In Toscana arriva la carta unica degli studenti universitari
La carta unica regionale per gli studenti universitari, finalizzata a consentire l'accesso a tutti i servizi del diritto allo studio regionale indipendentemente dall'Ateneo, è stata presentata giovedì 20 dicembre dalla vicepresidente della Regione Toscana ed assessore a Cultura, università e ricerca, Monica Barni, assieme ai rappresentanti dell'Azienda per il diritto allo studio e delle Università toscane.
"Questa intesa ha lo scopo di rendere più facile la mobilità all'interno del sistema universitario toscano", ha affermato il presidente della Regione, Enrico Rossi, in un saluto inviato all'iniziativa svolta a Palazzo Strozzi Sacrati. "L'obiettivo è promuovere l'accesso alla cultura e ai servizi favorendo il confronto fra tutti gli studenti degli Atenei toscani. Anche questo faceva parte dei venticinque punti del mandato ed anche questo, ormai, può dirsi concretizzato".
Alla conferenza stampa, oltre alla vicepresidente Barni, hanno partecipato il presidente dell'Azienda per il diritto allo studio della Toscana, Marco Moretti, i rettori delle Università di Firenze e Siena, Luigi Dei e Francesco Frati, la prorettrice per il diritto allo studio dell'Università di Pisa, Antonella Del Corso, e il rettore dell'Università senese per stranieri, Giuseppe Marrani. All'incontro è intervenuto anche uno studente, Alessandro Papi, iscritto all'Università per stranieri.
La carta magnetica, che renderà più semplice la mobilità regionale di studentesse e studenti, fa parte "assieme ad altre azioni positive sul diritto allo studio" dei punti programmatici su cui si è basato l'impegno verso gli elettori del presidente Rossi. Il diritto allo studio, inoltre, è inserito in Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.
La carta sarà resa operativa da un protocollo d'intesa fra Regione Toscana, Azienda regionale per il diritto allo studio universitario e università di Siena, Firenze e Pisa e Università per stranieri di Siena che verrà firmato nelle prossime settimane ma che è stato anticipato oggi. In esso si legge che "le Università toscane e l'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario ritengono prioritario offrire servizi agli studenti e garantire l'accesso a detti servizi presso qualsiasi Università toscana indipendentemente da quella di appartenenza" e che "per tale scopo le parti prevedono l'emissione di una carta unica regionale dello studente, distribuita a tutti gli studenti universitari toscani, con un layout comune, utile a garantire l'identificazione dello studente e la sua appartenenza all'Università di afferenza".
Circa 112 mila saranno le carte che verranno rilasciate agli studenti degli Atenei di Pisa, Firenze e Siena e dell'Università per stranieri di Siena. Di queste, in base a dati forniti dal Ministero Università e ricerca sul numero di iscritti per l'anno accademico 2016-17, circa 45 mila tessere andranno agli iscritti dell'Università di Pisa, 50 mila a quelli dell'Università di Firenze, 15 mila agli studenti dell'Università di Siena e all'incirca 2 mila a quelli dell'Università per gli stranieri. Si tratta in ogni caso di cifre indicative in quanto, in realtà, la distribuzione effettiva delle carte avverrà secondo i numeri, non ancora disponibili, che il Ministero comunicherà per l'anno accademico 2017-18.
"Questa carta è un risultato importante che conferma l'impegno della Regione nel lavorare in maniera coordinata con il sistema universitario toscano sull'alta formazione e sul diritto allo studio. La messa a punto di una carta unica regionale è stata per noi una priorità per il potenziamento del diritto allo studio universitario, a prescindere all'ateneo di appartenenza. Essa garantirà l'accesso ai diversi luoghi dedicati agli studenti universitari e le funzioni legate alla didattica. Ma soprattutto andrà progressivamente ad integrare al suo interno ulteriori servizi offerti alle università come le agevolazioni per accedere ai luoghi della cultura, musei, teatri, biblioteche e molto altro", ha precisato la vicepresidente Barni. Che ha sottolineato: "La Toscana è la prima Regione italiana a realizzare questo genere di iniziativa".
