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Comunicati stampa

Proseguono le iniziative dell’Università di Pisa a sostegno delle studentesse e degli studenti le cui famiglie sono state messe in difficoltà economica dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19. Proprio in questi giorni l'Ateneo ha infatti stanziato altri 500.000 euro per un secondo contributo straordinario.

Il bando per l'accesso a tali contributi (da un minimo di 700 ad un massimo di 1.400 euro) sarà pubblicato nei prossimi giorni nella sezione dei  bandi per gli studenti e sarà aperto a tutti gli iscritti all'Ateneo pisano con un ISEE (o ISEE corrente se inferiore) fino a 35.000 euro. Previste dal nuovo bando anche particolari agevolazioni per tutti coloro che, dopo aver conseguito la laurea triennale in un altro Ateneo, scelgono Pisa come sede per la laurea magistrale.

«Ogni anno sono tantissimi gli studenti fuori sede che scelgono l’Università di Pisa per completare la propria formazione, conseguendo qui la laurea magistrale - spiega il Rettore, Paolo Mancarella - Si tratta di una componente significativa della nostra comunità, che sostiene spese importanti per poter studiare a Pisa. Per questo ci è sembrato giusto inserire, nel nuovo bando in uscita, un piccolo aiuto per loro. Si tratterà di una riduzione del 10% sull’ISEE, così da agevolare il loro accesso al contributo straordinario».

brain 4314636 1280La capacità di ricevere ed elaborare stimoli cognitivi è tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, mentre tende a diminuire con il progredire dell’età. Cosa determina questo impoverimento? I ricercatori del Laboratorio Bio@Sns della Scuola Normale e del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze hanno realizzato uno studio che individua come responsabile della perdita di plasticità del cervello una molecola di microRNA. Se si inibisce la presenza di questa molecola nell’adulto, il cervello torna a mostrare la plasticità del giovane. Allo studio ha contribuito anche la Dr.ssa Paola Tognini del dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Univiersità di Pisa, partecipando all’analisi degli specifici meccanismi che spiegano gli effetti del microRNA-29 sulla plasticità della corteccia visiva. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Embo Reports.

La molecola si chiama miR-29, ha una caratteristica forma a forcina ed è presente nelle cellule di tessuti come cervello, cuore, muscolo, vasi, in diverse specie animali quali uomo, topo e pesci. Nella corteccia cerebrale, la concentrazione di miR-29 aumenta di 30 volte tra l’infanzia e l’età adulta. Nessun altra molecola, tra le centinaia di microRNA presenti nella corteccia cerebrale, mostra un incremento così marcato.

Principale responsabile sperimentale dello studio è la dott.ssa Debora Napoli, perfezionanda in Neuroscienze della Scuola Normale Superiore, coaudiuvata dai perfezionandi Leonardo Lupori e Sara Bagnoli. Lo studio, che ha coinvolto un prestigioso team internazionale è stato coordinato dal prof. Tommaso Pizzorusso del dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze e dal prof. Alessandro Cellerino del Laboratorio di Biologia Bio@Sns della Scuola Normale di Pisa.

«I nostri dati ci hanno suggerito che miR-29 controlla la maturazione della corteccia cerebrale – spiega Tommaso Pizzorusso -. Inibendone l’azione abbiamo effettivamente verificato un aumento della plasticità neurale».  «Una analisi molecolare approfondita condotta in collaborazione con l’Università della California a Irvine e con l’Istituto Leibniz di Jena per gli studi sull’invecchiamento ha dimostrato come i meccanismi di questa plasticità indotta siano identici a quelli che si osservano durante il periodo adolescenziale - aggiunge Alessandro Cellerino -. Comprendere i meccanismi che inducono la comparsa di questi freni molecolari potrebbe avere molteplici implicazioni: facilitando, ad esempio, il recupero delle funzioni cerebrali dopo traumi».

Per dimostrare la correttezza di questa ipotesi, i ricercatori hanno trattato dei topi adulti con una molecola che agisce da inibitore del miR-29. Oltre al Dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Università di Pisa, la ricerca ha anche coinvolto l’Istituto di Neuroscienze del CNR e l’Università di Leeds.

