Superare i limiti della didattica a distanza accompagnando gli studenti alla scoperta dell’Ateneo e della città di Pisa. È questa l’idea venuta al professor Gionata Carmignani, docente di Ingegneria economico-gestionale e presidente del Consiglio aggregato di Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa.
“A marzo – spiega – ho iniziato l’insegnamento di Economia e organizzazione aziendale al corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica, frequentato da più di 130 studenti al primo anno e in gran parte provenienti da fuori della Toscana. Ho quindi pensato che molti di loro non avevano avuto modo di frequentare i luoghi dell’Ateneo e non erano nemmeno mai stati a Pisa”. Il professore si è così attrezzato con tablet in mano e webcam accesa e, al termine delle lezioni, ha guidato i suoi studenti in una serie di “visite” all’interno dell’Ateneo e in città. I ragazzi hanno potuto vedere la sede, le aule e le strutture di Ingegneria e i laboratori del Centro Piaggio, dialogando con i docenti incontrati lungo il tragitto; hanno poi goduto della vista dei lungarni fino a Palazzo alla Giornata, dove hanno potuto salutare il rettore Paolo Mancarella e il prorettore alla Didattica, Marco Abate. Infine, mercoledì 5 maggio sono andati alla scoperta del centro di Pisa, finendo con il più classico dei giri in Piazza dei Miracoli e sotto la Torre.
“Gli studenti – conclude il professor Carmignani – hanno accolto molto positivamente l’iniziativa, restando spesso collegati per i tour ‘virtuali’ e partecipando attivamente alle visite. I ragazzi hanno così potuto conoscere, oltre agli argomenti delle lezioni, le persone, le sedi e le strutture dell’Ateneo e della città, quelle stesse che speriamo presto possano tornare ad accoglierli di persona”.
Pubblichiamo di seguito il ricordo del professor Luciano Modica scritto dalla collega e amica Margherita Galbiati, che con lui ha collaborato per molti anni, prima al Dipartimento di Matematica e poi nella gestione dell'Ateneo come membro del Senato Accademico e quindi come prorettrice alla Ricerca di base.
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Per Luciano Modica
Non so se riuscirò a rappresentare qui, sia pur confusamente, quanto sarebbe doveroso per ripercorrere la vita di Luciano Modica, che è terminata così improvvisamente ieri mattina. Doveroso, certo, ma non è l’aggettivo giusto, tanto è l’affetto, la stima, l’amicizia, il sostegno reciproco che nel corso di più di 40 anni di collaborazione continua ho avuto il dono di avere.
Molti che forse leggeranno queste righe non hanno vissuto l’atmosfera dell’università in quel periodo, dagli anni ‘80 in poi. Riassumerla è difficile, tanto il mondo e l’università sono cambiati nel frattempo. Ma, questo sì è doveroso, ricordare quegli anni e quanto Luciano ha fatto vuole essere in qualche senso stabilire l’eredità che Luciano ha lasciato, e passare il testimone a chi vive ora questa università.
Luciano Modica era direttore del Dipartimento di Matematica da già un mandato nel 1987, quando sono diventata suo vicedirettore. La ristrutturazione del Dipartimento, voluta da Luciano, era in corso: dalla rete dipartimentale, la prima in ateneo, alla cura dell’estetica dei locali (sono sue, per esempio, le fotografie di grandi matematici nel corridoi principale di dipartimento) e all’attenzione all’accoglienza agli studenti (con le sale studio e le aule informatiche). La difesa puntigliosa dell’autonomia dipartimentale e in generale dell’ateneo era poi uno di punti chiave della visione di Luciano in quegli anni. L’attenzione a tutto ciò si è tradotta in un forte sentimento di appartenenza al dipartimento, di orgoglio, direi, da parte di tutti, dagli studenti al personale ai docenti, appartenenza che Luciano voleva estesa all’ateneo.
Appartenenza ed orgoglio che hanno sostenuto le tante iniziative di allora. Non si può non ricordare ad esempio la ristrutturazione dell’area ex Marzotto, con la riunione dei tre Dipartimenti (Matematica, Fisica e Informatica), che ha influito sulla città oltre a formare un centro culturale e scientifico, con la biblioteca interdipartimentale e la concentrazione anche dell’INFN nella stessa area. Idee (questa e tantissime altre) di Luciano da direttore del Dipartimento di Matematica e preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, e che ha poi completamente realizzato da rettore, carica alla quale è stato eletto nel 1993. Una visione che ha modificato la nostra università e tramite la CRUI, della quale è stato presidente, forse anche il sistema universitario. La sua presenza non è mancata negli anni successivi grazie all'impegno, a volte anche faticoso, in politica.
Chi ha vissuto quell’epoca piena di idee, entusiasmo, energia, speranza, ricorderà forse altri aspetti dell’enorme mole di rinnovamento che si è sviluppato allora. Ma l’aspetto che vorrei ricordare qui, ed è forse l’eredità maggiore che ha lasciato a me e a chi ha avuto modo di collaborare con lui, è che quanto ha fatto, quanto deve essere fatto, è per il bene comune, al di là dei personalismi, degli individualismi, dei corporativismi. Un’idea che ha permesso di sviluppare progetti e di realizzarli pensando liberamente, di partecipare alla costruzione, ognuno a suo modo, di un ambiente scientifico, di studio, di amministrazione, di ricerca, con una solida sintonia di intenti, basato su un’etica profonda e libera.