L'Azienda regionale per il diritto allo studio, o Ardsu, stamperà le tessere per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo dei quattro Atenei, distribuendole tramite i propri sportelli situati a Pisa, Firenze, Siena, Carrara, Arezzo. Gli Atenei, invece, stamperanno le tessere magnetiche per gli studenti iscritti al primo anno. In ogni caso, salvo imprevisti di natura tecnica od organizzativa, le carte saranno distribuite agli studenti entro l'inizio dell'anno accademico 2018-19.
La carta, dotata di smart card e di banda magnetica, servirà per accedere a tutti i servizi universitari, tra cui i punti per la ristorazione presenti nei vari Atenei ad opera dell'Ardsu, ma anche come "borsellino elettronico". Sul fronte della carta vi sarà la scritta "studente della Toscana" e sotto di essa i dati personali, cioè nome e cognome, numero di matricola e data di emissione della carta, mentre completeranno la parte frontale i loghi della Regione, dell'Ardsu e dell'Ateneo di emissione. Sul retro, infine, troveranno spazio i loghi dei quattro atenei toscano ed i codici della carta. (Fonte Toscana Notizie - Regione Toscana).
Basketball
Giovedì 21 dicembre, dalle 10:30 alle 18:00 al PalaCUS, in via Chiarugi 5, si tiene "Basketball", un incontro organizzato con i fondi di ateneo per le attività studentesche.
Info: Caterina Mochi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Diplomati gli allievi del master per progettare i sistemi subacquei del futuro
Sono dodici gli studenti, tra civili e personale della Marina Militare, che oggi hanno ricevuto il diploma del master di II livello in Elettroacustica subacquea e sue applicazioni (EAS) dedicato alla progettazione di sistemi sonar, i sistemi che permettono di rivelare la presenza di oggetti in ambiente marino e consentono ai veicoli subacquei di comunicare tra loro e con l’esterno, sfruttando onde acustiche, dato che l’acqua impedisce la propagazione di altri tipi segnali.
Il percorso EAS – afferma Fulvio Gini, professore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e direttore del master – è stato pensato per mettere a punto le competenze nell’ambito della progettazione di sistemi subacquei di nuova generazione, che avranno sempre più applicazioni in futuro, dal monitoraggio dell’ambiente marino e costiero, ad attività connesse all’installazione e alla manutenzione di condotte per idrocarburi e di comunicazione, sino allo sviluppo di apparati di sorveglianza e difesa delle acque”.
Il master EAS è gestito dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa in collaborazione con l'Accademia Navale di Livorno, con il Centro di Sperimentazione e Supporto Navale (CSSN) e con il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) di La Spezia, a cui si aggiunge il sostegno di aziende come Leonardo, Kongsberg Maritime, Calzoni L3 e Logicka.
Firmata una convenzione tra Università di Pisa e Confindustria Toscana Nord
Un Ateneo più vicino al mondo produttivo grazie a un accordo che permetterà di far dialogare imprese e ricercatori, con particolare attenzione all’Industria 4.0. Martedì 19 dicembre è stata firmata in rettorato una convenzione tra Università di Pisa e Confindustria Toscana Nord, che avrà come obiettivo la promozione di iniziative congiunte, collaborazioni di ricerca e formazione e attività di trasferimento tecnologico. L’accordo, che avrà una durata di tre anni, è stato sottoscritto dal rettore Paolo Mancarella e da Giulio Grossi, presidente di Confindustria Toscana Nord alla presenza di Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano.