Riferimento: MiR-29 coordinates age-dependent plasticity brakes in the adult visual cortex. Debora Napoli et al. https://www.embopress.org/doi/10.15252/embr.202050431

“#Reset, la parola chiave della decima edizione dell’Internet Festival, vuole rappresentare per l’Università di Pisa un’opportunità per uscire dal periodo di emergenza causato dal covid-19 attraverso la realizzazione di percorsi formativi innovativi, di nuove prospettive di ricerca e di un rinnovato rapporto con la società che ridisegni la logica e le attività legate alla terza missione”. Il rettore Paolo Mancarella ha commentato con queste parole l’inaugurazione dell’Internet Festival 2020, che si tiene a Pisa dall’8 all’11 ottobre con eventi dal vivo e iniziative in streaming destinate a proseguire fino a dicembre.

Come negli anni passati sono diverse le iniziative e gli eventi che vedono l’Ateneo pisano in prima fila, a partire dalla disponibilità della sede che sarà il fulcro della kermesse in presenza, il Centro Congressi Le Benedettine, e che continuerà a ospitare la mostra “Hello World”, un percorso in technicolor attraverso la nascita e la crescita dell’informatica.

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- Si è già aperta martedì 6 e andrà avanti fino a venerdì 9 ottobre la 12° Conferenza internazionale sull’informatica sociale, organizzata dall’Ateneo pisano, riunione interdisciplinare in cui ricercatori di informatica, scienze sociali e scienze gestionali condividono idee e presentano lavori di ricerca originali inerenti allo studio dell’interazione tra piattaforme social-centric e i fenomeni sociali.

Giovedì 8, dalle ore 17, ci sarà la presentazione del catalogo cartaceo della mostra e del documentario interattivo Hello World Interactive, a cura del Museo degli Strumenti per il Calcolo e La Jetée – per ripercorrere, attraverso delle colorate animazioni e approfondimenti in realtà virtuale, la storia dei computer su smartphone, restituendo così l’epopea di una specie, quella delle macchine per il calcolo, in continua evoluzione. Intervengono Chiara Bodei e Fabio Gadducci (curatori della mostra insieme a Giuseppe Lettieri), Roberto Malfagia (La Jetée), David Bart Salvemini (illustratore), Giampaolo Capobianco (sound designer) e Laura Bussi (Coder).

- Prendono il via giovedì 8, durante l’Internet Festival, e si chiudono il 23 novembre le celebrazioni per l’850 anniversario dalla nascita di Leonardo Fibonacci, il più geniale matematico del Medioevo cristiano. Il suo “Liber Abbaci” ha avuto un’influenza senza pari sia nello sviluppo dell’aritmetica che in quello dei traffici commerciali, introducendo in Occidente i numeri indo-arabi e nuovi algoritmi per fare di conto. La sua città natale festeggia la ricorrenza con una serie di iniziative che culmineranno il 23 novembre, dedicato a livello mondiale proprio al matematico pisano: gli anglosassoni scrivono infatti la data come 11/23, che rimanda dunque ai primi numeri della sua celebre successione. Giovedì 8 ottobre, alle ore 18, appuntamento al Cinema Arsenale con la proiezione del documentario “Fibonacci, il Leonardo pisano” di Francesco Andreotti e la presentazione di “Comics&Science – Il Libro di Leonardo”, in collaborazione con Feltrinelli, alla presenza di Andrea Plazzi, Roberto Natalini, Claudia Flandoli, Francesco Andreotti e Fabio Gadducci. L’evento sarà trasmesso anche in diretta su YouTube.

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-Sempre giovedì 8, alle 17,30 al Museo delle Navi Antiche di Pisa si tiene in presenza lo spettacolo “Io (sono) robot”, di e con Dario Focardi, rivolto in modo particolare alle giovani generazioni perché saranno proprio queste che si troveranno a interagire quotidianamente con i robot nel futuro prossimo ed è importante imparare a costruire un alfabeto comune perché questa connessione avvenga pacificamente. L’evento prevede una collaborazione con esperti di robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dell’Ateneo pisano, tra i quali spicca il professor Antonio Bicchi.