Grazie Luciano!
Margherita Galbiati
La mattina di martedì 4 maggio si è spento all’età di 71 anni il professor Luciano Modica. Alla guida dell’Università di Pisa tra il 1993 e il 2002 e presidente CRUI dal 1998 al 2002, Modica è stato senatore della Repubblica e sottosegretario al Ministero dell’Università e della Ricerca.
La camera ardente sarà allestita mercoledì 5 maggio, dalle ore 14:00 alle ore 20:00, nell’Aula Magna Storica nel Palazzo alla Sapienza. I funerali si svolgeranno giovedì 6 maggio in forma strettamente privata.
"La notizia dell’improvvisa scomparsa del professor Luciano Modica mi ha profondamente turbato - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – Eravamo legati da un profondo rapporto di amicizia e stima che durava dai tempi del suo rettorato. Fu lui a volermi come delegato disabilità dell’Università di Pisa nel 2000, un incarico che ha influito moltissimo sulla mia vita all’interno dell’Ateneo e per il quale gli sarò sempre grato. Proprio qualche giorno fa ci eravamo sentiti per vederci e discutere assieme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle opportunità per la nostra Università, a cui teneva sempre tantissimo. Con lui la comunità pisana perde un uomo e uno studioso di straordinaria levatura, che ha saputo guidare con saggezza e lungimiranza l'Università di Pisa in una difficile stagione di cambiamento del mondo accademico. Doti che l’hanno sempre distinto anche nella sua attività politica. Alla moglie Mariuccia e ai figli Carlo ed Elena va il mio più affettuoso abbraccio in questo momento di profondo dolore".
Nato a Catania nel 1950, Luciano Modica dopo aver conseguito la maturità classica si è trasferito a Pisa come studente dell'Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, laureandosi in Matematica come allievo dei professori Ennio De Giorgi e Enrico Bombieri. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera universitaria sempre a Pisa diventando, appena trentenne, professore ordinario di Analisi matematica. Ha svolto l'intera carriera accademica nell'Ateneo pisano.
I suoi interessi scientifici sono stati assai ampi e multiformi, con ricerche che spaziano dalle equazioni alle derivate parziali, dal calcolo delle variazioni alle superfici di area minima, ai modelli matematici delle transizioni di fase. I suoi teoremi originali sono stati pubblicati su molte riviste scientifiche internazionali. Ha insegnato e fatto ricerca nelle università di Paris XI (Orsay), New York (NYU), Edimburgo (Heriot-Watt), Bonn e Minneapolis.
Il professor Luciano Modica è stato rettore dell'Università di Pisa dal 1993 al 2002, quando si è dimesso per candidarsi al Senato della Repubblica, ricoprendo anche il ruolo di presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane dal 1998 al 2002. Come rettore ha emanato il primo Statuto autonomo dell’Università di Pisa, ha attuato una vasta opera di innovazione regolamentare e gestionale per adeguare l’Ateneo alle sfide dell’autonomia e per stimolare il miglioramento continuo delle attività didattiche e di ricerca. Ha avviato una politica di forti investimenti in ricerca e in infrastrutture nell’ambito di un piano edilizio decennale e promosso l’espansione degli insediamenti universitari nell’intero bacino territoriale della Toscana nord-occidentale, che ha nell’Università di Pisa il suo principale riferimento. Come presidente della CRUI si è impegnato nello sviluppo della politica universitaria nazionale e internazionale, nella riforma italiana dell’autonomia didattica e nelle problematiche dell’incentivazione e valutazione della qualità delle attività didattiche e di ricerca, sia a livello italiano che europeo.
Nel 2002 è stato eletto senatore della Repubblica nel collegio di Pisa e lo è rimasto sino al 2006. Dal 2006 al 2008 ha fatto parte del Governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministero dell'Università e della Ricerca.
Nel 2004 l'Università di Pisa gli ha conferito l'Ordine del Cherubino.
Nella foto in alto: il rettore Luciano Modica consegna la laurea honoris causa alla soprano Mirella Freni.
Nella foto in basso: il professor Luciano Modica riceve l'Ordine del Cherubino dal rettore Marco Pasquali.
Con il passaggio della Toscana in zona gialla, riaprono in sicurezza e con ingressi contingentati i musei dell'Università di Pisa: quelli del Sistema Museale di Ateneo e il Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale.
Da lunedì 26 aprile sono aperti il Museo di Storia Naturale e, tra i musei dello SMA, l’Orto e Museo Botanico. Da martedì 27 aprile è aperta la Gipsoteca di Arte Antica.
Giovedì 29 sarà il turno del Museo della Grafica e delle Collezioni Egittologiche. In tale occasione, il 29 e 30 sono previste visite guidate gratuite, con prenotazione obbligatoria, per piccoli gruppi alle Collezioni Egittologiche (prenotazioni Collezioni Egittologiche) e al Museo della Grafica, (prenotazioni Museo della Grafica).
Di seguito orari di apertura e informazioni dei musei fino alla fine di maggio. Si prega chi prenota la visita di presentarsi in orario.
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ORTO E MUSEO BOTANICO
Via Luca Ghini 13, Pisa
Aperto tutti i giorni: 8:30 – 20:00 [Ultimo ingresso alle ore 19:00]
• Domenica 2 maggio, prima domenica del mese, l'ingresso è gratuito.
Con il biglietto di ingresso all’Orto e Museo Botanico si potranno visitare gratuitamente le Collezioni Egittologiche.
