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Lisandro Benedetti CecchiProfessore ordinario di Ecologia presso il Dipartimento di Biologia

Lisandro Benedetti Cecchi ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche nel 1988 e il dottorato di ricerca in Ecologia Marina nel 1993. Ha solto attività post dottorato dal 1994 al 1998 su progetti della Comunità Europea e dal 1995 al 1998 è stato professore a contratto all’Università di Urbino. A partire dal 1998 ha prestato servizio prima come ricercatore (1998-2005), poi come professore associato (2005-2015) e infine come professore ordinario di Ecologia (dal 2015) all’Università di Pisa. Il professor Lisandro Benedetti Cecchi è sposato e ha due figli.

Incarichi Istituzionali

Nel corso della carriera, il professor Lisandro Benedetti Cecchi ha ricoperto numerosi incarichi nazionali e internazionali. Dal 2004 al 2009 è stato rappresentante per l'Università di Pisa del Network di eccellenza per lo studio della biodiversità marina MARBEF (Marine Biodiversity and Ecosystem Functioning), finanziato dalla Unione Europea nell'ambito del VI° Programma Quadro. Dal 2006 al 2009 è stato membro del pannello di revisori della European Science Foundation e dal 2011 è membro del pannello LS8 per la valutazione dei progetti IDEAS dell’European Reseach Council (Starting e Consolidator Grants). Dal 2009 al 2012 è stato vice direttore del Dipartimento di Biologia. Dal 2015 è membro del pannello Biology and Ecosystems del Global Ocean Observing System (GOOS) e dal 2016 è rappresentante per il Consorzio Nazionale delle Scienze del Mare (CoNISMa) del "University Consortia Panel" dell’European Marine Board. Dal 2012 al 2014 è stato membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Ecologia. Dal 2012 è membro del Consiglio dei docenti del dottorato di ricerca in Biologia.

Attività scientifica e didattica

Lisandro Benedetti Cecchi si occupa principalmente dell’ecologia degli ambienti marini costieri ed è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, di cui oltre la metà su riviste internazionali indicizzate. La ricerca utilizza le piante e gli animali di costa rocciosa come sistemi modello per affrontare temi fondamentali di biologia e di ecologia, quali l’analisi di processi che influenzano la distribuzione, l’abbondanza e la diversità di specie, le cause e le conseguenze della perdita di biodiversità e l’impatto dei cambiamenti climatici sul funzionamento dell’ecosistema. Uno dei principali obiettivi di queste ricerche è di sottoporre a scrutinio teorie che raramente sono esaminate mediante esperimenti di campo, quali la risposta di popolazioni naturali ai cambiamenti di varianza e di autocorrelazione spazio-temporale dei processi ecologici e la valutazione di indicatori precoci di cambiamento di stato (regime shift) in sistemi complessi.
Il professor Benedetti Cecchi ha coordinato progetti di ricerca nazionali e internazionali. Dal 2005 al 2010 è stato coordinatore Europeo del progetto NAGISA (Natural Geography of Inshore Areas), un progetto su scala globale del Census of Marine Life per lo studio delle variazioni a lungo termine della biodiversità marina di ambienti costieri. Dal 2008 al 2010 è stato coordinatore nazionale del progetto PRIN: Resilienza della biodiversità marina costiera agli effetti sinergici dei cambiamenti ambientali su scala globale e locale (BIORES). È stato inoltre principal investigator in numerosi altri progetti europei nell’ambito dei programmi FP5, FP6 e FP7.
Nel corso della carriera il professor Benedetti Cecchi ha svolto oltre 30 seminari e relazioni a invito presso importanti istituti di ricerca (tra cui Stazione Zoologica di Napoli e MIT) e a congressi nazionali e internazionali. È stato membro del comitato editoriale di quattro riviste internazionali ("Marine Ecology Progress Series", "Estuaries and Coasts", "Phycologia" e "Marine Ecology") e presta ancora servizio per la prima di esse. Nel giugno del 2016 ha organizzato a Pisa l’XI International Temperate Reef Symposium, la più importante conferenza internazionale sull’ecologia di coste rocciose.

