INVITO CONFERENZA STAMPA: Pari opportunità e benessere lavorativo: bilanci e prospettive degli organismi di parità del territorio
Giovedì 15 febbraio, alle ore 12.30, nella Sala del Consiliare della Provincia di Pisa, in Piazza Vittorio Emanuele II 14, i colleghi giornalisti sono invitati a partecipare alla conferenza stampa del Coordinamento dei CUG (Comitati Unici di Garanzia) delle istituzioni pisane (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa). Al termine della loro conferenza plenaria, i rappresentanti degli organismi di parità presenteranno bilanci e prospettive delle loro attività, nell’ottica di un coordinamento territoriale.
Dal Centro Piaggio dell’Università di Pisa un sistema di tessuti in-vitro per studiare l’obesità senza test sugli animali
I disordini metabolici dovuti alla nutrizione eccessiva sono un problema ormai pressante per il sistema sanitario di molti paesi del mondo, dato che sono spesso associati a diverse e gravi patologie. In un articolo pubblicato sulla rivista PlosONE (http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0192824), il team di ricerca del Centro Piaggio dell’Università di Pisa guidato dalla professoressa Arti Ahluwalia propone un modo per studiare le patologie connesse all’obesità che si è rivelato particolarmente efficace proprio perché basato su uno studio attento dell’organismo umano, le cui funzioni vengono riprodotte da tessuti ingegnerizzati.
“Fino ad oggi – spiega Arti Ahluwalia, direttrice del Centro Piaggio - l’uso di modelli animali per lo studio di disturbi metabolici era l’unico metodo esistente. Ma è un metodo con dei limiti perché l’obesità è un disturbo prettamente umano, e dipende dalla dieta e dallo stile di vita e questo è difficilmente riproducibile negli animali, che raramente mangiano più del necessario”.
I ricercatori del Centro Piaggio hanno quindi sviluppato un sistema in-vitro composto da più tessuti (grasso, fegato e tessuto vascolare) connessi tramite canali microfluidici per studiare l’insorgere di danni vascolari e segni di infiammazione sistemica legati all’aumento di tessuto adiposo fino a quantità che corrispondono nell’uomo a sovrappeso e obesità. Il risultato osservato è stato che i danni ai tessuti aumentano in modo proporzionale alla quantità di grasso, il che apre la strada per comprendere i meccanismi cellulari che sottendono la risposta dei tessuti all’eccesso di nutrizione.
"Da molti anni ormai – conclude la professoressa Ahluwalia - il Centro Piaggio dell’Università di Pisa è all’avanguardia nello studio di alternative alla sperimentazione animale. Non è una scelta dettata dall'ideologia, ma dall'evidenza sperimentale e dal progresso scientifico, che ci dicono che questa è una strada migliore per avere modelli sempre più precisi dei sistemi biologici, migliorando quindi al contempo le condizioni dell'uomo e degli animali, e approfondendo le nostre conoscenze su come funziona il nostro corpo".
L’applicazione della metodologia in vitro come alternativa alla sperimentazione animale è possibile grazie da una importante scoperta fatta dalla professoressa Ahluwalia e pubblicata lo scorso anno su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature (https://www.nature.com/articles/srep42113). In questo studio infatti si dimostrava che è possibile applicare a cellule e tessuti coltivati in-vitro le medesime leggi universali dette ‘allometriche’ che regolano il metabolismo di tutti gli esseri viventi, piante e animali.
Dal Centro Piaggio un sistema di tessuti in-vitro per studiare l’obesità senza test sugli animali
I disordini metabolici dovuti alla nutrizione eccessiva sono un problema ormai pressante per il sistema sanitario di molti paesi del mondo, dato che sono spesso associati a diverse e gravi patologie. In un articolo pubblicato sulla rivista PlosONE, il team di ricerca del Centro Piaggio dell’Università di Pisa guidato dalla professoressa Arti Ahluwalia, in collaborazione con l'Istituto di Fisiologia Clinca del CNR di Pisa e l'Università di Padova, propone un modo per studiare le patologie connesse all’obesità che si è rivelato particolarmente efficace proprio perché basato su uno studio attento dell’organismo umano, le cui funzioni vengono riprodotte da tessuti ingegnerizzati.
“Fino ad oggi – spiega Arti Ahluwalia, direttrice del Centro Piaggio - l’uso di modelli animali per lo studio di disturbi metabolici era l’unico metodo esistente. Ma è un metodo con dei limiti perché l’obesità è un disturbo prettamente umano, e dipende dalla dieta e dallo stile di vita e questo è difficilmente riproducibile negli animali, che raramente mangiano più del necessario”.
