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Si trasmette qui di seguito una nota del rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, sulla questione del centro trapianti di Pisa.

 

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Sento il dovere di intervenire a commento della polemica che si è sviluppata in questi giorni sulla questione del centro trapianti di Pisa, a seguito delle dichiarazioni del dott. Daniele Pezzati.
Per prima cosa, intendo esprimere la mia profonda gratitudine a tutto lo staff pisano, di cui il dott. Pezzati è parte, che da anni fa del nostro centro un’eccellenza assoluta a livello nazionale e non. Basti ricordare che nel maggio scorso abbiamo festeggiato il traguardo, superato a fine 2017, dei 2000 trapianti di fegato eseguiti; a Pisa, il 3 luglio 2010, è stato effettuato il primo trapianto robotico di rene in Europa (Aa. Vv., Robotic renal transplantation: first European case. Transpl Int. 2011 Feb; 24(2):213-8) e sempre a Pisa, solo pochi mesi dopo, il 27 settembre 2010, è avvenuto il primo trapianto robotico al mondo di pancreas (Aa. Vv., Laparoscopic robot-assisted pancreas transplantation: first world experience. Transplantation. 2012 Jan 27; 93(2):201-6).
Smantellare o indebolire una simile realtà sarebbe scellerato e di questo è ben consapevole il governo regionale, come più volte ribadito dal Presidente Rossi e dall’assessore Saccardi. Ho avuto rassicurazioni in tal senso dal Presidente Rossi in persona, nel corso di un colloquio privato svoltosi solo due mesi fa, dove abbiamo ribadito la comune volontà di definire, insieme al nuovo Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana di imminente nomina, un progetto di sviluppo delle nostre eccellenze, alla quale il governo regionale darà il suo contributo in termini di risorse. Tra queste eccellenze vi è sicuramente il centro trapianti pisano, che dovrà rimanere centro di riferimento a livello toscano in modo da poter crescere e svilupparsi, anche creando percorsi virtuosi di collaborazione con professionisti presenti altrove in Regione.
Io stesso Rettore mi farò garante affinché ciò accada, con Pisa baricentro di una realtà rappresentativa di un primato indiscusso per la nostra città e per la nostra Toscana.

Il Centro Interdipartimentale “Diritto e Tecnologie di Frontiera” (DETECT), istituito su proposta dei dipartimenti di Giurisprudenza, di Informatica e di Ingegneria dell’informazione, ha i seguenti obbiettivi:

  • integrare la ricerca giuridica nella ricerca applicata, nel trasferimento tecnologico e nelle politiche di sostegno all’innovazione del sistema produttivo promosse dalle istituzioni nazionali e regionali nella cornice delle politiche europee di coesione;
  • promuovere e potenziare sinergie nello studio delle implicazioni giuridiche delle tecnologie di frontiera, secondo il metodo “responsible research & innovation";
  • promuovere e potenziare la ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate finalizzate alla tutela effettiva di diritti e interessi individuali e generali, in conformità a standard elevati di legittimità, efficienza e sicurezza;
  • incentivare, migliorare e coordinare l’attrazione di fondi per il finanziamento di ricerche nazionali e internazionali a carattere interdisciplinare;
  • promuovere buone pratiche e soluzioni normative di avanguardia orientate al contesto nazionale, europeo e internazionale, in collaborazione con i regolatori pubblici e privati con le istituzioni e con le imprese;
  • offrire a enti pubblici e privati studi e servizi giuridici sull’innovazione tecnologica, sul trasferimento di conoscenza, sullo sviluppo di best practices, sull’impatto normativo delle nuove applicazioni tecnologiche, sulla conformità di prodotti e servizi agli standard normativi europei e internazionali;
  • organizzare programmi di formazione sull’impatto giuridico dell’innovazione tecnologica, sull’impiego delle nuove tecnologie per la tutela di diritti e interessi, individuali e generali, sullo sviluppo di best practices e di standard normativi avanzati;
  • concorrere all’organizzazione e alla programmazione di corsi di aggiornamento post lauream di scuole, master, seminari, conferenze a promuovere borse di studio e di ricerca su temi all’intersezione tra diritto, scienza e tecnologia

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