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Comunicati stampa

In occasione della conclusione del primo triennio di vita dalla Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari (CNUPP), venerdì 7 maggio alle ore 15 si tiene un seminario dal titolo "Il diritto agli studi universitari in carcere: tre anni di esperienza della cnupp e prospettive", in cui i temi oggetto del lavoro degli Atenei aderenti alla Conferenza saranno affrontati sotto diversi punti di vista e con le voci più autorevoli del panorama nazionale.

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L'Università di Pisa aderisce alla Conferenza per l’impegno che persegue dal 2003 presso la Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, sede del Polo Universitario Penitenziario.

La realtà dei PUP italiani, iniziata più di 20 anni fa a Torino e replicata, pur con differenze locali, in numerose altre sedi universitarie, coinvolge attualmente quasi 40 atenei che operano in oltre 80 istituti penitenziari

Nell’anno accademico in corso sono 1.034 gli studenti detenuti iscritti, dei quali 109 (10,5%) si trovano in regime di esecuzione penale esterna, 549 (53,1%) scontano una pena in carcere in circuiti di media sicurezza, 355 (34,3%) in alta sicurezza, e 21 (2,1%) in regime 41bis. Le studentesse sono 64, quindi il 6,2% del totale degli studenti.

Nel primo triennio di vita della CNUPP gli atenei aderenti con studenti attivi sono passati da 27 nel 2018-19 a 32 nel 2020-21 (incremento del +18,5%); gli Istituti Penitenziari in cui operano i PUP da 70 a 82 (incremento +17,1%); il numero di studenti iscritti da 796 a 1034 (incremento +29,9%). Tra questi dati spicca il notevole incremento della componente femminile, che passa da appena 28 studentesse nel 2018-19 a 64 nel 2020-21, quindi un incremento del +128,6%.

Sono impegnati oggi 196 dipartimenti universitari, che corrispondono al 37% dei dipartimenti presenti nei 32 atenei coinvolti.

896 sono gli studenti iscritti a corsi di laurea triennale (87%), mentre137 frequentano corsi di laurea magistrale (13%). Le aree disciplinari più frequentate dagli studenti in regime di detenzione sono quella politico-sociale (25,4%) seguita dall’area artistico-letteraria (18,6%), area giuridica (15,1%), area agronomico-ambientale (13,7%), area psico-pedagogica (7,4%), area storico-filosofica (7,3%), area economica (6,5%) e altre aree (6%).

L’Università di Pisa è impegnata con i propri docenti e tutor, e grazie all’insostituibile ruolo svolto dal Volontariato Penitenziario, a sostenere nello studio circa 60 studenti detenuti, presso gli istituti di Pisa, Livorno, Volterra e Porto Azzurro.

La costituzione della CNUPP ha permesso agli Atenei impegnati a garantire il diritto agli studi universitari per le persone private della libertà personale di agire in maniera coordinata e interloquire ad una voce sia con il sistema universitario sia con quello penitenziario.

Le interazioni avviate con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in particolare con la Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del DAP, competente per le attività formative, ha permesso di siglare nel settembre del 2019 un protocollo d’intesa che definisce le modalità per il confronto permanente tra CNUPP e DAP. A breve saranno emanate delle linee guida condivise per regolamentare le attività di studio universitario all’interno degli istituti penitenziari italiani.

La costituzione della CNUPP permette inoltre ai referenti delle singole università di confrontarsi continuamente su varie problematiche, scambiarsi buone pratiche, rivolgere istanze al DAP su singole situazioni, e affrontare problematiche complesse come, ad esempio, i disagi dovuti ai trasferimenti dei detenuti studenti universitari da un istituto penitenziario ad un altro. In questi casi la CNUPP funge da network interconnesso, in cui docenti e uffici amministrativi collaborano tra loro e con l’Amministrazione Penitenziaria per facilitare il trasferimento degli studenti da un ateneo ad un altro.