I ricercatori del Centro Piaggio hanno quindi sviluppato un sistema in-vitro composto da più tessuti (grasso, fegato e tessuto vascolare) connessi tramite canali microfluidici per studiare l’insorgere di danni vascolari e segni di infiammazione sistemica legati all’aumento di tessuto adiposo fino a quantità che corrispondono nell’uomo a sovrappeso e obesità. Il risultato osservato è stato che i danni ai tessuti aumentano in modo proporzionale alla quantità di grasso, il che apre la strada per comprendere i meccanismi cellulari che sottendono la risposta dei tessuti all’eccesso di nutrizione.
"Da molti anni ormai – conclude la professoressa Ahluwalia - il Centro Piaggio dell’Università di Pisa è all’avanguardia nello studio di alternative alla sperimentazione animale. Non è una scelta dettata dall'ideologia, ma dall'evidenza sperimentale e dal progresso scientifico, che ci dicono che questa è una strada migliore per avere modelli sempre più precisi dei sistemi biologici, migliorando quindi al contempo le condizioni dell'uomo e degli animali, e approfondendo le nostre conoscenze su come funziona il nostro corpo".
L’applicazione della metodologia in vitro come alternativa alla sperimentazione animale è possibile grazie da una importante scoperta fatta dalla professoressa Ahluwalia e pubblicata lo scorso anno su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature. In questo studio infatti si dimostrava che è possibile applicare a cellule e tessuti coltivati in-vitro le medesime leggi universali dette ‘allometriche’ che regolano il metabolismo di tutti gli esseri viventi, piante e animali.
FI/OTO 2018 - concorso fotografico dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa, in vista del prossimo “Fascination of Plants 2018”
Selezione per contratto di lavoro a tempo indeterminato cat. C, presso la Direzione Servizi Informatici e Statistici (cod. C-DC) - Scad. 9/3
Selezione per contratto di lavoro a tempo indeterminato cat. C, presso la Direzione Servizi Informatici e Statistici (cod. C-Net), riservato alle categorie di cui al d.lgs n. 66-2010 - Scad: 9/3
Selezione per contratto di lavoro a tempo indeterminato cat.C, presso la Direzione Servizi Informatici e Statistici (cod. C-Sys) Scad: 9/3
Selezione di n. 1 posto di Cat. C con contratto di lavoro a tempo indeterminato, presso il Dipartimento di Farmacia riservato ai soggetti disabili di cui all'art. 1 della legge n. 68-99 - Scad: 9/3
Selezione per contratto di cat. D con contratto di lavoro a tempo indeterminato, presso la Direzione Servizi Informatici - scad: 9/03
La valutazione della ricerca nelle scienze umanistiche e sociali
"The Evaluation of Research in Social Sciences and Humanities. Lessons from the Italian Experience" (Springer, 2018) è l'ultimo libro curato da Andrea Bonaccorsi, ordinario di Ingegneria Economico-gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell'Università di Pisa.
Accanto all'ampia produzione scientifica, il professore Bonaccorsi ha ricoperto molti incarichi nell'ambito delle agenzie di valutazione delle università e della ricerca sia a livello nazionale che europeo ed internazionale - fra le principali ad esempio la nomina all'Anvur o nel RISE, un ristretto gruppo di esperti chiamato a sostenere le politiche europee per la ricerca.
Pubblichamo di seguito una breve presentazione del volume a sua firma.
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La valutazione della ricerca ha generato un dibattito acceso nelle disciplina umanistiche e nelle scienze sociali, circa la legittimità, i principi e i metodi. Il volume presenta alla comunità internazionale l'esperienza italiana a partire dal lancio della VQR, della Abilitazione scientifica nazionale, della valutazione della terza missione.
A partire da una riflessione sugli aspetti epistemici della ricerca nelle SSH (Social Sciences and Humanities) il volume presenta approfondimenti sui metodi di valutazione attualmente usati (in particolare la peer review, la peer review informata, la classificazione delle riviste) e su metodi oggetto di discussione a livello internazionale (la classificazione degli editori, la "pesatura" dei prodotti della ricerca, l'uso dei cataloghi digitali delle biblioteche, l'uso di Google Scholar).
Completa il testo la presentazione dei risultati di una ampia indagine sulle discipline giuridiche in Italia. Il libro dà ampio conto dei dibattiti e delle controversie che hanno accompagnato il lancio della valutazione e delle iniziative con cui si è cercato il coinvolgimento delle comunità scientifiche.
Andrea Bonaccorsi