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MUSEO DI STORIA NATURALE
Via Roma 79, Calci (Pisa)
Aperture:
• Lunedì - Sabato: 9:00 – 19:00 [ultima fascia oraria per la prenotazione ore 17:30]
• Domenica e festivi: 9:00 – 20:00 [ultima fascia oraria per la prenotazione ore 18:30]
Sarà possibile visitare le esposizioni permanenti del Museo, mentre l’Acquario, attualmente in fase di riallestimento, sarà temporaneamente chiuso.
Il numero di visitatori che potrà accedere al Museo sarà contingentato e l’ingresso sarà possibile solo previa prenotazione. I visitatori potranno scegliere la fascia oraria preferita e dovranno presentarsi all’ingresso con la prenotazione (anche su smartphone). Il pagamento avverrà presso la biglietteria del Museo. Link alle tariffe: https://www.msn.unipi.it/it/tariffe/.
Al fine di poter garantire una visita in sicurezza e serenità, il Museo adotta tutte le misure necessarie (sanificazione degli ambienti, percorsi semplificati e indicati tramite apposita segnaletica, presenza di colonnine con gel sanificante per le mani, avvisi con le regole di comportamento ripetuti nelle sale) e ai visitatori sarà chiesta la massima collaborazione nel rispettare le misure obbligatorie (utilizzo della mascherina, corretta sanificazione delle mani all’ingresso e ogni volta che occorrerà toccare delle superfici, rispetto della distanza fisica).
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GIPSOTECA DI ARTE ANTICA
Piazza San Paolo all’Orto 20, Pisa
Aperture:
Martedì, Mercoledì: 10:00 – 13:00
Giovedì, Venerdì, Sabato: 15:00 – 19:00
Sabato primo maggio la Gipsoteca di Arte Antica resterà chiusa
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MUSEO DELLA GRAFICA
Lungarno Galilei 9, Pisa
Aperture:
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 15:00 – 19:00
Sabato, Domenica: 10:00 – 19:00
È possibile visitare:
• la selezione di opere dalle Collezioni presentate nell'anteprima digitale nell’ambito della rubrica "Opere, temi, artisti. Costruiamo una mostra virtuale"
• la mostra “Netsuke. I capolavori della Collezione Bresciani”
• la mostra "Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Territorio, Comunità, Architettura nella Toscana di Olivetti".
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COLLEZIONI EGITTOLOGICHE
Via San Frediano 12, Pisa [Primo piano]
Aperture:
• Martedì, Mercoledì: 10:00 – 13:00
• Giovedì, Venerdì, Sabato: 15:00 – 19:00
Sabato primo maggio le Collezioni Egittologiche resteranno chiuse
• L'ingresso alle Collezioni Egittologiche è gratuito, per tutto il mese di maggio, per chi esibisce il biglietto dell’Orto e Museo Botanico.
Ricordiamo che di sabato, domenica e nei giorni festivi, dove previsto, l'ingresso è consentito solo a condizione che sia stato prenotato con almeno un giorno di anticipo.
Un vetro può essere immaginato come un liquido che ha perso la sua capacità di fluire. Questa definizione riflette la procedura utilizzata comunemente per produrre i vetri, vale a dire per raffreddamento rapido del fuso. Infatti, quando un liquido è raffreddato al di sotto della sua temperatura di fusione – o, come si dice, è sottoraffreddato – il moto molecolare rallenta fino al punto che, alla transizione vetrosa, il liquido appare all’osservatore come congelato: si è ottenuto un vetro. Nonostante i vetri siano utilizzati in innumerevoli applicazioni tecnologiche, resta da chiarire quale sia il meccanismo microscopico alla base della loro formazione.
Un modo per capire cosa succeda alla transizione vetrosa è quello di studiare i moti molecolari, chiamati processi di rilassamento, grazie ai quali un liquido ritorna all’equilibrio dopo una piccola perturbazione. Consideriamo per esempio il caso di una fluttuazione di densità: in un liquido al di sopra della temperatura di fusione – come l’acqua a temperatura ambiente – la struttura cambia, cioè rilassa tornando all’equilibrio, in pochi picosecondi (milionesimi di milionesimi di secondo), mentre in prossimità della transizione vetrosa la struttura cambia su tempi dell’ordine di centinaia di secondi. Questo rilassamento strutturale è tuttavia anticipato dalla comparsa di un processo dinamico più veloce, noto come rilassamento Johari-Goldstein, il cui ruolo nella transizione vetrosa è argomento di animata discussione.
Il team di ricerca internazionale ha utilizzato un interferometro per raggi X del sincrotrone europeo ESRF dopo la caratterizzazione preliminare dei campioni a Pisa (Rete di strumentazioni CISUP) per studiare, alla scala atomica, il rilassamento Johari-Goldstein in un liquido a temperature prossime alla transizione vetrosa.
I risultati ottenuti forniscono una nuova prospettiva della dinamica microscopica in un liquido sottoraffreddato: il processo Johari-Goldstein segnala la formazione di una struttura a mosaico, con tasselli di molecole meno mobili (sfere bianche in figura) separati da una rete in continua evoluzione di molecole più mobili (sfere rosse). La comparsa di questa struttura a mosaico conferma l’idea che una transizione di natura dinamica ha luogo nei liquidi sottoraffreddati, come suggerito da alcuni modelli teorici della transizione vetrosa.