La CNUPP è quindi un esempio di rete istituzionale (universitaria) e interistituzionale (nell’interazione con l’Amministrazione Penitenziaria) promossa da Università pubbliche che ritengono doveroso onorare il proprio ruolo garantendo l’accesso e lo svolgimento degli studi universitari anche a persone private della libertà, che in questo modo esercitano un loro diritto costituzionale. Non solo gli atenei, ma anche singoli docenti, amministrativi e tutor svolgono la loro attività nell’ambito dei rispettivi ruoli istituzionali e della missione inclusiva che è propria delle Università.

Obiettivi della CNUPP nel prossimo futuro sono quelli di migliorare la qualità della formazione delle persone detenute impegnate in percorsi di studio universitario anche attraverso modelli didattici innovativi (è in corso una prima sperimentazione per adottare strumenti per la didattica a distanza anche oltre la pandemia), di migliorare le performances degli studenti (diminuzione degli abbandoni, incremento degli esami sostenuti e dei laureati), di lavorare al raccordo tra istruzione secondaria superiore all’interno degli Istituti e Università.

Impegni sono inoltre previsti sul fronte della formazione del personale dell’Amministrazione Penitenziaria (polizia penitenziaria e operatori dell’area trattamentale), nonché sullo sviluppo di attività di ricerca sulle problematiche carcerarie.

Percorsi sinergici con l’Amministrazione Penitenziaria possono consentire di trasformare la detenzione da un tempo “sospeso” ad un periodo fecondo, in cui il cittadino condannato possa intraprendere, se lo desidera, percorsi formativi anche di alto livello che gli consentano di investire sul proprio capitale umano, strumento indispensabile per ridurre i rischi di recidiva, con benefici non solo per il singolo ma per tutta la società italiana.

La presenza delle Università nei luoghi di detenzione ha, in questo senso, una profonda valenza culturale per il Paese e per la più ampia discussione sul significato che possono avere la pena e l’esecuzione penale.

 

Superare i limiti della didattica a distanza accompagnando gli studenti alla scoperta dell'Ateneo e della città di Pisa. È questa l'idea venuta al professor Gionata Carmignani, docente di Ingegneria economico-gestionale e presidente del Consiglio aggregato di Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell'Università di Pisa.

"A marzo – spiega – ho iniziato l'insegnamento di Economia e organizzazione aziendale al corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica, frequentato da più di 130 studenti al primo anno e in gran parte provenienti da fuori della Toscana. Ho quindi pensato che molti di loro non avevano avuto modo di frequentare i luoghi dell'Ateneo e non erano nemmeno mai stati a Pisa". Il professore si è così attrezzato con tablet in mano e webcam accesa e, al termine delle lezioni, ha guidato i suoi studenti in una serie di "visite" all'interno dell'Ateneo e in città. I ragazzi hanno potuto vedere la sede, le aule e le strutture di Ingegneria e i laboratori del Centro Piaggio, dialogando con i docenti incontrati lungo il tragitto; hanno poi goduto della vista dei lungarni fino a Palazzo alla Giornata, dove hanno potuto salutare il rettore Palo Mancarella e il prorettore alla Didattica, Marco Abate. Infine, mercoledì 5 maggio sono andati alla scoperta del centro di Pisa, finendo con il più classico dei giri in Piazza dei Miracoli e sotto la Torre.

"Gli studenti – conclude il professor Carmignani – hanno accolto molto positivamente l'iniziativa, restando spesso collegati per i tour 'virtuali' e partecipando attivamente alle visite. I ragazzi hanno così potuto conoscere, oltre agli argomenti delle lezioni, le persone, le sedi e le strutture dell'Ateneo e della città, quelle stesse che speriamo presto possano tornare ad accoglierli di persona".

