L'elezione del Presidente della Repubblica
Giovedì 15 maggio, alla Camera dei Deputati, sarà presentato il volume di Elettra Stradella su L'elezione del Presidente della Repubblica: spunti dall'Europa, prospettive per l'Italia, edito dalla Pisa University Press. A discutere con l'autrice - che è ricercatore di Diritto pubblico comparato all'Università di Pisa e affiliate researcher della Scuola Superiore Sant'Anna - ci saranno il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, e i professori Paolo Carrozza, della Scuola Sant'Anna, Andrea Giorgis, della Commissione Affari Costituzionali, e Niccolò Zanon, membro del Consiglio Superiore della Magistratura.
Il volume si propone di riflettere sul rapporto tra modalità di elezione del Presidente della Repubblica e funzioni presidenziali. Osservando in chiave comparativa le diverse esperienze repubblicane europee, l'autrice individua alcuni possibili schemi interpretativi delle relazioni tra elezione e poteri presidenziali. Il libro ripercorre quindi la questione dell'elezione del Presidente della Repubblica in Italia, analizzandola sulla base dei quattro indicatori delle candidature, del procedimento, dell'insediamento e del mandato. L'obiettivo finale è quello di comprendere la ratio dei vari interventi riformatori, delineando così le possibili prospettive evolutive del sistema italiano. Di seguito proponiamo un brano tratto dall'Introduzione sciritta da Elettra Stradella.
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Accostarsi in questi mesi allo studio dell'istituzione presidenziale, possibilmente con l'obiettivo di provare a fornire qualche (ulteriore) risposta sulle possibili connessioni tra scelte relative alla forma di governo e dinamiche di stabilizzazione e consolidamento del sistema politico-istituzionale, pare un'impresa per lo meno ardita, se non temeraria.
Richiede, innanzitutto, di confrontarsi con una produzione dottrinale incessante, che giorno dopo giorno aggiunge tasselli al composito mosaico raffigurante la natura e il ruolo dell'istituzione presidenziale all'interno del nostro ordinamento.
Richiede poi di muoversi a cavallo tra piani diversi, ma spesso tangenti, quando non intersecati, e variamente presi in considerazione dalla suddetta dottrina, veri e propri approcci metodologici, talvolta, opzioni deontologiche in altri casi: essere e dover essere; regole costituzionali e regolarità; norme scritte e consuetudini o convenzioni; ordinarietà e straordinarietà; deduzione e induzione; dimensione diacronica e sincronica.
Tutto questo a partire da un interrogativo la cui risposta sembra intuitivamente scontata, ma che richiede a mio avviso un surplus di indagine, aperta come si dirà all'individuazione di possibili riferimenti negli ordinamenti giuridici di altri Paesi europei: quali sono le possibili motivazioni che stanno alla base della scelta di un'elezione diretta (o indiretta) del Capo dello Stato (in regimi, si intende, in cui comunque questi gode di una legittimazione democratica, pur con le diverse sfumature e derivazioni ipotizzabili)? Conseguentemente: esiste un nesso (univoco) tra (modalità di) elezione e poteri presidenziali?
È evidente, e pressoché tutti concordano su questo punto, che tale nesso (univoco) non sussiste, e plurime sono le motivazioni che fondano l'opzione costituzionale in favore di un'elezione diretta del Capo dello Stato: dall'obiettivo di riallineamento tra poteri assegnati ed effettivamente esercitati da un lato e modus operandi della legittimazione democratica dall'altro (è il caso della V Repubblica francese dopo la riforma del 1962), fino a necessità procedurali di semplificazione e garanzia di "migliori prestazioni" dei meccanismi preposti all'elezione stessa, difficilmente realizzabile all'interno del contesto parlamentare (è il caso della Slovacchia e della Repubblica ceca).
Proprio la pluralità delle possibili intersezioni tra elezione e poteri, tra effetti del procedimento elettorale prescelto e ruolo assegnato al Capo dello Stato all'interno dell'ordinamento, rende l'analisi particolarmente significativa nell'ambito del dibattito sulle riforme costituzionali della forma di governo in Italia, e impone, al contempo, l'utilizzo della comparazione quale strumento di verifica degli effetti delle molteplici soluzioni esistenti all'interno dei diversi tessuti politici e istituzionali coesistenti in Europa.