Contatti

Segreteria dei Prorettori
Palazzo Alla Giornata, Lungarno Pacinotti 43 - 56100 Pisa
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Mercoledì, 09 Novembre 2016 08:06

Marco Abate - Prorettore per la didattica

Abate MarcoProfessore ordinario di Geometria presso il Dipartimento di Matematica

Marco Abate ha conseguito la laurea in Matematica all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1985 e il perfezionamento in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1988, a seguito di un periodo passato alla University of California di Berkeley. È diventato ricercatore universitario nel 1989 all’Università di Roma Tor Vergata, professore associato nel 1992 sempre alla stessa Università e professore ordinario nel 1994 all’Università di Ancona. Dopo un ulteriore periodo trascorso all’Università di Roma Tor Vergata, dal 2001 è professore ordinario di Geometria all’Università di Pisa.

Il professor Abate è sposato e ha tre figli.
 I suoi interessi includono la scrittura (sceneggiature di fumetti ma non solo), la fotografia, l’origami e il viaggiare per il mondo (avendo già visitato l’Antartide, il suo prossimo obiettivo è la Luna).

Incarichi istituzionali

Nel corso della carriera, il professor Abate ha ricoperto numerosi e significativi incarichi istituzionali, sia nell'ambito dell'Università di Pisa sia a livello nazionale. All’Università di Pisa, dal 2002 al 2005 è stato Presidente del Consiglio dei corsi di studio in Matematica e dal 2010 al 2015 è stato Direttore del Dipartimento di Matematica. A livello nazionale, dal 2008 al 2012 è stato Coordinatore nazionale del Collegio dei presidenti di corso di studio in Matematica; dal 2009 al 2015 membro della Commissione Scientifica dell’Unione Matematica Italiana; dal 2015 è il Presidente del Gruppo di Esperti della Valutazione dell’Area 01 (Matematica e Informatica) per la VQR 2011-2014. Dal 2013 è membro del Consiglio Universitario Nazionale, di cui dal 2015 è Coordinatore della III Commissione Permanente sulle Politiche per la valutazione, la qualità e l’internazionalizzazione della formazione universitaria (Commissione Didattica).

Attività scientifiche e didattica

L’attività didattica del professor Abate è stata molto variegata, passando da insegnamenti di base di Matematica nei corsi di laurea di Ingegneria, Scienze Biologiche, Scienze Naturali e Ambientali e Scienze Geologiche, a insegnamenti anche avanzati di Matematica nei corsi di laurea e laurea magistrale in Matematica, fino a insegnamenti in corsi di dottorato in Italia e all’estero (Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania e altri). Ha anche tenuto corsi di introduzione alla ricerca matematica in diversi paesi del terzo mondo (Libia, Nepal, Benin, e altri). È autore di numerosi libri di testo di notevole successo, uno anche tradotto in inglese.
Sul piano della ricerca, il professor Abate si è occupato di numerosi argomenti di punta nella ricerca matematica contemporanea, ottenendo risultati in analisi complessa di più variabili, teoria geometrica delle funzioni, geometria differenziale complessa e sistemi dinamici
olomorfi. È autore di 3 monografie scientifiche e oltre 70 articoli scientifici, pubblicati sulle migliori riviste di Matematica a livello mondiale, ed è stato coordinatore locale o nazionale di progetti di ricerca PRIN, FIRB e INdAM. Il professor Abate svolge anche una significativa attività di divulgazione, che si è concretizzata fra l’altro in numerose conferenze e nella pubblicazione di una decina di articoli, in italiano e in inglese.

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Segreteria dei Prorettori
Palazzo Alla Giornata, Lungarno Pacinotti 43 - 56100 Pisa
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Beatrice Vio, medaglia d’oro nel fioretto alle recenti Paralimpiadi di Rio De Janeiro, Loredana Triglia e Andreea Mogos, medaglia di bronzo con lei nel fioretto a squadre, sono tra gli atleti che scenderanno in pedana a Pisa in occasione della tappa di Coppa del Mondo di Scherma Paralimpica. La città torna infatti a ospitare il prestigioso evento sportivo: dall’11 al 13 novembre, sarà sede della sesta e ultima prova del trofeo internazionale. Organizzato dalla storica Società U.S. Pisascherma con la collaborazione del CUS Pisa, l’evento sarà patrocinato da Regione Toscana, Comune e Università di Pisa. In gara ci saranno 150 circa atleti da 16 le nazioni: Bielorussia, Georgia, Austria, Russia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Corea, Ungheria, Israele, Francia, Canada, Hong Kong, Polonia, Italia, Cina.