Figura 1. Rappresentazione delle molecole che in un liquido sottoraffreddato partecipano al rilassamento Johari-Goldstein (sfere rosse) ad un dato istante. Queste molecole sono molto mobili, si muovono a distanze maggiori del resto delle molecole (sfere bianche) e sono connesse spazialmente in un’unica struttura che attraversa l’intero liquido.
«Questo esperimento - dice Federico Caporaletti ora al Van der Waals-Zeeman Institute - Institute of Physics/Van’t Hoff Institute for Molecular Sciences dell’Università di Amsterdam ma che ha iniziato la ricerca durante il suo dottorato al Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento - chiarisce come i liquidi a temperature molto basse siano molto eterogenei da un punto di vista dinamico: alcune molecole sono più lente ed altre più veloci, con queste ultime connesse spazialmente in una sorta di ragnatela che attraversa l’intero liquido».
«L’eterogeneità dei moti molecolari che osserviamo - sottolinea Simone Capaccioli del Dipartimento di Fisica “Enrico Fermi” dell’Università di Pisa e direttore CISUP - potrebbe spiegare alcune importanti proprietà di questi materiali, quali la loro elasticità e duttilità».
«Questo risultato - conclude Giulio Monaco del Dipartimento di Fisica ed Astronomia “Galileo Galilei” dell’Università di Padova e coordinatore del lavoro - contribuisce a chiarire i meccanismi microscopici in base ai quali alcuni liquidi possono dar luogo ad un vetro, ad esempio un silicato fuso che diventa un vetro di finestra, invece di cristallizzare, come fa invece l’acqua quando ghiaccia».
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Link alla ricerca: https://doi.org/10.1038/s41467-021-22154-8
Titolo: “Experimental evidence of mosaic structure in strongly supercooled molecular liquids”, in «Nature Communications» - 2021 –
Autori: F. Caporaletti (a,g) S. Capaccioli (b,c), S. Valenti (d), M. Mikolasek (e), A.I. Chumakov (e,f), G. Monaco (a,h)
(a) Dipartimento di Fisica, Università di Trento (Italy)
(b) Dipartimento di Fisica “E. Fermi”, Università di Pisa (Italy)
(c) CISUP, Centro per l’Integrazione della Strumentazione dell’Universitá di Pisa (Italy)
(d) Department of Physics, Universitat Politécnica de Catalunya, Barcelona (Spain)
(e) European Synchrotron Radiation Facility, Grenoble (France)
(f) National Research Center ‘Kurchatov Institute’, Moscow (Russia)
(g) Present address: Van der Waals-Zeeman Institute, Institute of Physics/Van’t Hoff Institute for Molecular Sciences, University of Amsterdam (Netherlands)
(h) Present address: Dipartimento di Fisica ed Astronomia, Universitá di Padova (Italy)
L’Università di Pisa è in lutto per la scomparsa improvvisa della professoressa Federica Chiellini, docente di Chimica Industriale al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Ateneo pisano. La professoressa era nata nel 1969 ed era residente a Pisa.
I funerali si tengono lunedì 8 marzo, alle ore 15.30, alla chiesa di San Sisto.
Federica Chiellini si era laureata a Pisa nel 1994 e nel 2001 aveva conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biomateriali all’Università di Trento. Nel 2007 era diventata Ricercatrice al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, dove, nel 2015, era stata nominata Professore Associato.
Federica Chiellini è stata ospite di centri di ricerca internazionali, tra i quali il Dipartimento di Biochimica dell’Università di Ghent (Belgio) ed i Dipartimenti di Scienze ed Ingegneria dei Materiali e di Ingegneria Chimica della Cornell University (Ithaca, USA).
La sua attività di ricerca è stata incentrata principalmente sulla Scienza dei biomateriali, con particolare riferimento ai materiali polimerici per applicazioni biomediche. La sua partecipazione a progetti di ricerca finanziati in ambito nazionale e internazionale, spesso come coordinatrice, ha avuto un alto impatto sulla comunità scientifica, come testimoniato da oltre duecento articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali dei quali è coautrice.
Ci lascia una docente di inestimabile valore, il cui entusiasmo per la scienza e la dedizione alla didattica devono essere di ispirazione e modello per la comunità accademica e le nuove generazioni di ricercatori.
Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è il vincitore del premio "con.Scienze" 2020, promosso dalla Conferenza dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di scienze e tecnologie per invogliare i giovani a proseguire nella carriera della ricerca. Il riconoscimento è stato assegnato per la sua tesi di laurea magistrale dal titolo "Algoritmi e strutture dati per piattaforme efficienti di ride sharing", relatori il professor Paolo Ferragina e il dottor Andrea Marino, in cui il tema del ride sharing (talvolta denominato in italiano come “covetturaggio” o “condivisione di un taxi”), e diventato famoso con app quali Uber e Lift, viene affrontato per l'enorme potenziale in termini di riduzione del numero di veicoli necessari a servire una data richiesta di mobilità e quindi di impatto che può avere sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento nelle città.
Lo studio ha portato alla definizione di nuovi algoritmi per il ride sharing in aree urbane di grandi dimensioni, quindi in presenza di reti stradali anche di milioni di nodi e con centinaia/migliaia di richieste in brevi intervalli di tempo. La tesi descrive un nuovo algoritmo basato su interessanti e originali considerazioni geometriche per le quali Tosoni ha progettato efficienti ed efficaci strutture dati che le realizzano e ottengono così risultati migliori dello stato dell’arte. I risultati teorici sono stati corroborati da un’ampia attività sperimentale su dataset reali di dimensioni significative e relativi a due distinte aree urbane: Manhattan (NYC) e Singapore, dimostrando la loro efficienza e robustezza in varie condizioni di traffico e di struttura stradale delle aree esaminate.