Code is law è l’evocativo titolo che, citando un’espressione di Lawrence Lessig, hanno scelto le curatrici e giuriste Dianora Poletti e Fernanda Faini per sintetizzare il contesto della giornata di venerdì 9, divisa in due tavoli di discussione che intendono affrontare il rapporto che lega diritto e informatica, esaminando alcune antinomie cruciali della nostra contemporaneità. Tra i temi del dibattito ci saranno il diritto tra libertà e sorveglianza, contact tracing e data protection, tecnologia e gestione dell’emergenza Covid-19, ecosistema digitale e nuove geometrie di potere, aspetti giuridici, etici e filosofici.

La giornata in presenza sarà fruibile anche online in diretta streaming. Aperta alle ore 10 dall’intervento del ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, proseguirà dalle 11 alle 13 con la sessione su “Il diritto tra libertà e sorveglianza” e dalle 15 alle 18.30 con la sessione su “L’uomo e la macchina tra data protection e contact tracing”.

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Venerdì 9, in presenza dalle ore 9 per gli studenti, e poi sabato 17 ottobre, on line per i docenti, si svolgeranno due incontri dal titolo “Tutti i numeri della Costituzione”, nel cui ambito sarà presentata la nuova app “SmartEduCost”, scaricabile gratuitamente, che permetterà di esaminare e approfondire una serie di contenuti ricavabili dalla Costituzione, consentendo di far esercitare gli studenti con vari quiz fino a organizzare vere e proprie sfide in classe sulle competenze civiche acquisite. Pensata specificatamente per agevolare l'insegnamento scolastico dell'educazione civica, l'applicazione rappresenta un percorso unico alla scoperta della nostra Costituzione con i suoi numeri, i suoi concetti e le sue parole.

L’app parte dal volume “Tutti i numeri della Costituzione. Analisi logico-matematica della Carta fondamentale” di Saulle Panizza, docente dell’Università di Pisa, pubblicato dalla Pisa University Press, ed è frutto del lavoro del Laboratorio di cultura costituzionale dell’Ateneo pisano.

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- Venerdì 9 alle ore 17, con registrazione alla gara perta fino alle ore 19 dell’8, partirà la due giorni della IF Quantum Game Jam 2020, prima del genere in Italia e sesta nel mondo, una competizione on line a squadre per lo sviluppo di videogame dedicata a esplorare il mondo della fisica quantistica. Concepita da Sabrina Maniscalco, di Aalto University e University of Turku, e Marilù Chiofalo, dell’Università di Pisa, la gara è in collaborazione con Qiskit (il software open source per andare sul computer quantitstico IBM-Q), Scuola Normale Superiore, VIS - Virtual Immersions in Science, Associazione Italiana Studenti di Fisica e Data Reply.

Il tema scientifico che sarà assegnato a sviluppatori e sviluppatrici è di grande rilevanza scientifica per l'intreccio interdisciplinare tra fisica quantistica, scienze della vita, teorie della mente e della coscienza (e - altra faccia nella stessa medaglia - Intelligenza Artificiale). Una delle teorie quantistiche della mente che sarà presentata come ispirazione, è stata concepita da Roger Penrose, appena premiato con il Nobel. 

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Venerdì 9 alle ore 18, in streaming si terrà l’incontro “Online/offline: l’educazione a confronto, che svilupperà un’analisi approfondita sulle luci e sulle ombre della didattica a distanza degli ultimi mesi, interrogandosi su cosa voglia dire fare formazione con strumenti realmente innovativi. L’introduzione e il coordinamento del dibattito saranno a cura di Gian-Luigi Ferrari, docente dell’Università di Pisa e coordinatore scientifico dell’IF.

Sabato 10, dalle ore 11,30 sarà presentato il volume "Storia sconosciuta di Évariste Galois matematico e rivoluzionario", scritto da i professori dell'Ateneo pisano, Fabrizio Luccio e Linda Pagli, sulla vicenda dell'insigne matematico francese dalla vita brevissima e tormentata.