Nella foto, da sinistra: Emanuele Lambertini, medaglia d’oro ai recenti Campionati del Mondo U17, Beatrice Vio e il rettore Paolo Mancarella.

bebe mancarella

La competizione arriva a Pisa dopo che le prove precedenti si sono svolte nelle storiche sedi di Hong Kong, Montreal, Budapest, Parigi e Varsavia. Si tratta di un ritorno, dopo il successo dell’edizione del maggio 2015. A partire da giovedì 10 novembre 2016, i team nazionali saranno accolti presso l'aeroporto internazionale Galilei di Pisa. Le gare si terranno presso gli impianti del CUS: avranno inizio alle 9 e termineranno intorno alle 17 (domenica intorno alle 15). Sarà possibile assistere gratuitamente alle gare dalla tribuna del palaCUS e usufruire del punto ristoro del CUS Pisa, aperto tutto il giorno. Sarà inoltre allestito un punto massaggi Cetilar® a disposizione degli atleti e del pubblico.

Gli atleti della nazionale che scenderanno in pedana nella tre giorni di gare sono: Matteo Betti, Edoardo Giordan, Matteo Dei Rossi, Emanuele Lambertini (medaglia d’oro ai recenti Campionati del Mondo U17), Alessio Sarri, Andrea Pellegrini, Andreea Mogos, Loredana Trigilia, Beatrice Vio. I commissari tecnici:
 Simone Vanni (fioretto), 
Francesco Martinelli (spada),
 Fabio Giovannini (sciabola).

“È di grande importanza per la nostra città ospitare una manifestazione così prestigiosa come la Coppa del mondo di scherma paralimpica – afferma la presidente della Società della Salute della zona pisana, assessore alla politiche sociali del Comune di Pisa e presidente del Comitato organizzatore dell’evento Sandra Capuzzi - in particolare dopo il grande successo di pubblico delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Pisa ha l’occasione di mostrare il suo volto migliore, nell’accoglienza di tante delegazioni internazionali, nell’organizzazione di un evento sportivo che vedrà in pedana grandi campioni che sono diventati l’emblema di come, con forza di volontà e tenacia, si possano raggiungere grandi traguardi”.

"Dopo il grande successo dello scorso anno - ha commentato il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella - siamo felici che Pisa torni ad accogliere una tappa della Coppa del Mondo di scherma paralimpica, che quest'anno sarà la gara conclusiva e porterà all'assegnazione del trofeo. Saranno giorni emozionanti e ci auguriamo molto partecipati, che, anche attraverso la presenza dei più forti atleti a livello italiano e internazionale, riaffermeranno il valore sociale dello sport e il significato del rapporto tra sport e disabilità. Oltre alla concessione del patrocinio e alla disponibilità della sede del CUS, l'Università di Pisa collabora all'organizzazione della manifestazione attraverso l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità (USID), che si occuperà dell'accompagnamento e dello spostamento degli atleti con propri mezzi e volontari".

“Ho un bellissimo ricordo della gara di Coppa del Mondo che si è tenuta lo scorso anno qui a Pisa – ha commentato Bebe Vio durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – ci siamo divertiti molto e l’organizzazione è stata ottima. Tutte le gare sono state puntuali: può sembrare un aspetto secondario, ma per noi atleti è molto importante. Qui sono a casa: ovviamente c’è una pressione diversa, tutti si aspettano che tu faccia bene, ma è uno stimolo positivo. Quest’anno ci saranno molti ragazzi nuovi: dopo Rio si nota che in questo sport è in atto un ringiovanimento e questo è molto bello. Prima della malattia tiravo già di scherma e questo mi ha aiutato molto – ha continuato la Vio - essere abituati a darsi ogni giorno degli obiettivi è un approccio che ti aiuta in tutti gli ambiti, nella scherma, come nella scuola o nel lavoro”.

“Le gare del prossimo fine settimana – ha commentato il Ct Simone Vanni – vanno a chiudere il cerchio del biennio paralimpico. Sono stati due anni molto intensi: dopo questa gara i ragazzi faranno un po’ di vacanza. Solo un po’, però... poi si torna in pedana.”