La riflessione non intende assumere la forma o ispirarsi al modello dell'ingegneria costituzionale intesa come pretesa meccanicistica di far derivare risultati univoci da scelte di organizzazione e funzionamento istituzionale dimostratesi efficaci in alcuni ordinamenti. L'ingegneria costituzionale, infatti, rischia sovente di dimenticare il noto insegnamento di Leopoldo Elia, che non mi pare messo in discussione dalle più recenti acquisizioni dottrinali: l'incidenza del sistema elettorale, politico e dei partiti sulla forma di governo fa di questa nozione per sua natura mutevole e poliedrica, tanto quanto la varietà delle combinazioni che possono realizzarsi tra l'affermazione formale di poteri e funzioni all'interno del sistema costituzionale di riferimento, e il materiale evolversi delle relazioni (quantitative e qualitative) tra gli attori politici.
A questo proposito, una critica alle scelte operate nel presente lavoro potrebbe certamente venire riguardo alle modalità con le quali la comparazione è realizzata, che potrebbero apparire proprie più di una rassegna di esperienze di diritto straniero che non di un vero e proprio sforzo di ricostruzione comparatistica. Alla luce delle connessioni sopra ricordate tra forma di governo e tessuto socio-politico di riferimento, infatti, accostare ordinamenti profondamente diversi tra loro, tanto da essere addirittura appartenuti a differenti famiglie giuridiche, potrebbe sembrare scientificamente poco rigoroso, o per lo meno inutile.
In verità, fermo restando che nella trattazione dei diversi ordinamenti saranno via via precisate (pur sommariamente) le condizioni di partenza e le radici storiche a partire dalle quali le relative forme di governo si sono sviluppate ed evolute, la scelta deriva dall'obiettivo generale consistente nell'individuazione delle connessioni esistenti tra metodi di elezione del Capo dello Stato (comunque sorretto da legittimazione democratica, rinviando per ora a riflessioni successive la questione della legittimazione in quanto tale), attribuzione costituzionale di poteri e loro concreta esplicitazione. Tale individuazione permetterà la definizione di alcune tipologie di rapporti che, se da un lato sembrano consentire di rispondere negativamente all'interrogativo circa l'esistenza del rapporto biunivoco menzionato nel titolo dell'Introduzione, dall'altro configurano delle regolarità classificabili e utilizzabili anche nell'attuale riflessione sulle riforme costituzionali in Italia...
Elettra Stradella
Ricercatore di Diritto pubblico comparato
AIRC Start-Up di Pisa testimonial per la campagna Azalea della Ricerca
Domenica 11 maggio, in occasione dell'iniziativa Azalea della Ricerca, i volontari dell'associazione "I Cavalieri", insieme ai ricercatori Elisa Giovannetti e Niccola Funel, sono scesi in piazza per vendere le azalee a sostegno della ricerca contro i tumori femminili (foto). L'iniziativa ha riscosso un grande successo e tutte le azalee sono state vendute entro la fine della mattinata.
La Start-Up della dottoressa Elisa Giovannetti, ricercatrice dell'Università di Pisa, è stata inoltre scelta come testimonial della SISAL per sostenere l'AIRC per tutto il mese di maggio. Attraverso la sua rete di circa 42.000 punti vendita sul territorio nazionale, SISAL darà infatti al pubblico la possibilità di donare ad AIRC attraverso schedine superenalotto dedicate, quick pick ed erogazioni libere
L'AIRC Start-Up è il grant italiano più prestigioso (a livello nazionale nel 2014 ne sono stati assegnati solo 3, sulla base della qualità del progetto di ricerca) e cospicuo (750.000 euro) per giovani ricercatori che lavorano in ambito oncologico.
La Start-Up condotta dalla Dr.ssa Elisa Giovannetti è focalizzata sul meccanismo con cui agiscono i farmaci antitumorali, e sulle cause di resistenza nei confronti di tali farmaci, principalmente nell'ambito dei tumori pancreatici. Il laboratorio è ospitato presso dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e collabora attivamente con l'equipe chirurgica guidata dal Prof. Ugo Boggi. Altre importanti collaborazioni includono il Prof. Romano Danesi (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa) e il Prof. Godefridus Peters (VU University Medical Center, Amsterdam).