"Mi congratulo con Francesco Tonsoni per il prestigioso riconoscimento - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – La sua affermazione nella seconda edizione del premio con.Scienze è un’importante verifica delle sue abilità di ricercatore e della qualità del lavoro svolto per la tesi di laurea. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche una conferma della capacità di questa Università di formare e promuovere giovani in grado di affrontare le sfide del futuro. E questo grazie anche ad iniziative come il MIT-UniPi Project che vede il nostro Ateneo collaborare con il Massachusetts Institute of Technology e nell’ambito del quale le ricerche di Tonsoni si inseriscono”.
Nato ad Assisi nel 1995, Francesco Tosoni si è laureato nel marzo 2020 al corso di laurea magistrale in Informatica e Networking ("Computer Science and Networking"), ideato per rispondere alla crescente domanda, sia nazionale che internazionale, di una figura professionale in grado di padroneggiare in modo integrato tanto le tecnologie algoritmiche e di calcolo ad alte prestazioni, quanto quelle legate alle reti informatiche.
Le ricerche del dottor Tosoni si inquadrano in un progetto scientifico sostenuto dal Programma MIT-UniPI 2019, che ha visto la collaborazione tra il gruppo di ricerca A3Lab dell’Università di Pisa diretto dal professor Paolo Ferragina e il MIT Senseable City Lab diretto dal professor Carlo Ratti. Durante il periodo di tesi, il dottor Tosoni ha potuto così collaborare con ricercatori esperti di algoritmi scalabili per problemi di mobilità condivisa e ricercatori esperti di algoritmi su Big Data e compressione dati. Il tema sviluppato nella tesi è anche oggetto di un articolo scientifico che è in fase di revisione sulla rivista "IEEE Transactions on Intelligent Transportation Systems".
Attualmente il dottor Tosoni è un allievo del dottorato di ricerca in Informatica dell’Università di Pisa.
Anche durante la pandemia, Pisa rende omaggio al grande scienziato Galileo Galilei. Per il terzo anno, infatti, la città celebra il suo figlio illustre nel giorno della nascita, avvenuta a Pisa il 15 febbraio 1564. Sono in programma un percorso sui luoghi in città di Galileo (domenica 14, partenza dalla casa natale), un webinar su Galileo “lettore di Dante” con i docenti Alfredo Cottignoli, Riccardo Pratesi e Sergio Giudici (lunedì 15), un contest tematico con mostra al Museo delle navi antiche (fino a venerdì 19) e la premiazione che si svolgerà nei prestigiosi locali del Casino dei Nobili con la esibizione del Pisa Early music che eseguirà il celebre “In exitu israel” composto da Vincenzo Galilei, padre di Galileo.
Il programma è curato dal Comune di Pisa, Università di Pisa e Scuola Normale Superiore. Gli eventi saranno trasmessi in diretta sui canali Social di Comune e Università.
«Da tre anni, come Amministrazione Comunale unitamente ai nostri prestigiosi Atenei – spiega Paolo Pesciatini, assessore al turismo -, il 15 febbraio prevediamo l’organizzazione di eventi volti a celebrare il giorno della nascita di Galileo Galilei avvenuta a Pisa nel 1564. Nonostante la situazione così difficile, dovuta alla pandemia di Covid19, abbiamo deciso di non sospendere i festeggiamenti dedicati al nostro illustre concittadino, anzi manteniamo anche un impegno che avevamo assunto nella ricorrenza del 2020. Infatti, nel ribadire la formazione culturale di Galileo, che fu non solo un grande scienziato ma anche un grande umanista, proprio l’anno scorso in previsione dei 700 anni dalla morte di Dante, comunicammo che tra le varie iniziative del 2021, avremmo dedicato un incontro a Galileo lettore di Dante, facendo riferimento, in particolare, a quelle due famose lezioni che Galileo tenne all’Accademia Fiorentina nel 1588 sulla figura, sito e dimensioni dell’inferno dantesco. Quindi, oltre a una nuova edizione del premio dedicato a Galileo, tra le altre proposte, quest’anno parleremo anche di Dante e Galileo: entrare nel mondo di Dante e nell’universo di Galileo consente di affacciarsi sul mistero della bellezza e della vita. Tengo a segnalare anche il fatto che, in occasione di queste insolite giornate galileiane, a partire dal 15 febbraio, grazie a una start up innovativa, che ha sede all’interno del Casino dei Nobili, sarà possibile visitare questo storico ed elegante palazzo nel cuore della città, che fu a sua volta inaugurato il 15 febbraio del 1788».
«Domenica 15 si svolgerà la premiazione della seconda edizione del contest dedicato a “Galileo tra arte e scienza” spiega Pierpaolo Magnani, assessore alla cultura -. Saranno premiate quattro opere vincitrici e parallelamente, a partire dal 16 febbraio, verranno esposte tutte le opere partecipanti al Museo della navi antiche e i visitatori potranno esprimere la loro preferenza come giuria popolare. Inoltre, abbiamo organizzato il primo itinerario di visita fisica e virtuale insieme sui luoghi galileiani in città, grazie a contenuti di realtà aumentata che spiegheranno i luoghi grazie a contenuti fotografici, di testo e musicali. Si tratta di un’assoluta novità, un’esperienza pilota che mi auguro avrà un seguito. Sono molto soddisfatto perché questo programma è stato possibile grazie alla collaborazione attiva con molti soggetti della città, dal nostro ateneo fino a imprese private e cittadini».