Tra gli sponsor della manifestazione Fondazione Pisa, Pharmanutra, Acque SpA, Banca Popolare di Lajatico e Unicoop Firenze, nell’affiancare gli organizzatori per la realizzazione di questo evento e di tutti i partner tecnici, Ortopedia Michelotti, Toscana Aeroporti, USID, Croce Rossa, IPSSAR Matteotti, Devitalia Telecomunicazioni, CIP Toscana, Associazione Paraplegici Livorno, Panathlon Club di Pisa, L&M Servizi Aziendali, Déjà vu Scultura e Restauro. Anche per quest’anno, la Coppa del Mondo si avvarrà del lavoro dei volontari della Misericordia sul campo di gara. (fonte Ufficio stampa Società della Salute Pisa).

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Nel mondo dell’Internet of things sono sempre più diffusi i prodotti programmabili grazie a Zerynth la startup tecnologica fondata da quattro ricercatori dell’Università di Pisa, che questa volta “sbanca” Kickstarter grazie alla partnership con Redbear, il produttore dei mini chip “Nano 2” e “Blend 2” destinati all’Industria 4.0. In soli tre giorni il prodotto powered by Zerynth ha infatti raggiunto il budget prefissato di 20.000 dollari sulla nota piattaforma di crowdfunding internazionale e andrà in produzione da gennaio. Si tratta di un piccolissimo dispositivo Bluetooth a bassissimo consumo energetico, della grandezza di una moneta da 5 centesimi, che permetterà di sviluppare una vastissima gamma di soluzioni per l’IoT, dai cosiddetti prodotti “wearables" (indossabili, come i braccialetti intelligenti), a soluzioni di monitoraggio e controllo di sistemi per l’industria, il retail e la logistica.
«L’Industria 4.0 è uno dei temi caldi nel campo del business e della tecnologia a livello internazionale – commenta Gualtiero Fantoni, docente dell’Università di Pisa, tra i fondatori di Zerynth – Negli ultimi mesi se ne è discusso molto anche in Italia: il governo ha previsto un piano nazionale per supportare le aziende che operano secondo i principi dell’Industria 4.0 e che fanno quindi dell’Internet of Things un elemento di valore per il proprio business. La nostra startup è una di quelle aziende le cui tecnologie abilitano alla programmazione di microcontrollori e componenti hardware-software-cloud indispensabili per la realizzazione dei sistemi tipici di quel settore».
Dal suo lancio lo scorso anno, la start up pisana ha collezionato una lunga serie di risultati positivi, tra cui oltre 6000 utenti da tutto il mondo e numerose realizzazioni industriali in collaborazione con grandi player internazionali. Nel caso dell’ultima campagna su Kickstarter, Zerynth è stata scelta da Redbear come partner tecnologico per garantire la programmabilità Python dei prodotti “Nano 2” e “Blend 2”.
Le tecnologie di Zerynth puntano a semplificare e velocizzare lo sviluppo di soluzioni smart attraverso la programmazione di microcontrollori e sensori in Python, uno dei linguaggi di programmazione oggi più diffusi ed efficienti.

Martedì, 08 Novembre 2016 09:18

Le origini dell'Election Day in America

Da dove viene l'idea dell'Election day in America? E perché, ad esempio, è sempre un martedì? Le risposte a queste e ad altre domande in un post di Arnaldo Testi, professore di Storia americana al dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, dal suo blog Short Cuts America in cui scrive di politica, della società e della cultura degli Stati Uniti di oggi. 

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Election Day? Che sia all’inizio di novembre, di martedì

La data delle elezioni presidenziali americane non è scritta nella pietra della Costituzione, ma in una legge federale. La legge è antica, del 1845, e dice in poche righe che i grandi elettori che formano l’Electoral College presidenziale, quello che elegge il Presidente e il Vice-presidente degli Stati Uniti, devono essere scelti lo stesso giorno in tutti gli Stati dell’Unione. E che questo giorno è il primo martedì di novembre successivo al primo lunedì di novembre. Quindi, se si fa un rapido calcolo, non può essere il primo del mese, ma un giorno fra il 2 e l’otto. L’8 novembre, come in quest’anno 2016, è la data più tarda possibile.

