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Comunicati stampa

Migliorare la qualità della formazione dei medici veterinari e dei professionisti della produzione animale in Uzbekistan. E’ questo l’obiettivo di “BUzNet”, un progetto europeo che vede la partecipazione di un gruppo di docenti del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, con Alessandra Guidi come responsabile scientifico, insieme a Roberta Moruzzo, Roberta Nuvoloni e Francesco Di Iacovo.

“L’obiettivo del progetto – spiega Alessandra Guidi – è definire i nuovi curricula per i corsi di studio in Medicina Veterinaria e in Produzione Animale nelle università dell’Uzbekistan, quindi riqualificare i laboratori didattici, informatici e il materiale formativo destinato a studenti e docenti e infine creare una piattaforma e-learning”.

 

vet uzbekistan

Alcuni momenti della visita in Uzbekistan dei veterinari dell’Ateneo pisano

Finanziato con circa 1 milione di euro sino al 2020, BUzNet ha appena preso il via con un incontro alla Tashkent State Agrarian University in Uzbekistan dove i si sono riuniti i vari partner, oltre all’Ateneo pisano anche le università di Padova e di Porto in Portugallo, la Estonian University of Life Sciences e i rappresentanti locali del governo e di istituzioni pubbliche e private del settore.

La visita è stata inoltre l’occasione per i partner europei di visitare alcune realtà aziendali di Andijan, Tashkent, Nukus e Samarcanda, soprattutto allevamenti ed aziende di trasformazione lattiero-casearia, con l’opportunità di raccogliere dati sulla situazione delle pratiche veterinarie e zootecniche al fine di capire meglio i bisogni di formazione emergenti sul territorio.

“L’Università di Pisa e, in particolare, il Dipartimento di Scienze veterinarie – conclude Alessandra Guidi - sarà parte attiva a tutte le attività, mettendo a disposizione sia la propria esperienza in ambito veterinario e zootecnico, sia la conoscenza della sanità pubblica veterinaria uzbeka acquisita in un precedente progetto europeo coordinato da noi”.

 

Migliorare la qualità della formazione dei medici veterinari e dei professionisti della produzione animale in Uzbekistan. E’ questo l’obiettivo di “BUzNet”, un progetto europeo che vede la partecipazione di un gruppo di docenti del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, con Alessandra Guidi come responsabile scientifico, insieme a Roberta Moruzzo, Roberta Nuvoloni e Francesco Di Iacovo.
“L’obiettivo del progetto – spiega Alessandra Guidi – è definire i nuovi curricula per i corsi di studio in Medicina Veterinaria e in Produzione Animale nelle università dell’Uzbekistan, quindi riqualificare i laboratori didattici, informatici e il materiale formativo destinato a studenti e docenti e infine creare una piattaforma e-learning”.
Finanziato con circa 1 milione di euro sino al 2020, BUzNet ha appena preso il via con un incontro alla Tashkent State Agrarian University in Uzbekistan dove i si sono riuniti i vari partner, oltre all’Ateneo pisano anche le università di Padova e di Porto in Portugallo, la Estonian University of Life Sciences e i rappresentanti locali del governo e di istituzioni pubbliche e private del settore.
La visita è stata inoltre l’occasione per i partner europei di visitare alcune realtà aziendali di Andijan, Tashkent, Nukus e Samarcanda, soprattutto allevamenti ed aziende di trasformazione lattiero-casearia, con l’opportunità di raccogliere dati sulla situazione delle pratiche veterinarie e zootecniche al fine di capire meglio i bisogni di formazione emergenti sul territorio.
“L’Università di Pisa e, in particolare, il Dipartimento di Scienze veterinarie – conclude Alessandra Guidi - sarà parte attiva a tutte le attività, mettendo a disposizione sia la propria esperienza in ambito veterinario e zootecnico, sia la conoscenza della sanità pubblica veterinaria uzbeka acquisita in un precedente progetto europeo coordinato da noi”.

 

Venerdì 11 maggio, in occasione della consegna del Premio Touring al Centro di ricerche agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa – selezionato tra i dieci "Centri di innovazione per l’agricoltura sostenibile” della Toscana – saranno organizzate due visite speciali aperte a tutte la cittadinanza: la prima, in programma alle ore 17, è una visita in pullman del Centro Avanzi, con soste ai campi sperimentali e alla stalla di bovini di razza “mucco pisano”, con illustrazione delle sperimentazioni in atto. La seconda, prevista alle ore 18, porta alla scoperta della Basilica di San Piero a Grado, con la guida del professor Valerio Ascani, del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Si prega di confermare la propria presenza all’evento e la partecipazione alle visite guidate entro il 30 aprile 2018, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure telefonando al numero 050 2210516.
La cerimonia di consegna del premio è prevista alle ore 15.30, alla presenza di Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano, Fausta Fabbri, responsabile settore Consulenza, formazione, innovazione della Direzione agricoltura e sviluppo rurale in Regione Toscana, Marcello Mele, direttore del Centro Avanzi, e Umberto Ascani, console TCI della provincia di Pisa.
Il Premio Touring è un riconoscimento assegnato annualmente a dieci realtà della Toscana (una per provincia) che operano in maniera innovativa per lo sviluppo sostenibile del mondo agricolo. Il Centro di Ricerche E. Avanzi è uno dei più grandi centri di ricerca in Italia e in Europa per lo studio dei sistemi agricoli sostenibili. Da anni sviluppa progetti di ricerca per l'innovazione socialmente responsabile in campo agro-zootecnico e ambientale. Con questo intento, il CiRAA opera nel campo della ricerca, della formazione, dell'educazione ambientale e alimentare e dei servizi, valorizzando la multifunzionalità dell’agricoltura. Il Centro è inoltre molto attivo nelle attività di trasferimento tecnologico al fianco delle aziende agricole e delle industrie agro-alimentari italiane e, in particolare, della Regione Toscana.