La Dr.ssa Giovannetti dichiara: "AIRC ha fornito un supporto fondamentale per sviluppare la mia linea di ricerca, dandomi la possibilità di aprire un nuovo laboratorio, dove scegliere i migliori collaboratori in base al mio progetto. In questo modo posso investire le mie energie per realizzare gli obiettivi dei miei studi, e consolidare una rete di collaborazioni con altri ricercatori e oncologi/chirurghi. Tale rete è fondamentale per ricerche di tipo traslazionale, fra il laboratorio e la clinica."
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(Ufficio Stampa Aoup)
Siti con notizie collegate:
http://www.sisal.com/comunicato-stampa/superenalotto-15-anni-al-fianco-di-airc
La scrittura misteriosa decifrata da uno studente dell'Università di Pisa
È stato definito dalla stampa il "decifratore di enigmi" e domenica 11 maggio Fabio Fazio lo ha invitato in trasmissione a "Che tempo che fa" per raccontare la sua storia: Daniele Metilli, studente del corso di laurea di Informatica umanistica dell'Università di Pisa, già laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Milano e allievo del primo anno della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Milano, è riuscito a decifrare una scrittura misteriosa utilizzata per commentare un'edizione dell'Odissea di Omero stampata nel 1504 a Venezia, vincendo un concorso indetto dalla Biblioteca dell'Università di Chicago.
Guarda il video di Daniele Metilli ospite a "Che tempo che fa".
Daniele Metilli, 31 anni, originario di Borgomanero (Novara), insieme alla graphic designer Giulia Accetta, ha intuito che quelle parole a margine dei versi di Omero erano espressione di un sistema stenografico diffuso in Francia nell'Ottocento. Facendo una ricerca su internet, Daniele si è imbattuto in una tabella con un codice che sembrava identico, scoprendo che era quello inventato da Jean Félicité Coulon de Thévenot (1754-1813) nel tardo Settecento, e a lungo in uso nell'Ottocento.
Le annotazioni sarebbero per lo più traduzioni in francese di parole e frasi dal testo originale dell'Odissea. I ricercatori italiani hanno risolto il mistero anche grazie a una data leggibile ("25 aprile 1854") e a un'edizione del 1819, riveduta da un professore di stenografia, N. Patey, disponibile on-line. Aiutati da due traduzioni francesi dell'Odissea di Omero, una del 1842, l'altra del 1854-1866, hanno portato a termine il lavoro di traduzione delle annotazioni prima di tutti gli altri, impiegando poche ore per intuire l'origine dei simboli che contornavano il testo in greco.
Leggi la ricerca di Daniele Metilli.
Ne hanno parlato:
Rai News
NBC News
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RepubblicaFirenze.it
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PaginaQ
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PisaInformaFlash.it
Nove da Firenze
Controcampus.it
Tirreno Pisa 11/05
Nazione Pisa 11/05
L’Università di Pisa si presenta agli atenei del Vietnam
Dall'8 al 13 maggio l'Università di Pisa partecipa agli Italian Days on Higher Education che si stanno svolgendo in Vietnam nelle città di Hanoi e Ho Chi Minh. Alla fiera sono presenti altri 23 atenei dell'associazione Uni-Italia che ha organizzato e coordinato gli incontri con studenti vietnamiti interessati a studiare in Italia e con le maggiori università del paese. In occasione di questo evento, l'Ateneo pisano ha creato un pacchetto servizi dedicato a tutti gli studenti vietnamiti interessati a immatricolarsi a una laurea triennale, magistrale o a ciclo unico.
Ad Hanoi la delegazione pisana ha già incontrato tre delle più importanti università vietnamite. Con la Hanoi University of Science and Technology e la National University of Civil Engineering sono iniziate le prime trattative per scambi istituzionali di studenti, docenti e staff e per valutare la possibilità di rilasciare titoli doppi e congiunti. In questa occasione è stato inoltre firmato un accordo quadro con il rettore della Phong Dong University Hanoi, una delle più antiche e prestigiose del Vietnam.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Greenreport.it
Controcampus.it
Al via le giornate della valutazione degli studenti
Si terranno da lunedì 12 a giovedì 15 maggio le "Giornate della valutazione degli studenti", che mirano a informare gli iscritti ai corsi di laurea e di laurea magistrale dell'Università di Pisa della possibilità di compilare i questionari di rilevazione relativi agli insegnamenti impartiti nel secondo semestre. Fino allo scorso anno i questionari venivano distribuiti in copia cartacea, mentre da quest'anno si compilano solo on line, collegandosi al sito http://www.questionario.unipi.it. La compilazione sta progressivamente diventando obbligatoria, attraverso il collegamento all'iscrizione telematica agli esami.