Il perché di questa bizzarra clausola è tecnico, rinvia a una legge ancora più antica, e richiede un po’ di paziente applicazione. All’alba della repubblica, nel 1792, il Congresso aveva stabilito che i grandi elettori presidenziali dovevano riunirsi ed esprimere i loro voti (ciascuna delegazione nel proprio stato) il primo mercoledì di dicembre. Gli stessi grandi elettori, inoltre, dovevano essere designati dagli stati nei 34 giorni precedenti a quella data. Ora fast forward alla legge del 1845. Nella prima stesura si diceva solo: che la designazione avvenga il primo martedì di novembre. Ma poi qualcuno osservò che in certi anni il periodo fra il primo martedì di novembre (se cade il primo del mese) e il primo mercoledì di dicembre è superiore ai 34 giorni. Il marchingegno adottato evitava questo rischio.*

Già la legge del 1792 aveva messo un po’ di ordine nei tempi delle procedure elettorali. Aveva costretto gli stati ad agire in un periodo definito dell’anno (gli ormai famosi 34 giorni appunto e non, come accadeva per altre elezioni, d’aprile o d’estate o a settembre o quando a loro piacesse). L’inizio di novembre divenne il momento preferito, ma i giorni erano ballerini, variavano da stato a stato. Succedeva così che gli stati che votavano più tardi conoscessero alcuni risultati e ne fossero influenzati. E anche che i partiti organizzassero gruppi di elettori entusiasti e fedeli che attraversavano i confini statali votando di qua e di là, più volte, il loro candidato. Il provvedimento del 1845 pose fine a tutto ciò.

02 county election bingham 1852

Dal 1848 in poi ci sarebbe stato un unico Election Day presidenziale, punto e basta. (Nel 1872 un’altra legge stabilì che in quel giorno dovevano tenersi anche le elezioni per il Congresso federale.)

La scelta di novembre (e inizio dicembre) per simili operazioni era legata a fattori istituzionali e culturali un po’ da antico regime. Era questo il periodo dell’anno in cui le assemblee legislative degli stati erano riunite in sessione; e naturalmente bisogna ricordare che all’inizio della storia i grandi elettori erano designati dalle assemblee statali, non eletti dal popolo. Questo era anche un momento di pausa nel ciclo economico stagionale di una società in gran parte agricola: il raccolto autunnale si era concluso, i rigori dell’inverno non si erano ancora dispiegati, i politici potevano ancora muoversi con qualche conforto nel grande paese.

La scelta del martedì era solo leggermente più moderna. Dagli anni quaranta dell’Ottocento i grandi elettori erano ormai eletti dal popolo, a suffragio universale maschile, da milioni di cittadini. Gli elettori dovevano spesso fare viaggi importanti per raggiungere i seggi aperti nei villaggi, magari nella cittadina capitale di contea. Non potevano certo andare la domenica, che era il giorno del Signore. E neanche il mercoledì, che era il tradizionale giorno di mercato. Martedì era perfetto, consentiva anche a chi veniva da lontano di muoversi il giorno prima, lunedì. L’America era quasi tutta rurale, e l’elettore ideale era un farmer maschio.

La scelta di un unico giorno era invece compiutamente moderna, razionale, efficiente. Acquistò anche un forte significato simbolico. Il voto divenne un atto collettivo sincronizzato in tutto il paese; e grazie alla crescente velocità di comunicazione (le ferrovie, il telegrafo) e al nascente giornalismo popolare (la penny press quotidiana) gli elettori stessi ne divennero consapevoli. Era il popolo sovrano che si riuniva tutto nelle stesse ore per scegliere i propri governanti, a livello nazionale, in una nazione cresciuta a dimensioni continentali. Era insomma, come cantò più tardi con democratico ottimismo Walt Whitman, America’s choosing day:

“Il giorno in cui l’America fa la sua scelta / il senso profondo non nell’eletto – l’atto in se stesso ciò che più conta, la scelta quadriennale.”

* In un ulteriore twist di immaginazione & sfida alla pazienza, il giorno delle riunioni dei grandi elettori fu spostato in avanti nel 1887, al secondo lunedì di gennaio, e poi di nuovo indietro nel 1936 – alla data attuale, e cioè al primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre (quest’anno sarà il 19 dicembre). In entrambi i casi fu cancellata la clausola dei 34 giorni. Ma la data di Election Day è rimasta quella prevista dalla formula del 1845.

 

Arnaldo Testi

Sempre sull'Election day - perché non ci sono ormai più gli Election day di una volta! - potete anche leggere qui un altro post da Short Cut America.