- Sabato 10, dalle ore 15, al Centro delle Benedettine in presenza e on line si terrà l’incontro “Innovare per vivere il futuro, in cui si discuterà di come le tecnologie digitali stanno modificando le strutture e la forma della nostra società. Partendo dall’esperienza della pandemia e dalle modalità di funzionamento delle task force sull’innovazione nominate sia in Italia che negli Stati Uniti, saranno approfondite le relazioni necessarie tra politici, tecnici e ricercatori per promuovere la transizione al digitale. Insieme al moderatore Claudio Giua, interverranno il ministro Paola PisanoAlessandro Vespignani, fisico informatico tra i maggiori esperti di epidemiologia computazionale, e alcuni dei rappresentanti della task force anti Covid del ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione come Dino Pedreschi dell’Università di Pisa, Fosca Giannotti del CNR e del KDD Lab di Pisa, Paolo De Rosa, laureato dell’Ateneo pisano e oggi Chief technology officer nel Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.

 

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- Sabato 10 alle ore 17 in presenza e on line si terrà l’incontro su “Election days: digital news matter, un’analisi promossa tra le recenti elezioni amministrative italiane e quelle politiche americane su come l’informazione digitale influenzi l’orientamento al voto dei cittadini. All’incontro parteciperanno giornalisti, comunicatori e studiosi in tema di data analysis, tra i quali Roberta Bracciale dell’Università di Pisa.

Domenica 11, dalle ore 10,30 in presenza e on line, si terrà l’incontro dal titolo “Un’umanità fragile. Siamo tutti uno, una riflessione aperta su come stare al mondo e immaginare il futuro in questo momento di cambio di paradigma. Tra i relatori ci sarà anche Francesca Toni, laureata all’Ateneo pisano e docente all’Imperial College di Londra.

Arriva da Pisa la scoperta di un nuovo biomarcatore plasmatico, l’Oncostatina M, per la terapia farmacologica del morbo di Crohn. Sarà così sufficiente un’analisi del sangue per ottimizzare e personalizzare il trattamento di questa grave patologia infiammatoria intestinale. La ricerca pubblicata sulla rivista “Alimentary Phamacology & Therapeutics” è stata condotta da un gruppo di medici e docenti dell’Università di Pisa e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP).

Come ha evidenziato lo studio coordinato dal dottor Lorenzo Bertani dell'Ateneo pisano, i pazienti che avevano una concentrazione plasmatica di Oncostatina M più bassa prima dell'inizio del trattamento rispondevano meglio all'anticorpo monoclonale infliximab, un farmaco impiegato per trattare una serie di malattie autoimmuni fra le quali il morbo di Crohn. Il miglioramento è stato documentato sia in termini di remissione clinica della malattia che di guarigione della mucosa intestinale.

Da sinistra, Luca Antonioli, Corrado Blandizzi, Matteo Fornai, Lorenzo Bertani, Francesco Costa

Da sinistra, Luca Antonioli, Corrado Blandizzi, Matteo Fornai, Lorenzo Bertani, Francesco Costa

“I risultati - spiegano Matteo Fornai e Luca Antonioli, ricercatori dell’Università di Pisa - rappresentano a nostro avviso una scoperta di primaria importanza nell'ambito della cosiddetta medicina di precisione, in cui l'impiego di biomarcatori specifici consente di ottimizzare terapie farmacologiche per il trattamento di patologie importanti come le malattie infiammatorie croniche intestinali”.

Lo studio ha coinvolto 45 pazienti con malattia di Crohn da moderata a grave in cura presso il Percorso dipartimentale per le malattie infiammatorie croniche intestinali dell’Ospedale di Cisanello (Pisa). In particolare hanno collaborato alla ricerca per l’Ateneo pisano Santino Marchi, Massimo Bellini, Nicola De Bortoli, Lorenzo Bertani, Gherardo Tapete e Giovanni Baiano Svizzero del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, e Corrado Blandizzi, Matteo Fornai, Luca Antonioli, Laura Benvenuti, Laura Baglietto e Marco Fornili del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale; per l’AOUP Francesco Costa, Maria Gloria Mumolo e Linda Ceccarelli del Percorso dipartimentale per le malattie infiammatorie croniche intestinali, Dipartimento di Chirurgia Generale e Gastroenterologia.

 

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