Confindustria Toscana Nord, che comprende Lucca, Pistoia e Prato, è uno dei soci fondatori del Digital Innovation Hub Toscana, una realtà promossa dal sistema confindustriale regionale, che vuole rispondere alla sfida della digitalizzazione delle imprese e della trasformazione del sistema produttivo in chiave Industria 4.0. “La convenzione che firmiamo oggi con Confindustria Toscana Nord è un’ulteriore tessera del mosaico di collaborazioni che il nostro Ateneo sta implementando con le realtà culturali ed economiche del territorio – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – In un momento storico in cui le imprese sono chiamate a rispondere alla sfida dell’Industria 4.0, le università e i centri di ricerca sono investiti di un ruolo strategico, in quanto, con il loro patrimonio di competenze tecnico scientifiche, rappresentano una straordinaria leva di crescita per il sistema produttivo. Il nostro auspicio è che questo accordo possa creare occasioni di crescita e per i nostri studenti, laureati e ricercatori, nonché - nell’ambito del trasferimento tecnologico – possa favorire la nascita di spin-off e start-up che valorizzino la ricerca dell'Ateneo”.
“La formazione – ha dichiarato il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi - rappresenta un asset fondamentale per favorire la crescita di competenze all’interno delle aziende. In questa logica il ruolo della nostra Associazione è quello di intermediario tra il mondo universitario e quello produttivo che agisce con l’obiettivo di trasformare la conoscenza esistente in innovazioni funzionali alla competitività delle imprese. L’accordo siglato oggi è importante perché rende sistematico e costante il dialogo tra aziende e Università di Pisa soprattutto nei settori della ricerca e dell’innovazione e dà ulteriore impulso proprio al tema di Industria 4.0, che sta già dispiegando i suoi effetti tra le aziende del territorio e rappresenta per loro il percorso fondamentale per recuperare competitività proprio grazie a nuovi modelli di business, elevate competenze e tecnologie innovative.”
Firmata convenzione tra Ateneo e Confindustria Toscana Nord
Un Ateneo più vicino al mondo produttivo grazie a un accordo che permetterà di far dialogare imprese e ricercatori, con particolare attenzione all’Industria 4.0. Martedì 19 dicembre è stata firmata in rettorato una convenzione tra Università di Pisa e Confindustria Toscana Nord, che avrà come obiettivo la promozione di iniziative congiunte, collaborazioni di ricerca e formazione e attività di trasferimento tecnologico. L’accordo, che avrà una durata di tre anni, è stato sottoscritto dal rettore Paolo Mancarella e da Giulio Grossi, presidente di Confindustria Toscana Nord; presente alla firma anche Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano.
Da sinistra, Marco Raugi, Paolo Mancarella e Giulio Grossi
Confindustria Toscana Nord, che comprende Lucca, Pistoia e Prato, è uno dei soci fondatori del Digital Innovation Hub Toscana, una realtà promossa dal sistema confindustriale regionale, che vuole rispondere alla sfida della digitalizzazione delle imprese e della trasformazione del sistema produttivo in chiave Industria 4.0.
“La convenzione che firmiamo oggi con Confindustria Toscana Nord è un’ulteriore tessera del mosaico di collaborazioni che il nostro Ateneo sta implementando con le realtà culturali ed economiche del territorio – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – In un momento storico in cui le imprese sono chiamate a rispondere alla sfida dell’Industria 4.0, le università e i centri di ricerca sono investiti di un ruolo strategico, in quanto, con il loro patrimonio di competenze tecnico scientifiche, rappresentano una straordinaria leva di crescita per il sistema produttivo. Il nostro auspicio è che questo accordo possa creare occasioni di crescita anche per i nostri studenti, laureati e ricercatori, nonché - nell’ambito del trasferimento tecnologico – possa favorire la nascita di spin-off e start-up che valorizzino la ricerca dell'Ateneo”.