Nel mondo dell’Internet of things sono sempre più diffusi i prodotti programmabili grazie a Zerynth, la startup tecnologica fondata da quattro ricercatori dell’Università di Pisa, che questa volta “sbanca” Kickstarter grazie alla partnership con Redbear, il produttore dei mini chip “Nano 2” e “Blend 2” destinati all’Industria 4.0. In soli tre giorni il prodotto powered by Zerynth ha infatti raggiunto il budget prefissato di 20.000 dollari sulla nota piattaforma di crowdfunding internazionale e andrà in produzione da gennaio. Si tratta di un piccolissimo dispositivo Bluetooth a bassissimo consumo energetico, della grandezza di una moneta da 5 centesimi, che permetterà di sviluppare una vastissima gamma di soluzioni per l’IoT, dai cosiddetti prodotti “wearables" (indossabili, come i braccialetti intelligenti), a soluzioni di monitoraggio e controllo di sistemi per l’industria, il retail e la logistica.

Zerynth and RedBear Kickstarter 2

«L’Industria 4.0 è uno dei temi caldi nel campo del business e della tecnologia a livello internazionale – commenta Gualtiero Fantoni, docente dell’Università di Pisa, tra i fondatori di Zerynth – Negli ultimi mesi se ne è discusso molto anche in Italia: il governo ha previsto un piano nazionale per supportare le aziende che operano secondo i principi dell’Industria 4.0 e che fanno quindi dell’Internet of Things un elemento di valore per il proprio business. La nostra startup è una di quelle aziende le cui tecnologie abilitano alla programmazione di microcontrollori e componenti hardware-software-cloud indispensabili per la realizzazione dei sistemi tipici di quel settore».

Dal suo lancio lo scorso anno, la start up pisana ha collezionato una lunga serie di risultati positivi, tra cui oltre 6000 utenti da tutto il mondo e numerose realizzazioni industriali in collaborazione con grandi player internazionali. Nel caso dell’ultima campagna su Kickstarter, Zerynth è stata scelta da Redbear come partner tecnologico per garantire la programmabilità Python dei prodotti “Nano 2” e “Blend 2”.

Le tecnologie di Zerynth puntano a semplificare e velocizzare lo sviluppo di soluzioni smart attraverso la programmazione di microcontrollori e sensori in Python, uno dei linguaggi di programmazione oggi più diffusi ed efficienti.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link: https://goo.gl/fZUylE


Nella foto, da sinistra: Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Gabriele Montelisciani e Daniele Mazzei, i quattro fondatori di Zerynth.

ZERYNTH Team 2

Martedì, 08 Novembre 2016 07:51

Jim Rotondi Italian 4tet in concerto

Jim RotondiGiovedì 8 dicembre alle 22, all'Ex Wide in Via Franceschi 13, si tiene il concerto del Jim Rotondi Italian 4tet, organizzato dall'Associazione Isola del Jazz.

Jim Rotondi tromba
Daniele Gorgone pianoforte
Daniele Sorrentino contrabbasso
Elio Coppola batteria

Il quartetto affonda le radici nel jazz mainstream. Daniele Sorrentino al contrabbasso, Elio Coppola alla batteria e Daniele Gorgone al piano sono i preziosi sodali che accompagnano il leader, la straordinaria tromba statunitense Jim Rotondi, in questo nuovo progetto. Il quartetto presenta un repertorio contenente alcuni intramontabili standard riarrangiati appartenenti alla tradizione jazzistica, unitamente a delle composizioni originali, autografate da Rotondi e Gorgone.

Ingresso gratuito.

Il concerto è organizzato con i contributi alle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Info e contatti
Associazione Isola del Jazz
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Stjepko (Steve) Gut alla tromba

Il 17 novembre novembre alle 22, all 'Exwide in via Franceschini 13, si terrà il concerto di Daniele Gorgone 4tet in concerto, organizzato dall'associazione Isola del jazz.

Stjepko Gut tromba
Daniele Gorgone piano
Aldo Zunino basso
Giovanni Paolo Liguori batteria

Daniele Gorgone Quartet feat. Stjepko Gut è la nuova formazione diretta dal brillante pianista e compositore Daniele Gorgone. Il veterano e straordinario Aldo Zunino al contrabbasso e il giovane Giovanni Paolo Liguori alla batteria completano la sezione ritmica. La line-up si impreziosisce ulteriormente grazie alla straordinaria presenza dello special guestStjepko (Steve) Gut alla tromba, originario di Belgrado ma vissuto negli USA e in diversi paesi europiei. Il quartetto presenta un repertorio con alcuni intramontabili standards della tradizione jazzistica, insieme a composizioni originali di Gut e Gorgone.