La passeggiata “immersiva” è stata spiegata dal professore Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico di Ateneo. «Le giornate galileiane - spiega Cisternino - saranno la prima occasione per introdurre una nuova tecnologia a supporto della fruizione di contenuti digitali direttamente sul territorio. Saranno apposti dei codici QR in luoghi salienti della città che interagiranno con un sistema chiamato ‘Signs’ e sviluppato dall’Università di Pisa che provvederà in modo trasparente a reindirizzare il dispositivo di chi scansiona al contenuto digitale appropriato. In occasione dei percorsi galileiani sarà fatta una prima dimostrazione del sistema consentendo a chi seguirà il percorso di arricchire la propria visita con contenuti digitali interattivi relativi a Galileo, fondendo realtà fisica e digitale capace di amplificare l’esperienza di chi segue il percorso. L’uso di questi segni sul territorio cittadino consentirà di avere un meccanismo che nel corso del tempo proietti sui dispositivi di chi vive la città le informazioni rilevanti federando i contenuti turistici e culturali che i vari attori del territorio produrranno».
«L’Università di Pisa - spiega la professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo - ha aderito sin dalla edizione zero del 2019. Quest’anno, poi, l’incalzare della pandemia ci ha costretti a trovare modi alternativi per celebrare Galilei, con eventi in diretta streaming, e allo stesso tempo anche un percorso a piedi dentro la città, amplificato dalle briciole digitali seminate ad arte grazie ai QR Code. Questo intreccio tra fisico e digitale, tra essere in presenza e non, tra vicino e lontano continuerà anche nel periodo post-COVID-19, visto che le due modalità si integrano, si arricchiscono a vicenda e non si contrappongono tra loro. Celebrare personaggi come Galilei e Dante ha per la nostra città una potente valenza identitaria, che è uno degli elementi su cui fare leva per andare incontro al futuro, forti di ciò abbiamo alle spalle».
«È un evento per il quale si sono verificate una serie di coincidenze, alcune spiacevoli e altre piacevoli – dice Sergio Giudici, direttore del Museo degli strumenti di fisica dell’Università di Pisa -. Quella spiacevole è, naturalmente, la pandemia nella quale viviamo e che mi auguro rappresenti anche l’occasione per un’accelerazione verso il futuro. L’altra coincidenza è, invece, determinata, in questo 2021, dalle celebrazioni dantesche che abbiamo voluto comprendere nel programma grazie a un’opera giovanile di Galileo dedicata alla forma dell’Inferno Dantesco e che sarà oggetto di un seminario molto interessante con docenti esperti. Infine, un’altra coincidenza interessante è legata alle lezioni che Galilei tenne su Dante nel 1588, trecento anni prima della inaugurazione del Casino dei Nobili, dove si svolgerà una parte del nostro programma di quest’anno».
«È lodevole – dice Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore - che in questo periodo in cui diventano problematici tutti gli aspetti organizzativi, le istituzioni pisane abbiano allestito eventi così qualificati per celebrare una ricorrenza tanto importante per la città e per la scienza. Sono convinto che gli eventi programmati saranno apprezzati da tutta la cittadinanza. Siamo impegnati, con il Comune, l’Università, la Scuola Sant’Anna anche per rendere nuovamente fruibile il materiale della Domus Galileana».
(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)
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Programma delle iniziative
Domenica 14 febbraio
Ore 15:00, casa Ammannati (via Giuseppe Giusti, 24)
Inaugurazione del percorso galileiano immersivo. Ritrovo presso la casa natale di Galileo.
Ore 18:00, Casino dei Nobili, piazza Garibaldi
Premiazione del contest “Galileo Galilei tra arte e scienza”, seconda edizione.
Esecuzione del brano “In exitu Israel” di Vincenzo Galilei, a cura di Alessandro Carmignani e Pisa Early music.
Diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Pisa.
Lunedì 15 febbraio
Ore 17:00: “Il Teatro Infernale: Galileo lettore di Dante. La ricostruzione galileiana della figura, sito e dimensioni dell’Inferno Dantesco”.
- Saluti delle autorità
- Interventi di
- Alfredo Cottignoli (Università di Bologna)
- Riccardo Pratesi (Museo Galileo - Firenze)
- Modera Sergio Giudici (Università di Pisa - Sistema Museale di Ateneo)
Diretta streaming sul canale YouTube di MediaEventiUnipi.
Martedì 16, mercoledì 17, giovedì 18, venerdì 19 febbraio
Museo delle Navi Antiche (Lungarno Simonelli, 16)
Orari: dalle 15.30 alle 18.30 (prenotazione obbligatoria al numero 050-47029 o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Esposizione delle opere in concorso al contest “Galileo Galilei tra arte e scienza”. I visitatori potranno votare l’opera migliore fino al 19 febbraio. Spoglio schede e premiazione della Giuria popolare alle ore 17.00.
In occasione del Giorno della Memoria, l'Università di Pisa annuncia il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze per la Pace alla senatrice a vita Liliana Segre. La cerimonia si terrà martedì 2 febbraio dalle ore 11 parzialmente in presenza, nell'Auditorium del Polo "San Rossore 1938", e su piattaforma telematica.