“La formazione – ha dichiarato il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi - rappresenta un asset fondamentale per favorire la crescita di competenze all’interno delle aziende. In questa logica il ruolo della nostra Associazione è quello di intermediario tra il mondo universitario e quello produttivo che agisce con l’obiettivo di trasformare la conoscenza esistente in innovazioni funzionali alla competitività delle imprese. L’accordo siglato oggi è importante perché rende sistematico e costante il dialogo tra aziende e Università di Pisa soprattutto nei settori della ricerca e dell’innovazione e dà ulteriore impulso proprio al tema di Industria 4.0, che sta già dispiegando i suoi effetti tra le aziende del territorio e rappresenta per loro il percorso fondamentale per recuperare competitività proprio grazie a nuovi modelli di business, elevate competenze e tecnologie innovative.”
Diplomati gli allievi del master per progettare i sistemi subacquei del futuro
Sono dodici gli studenti, tra civili e personale della Marina Militare, che oggi hanno ricevuto il diploma del master di II livello in Elettroacustica subacquea e sue applicazioni (EAS) dedicato alla progettazione di sistemi sonar, i sistemi che permettono di rivelare la presenza di oggetti in ambiente marino e consentono ai veicoli subacquei di comunicare tra loro e con l’esterno, sfruttando onde acustiche, dato che l’acqua impedisce la propagazione di altri tipi segnali.
Foto dei diplomati della terza edizione del master, con i rappresentanti della Marina Militare e del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.
Il percorso EAS – afferma Fulvio Gini, professore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e direttore del master – è stato pensato per mettere a punto le competenze nell’ambito della progettazione di sistemi subacquei di nuova generazione, che avranno sempre più applicazioni in futuro, dal monitoraggio dell’ambiente marino e costiero, ad attività connesse all’installazione e alla manutenzione di condotte per idrocarburi e di comunicazione, sino allo sviluppo di apparati di sorveglianza e difesa delle acque”.
Il master EAS è gestito dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa in collaborazione con l'Accademia Navale di Livorno, con il Centro di Sperimentazione e Supporto Navale (CSSN) e con il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) di La Spezia, a cui si aggiunge il sostegno di aziende come Leonardo, Kongsberg Maritime, Calzoni L3 e Logicka.
Da sinistra: Fulvio Gini (DII), Ruggero Reggiannini (DII), Ettore Ciaccia (Accademia Navale di Livorno), Andrea Caiti (DII), Luca Rainone (Accademia Navale di Livorno).
QBrobotics, spin-off dell’Università di Pisa, vince il Premio Innovazione Toscana
QBrobotics srl, spin off dell’Università di Pisa, ha vinto il primo premio start up innovativa nell’ambito della competizione ‘Innovazione Toscana’, un’iniziativa lanciata quest’anno dal Consiglio regionale per sostenere e valorizzare la ricerca, l’innovazione tecnologica e digitale delle imprese del territorio. Il primo premio della sezione innovazione 4.0 invece è andato a Cromology Italia SpA per il progetto Coolsun, sviluppato con il dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa.
La consegna dei riconoscimenti è avvenuta lunedì 18 dicembre a Palazzo Bastogi a Firenze e ai vincitori sono andati 15mila euro ciascuno. QbRobotics ha vinto, secondo la giuria, per essersi distinta per l’elevato contenuto tecnologico-innovativo nello sviluppo dei prodotti e per aver contribuito alla crescita del territorio toscano tramite il progetto di diffusione della tecnologia della soft-robotics nei settori della robotica di servizio, industriale e biomedicale. Nata nel 2011 come spin-off dell’Università di Pisa e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, l’azienda è oggi operativa presso il Polo Tecnologico di Navacchio nel settore della robotica dove ha realizzato una protesi robotica per la mano e l’avambraccio.
Il Premio ‘Innovazione Toscana’ è stato organizzato quest’anno per la prima volta dal Consiglio regionale in collaborazione con Anci Toscana, Confindustria, Unioncamere Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casa Artigiani. La commissione che ha assegnato riconoscimenti di questa prima edizione era composta da Giuseppe Iannaccone, ordinario di elettronica al dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, dal direttore dell’Istituto di biorobotica del Sant’Anna di Pisa Paolo Dario, da Leonardo Masotti, docente all’Università di Firenze e fondatore di El.En. S.p.A., da Franco Tocci, fondatore e presidente di Ambrogio S.r.l., e da Cristian Della Giovampaola, titolare e senior engineer alla Wave Up S.r.l.
