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Comunicati stampa

Alla luce delle recenti novità normative e governative, il Direttore generale ha regolamentato l'attività lavorativa a distanza, con la diposizione prot. n. 73987 del 24.8.2020.
Leggi la disposizione.

Il 29 settembre è stata pubblicata una nota direttoriale con alcuni chiarimenti su: 1) validità della disposizione prot. 73987 del 24.8.2020; 2) giornate miste; 3) quarantena del figlio convivente minore di 14 anni per contatti scolastici; 4) lavoratori fragili. 
Leggi la nota direttoriale

Per informazioni contattare la Direzione del Personale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha intitolato uno dei satelliti “CubeSat” della missione HERA al professor Andrea Milani (foto) dell’Università di Pisa scomparso nel 2018. Hera prenderà il via nel 2024 ed è la prima missione europea per la difesa planetaria e la caccia agli asteroidi.

Andrea Milani, già professore di Meccanica Celeste dell’Ateneo pisano nonché scienziato di fama internazionale, ha ricevuto questo tributo anche come ideatore della missione dell’ESA Don Quijote, la cui eredità viene oggi raccolta da HERA.

 

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Il profesor Milani ha dato contributi fondamentali alle tradizionali ricerche sulla stabilità del Sistema Solare, alla nascente disciplina della geodesia spaziale, alla progettazione di missioni di esplorazione e alla determinazione delle orbite dei piccoli corpi del sistema solare ottenendo riconoscimenti a livello mondiale.

Il suo lavoro è stato determinante nell’indirizzare le problematiche legate al rischio asteroidale: grazie al suo impegno nel 1999 al Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa entrava in funzione NEODyS, il primo sistema di monitoraggio sistematico della popolazione degli asteroidi vicini alla Terra (NEO – Near-Earth Objects); sua è stata l’intuizione che ha portato alla progettazione del telescopio “Flyeye” dedicato alla scoperta di oggetti potenzialmente a rischio di collisione con il nostro pianeta. ASI e ESA hanno valorizzato e messo a sistema queste iniziative nell’ambito del programma Space Safety sostenendo la creazione del Centro di Coordinamento Asteroidale (NEOCC – NEO Coordination Centre) all’ESRIN di Frascati e realizzando il primo prototipo del telescopio Flyeye che verrà installato sul Monte Mufara, in Sicilia.

 

 

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha intitolato uno dei satelliti “CubeSat” della missione HERA al professor Andrea Milani dell’Università di Pisa scomparso nel 2018. Hera prenderà il via nel 2024 ed è la prima missione europea per la difesa planetaria e la caccia agli asteroidi.

Andrea Milani, già professore di Meccanica Celeste dell’Ateneo pisano nonché scienziato di fama internazionale, ha ricevuto questo tributo anche come ideatore della missione dell’ESA Don Quijote, la cui eredità viene oggi raccolta da HERA.
Il profesor Milani ha dato contributi fondamentali alle tradizionali ricerche sulla stabilità del Sistema Solare, alla nascente disciplina della geodesia spaziale, alla progettazione di missioni di esplorazione e alla determinazione delle orbite dei piccoli corpi del sistema solare ottenendo riconoscimenti a livello mondiale. Il suo lavoro è stato determinante nell’indirizzare le problematiche legate al rischio asteroidale: grazie al suo impegno nel 1999 al Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa entrava in funzione NEODyS, il primo sistema di monitoraggio sistematico della popolazione degli asteroidi vicini alla Terra (NEO – Near-Earth Objects); sua è stata l’intuizione che ha portato alla progettazione del telescopio “Flyeye” dedicato alla scoperta di oggetti potenzialmente a rischio di collisione con il nostro pianeta. ASI e ESA hanno valorizzato e messo a sistema queste iniziative nell’ambito del programma Space Safety sostenendo la creazione del Centro di Coordinamento Asteroidale (NEOCC – NEO Coordination Centre) all’ESRIN di Frascati e realizzando il primo prototipo del telescopio Flyeye che verrà installato sul Monte Mufara, in Sicilia.

 

 

Venerdì, 18 Settembre 2020 08:37

I principali provvedimenti dell'ateneo

Venerdì 18 settembre è stato inviato ai presidenti della Commissione Europea e del parlamento EU, ai primi ministri degli Stati membri della EU, nonché ai primi ministri di molti altri Stati un appello sottoscritto da quasi 100 economisti di diversi paesi del mondo affinché la crisi generata dalla pandemia sia l'occasione per riorientare l'economia.

"E' sempre più urgente abbandonare un sistema fondato sulla produzione di beni che diventano in fretta rifiuti per andare verso un'economia a basse emissioni e che metta meno a rischio l'umanità - sostengono i promotori dell'appello - Soprattutto oggi è possibile un cambio di rotta per uscire dalla fallacia della finestra rotta (Bastiat 1850) e sostenere con efficacia i bisogni e il benessere. Occorre ristrutturare l'economia e uscire dall'ossessione del PIL come unico indicatore cui guardare. Gli economisti sanno bene che il PIL nasconde gravi inefficienze nell'allocazione del lavoro e delle risorse: che lo dicano!".