Il link per seguire la diretta streaming è: http://call.unipi.it/cerimonia2febbraio
Si ricorda che al fine di garantire le misure di sicurezza previste per il contenimento della diffusione del Covid 19, l'accesso all'Auditorium del Polo "San Rossore 1938" sarà limitato ai relatori e ai membri del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa.
"La biografia della senatrice Segre - è scritto nella Motivazione del riconoscimento - restituisce il senso più alto di un costante impegno pubblico volto non solo a tutelare la storia e la memoria delle vittime dello Sterminio, ma anche a promuovere una autentica educazione alla cittadinanza e alla pace...Nei suoi incontri con i cittadini di tutta Italia, e in particolare con gli studenti, anche universitari, Liliana Segre ha contribuito a promuovere una cultura di pace positiva, espressione con la quale si intende non solo la semplice assenza di guerra, ma l’insieme delle attività volte a promuovere la giustizia sociale, la convivenza pacifica, il ripudio dei conflitti".
"In questi anni - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - il vincolo di riconoscenza che lega l'Università di Pisa alla senatrice Liliana Segre si è rafforzato sempre di più. Conferirle la laurea honoris causa in Scienze per la Pace è il nostro modo di dirle grazie per aver tutelato la storia e la memoria della Shoah, facendone uno strumento per alimentare, in primo luogo nei giovani, quei valori di fratellanza e di rispetto in cui il nostro Ateneo si riconosce pienamente e che sono fondamentali per costruire una società basata su una solida cultura della pace, che non lasci posto ad alcuna forma di odio”.
La giornata del 2 febbraio - coordinata dal professor Fabrizio Franceschini, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) dell'Ateneo pisano - sarà aperta alle ore 11 dalla presentazione del volume "Il dovere della parola. La Shoah nelle testimonianze di Liliana Segre e di Goti Herskovitz Bauer", di Marina Riccucci e Laura Ricotti, pubblicato da Pacini d’intesa con la Fondazione Livorno. Ai saluti istituzionali e all'intervento della professoressa Riccucci, membro del CISE, seguirà l'intervento a distanza di Goti Herskovitz Bauer.
“Il libro - sottolinea il professor Franceschini - è importante sia perché presenta una testimonianza della Segre con accenti nuovi rispetto ad altri e sempre significativi suoi interventi, sia perché valorizza degnamente la figura di Goti Bauer, che tra i molti meriti ha quello di aver stimolato proprio Liliana Segre a prendere la parola, dopo anni di silenzio sulla sua esperienza della deportazione e del Lager”.
Alle ore 12 inizierà la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze per la Pace alla senatrice Liliana Segre. Dopo il benvenuto del rettore Paolo Mancarella, la professoressa Eleonora Sirsi, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze per la Pace, darà lettura della Motivazione del conferimento.
La Laudatio sarà tenuta da Gadi Luzzatto Voghera, direttore del Centro Documentazione Ebraica Contemporanea, e da Noemi di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei).
Seguiranno la cerimonia di consegna della laurea magistrale HC e la Lectio Magistralis della senatrice Liliana Segre, in collegamento a distanza.
Si è spento il giorno 1 gennaio 2021 il professor Emilio Vitale, dopo un lungo periodo di coma, conseguente a un incidente motociclistico avvenuto nel 2008 sul circuito del Mugello.
Il professor Emilio Vitale era nato a Campobasso nel 1954 e si era laureato in Ingegneria Meccanica col massimo dei voti presso l’Università di Pisa nel 1977. L’anno successivo ha iniziato la sua carriera universitaria che l’ha portato a divenire, nel 1994, professore ordinario di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine.
Nel periodo 1978-1988 i suoi interessi scientifici sono stati focalizzati principalmente sulla Meccanica dei Materiali e sui Metodi Numerici per l'Analisi Strutturale, con studi sul comportamento a fatica ologociclica e a creep-fatica di materiali per impieghi strutturali e nel campo della Meccanica della Frattura, condotti attraverso un approccio multidisciplinare, per l’epoca assolutamente innovativo, comprendente il progetto e la conduzione di complesse attività sperimentali, lo sviluppo di metodi avanzati di modellazione numerica (per esempio: algoritmi innovativi per la modellazione del comportamento dei materiali in regime visco-elasto-plastico sotto carichi ciclici) e lo sviluppo di modelli comportamentali.
Di particolare rilievo, a partire dal 1983, la conduzione di un importante programma sperimentale finalizzato alla previsione del rischio di frattura in reattori nucleari di tipo pressurizzato. Tale attività, inserita al massimo livello nello scenario internazionale, ha previsto collaborazioni con enti e istituzioni a livello globale tra le quali l'Oak Ridge National Laboratory in Tennessee (USA) e lo Staatliche Materialpruffungsanstalt di Stoccarda, laboratori presso i quali il professor Vitale ha trascorso periodi di studio e lavoro.
A partire dalla fine degli anni ’80 il professor Vitale ha esteso con successo il suo impegno scientifico al campo automobilistico. In particolare, in collaborazione con le maggiori aziende del settore (fra cui FIAT, Ferrari e Piaggio), ha attivato numerosi programmi di ricerca finalizzati allo sviluppo di soluzioni e metodologie di progetto innovative, tra cui si segnalano gli studi sulla rumorosità delle trasmissioni, sui power-trains ibridi e sulle tecniche di simulazione per ridurre il time-to-market.