Durante le "Giornate della valutazione degli studenti", nei dipartimenti e nei poli didattici dell'Ateneo saranno allestiti stand informativi con postazioni informatiche nei quali studenti counseling e part-time saranno a disposizione per dare informazioni sui questionari e coinvolgeranno i loro colleghi nella valutazione on line.
Le sedi in cui saranno presenti gli stand sono il Polo Fibonacci (dipartimenti di Biologia, Informatica, Matematica e Fisica), il Polo Piagge (Giurisprudenza e Scienze politiche), il Polo B di Ingegneria (dipartimenti dell'area di ingegneria), la Scuola medica e il Polo Porta Nuova (dipartimenti dell'area medica), il Palazzo Boileau e il Palazzo Ricci (dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica), l'ex sede Guidotti in via Trieste 38 (dipartimento di Civiltà e forme del sapere), le sedi dei dipartimenti di Chimica e chimica industriale, Economia e management, Farmacia, Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, Scienze della terra e Scienze veterinarie in via Agnelli.
"Al di là del fatto che la compilazione dei questionari diventerà presto obbligatoria, come richiesto dall'Agenzia nazionale di valutazione - ha detto la professoressa Dianora Poletti, presidente del Presidio della Qualità dell'Ateneo - è importante che gli studenti acquisiscano la consapevolezza che i loro giudizi hanno un grande valore e sempre più saranno utilizzati per migliorare il livello della formazione e dei servizi che forniamo".
«Gandhi e i tessitori della pace», nuova mostra al Museo di Calci

Si inaugura l'11 maggio alle 17.30 al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, nella Certosa di Calci, la mostra "Gandhi e i tessitori della pace", un'esposizione documentaria dedicata alla tessitura come simbolo della filosofia morale del Mahatma. La mostra rimarrà aperta fino al 22 giugno.
Il percorso espositivo si concentra sulla figura di Gandhi e sulla sua visione morale della politica. Alle fotografie d'epoca, che ritraggono il leader del Congresso Nazionale indiano, si accompagna l'esposizione di manufatti di tre diverse cooperative indiane, ispirate ai valori gandhiani e attente alla sofisticata tradizione dell'alto artigianato indiano. Sempre l'11 maggio dalle 17.30 alle 19.00 i visitatori potranno acquistare i tessuti in cotone e seta lavorati a mano prodotti dalle cooperative che hanno collaborato alla mostra.
Secondo la visione gandhiana, la filatura e la tessitura a mano del bianco cotone khadi esprimono tre fondamentali concetti: il patriottismo inteso sia come lotta contro il colonialismo britannico sia come emancipazione dell'individuo, la democrazia con l'accesso alla sfera pubblica dei più poveri, lo sviluppo nei villaggi. Il rigore della povertà predicato da Gandhi, che ancora ispira quanti praticano la tessitura e la filatura a mano del khadi, non esclude però l'eleganza. La produzione contemporanea, prevalentemente bianca, è varia e raffinata e i tessuti, che usano numerosi motivi, hanno spessori diversi e in alcuni casi si presentano come veli rarefatti di squisita fattura.
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La mostra va ad aggiungersi al ricco calendario di esposizioni organizzate in questo periodo dal Sistema Museale d'Ateneo. Venerdì 9 maggio doppia inaugurazione anche al Museo della Grafica:
"Questione di carattere", curata Giovanni Cignoni docente dell'Università di Pisa, è realizzata in collaborazione con il Museo degli Strumenti per il Calcolo e presenta la storia della scrittura a stampa, dai primi incisori, alle grandi fonderie, fino al digitale. La Mostra riprende un tema già toccato in Caratteri/Emozioni, approfondendolo in un'antologia essenziale di caratteri. Ne racconta le storie e guida l'occhio a scoprirne le differenze per gustare il piacere di riconoscere, per dire, una pagina di Sellerio da una di Adelphi. Oppure per cercare il proprio carattere fra i tanti che oggi sono disponibili in digitale.
