantesco”). 

La Scuola Normale Superiore, oltre a lezioni, laboratori e webinar online, ha in programma una visita guidata alla Torre di Ugolino, una passeggiata in collegamento streaming tra i templi di Agrigento, un viaggio nella scienza e nella storia tra realtà virtuale e realtà aumentata a cura del laboratorio SMART e una incursione archeo-scientifica alla scoperta della biografia dei marmi romani a Pisa.

La Scuola Superiore Sant’Anna offre al pubblico i laboratori live, in presenza, “Oltre l'apparenza'… le qualità intrinseche della frutta”, “La voce dei pazienti: giochiamo alla valutazione”, “Start Trek (5G) SOSIA”, quiz e giochi per “Conoscere la sostenibilità”, e il laboratorio dedicato ai bambini “Com'è fatto un insetto?”. Inoltre sarà possibile assistere a talk su numerosi argomenti, dall’identikit del prossimo (o della prossima) Presidente della Repubblica, all’importanza della vaccinazione contro il Covid-19, passando attraverso gli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e di resilienza) i falsi miti sull’Africa, i rischi (e le “bufale”) del cambiamento climatico, i microrobot che navigano nel corpo umano, la possibilità di vedere un drone che gioca a palla o di “toccare con mano” le invenzioni di Leonardo da Vinci.

Il CNR, oltre a organizzare seminari, webinar e il Bright Tech Talk (brevi seminari legati fra loro da un unico filo conduttore) online, proporrà negli spazi di Largo Ciro Menotti “Il Nanomondo dentro di noi”, un laboratorio dedicato ai bambini che li porterà a scoprire il fantastico minimondo dei nanomateriali.

Saranno tutte online le iniziative proposte da INGV e INFN, tra seminari, conferenze, esperimenti e visite guidate virtuali ai laboratori. In particolare ci saranno due collegamenti dal CERN di Ginevra per la visita virtuale dell'esperimento CMS (a cura di INFN) e Geowalking, un’escursione virtuale tra le strade di Pisa alla ricerca degli indizi geologici, paleontologici e paleoclimatici incastonati sulle facciate degli edifici storici e tra le pietre delle antiche mura (a cura di INGV).

È in corso la sesta campagna di scavi nel sito archeologico di Grotta del Leone ad Agnano, sui Monti Pisani, che proseguirà per quattro settimane. Gli scavi sono condotti in regime di concessione dal Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa con la direzione scientifica della dottoressa Lucia Angeli e del dottor Jacopo Conforti e la supervisione della funzionaria archeologa dottoressa Claudia Rizzitelli (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno). Agli scavi partecipano studenti della Scuola di specializzazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e studenti e dottorandi del Dipartimento di Biologia.

Le ricerche a Grotta del Leone hanno una lunga tradizione di studi: iniziate nel 1947-1950 dal professor Ezio Tongiorgi proseguirono nel 1969-1972 grazie al professor Antonio Radmilli. A partire dal 2015 la ripresa degli scavi inaugurata dalla professoressa Giovanna Radi hanno portato all'individuazione di un focolare strutturato e di un’area caratterizzata dalla presenza di piccole strutture infossate di forma circolare e ovale contenenti carboni e numerose cariossidi carbonizzate di orzo e grano (circa 1 chilo), deposte come offerte votive a scopo propiziatorio.

Le evidenze, datate alla metà del V millennio BC (4500-4000 in cronologia calibrata), rappresentano un'eccezionale testimonianza dello svolgimento di cerimonie cultuali da parte dei gruppi chasseani durante il Neolitico recente.

Dal 2019 il Museo è diventato promotore delle nuove ricerche, che interessano il livello del Paleolitico superiore. Tale frequentazione riconducibile all'Epigravettiano antico ha restituito industria litica scheggiata, fauna (Bos primigenius, Cervus elaphus e Equus ferus) e il residuo di un focolare che rappresentano ad oggi una delle più significative testimonianze della frequentazione dell'uomo preistorico tra 18.000 e 15.000 anni fa nella Toscana nord-occidentale.

L'esposizione permanente "Grotta del Leone, l'uomo preistorico sul Monte Pisano", inaugurata il 30 novembre 2018 presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, ha permesso di raccogliere i risultati di tutte le ricerche archeologiche e ha rappresentato un'importante tappa per la valorizzazione del sito.

È in corso la sesta campagna di scavi nel sito archeologico di Grotta del Leone ad Agnano, sui Monti Pisani, che proseguirà per quattro settimane. Gli scavi sono condotti in regime di concessione dal Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa con la direzione scientifica della dottoressa Lucia Angeli e del dottor Jacopo Conforti e la supervisione della funzionaria archeologa dottoressa Claudia Rizzitelli (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno). Agli scavi partecipano studenti della Scuola di specializzazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e studenti e dottorandi del Dipartimento di Biologia.

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Le ricerche a Grotta del Leone hanno una lunga tradizione di studi: iniziate nel 1947-1950 dal professor Ezio Tongiorgi proseguirono nel 1969-1972 grazie al professor Antonio Radmilli. A partire dal 2015 la ripresa degli scavi inaugurata dalla professoressa Giovanna Radi hanno portato all'individuazione di un focolare strutturato e di un’area caratterizzata dalla presenza di piccole strutture infossate di forma circolare e ovale contenenti carboni e numerose cariossidi carbonizzate di orzo e grano (circa 1 chilo), deposte come offerte votive a scopo propiziatorio.

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Le evidenze, datate alla metà del V millennio BC (4500-4000 in cronologia calibrata), rappresentano un'eccezionale testimonianza dello svolgimento di cerimonie cultuali da parte dei gruppi chasseani durante il Neolitico recente.

Dal 2019 il Museo è diventato promotore delle nuove ricerche, che interessano il livello del Paleolitico superiore. Tale frequentazione riconducibile all'Epigravettiano antico ha restituito industria litica scheggiata, fauna (Bos primigenius, Cervus elaphus e Equus ferus) e il residuo di un focolare che rappresentano ad oggi una delle più significative testimonianze della frequentazione dell'uomo preistorico tra 18.000 e 15.000 anni fa nella Toscana nord-occidentale.

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L'esposizione permanente "Grotta del Leone, l'uomo preistorico sul Monte Pisano", inaugurata il 30 novembre 2018 presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, ha permesso di raccogliere i risultati di tutte le ricerche archeologiche e ha rappresentato un'importante tappa per la valorizzazione del sito.

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