In memoria di Edda Bresciani
Si è spenta domenica 29 novembre, all'età di 90 anni, la professoressa Edda Bresciani, una delle più grandi esperte al mondo di egittologia. Nata a Lucca nel 1930, era Professore Emerito dell'Università di Pisa e socia nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Nel 1979 era stata insignita dall'Università di Pisa con l'Ordine del Cherubino e nel 2014 l'Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano le aveva assegnato il riconoscimento del "Campano d'Oro" (nella foto a destra con il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi).
In memoria della professoressa Edda Bresciani pubblichiamo il ricordo scritto dalla professoressa Marilina Betrò, sua allieva, e riproponiamo l'intervento tenuto nel 2012 dalla professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi, allora delegata dell'Ateneo per la Cultura e anch'essa socia nazionale dell'Accademia dei Lincei, in occasione del conferimento della "Pantera d'oro" a Edda Bresciani da parte della Provincia di Lucca.
Testi delle professoresse Betrò e Tongiorgi Tomasi su "UnpiNews" del sito dell'Università di Pisa, all'indirizzo: https://www.unipi.it/index.php/news/item/19594-in-memoria-di-edda-bresciani
Ecco i nanomateriali "termici" che si programmano con la luce
Mantenere costanti le basse temperature e rilevare possibili interruzioni della catena del freddo sono operazioni essenziali nel settore alimentare o farmaceutico e, nei giorni della messa a punta di un primo vaccino anti Covid-19, che deve essere conservato e trasportato a una temperatura di 70 gradi sotto zero, la questione è al centro dell’attenzione. Da una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications, coordinata da ricercatori dell’Università di Pisa e dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano) in collaborazione con Scuola Normale Superiore e Istituto per i Processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf), arriva una possibile risposta a questa problematica: i ricercatori hanno sviluppato dei nuovi nanomateriali con proprietà termiche che possono essere programmate usando la luce. Un risultato che aiuterebbe a progettare etichette intelligenti per il monitoraggio della temperatura.
Lo studio si intitola “Intelligent non-colorimetric indicators for the perishable supply chain by non-wovens with photo programmed thermal response” e i principali autori sono Dario Pisignano, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, e Luana Persano, ricercatrice di Cnr-Nano presso il Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore. L’Università di Pisa ha partecipato anche con il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale, dove sono state effettuate le caratterizzazioni delle proprietà termiche dei nuovi materiali sviluppati nell’ambito della ricerca.
Immagine al microscopio elettronico delle nanofibre. Sono visibili due zone 'programmate' in modo diverso e poi esposte a temperature elevate. In una zona le nanofibre sono rimaste intatte, nell’altra si sono sciolte formando una pellicola uniforme.
“Le nanofibre polimeriche ottenute con la nostra ricerca hanno proprietà termiche che sono programmabili per via ottica – spiega Dario Pisignano - ovvero è possibile con un semplice irraggiamento con luce ultravioletta, impostare a quale temperatura la matassa di nanofibre inizia a cambiare struttura. Ciò consente una grande versatilità degli ambiti di applicazione, calibrando la risposta del dispositivo al prodotto di cui si vuole monitorare la storia termica. I composti organici alla base delle nanofibre sono molecole comunemente impiegate nei processi litografici, tipicamente impiegati dall’industria elettronica, e l’irraggiamento con radiazione nel vicino ultravioletto consente di variarne le temperature di transizioni in modo molto preciso”.
Le proprietà interessanti delle nanofibre non finiscono qui: “Superfici ricoperte di nanofibre sono normalmente opache – aggiunge Luana Persano di Cnr-Nano – ma se le nanofibre vengono portate al di sopra della temperatura di transizione programmata la loro struttura filiforme si scioglie, e le superfici diventano trasparenti. Sfruttando questo meccanismo abbiamo realizzato un sensore di facile lettura in cui appare una scritta leggibile a segnalare che è stata superata una determinata temperatura e che il prodotto su cui è applicato è mal conservato”.