Stjepko (Steve) Gut è nato nel 1950 in Jugoslavia. Ha studiato tromba jazz alla Swiss Jazz School di Berna e al Berklee College of Music di Boston. Ha vinto il primo posto come Direttore d’orchestra alla “First Austrian Big Band Competition”. E’ uno dei più famosi musicisti di jazz della Serbia, insieme a Dusko Gojkovic e Miloje Markovic. E'stato membro della “All Stars” Big Band di Lionel Hampton per due anni (1980 e 1981), essendo uno dei soli musicisti bianchi della Band, in un’epoca in cui questo faceva molto scalpore. E’ stato l’unico musicista europeo a far parte della Band. Ha suonato nella Big Band di Clark Terry dal 1984 al 2010. Ha tenuto Seminari in tutto il Mondo (Al conservatorio di Parigi, Barcellona, Rotterdam, Amsterdam Accademy, New School New York). E’ stato “Guest Professor” in Durham University in New Hamshire (USA) per 8 anni. Vanta collaborazioni live e in studio con: Vince Benedetti, Lionel Hampton, Clark Terry, Curtis Fuller, Mel Lewis, Joe Newman, Sal Nistico, Clifford Jor- dan, Frankie Dunlop, Horace Parlan, Wild Bill Davis, Benny Bailey, Kenny Washington, Johnny Griffin, Jimmy Heath, James Moody, Ernie Wilkins, Snooky Joung, Joe Newman, Fallace Davenport, Jon Faddis, Nicholas Payton, Frank Wess, Alvin Queen, Charlie Antolini, Dusko Goikovic e molti altri. Attualmente insegna alla Music Academy di Graz ed è direttore e leader della RTS Big Band. Vive tra New York, Graz e Belgrado, svolgendo un’intensa attività concertistica. La sua discografia lo vede impegnato con Lionel Hampton (Amos Records), Clark Terry (Timeless Records), Charlie Antolini (Verve Records), Alvin Queen (Nilva Records), Mark Murphy (Wen Records). Ha tenuto numerosi concerti con la band “Trumpet Summit” che riunisce i principali trombettisti del mondo, tra i quali troviamo personaggi del calibro di Clark Terry, Benny Bailey, Jon Faddis, Winton Marsalis, Nicholas Payton, Roy Hargro-ve, Terrell Stafford.

Ingresso gratutito

Il concerto è organizzato con i contributi delle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Info e contatti
Associazione Isola del Jazz
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 tamborrino alla batteria

Il 24 novembre alle 22, all'Exwide in via Franceschi 13, si terrà il concerto jazz di Don Karate, Stefano Tamborrino trio con Mirra e Ponticelli.

Pasquale Mirra vibrafono
Francesco Ponticelli basso
Stefano Tamborrino batteria

Dopo anni di militanza nelle band più influenti del panorama jazzistico italiano, il batterista Stefano Tamborrino si espone per la prima volta in veste di leader con un progetto inedito, che dà un’anteprima sulla
produzione discografica a cui sta lavorando in solo. La sua musica spazia tra elettronica, atmosfere cinematografiche, hip hop e melodia dal sapore atavico di un etnia non sempre riconoscibile.
Per il live set Tamborrino sceglie la formula del trio, avvalendosi dei musicisti dotati della sensibilità necessaria a manipolare un materiale sonoro che presta maggiore attenzione alla qualità timbrica, lasciando in secondo piano ogni forma di virtuosismo fine a se stesso.

Ingresso gratutito

Il concerto è organizzato con i contributi delle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Info e contatti
Associazione Isola del Jazz
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Martedì, 08 Novembre 2016 07:45

Concerto di musica dal vivo dei SuRealistas

surealistas copyIl 12 novembre 2016 alle 22:30, in piazza Chiara Gambacorti, in occasione di "Pisa Buskers", si terrà il concerto dei SuRealistas.

 
Ingresso gratutito

Il concerto è organizzato con i contributi delle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Info e contatti
Associazione BEAT
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