La rassegna adotta la classificazione vox-atypi, esplorando nove delle sue quattordici classi, quelle propriamente tipografiche. La vox-atypi segue l'evoluzione nel tempo degli stili, ma in una stessa classe possono convivere sia caratteri storici sia disegni recenti.
Il percorso della Mostra include tre macchine, scelte dalla collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo, che illustrano altrettante tappe della disponibilità di caratteri per le nostre stampe personali: uno, alcuni, infiniti.
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"Giorgio Michetti. La carica dei 101" rappresenta il culmine di un progetto didattico nato dalla collaborazione tra il Museo della Grafica e il Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa. L'esposizione presenta le opere (le cosiddette "anamorfosi") che hanno reso celebre Giorgio Michetti, artista vivente e ultracentenario appartenente al panorama artistico internazionale.
Le due mostre, a ingresso gratuito, resteranno aperte sino al 2 giugno.
La spin-off BioBeats al Tg 1 Economia
Giovedì 8 maggio il TG1 Economia ha dedicato un servizio a BioBeats, la spin-off dell'Università di Pisa che ha sviluppato "Pulse", la app per smart phone in grado di generare musica sincronizzata col cuore. "Una app a metà tra intrattenimento e medicina - ha spiegato Davide Morelli, co-fondatore di BioBeats e dottorando del dipartimento di Informatica - "Pulse è in grado di acquisire informazioni sullo stato di salute dell'utente e può essere usata per gestire stress e rilassamento".
Leggi l'articolo su BioBeats
Al via tre nuove mostre nei musei dell'Ateneo
Un fine settimana ricco di novità per i musei dell'Ateneo pisano. Venerdì 9 maggio alle 17 il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi ha inaugurato due nuove mostre: "Questioni di carattere" e "Giorgio Michetti. La carica dei 101". "Questione di carattere", curata Giovanni Cignoni docente dell'Università di Pisa, è realizzata in collaborazione con il Museo degli Strumenti per il Calcolo e presenta la storia della scrittura a stampa, dai primi incisori, alle grandi fonderie, fino al digitale. "Giorgio Michetti. La carica dei 101" rappresenta invece il culmine di un progetto didattico nato dalla collaborazione tra il Museo della Grafica e il Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa. L'esposizione presenta le opere (le cosiddette "anamorfosi") che hanno reso celebre Giorgio Michetti, artista vivente e ultracentenario appartenente al panorama artistico internazionale. Le due mostre a ingresso gratuito, resteranno aperte sino al 2 giugno.
Cerimonia di inaugurazione anche al Museo di Storia Naturale nella Certosa di Calci (Pisa). Domenica 11 maggio alle 17,30 apre al pubblico "Gandhi e i tessitori della pace", una mostra documentaria dedicata alla tessitura come simbolo della filosofia morale del Mahatma che si potrà visitare sino al 22 giugno. Il percorso espositivo si concentra sulla figura di Gandhi e sulla sua visione morale della politica. Alle fotografie d'epoca, che ritraggono il leader del Congresso Nazionale indiano, si accompagna l'esposizione di manufatti di tre diverse cooperative indiane, ispirate ai valori gandhiani e attente alla sofisticata tradizione dell'alto artigianato indiano. Sempre l'11 maggio dalle 17.30 alle 19.00 i visitatori potranno acquistare i tessuti in cotone e seta lavorati a mano prodotti dalle cooperative che hanno collaborato alla mostra.
Dall'Europa al mondo del lavoro con 'Check-in Europe in Tuscany'
Nell'ambito dell'incontro pubblico su "Mobilità di Talenti in Europa: ricadute per il lavoro e le imprese del territorio" organizzato da Comune di Pisa e Fondazione garagErasmus, è stato firmato il protocollo di intesa per supportare e sviluppare il primo incontro europeo negli aeroporti tra imprese e Generazione Erasmus: "Check-in Europe in Tuscany". L'incontro si terrà il 17 ottobre 2014 presso l'aeroporto di Pisa, terminal B. A siglare l'accordo la Regione Toscana, il Comune di Pisa, l'Università di Pisa, la Confindustria Toscana, la Camera di Commercio di Pisa, l'Aeroporto Internazionale di Pisa – SAT, l'Ente Parco Regionale, Migliarino, San rossore, Massaciuccoli e la Fondazione garagErasmus .