Questa tecnologia potrebbe dimostrarsi vincente per monitorare la conservazione di prodotti deperibili - medicinali o alimentari - e segnalare interruzioni della catena del freddo o esposizioni a temperature inappropriate. Per questi motivi, è essenziale avere a disposizione dei dispositivi efficaci, a basso costo e accessibili a tutti, che possano indicare con chiarezza quando un prodotto, nel corso dei processi di trasporto e conservazione, è andato incontro a temperature troppo elevate. "I prototipi che abbiamo realizzato con le nanofibre programmabili otticamente sono economici, flessibili e leggeri, compatibili con tecniche di incapsulamento, inoltre le nanofibre si ottengono da una tecnologia, l’elettrofilatura, già scalabile e con costi di produzione molto bassi", sottolineano i ricercatori.
bando per borsa di ricerca di 6 mesi dal titolo “Identificazione di Waterborne Pathogens in acque potabili e minerali naturali”.
borsa di ricerca dal titolo: “Prevalenza della malaria in bambini e donne in gravidanza presso tre centri di salute periferici in Sud-Sudan: formazione del personale e confronto tra metodi diagnostici”.
Borsa di ricerca dal titolo: “Prevalenza della malaria in bambini e donne in gravidanza presso tre centri di salute periferici in Sud-Sudan: formazione del personale e confronto tra metodi diagnostici”.
Avviso di fabbisogno interno attività di ricerca nell’ambito del progetto : Convenzione con l’Amministrazione Provinciale di Massa Carrara dal titolo “ Studi per la valutazione e riduzione del rischio idraulico di ponti esistenti”
Avviso di fabbisogno interno per la seguente attività di ricerca nell’ambito del progetto PRIME –VR2 dal titolo “Revisione e produzione di materiale di comunicazione”
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Strumentazione e procedure per prove di attrito”
Avviso di fabbisogno interno per la seguente attività di ricerca nell’ambito del progetto PRIME –VR2 dal titolo “Revisione e produzione di materiale di comunicazione”
Rimozione delle scritte, al via l’azione congiunta del Comune e dell’Ateneo
Al via da oggi l'azione congiunta dell’Amministrazione Comunale e dell'Università di Pisa per la rimozione delle scritte e affissioni abusive in città. Si parte da via Pasquale Paoli, una strada particolarmente significativa perché è sempre stata per decenni martoriata in tutta la sua lunghezza e superficie da una sequenza ininterrotta di scritte vandaliche, soprattutto sui muri delle sedi universitarie di pregio presenti nella strada, pesantemente deturpate dalle scritte vandaliche. Nei giorni scorsi il Comune di Pisa ha già ripulito buona parte delle scritte presenti e l'Università sta facendo altrettanto, con cantieri allestiti sulle parti di propria competenza: lungo il muro del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere è stato allestito un cantiere esteso per 10 metri di lunghezza e 3,5 metri di altezza.
Il Comune di Pisa tramite AVR sta portando avanti da mesi interventi a tappeto sia in centro storico che in alcune zone dei quartieri periferici, a seguito dello specifico atto di indirizzo approvato nel febbraio 2020 dalla Giunta Comunale, finalizzato a perseguire l’obiettivo del contrasto al fenomeno delle scritte e affissioni abusive. Le attività di ripulitura, nonostante l'emergenza epidemiologica, sono state avviate in modo massiccio: da maggio a novembre l’intervento ha portato a ripulire circa 2500 mq di superfici intonacate, oltre a decine di rimozioni di scritte su superfici in pietra e interventi pilota di stesura di vernici antigraffito su lampioni e altre superfici.
L’Università di Pisa si è sempre adoperata per rimuovere con tempestività scritte che hanno deturpato i propri edifici, anche sulla base di segnalazioni pervenute da parte degli uffici dell’Amministrazione Comunale. A seguito della richiesta da parte dell’assessore Bedini di avviare un’azione congiunta, sinergica per stabilire un piano di collaborazione, l’Ateneo ha deciso di condividere a pieno l’azione del Comune e di attivare un'azione strutturale che porterà al controllo del fenomeno sugli edifici di sua proprietà.