QBrobotics, spin-off dell’Ateneo, vince il Premio Innovazione Toscana
QBrobotics srl, spin off dell’Università di Pisa, ha vinto il primo premio start up innovativa nell’ambito della competizione ‘Innovazione Toscana’, un’iniziativa lanciata quest’anno dal Consiglio regionale per sostenere e valorizzare la ricerca, l’innovazione tecnologica e digitale delle imprese del territorio. Il primo premio della sezione innovazione 4.0 invece è andato a Cromology Italia SpA per il progetto Coolsun, sviluppato con un gruppo di ricerca del dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa coordinato dal professore Fabio Bellina e formato dai professori Andrea Pucci, Marco Geppi, Giacomo Ruggeri e dal dottor Marco Lessi.
Foto di gruppo della premiazione
La consegna dei riconoscimenti è avvenuta lunedì 18 dicembre a Palazzo Bastogi a Firenze e ai vincitori sono andati 15mila euro ciascuno. QbRobotics ha vinto, secondo la giuria, per essersi distinta per l’elevato contenuto tecnologico-innovativo nello sviluppo dei prodotti e per aver contribuito alla crescita del territorio toscano tramite il progetto di diffusione della tecnologia della soft-robotics nei settori della robotica di servizio, industriale e biomedicale. Nata nel 2011 come spin-off dell’Università di Pisa e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, l’azienda è oggi operativa presso il Polo Tecnologico di Navacchio nel settore della robotica dove ha realizzato una protesi robotica per la mano e l’avambraccio.
Il Premio ‘Innovazione Toscana’ è stato organizzato quest’anno per la prima volta dal Consiglio regionale in collaborazione con Anci Toscana, Confindustria, Unioncamere Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casa Artigiani. La commissione che ha assegnato riconoscimenti di questa prima edizione era composta da Giuseppe Iannaccone, ordinario di elettronica al dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, dal direttore dell’Istituto di biorobotica del Sant’Anna di Pisa Paolo Dario, da Leonardo Masotti, docente all’Università di Firenze e fondatore di El.En. S.p.A., da Franco Tocci, fondatore e presidente di Ambrogio S.r.l., e da Cristian Della Giovampaola, titolare e senior engineer alla Wave Up S.r.l.
Presentazione della brochure "Accesso ai servizi per la salute dello/della studente/ssa fuori sede"
Il 27 dicembre alle 15, nell'aula AM2 del Dipartimento di Matematica (largo Pontecorvo), si tiene la presentazione della brochure "Accesso ai servizi per la salute dello/della studente/ssa fuori sede".
L'evento, organizzato dall'associazione "Pisa città di frontiera", è realizato con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'Università del Carcere
Nei giorni 1 e 2 dicembre si è tenuto a Firenze il convegno dal titolo “L’Università del Carcere”, organizzato dalle Università di Firenze, Pisa, Siena e Università per Stranieri di Siena, dalla Regione Toscana e dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. Per l'Ateneo pisano sono intervenuti il prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e il delegato per il Polo Penitenziario Universitario dell’Istituto Don Bosco, Andrea Borghini.
Nel suo saluto, il professor Marco Gesi ha citato "l'esperienza del Polo Penitenziario Universitario di Pisa, nato ufficialmente nel 2003 e da alcuni anni intitolato al compianto professor Renzo Corticelli, come sintesi felice dell’incontro tra sapere pubblico e istituzioni di rieducazione, finalizzato alla crescita culturale e al reinserimento sociale dei detenuti e orientato a garantire il diritto all’istruzione, come chiaramente espresso in numerosi articoli del nostro dettato costituzionale".