È stato assegnato a Jacopo Soldani il “Christos Nikolaou Memorial Ph.D. Award”, il premio per la miglior tesi di dottorato nell’area del service-oriented e cloud computing. Jacopo Soldani ha conseguito il dottorato in Informatica (corso dottorale regionale “Pegaso”) presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, dove ora è ricercatore post-doc nel gruppo “Service-oriented, Cloud and Fog Computing”.

La tesi, supervisionata dal professor Antonio Brogi del dipartimento di Informatica, propone nuove soluzioni per automatizzare il dispiegamento e la gestione di applicazioni multi-componente su piattaforme cloud. Il premio è stato assegnato da una commissione internazionale di esperti del settore, che ha riconosciuto l’originalità e l’innovatività delle soluzioni proposte da Soldani.

Il premio verrà ufficialmente consegnato il prossimo 25 giugno, a Creta, durante il “12th Symposium and Summer School On Service-Oriented Computing”. In tale occasione Jacopo Soldani terrà una relazione in cui presenterà i suoi risultati su “Modelling, analysing and reusing composite cloud applications”.

 

Martedì 24 aprile IngeniArs S.r.l., spin-off dell’Università di Pisa, organizzerà il workshop sui sistemi di comunicazione di ultima generazione a bordo di satelliti. L’evento, che si terrà al Centro Congressi Le Benedettine, vedrà la partecipazione delle eccellenze nel mercato spazio nazionale e internazionale, tra cui Thales Alenia Space, National Instruments e Leonardo. Immancabile la presenza dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea, a testimonianza del ruolo che stanno assumendo nelle missioni spaziali sistemi di comunicazione di bordo ad alta velocità, quali quelli basati sullo standard "SpaceFibre". L’iniziativa sarà coordinata dal primo astronauta italiano della storia, Franco Malerba, che sta mettendo la sua esperienza a disposizione di IngeniArs nel percorso di affermazione di questa giovane e brillante Start-Up nel mercato internazion.
“IngeniArs - ha detto infatti Franco Malerba - sta dimostrando di avere tutte le competenze e le capacità per far crescere il proprio ruolo nel panorama spazio sia italiano che internazionale. Questo Workshop conferma l’eccellenza del lavoro svolto da IngeniArs e contribuisce a consolidare l’importanza prospettica di 'SpaceFibre' nelle roadmap spazio italiane e internazionali. La comunità degli esperti protagonisti di 'SpaceFibre' in questa fase di definizione e di prime implementazioni è necessariamente una élite di pionieri e Ingeniars ne fa pienamente parte”.
Il professor Luca Fanucci, docente dell’Università di Pisa e CEO di IngeniArs, ha ricordato che l'azienda "nasce nel 2014 dal desiderio di mettere le conoscenze ed esperienze di noi soci fondatori al servizio di settori innovativi quali lo spazio, la telemedicina e l’automotive. Un importante fattore di accelerazione per l’azienda è rappresentato dalla vittoria dei programmi Horizon 2020 SME Instrument Fase 1 e Fase 2 dell’Unione Europea, che ci hanno permesso, tra le altre cose, di assumere brillanti dottori di ricerca e laureati provenienti dall’Ateneo Pisano. Offrire opportunità di lavoro ad alta qualificazione sul territorio pisano è per noi motivo di grande orgoglio”.
L’implementazione della tecnologia di nuova generazione "SpaceFibre", oggetto del workshop, è prevista dal progetto Horizon 2020 SIMPLE (Spacefibre IMPLementation design & test Equipment), attraverso la realizzazione dei prodotti SpaceFibre IP-core, SpaceFibre Analyser Box e SpaceFibre Analyser PXI entro la fine del 2018. Ciò permetterà a IngeniArs di arricchire il proprio portafoglio prodotti con un’offerta unica e altamente innovativa, in grado di rispondere al meglio alle future esigenze del mercato spazio.
Il professor Marco Raugi, prorettore alla Ricerca applicata e al trasferimento tecnologico dell’Ateneo, ha sottolineato come “IngeniArs sia una delle spin-off di talento dell’Università di Pisa, a conferma del ruolo fondamentale della ricerca e del trasferimento tecnologico portato avanti dall’Ateneo. L’impegno dell’Ateneo è quello di creare le condizioni sempre migliori per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali come IngeniArs, che possano affermarsi nel panorama nazionale e internazionale, nonché offrire un futuro lavorativo ai numerosi giovani talentuosi che l’Università è in grado di formare”.

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