“Sono veramente molto soddisfatto della collaborazione con l’Università di Pisa, che ringrazio per aver fornito una risposta immediata ed effettiva nell’azione di rimozione di scritte e affissioni abusive – dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Bedini -. L’azione congiunta con l’Ateneo, oltre al fatto che aumenterà esponenzialmente i risultati del contrasto al degrado in città, dimostra che questo lavoro è assolutamente necessario e giusto. Restituire decoro al volto di Pisa non è un vezzo della nostra amministrazione, ma un dovere non più rimandabile: i residenti, i fruitori della città e i turisti che ci auguriamo presto possano ritornare hanno diritto a vivere in un ambiente pulito, ordinato, decoroso, in una parola “bello”! Facciate imbrattate, costellate di orribili manifestini strappati, deturpate da adesivi contrastano violentemente con la bellezza di Pisa. Da febbraio scorso come Comune abbiamo intrapreso un percorso lungo e oneroso, reso ancor più difficile dalla presenza nella nostra città di pochi balordi che proprio non si rassegnano a vedere i muri puliti. Ma dovranno rassegnarsi. L’Università è proprietaria di molti e bellissimi edifici, specialmente in centro storico, e l’attivazione di un'azione strutturale, che porterà al controllo del fenomeno anche sugli edifici di sua proprietà, è per noi fondamentale da un punto di vista pratico. Ma c’è di più: il fatto che il rettore Paolo Mancarella e il prorettore Marco Gesi condividano in maniera così convinta l’importanza di un contrasto efficace alle varie azioni di inciviltà che contribuiscono al degrado urbano, da un lato conferma che il nostro è un progetto di affermazione di civiltà, e dall’altro ci motiva ancor di più a proseguire, consapevoli che, grazie alla sinergia con l’Università di Pisa i risultati saranno più rapidi e migliori”.
“Come Università di Pisa – ha dichiarato il prorettore per i Rapporti con gli enti del terrotorio, Marco Gesi - abbiamo aderito con convinzione all’invito lanciato dell’assessore Bedini per dar vita ad un’azione sinergica nel mantenere e restituire una città più civile, più bella, più pulita. Sono convinto che collaborando insieme Comune e Università possano avere una forza incredibile nella gestione della città. Per questo, l’Università non si è fatta perdere l’occasione di abbracciare questa iniziativa, farla propria e dar vita ad una chiara ed evidente collaborazione. Sono sicuro che i cittadini sapranno apprezzare questo lavoro che restituisce bellezza alla città. Insieme al Comune di Pisa ce la metteremo tutta per far tornare i muri della città alla loro originaria bellezza, continuando a ridipingere dove imbratteranno ancora e alla lunga vincerà la civiltà, vinceranno i cittadini che vogliono vedere Pisa di nuovo bella e pronta, speriamo il prima possibile, ad accogliere di nuovo migliaia di turisti che dovranno lasciare Pisa con l’impressione di aver visto una città, bella, pulita, ben tenuta, all’altezza del salotto medievale che custodisce e che molte volte, a causa dell’inciviltà, viene deturpato.”
Il Comune di Pisa si è inoltre impegnato a sveltire le tempistiche per il rilascio dei permessi di occupazione suolo pubblico per questi cantieri temporanei, al fine di rendere l'azione degli enti impegnati in questa attività rapida ed efficace. È infatti fondamentale che una volta ripulite le scritte vengano effettuati, come sta già facendo il Comune, interventi tempestivi di ripulitura che evitino che le superfici ripristinate possano tornare allo stato in cui sono rimaste negli ultimi anni. L’azione sinergica da parte di Comune e Ateneo di Pisa proseguirà nei prossimi mesi: successivamente i lavori dell’Università si sposteranno in altre palazzi di proprietà in centro storico, in via Collegio Ricci, via Serafini, via Ulivo, mentre gli operai di Avr proseguiranno i loro interventi nelle zone più colpite per arrivare gradualmente a raggiungere l’obiettivo comune di restituire decoro al centro storico cittadino.
Guarda il video della conferenza.
(fonte: Ufficio stampa del Comune di Pisa)