Il progetto ha come finalità far incontrare la generazione Erasmus e il mondo del lavoro e incrementare i benefici economici e culturali che il tessuto locale può trarre da politiche e progetti che sappiano attrarre sul territorio personale qualificato e mobile, oltre che idee di impresa, o comunque per valorizzare al meglio le risorse già presenti.
"La generazione Erasmus rappresenta un potenziale di capitale umano e di talenti che sono fonte di sviluppo e di vantaggio competitivo in grado di portare crescita e ricchezza alla nostra società - ha detto il rettore Massimo Augello - Con l'Erasmus i giovani europei non solo hanno arricchito il proprio bagaglio formativo e umano, ma hanno anche sviluppato il senso di cittadinanza europea, accorciando le distanze accademiche, linguistiche e culturali tra le diverse nazioni. Abbiamo aderito con convinzione ed entusiasmo al progetto di garagErasmus, perché iniziative di questo genere costituiscono di fatto un ponte tra università e società e favoriscono lo sviluppo del nostro territorio e l'intrecciarsi di legami culturali ed economici con il resto dell'Europa e del mondo".
Nonostante una disoccupazione giovanile senza precedenti, 1/3 delle imprese in Europa non trovano il personale qualificato di cui hanno bisogno e lamentano scarsi strumenti efficaci per contribuire a partenariati internazionali. Gli ex Erasmus (che rappresentano la maggioranza della così chiamata Generazione Erasmus) secondo test effettuati prima e dopo l'esperienza di mobilità hanno sviluppato skills e competenze richieste dal mercato del lavoro. Tra queste: l'adattabilità (richiesta dal 96% delle imprese), l'apertura mentale, l'abilità di muoversi in contesti multiculturali e interdisciplinari, conoscenza di lingue e una più accentuata predisposizione alla creatività. Dagli studi effettuati dalla Commissione Europea chi ha vissuto questa esperienza di mobilità continua ad essere più propenso alla mobilità anche durante la sua esperienza professionale (26% in più) e dieci anni dopo la laura hanno il 64% di chance in più di carriera dirigenziale in virtù della loro capacità a muoversi in contesti internazionali. Un test effettuato su 12.000 studenti Erasmus ha rilevato un maggior desiderio di fare impresa, quasi il 62% di intervistati, rispetto a chi non ha vissuto questa esperienza. Tutto questo capitale umano è altamente non valorizzato.
Garagerasmus, in collaborazione con la Commissione Europea, svolge il ruolo unico di "mobiliser" di queste risorse, al fine di contribuire concretamente allo sviluppo economico locale, sia facilitando l'incontro con i talenti "mobili" a quelle imprese che mirano ad espandersi su nuovi mercati, sia incentivando una giovane impresa in chiave internazionale, che favorendo l'internazionalizzazione delle imprese. garagErasmus è il primo network professionale di chi ha vissuto esperienze di mobilità studentesca, in particolare dei 3 milioni di ex Erasmus.
Specializzando in Psichiatria ammesso a Oxford per un training di eccellenza
Per uno specializzando in Psichiatria dell'Università di Pisa arriva una prestigiosa occasione di crescita professionale: Antonio Callari, allievo del quarto anno della scuola di specializzazione diretta dalla professoressa Liliana Dell'Osso, è stato ammesso alla ECNP School of Neuropsychopharmacology dell'Università di Oxford insieme ad altri 41 young psychiatrists provenienti da tutta Europa, di cui tre dall'Italia. I giovani medici sono stati selezionati in base al loro career potential e dal 29 giugno al 4 luglio frequenteranno un training intensivo di eccellenza nel campo della Neuropsicofarmacologia.
Antonio Callari, 31 anni, originario di Palermo, si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all'Università di Pisa nel 2009 e nel 2010 ha vinto il concorso di ammissione alla Scuola di specializzazione in Psichiatria. Ha partecipato come subinvestigator in studi clinici nel campo dei disturbi dell'umore e psicotici ed è autore e reviewer di lavori scientifici pubblicati in riviste nazionali e internazionali del settore come General Hospital Psychiatry.
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