L'appello è consultabile su https://remarc.ec.unipi.it/a-plea-to-politicians-ask-the-economists-to-tell-the-truth/ ed è stato promosso da Tommaso Luzzati, Tiziano Di Stefano e Simone D'Alessandro del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Ha raccolto l'adesione, come primi firmatari, di personalità di spicco a livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile tra cui Tim Jackson, direttore del Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity dell Università del Surrey (UK).

Venerdì 18 settembre è stato inviato ai presidenti della Commissione Europea e del parlamento EU, ai primi ministri degli Stati membri della EU, nonché ai primi ministri di molti altri Stati un appello sottoscritto da quasi 100 economisti di diversi paesi del mondo affinché la crisi generata dalla pandemia sia l'occasione per riorientare l'economia.

"E' sempre più urgente abbandonare un sistema fondato sulla produzione di beni che diventano in fretta rifiuti per andare verso un'economia a basse emissioni e che metta meno a rischio l'umanità - sostengono i promotori dell'appello - Soprattutto oggi è possibile un cambio di rotta per uscire dalla fallacia della finestra rotta (Bastiat 1850) e sostenere con efficacia i bisogni e il benessere. Occorre ristrutturare l'economia e uscire dall'ossessione del PIL come unico indicatore cui guardare. Gli economisti sanno bene che il PIL nasconde gravi inefficienze nell'allocazione del lavoro e delle risorse: che lo dicano!".

L'appello è consultabile su https://remarc.ec.unipi.it/a-plea-to-politicians-ask-the-economists-to-tell-the-truth/ ed è stato promosso da Tommaso Luzzati, Tiziano Di Stefano e Simone D'Alessandro del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Ha raccolto l'adesione, come primi firmatari, di personalità di spicco a livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile tra cui Tim Jackson, direttore del Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity dell Università del Surrey (UK).

Lunedì 21 settembre, alle ore 10.30, nel giardino della chiesa di San Sisto, situata tra via Pasquale Paoli e via Corsica nel centro storico di Pisa, saranno presentati i primi risultati della campagna di scavi archeologici del San Sisto Project, promosso dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa sotto la direzione del professor Federico Cantini.

Insieme ai protagonisti dello scavo, saranno presenti il rettore Paolo Mancarella, il prorettore ai rapporti con il territorio Marco Gesi, il direttore del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere Pierluigi Barrotta e l’assessore comunale Paolo Pesciatini.

La Sezione Protocollo ha riaperto al pubblico nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza previste dal Protocollo anti-contagio dell'Ateneo.

I ricevimenti, aperti sia all'utenza interna che a quella esterna, avverranno solo su appuntamento prenotandosi ai seguenti numeri telefonici: 050 2212 161/526/035.

Agli stessi numeri o via mail è possibile chiedere maggiori informazioni sulle modalità di apertura dello sportello e di consegna/ritiro dei documenti.

Lo sportello osserverà i seguenti orari:
Lunedì: ore 9-13
Martedì: ore 9-13 e 15-17
Mercoledì: ore 9-13
Giovedì: ore 9-13 e 15-17
Venerdì: ore 9-13

Fiocco azzurro all’Ospedale Didattico Veterinario “M. Modenato” dell’Università di Pisa: è nato Levante, puledro di mulo, frutto dell’incontro fra un asino e una cavalla.

“Quando è nato, lo scorso agosto, Levante pesava 37 kg, si è subito messo in piedi e ha iniziato ad allattarsi e a sgroppare per il box. Sia lui che la mamma stanno bene”, raccontano i medici veterinari che hanno assistito il lieto evento.

 

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Levante con mamma Darina

Levante è nato all’interno di uno studio sulla neonatologia del mulo che ha l’obiettivo di verificare la vitalità dei parametri fisiologici e ormonali alla nascita. La ricerca indagherà anche il passaggio di anticorpi tramite il colostro, cioè il primo latte materno prodotto dopo il parto, un processo fondamentale per il sistema immunitario del neonato. Questo studio sul mulo, un animale quasi dimenticato, continua il filone di ricerche del Dipartimento di Scienze Veterinarie su genotipi animali rari o a rischio di estinzione. Fanno parte del team che ha reso possibile e ha assistito alla nascita di Levante i medici veterinari del gruppo di medicina interna del cavallo e degli animali da reddito e del gruppo di riproduzione.

Fiocco azzurro all’Ospedale Didattico Veterinario “M. Modenato” dell’Università di Pisa: è nato Levante, puledro di mulo, frutto dell’incontro fra un asino e una cavalla.

“Quando è nato, lo scorso agosto, Levante pesava 37 kg, si è subito messo in piedi e ha iniziato ad allattarsi e a sgroppare per il box. Sia lui che la mamma stanno bene”, raccontano i medici veterinari che hanno assistito il lieto evento.

Levante è nato all’interno di uno studio sulla neonatologia del mulo che ha l’obiettivo di verificare la vitalità dei parametri fisiologici e ormonali alla nascita. La ricerca indagherà anche il passaggio di anticorpi tramite il colostro, cioè il primo latte materno prodotto dopo il parto, un processo fondamentale per il sistema immunitario del neonato.

Questo studio sul mulo, un animale quasi dimenticato, continua il filone di ricerche del Dipartimento di Scienze Veterinarie su genotipi animali rari o a rischio di estinzione.

Fanno parte del team che ha reso possibile e ha assistito alla nascita di Levante i medici veterinari del gruppo di medicina interna del cavallo e degli animali dareddito e del gruppo di riproduzione.

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