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Dal prossimo 16 agosto lavorerà a fianco dell’ambasciatore italiano a Pechino partecipando alle attività di promozione integrata del Sistema Italia, in particolare per promuovere la scienza e tecnologia italiana in Cina attraverso collaborazioni bilaterali e multilaterali. È un incarico molto prestigioso quello ottenuto da Alessandra Guidi, professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, che ha vinto la selezione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per diventare Addetta scientifica presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino.

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In carica per i prossimi due anni, tra le sue principali mansioni ci saranno anche l’incentivazione di contatti tra enti di ricerca, istituti di alta formazione scientifica, mondo accademico italiano e cinese; la partecipazione e assistenza alle delegazioni italiane in visita in Cina; la ricognizione e informativa su ricerca, sviluppo e innovazione in Cina; l’organizzazione di iniziative a carattere scientifico e tecnologico; la promozione della mobilità di ricercatori e studiosi.

“Quella della professoressa Alessandra Guidi ad addetta scientifica presso l’Ambasciata d’Italia in Cina è una nuova nomina di prestigio che certifica, ancora una volta, l'eccellenza dei docenti del nostro Ateneo - ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella - Sono felice per Alessandra, con la quale ho avuto modo di lavorare spesso in passato quando era prorettrice all'internazionalizzazione e io prorettore alla didattica. Le faccio i miei più sinceri auguri per questo nuovo incarico”. “È per me un grande onore e una grande responsabilità ricoprire tale ruolo in questo particolare momento storico nel quale il linguaggio della scienza può dare un grosso contributo al mantenimento del dialogo bilaterale e multilaterale con la Cina, ha dichiarato la professoressa Alessandra Guidi.”

guidi cinaDocente di Ispezione degli alimenti di origine animale, la professoressa Guidi ha ricoperto nell’Ateneo incarichi importanti, tra cui quello di prorettrice per l’Internazionalizzazione dal 2010 al 2016. Durante il suo mandato sono stati attivati numerosi accordi di cooperazione con importanti atenei e centri di ricerca cinesi e messe in campo azioni che hanno incrementato la mobilità e le collaborazioni scientifiche e didattiche tra i due paesi; tra le più importanti l’inizio dei lavori che hanno portato alla creazione della prima scuola di eccellenza tra una università italiana e una università cinese ufficialmente approvata dal Ministero dell’Educazione Cinese.

Anche sul lato scientifico, Alessandra Guidi ha all’attivo molte collaborazioni con la Cina ed altri paesi asiatici e centro asiatici, dove ha coordinato progetti nel settore della sicurezza alimentare e, più recentemente, sull’applicazione delle nuove tecnologie nei sistemi di controllo delle produzioni alimentari. È stata, inoltre, presidente del corso di dottorato internazionale in “Inspective and Sanitary Concerns in Animal Production between the EU and PRC”, in collaborazione con la prestigiosa Accademia Cinese delle Scienze Agricole di Pechino e fondatrice, nel 2012, di un centro dedicato allo sviluppo di progetti di ricerca e formazione nel settore della sicurezza alimentare (nella foto la cerimonia di inaugurazione) tra la Regione Toscana e la Provincia Autonoma del Guangxi, con sede presso l’Università di Pisa e la Guangxi University di Nanning, dove è professore aggiunto.

nicola difidioNicola Di Fidio, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa e dottore di ricerca in Scienze chimiche e dei materiali (33° ciclo), ha vinto il prestigioso Premio Adolfo Parmaliana 2021 assegnato dal Gruppo Interdivisionale di Catalisi (GIC) della Società Chimica Italiana alla miglior tesi di dottorato svolta sul tema "Catalisi per lo sviluppo sostenibile". Il premio, giunto alla dodicesima edizione, è stato istituito nel 2010 per onorare la memoria del professor Parmaliana, docente di chimica industriale presso l'Università di Messina, appartenente al GIC, scomparso nel 2008.

Nicola Di Fidio, 30 anni, originario di Barletta, ha conseguito nel 2013 la laurea triennale in Biotecnologie per l'Innovazione di processi e prodotti e nel 2015 la laurea magistrale in Biotecnologie industriali e ambientali presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". A novembre 2017 ha iniziato il corso di dottorato di ricerca in Scienze chimiche e dei materiali presso l'Università di Pisa, conseguendo il titolo lo scorso aprile.

La tesi di dottorato premiata, dal titolo "Innovative process for the conversion of residual biomass into high added-value products combining chemical and biological catalysis", descrive un lavoro di ricerca volto a creare e ottimizzare degli innovativi processi di bioraffineria basati sulla combinazione sinergica della catalisi chimica (omogenea ed eterogenea) e della biocatalisi (enzimatica e su cellula intera). Implementando i principi della chimica verde e dell'economia circolare, Di Fidio ha ideato, realizzato e ottimizzato diversi approcci catalitici per frazionare e convertire delle biomasse agro-industriali residuali, quali la canna infestante e gli scarti cellulosici di cartiera, in molecole a elevato valore aggiunto, tra cui un biodiesel di nuova generazione non in competizione con la filiera alimentare.

La cerimonia di premiazione da parte del Direttivo del GIC avrà luogo in presenza presso l'Auditorium del Campus Scientifico dell'Università Ca' Foscari di Venezia il 10 settembre 2021 dalle 14.00 alle 18.00. 

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