Nel 1999 ha coordinato un progetto di rilevante interesse nazionale sui propulsori ibridi culminato con il brevetto di un motore per veicoli a due ruote, esteso a livello internazionale, che ha condotto allo sviluppo dello scooter MP3 Hybrid da parte di Piaggio.
Nel 2005 ha coordinato la definizione del progetto "Filiera idrogeno", inserito nel Piano Regionale di Sviluppo della Toscana e finalizzato allo sviluppo di tecnologie per la mobilità sostenibile.
Il professor Vitale è inventore di brevetti nazionali e internazionali e autore o coautore di circa 100 pubblicazioni e di alcuni testi didattici nonché curatore dell'edizione di volumi monografici. È stato più volte relatore invitato in convegni nazionali e internazionali e ha svolto incarichi scientifici di livello internazionale.
Il professor Vitale ha svolto incarichi didattici nelle Facoltà di Ingegneria di Pisa e di Trento come titolare degli insegnamenti di Costruzione di Macchine, Progettazione Assistita delle Strutture Meccaniche, Costruzioni Automobilistiche e Costruzione di Apparecchiature Chimiche.
A partire dal 1996, il professor Vitale si è impegnato anche nell'attività di gestione e di indirizzo strategico delle strutture universitarie, ricoprendo molteplici incarichi. Dal 1996 al 1998 è stato Direttore del Dipartimento di Costruzioni Meccaniche e Nucleari e, in tale ruolo, ha promosso la fusione con il Dipartimento di Ingegneria della Produzione che ha dato vita al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione di cui è stato il primo Direttore. Dal novembre 2000 all'ottobre 2002 ha ricoperto la carica di Prorettore per la Ricerca Applicata. Dal 2001 al 2003 è stato presidente della giunta del settore scientifico disciplinare ING-IND/14.
Dal novembre 2002 al dicembre 2009 è stato, per due mandati, Preside della Facoltà di Ingegneria.
Nel 2004, nell’ambito della COPI, allora Conferenza dei Presidi di Ingegneria, il professor Vitale è stato uno dei fondatori del CISIA, Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso all’università, di cui è stato dal 2005 il primo presidente. Il CISIA, che, per sua iniziativa, ha sede a Pisa, attualmente è un punto di riferimento di 53 atenei statali per conto dei quali fornisce strumenti e supporti in tema di accesso e orientamento universitario sull’intero territorio nazionale.
Il professor Vitale è stato inoltre titolare di diversi incarichi esterni all’Università, in qualità di amministratore di Enti territoriali per la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.
Nel 2010 il professor Emilio Vitale è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.
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Si pubblica di seguito il ricordo scritto dal professor Enrico Manfredi, già ordinario di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine all’Università di Pisa:
“Incontrai per la prima volta Emilio Vitale quando egli scelse, per la sua tesi di laurea, un tema di ricerca avviato da Aldo Del Puglia, con il quale collaboravo, ed al quale egli, nel seguito della sua carriera, doveva dare importanti contributi. Nelle lunghe ore passate insieme per predisporre l'apparecchiatura di prova e poi durante le prove stesse, che a volte si prolungavano nella notte, imparai a conoscere quel giovane molisano pieno di risorse, sul quale si poteva fare sempre pieno affidamento. Ci univa, tra l'altro, una comune passione per le motociclette, con l'importante differenza che io mi ero accontentato di una tranquilla Aermacchi 'Ala azzurra' mentre egli gareggiava con una 'Ala d'oro' e, in seguito, con altre moto, fino alla fatale Yamaha dell'incidente del 2008.
Dopo la laurea si aprì per lui uno spiraglio per intraprendere quella carriera universitaria, verso la quale non esitai a spingerlo e nella quale egli avrebbe poi brillato, dimostrandosi tanto valido ricercatore quanto chiarissimo docente ed ispirato, oculato amministratore. Non ho il minimo dubbio che egli sarebbe stato un eccellente Rettore. Per dare un'idea delle qualità di Emilio Vitale mi piace qui riportare quanto già scrissi nel 2006 in occasione della sua candidatura al Rettorato.
Anni prima egli aveva assunto la responsabilità di una ricerca teorica e sperimentale, che richiedeva di progettare e svolgere difficili esperimenti di Meccanica della frattura, con sollecitazioni di origine termica, su elementi d'acciaio di grandi dimensioni. Fu in quell'occasione che, dal mio ufficio, sentii un applauso provenire dal laboratorio sperimentale, un applauso diretto ad Emilio Vitale. Ad applaudire, quella volta, dopo un esperimento perfettamente riuscito, erano stati i tecnici del Dipartimento: un pubblico esigente. In seguito ho sentito varie volte applaudire Emilio Vitale in modo altrettanto sincero: come Direttore del Dipartimento, come Presidente del Collegio dei docenti del suo settore scientifico-disciplinare, come Preside della Facoltà di Ingegneria e come candidato al Rettorato. Non so immaginare per quali altri Presidi sarebbe stato tributato, in circostanze simili, quell'omaggio che gli studenti gli rivolsero, dopo l'incidente del 2008, appendendo fuori dal balcone dell'Aula Magna uno striscione con su scritto: 'Emilio, non mollare!'.
La sorte volle diversamente e fu allora che gli amici e l'Università di Pisa persero quella persona di rare qualità, che oggi ricordiamo con rimpianto”.