Pubblichiamo di seguito la riflessione post convegno del professor Andrea Borghini.
Il convegno su “L’Università del Carcere” è stato una prima fondamentale occasione per affrontare l’esperienza dei Poli Universitari Penitenziari, sia in ambito regionale, sia in ambito nazionale. Nella due giorni fiorentina, docenti, mondo del volontariato, mondo istituzionale, e studenti hanno discusso punti di forza e di criticità del progetto Polo Penitenziario Universitario, sottolineando come tale realtà si stia espandendo a livello nazionale. Sono infatti stati censiti fino ad ora 21 poli penitenziari che lavorano su 50 istituti di pena.
In tal senso, nel corso del convegno, è emersa la necessità di rafforzare il ruolo di un Coordinamento nazionale dei Poli, avviando un’interlocuzione con la CRUI, in grado farsi portavoce del progetto con gli interlocutori politici di riferimento; e al contempo, si è lavorato a cercare di individuare procedure standardizzate che permettano agli studenti di usufruire di trattamenti univoci in qualsiasi sede essi siano collocati.
In particolare, è emersa la centralità e la validità del modello toscano. La Toscana ha avviato dal 2010 un accordo che costituisce il Polo Regionale della Toscana, l’unico sistema integrato di formazione universitaria presente a livello nazionale. All’interno di tale accordo, che prevede anche un finanziamento annuale della Regione Toscana, spicca il Polo di Pisa, il quale si struttura in una sede ‘storica’ come quella presso la Casa Circondariale Don Bosco della città toscana, ma vede studenti, iscritti all’Ateneo pisano, collocati anche in altre realtà penitenziarie quali quelle di Volterra, Massa, Porto Azzurro, Livorno e Gorgona. Ciò fa del Polo di Pisa una realtà sui generis, che necessita di un grande impegno dell’ateneo per venire incontro alle esigenze della popolazione studentesca detenuta. Nel corso degli anni, l’ateneo ha accettato la sfida, lavorando a standardizzare le procedure di iscrizione, azzerando le tasse universitarie, individuando funzionari amministrativi in grado di coordinare i vari passaggi burocratici; e ancora, individuando personale docente incaricato, in grado di coordinarsi con gli istituti per seguire al meglio le carriere degli studenti, che ormai, a partire dal 2003, anno di istituzione del polo pisano, sono stati oltre 115.
Dal convegno fiorentino è inoltre emerso, soprattutto attraverso le testimonianze degli ex studenti detenuti, l’utilità di questa attività, spesso percepita da essi come fonte di riscatto sociale. E’ stato, inoltre, evidenziato come sia importante per gli studenti detenuti sentirsi parte della comunità accademica, superando il senso di isolamento dato dal contesto in cui vivono: esperienze di contatto con altri studenti sono vissute come momento di scambio, oltre che momenti di confronto sui percorsi formativi.
La figura dei tutor è risultata essere di grande importanza al fine di consentire una reale attuazione del diritto all’istruzione e dei princìpi di inclusione e di integrazione.
E’ stato inoltre ribadito che il dialogo fra le istituzioni coinvolte prosegua in modo sempre più stretto e si traduca in interventi concreti quali, ad esempio, la messa a disposizione di spazi che permettano la creazione di un contesto idoneo allo studio. Infine, è stato sottolineato come l’esperienza dei Poli debba darsi un piano comunicativo più efficace sia attraverso la costruzione di eventi pubblici ad hoc sia con la creazione di siti web dedicati: si tratta di una strategia, quest’ultima, utile a diffondere nel mondo universitario la consapevolezza del ruolo svolto dall’Università nel garantire il diritto allo studio e nel sensibilizzarlo verso questo tipo di utenza, anche al fine di costruire una comunità accademica solidale e aperta ed evitare i rischi di stigmatizzazione e isolamento dello studente detenuto.
Andrea Borghini
Delegato del Rettore per il Polo Penitenziario Universitario dell’Istituto Don Bosco