Con l'arrivo imminente della stagione delle gare, per l'E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa è tempo di testare la vettura su strada. Quest’anno i ragazzi e i ragazzi della scuderia Unipi hanno a disposizione una “pista” particolare, quella del parcheggio di via Paparelli, un luogo della città molto ampio che garantisce lo spazio necessario allo svolgimento ideale dei test.

Tutte le domeniche dalle ore 9 alle 17, fatta eccezione per i giorni in cui ci saranno eventi particolari, l’E-Team potrà verificare nell’ampio spazio concesso dal Comune di Pisa le reali capacità e i limiti delle sue due vetture: verranno effettuate delle prove dinamiche, che consistono in percorsi di accelerazione e slalom e i risultati e i dati raccolti serviranno a modificare le caratteristiche delle macchine, come l’assetto e le mappe del motore.

Ricordiamo che nella prossima stagione di gare l’E-Team gareggerà con due vetture differenti, una Combustion e una Driverless, per cui oltre ai tradizionali test sulle performance verranno effettuati quelli per verificare il corretto funzionamento del LIDAR e della ZED Camera, che servono alla vettura priva di pilota per calcolare la distanza dagli oggetti circostanti ed effettuare la raccolta dati.

“Vogliamo ringraziare l’assessore Paolo Pesciatini e il consigliere comunale Giovanni Pasqualino per aver accolto le nostre richieste e averci concesso l’autorizzazione a utilizzare uno spazio così ampio – dicono i ragazzi – Gli anni scorsi, in questa prima fase di prove, la vettura veniva testata negli spazi offerti dall’Università, come quello dell’ex-INFN a San Piero a Grado (che ora viene utilizzati per altri tipi di test), ma quest’anno avremo la possibilità di fare le nostre prove in una pista molto grande”.

L'accordo, già valido per la stagione 2019/2020, era rimasto in sospeso a causa della pandemia che ha interrotto, tra tante, anche l'attività della Squadra. “A confermare il tutto è stato il comandante Alberto Messerini della Polizia Municipale di Pisa, grazie al quale in futuro si svolgeranno diversi eventi per coinvolgere i cittadini e avvicinarli al progetto con cui noi studenti cerchiamo di portare in alto il nome dell'Università e della città di Pisa”, concludono i ragazzi.

Superare i limiti della didattica a distanza accompagnando gli studenti alla scoperta dell’Ateneo e della città di Pisa. È questa l’idea venuta al professor Gionata Carmignani, docente di Ingegneria economico-gestionale e presidente del Consiglio aggregato di Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa.

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“A marzo – spiega – ho iniziato l’insegnamento di Economia e organizzazione aziendale al corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica, frequentato da più di 130 studenti al primo anno e in gran parte provenienti da fuori della Toscana. Ho quindi pensato che molti di loro non avevano avuto modo di frequentare i luoghi dell’Ateneo e non erano nemmeno mai stati a Pisa”. Il professore si è così attrezzato con tablet in mano e webcam accesa e, al termine delle lezioni, ha guidato i suoi studenti in una serie di “visite” all’interno dell’Ateneo e in città. I ragazzi hanno potuto vedere la sede, le aule e le strutture di Ingegneria e i laboratori del Centro Piaggio, dialogando con i docenti incontrati lungo il tragitto; hanno poi goduto della vista dei lungarni fino a Palazzo alla Giornata, dove hanno potuto salutare il rettore Paolo Mancarella e il prorettore alla Didattica, Marco Abate. Infine, mercoledì 5 maggio sono andati alla scoperta del centro di Pisa, finendo con il più classico dei giri in Piazza dei Miracoli e sotto la Torre.

“Gli studenti – conclude il professor Carmignani – hanno accolto molto positivamente l’iniziativa, restando spesso collegati per i tour ‘virtuali’ e partecipando attivamente alle visite. I ragazzi hanno così potuto conoscere, oltre agli argomenti delle lezioni, le persone, le sedi e le strutture dell’Ateneo e della città, quelle stesse che speriamo presto possano tornare ad accoglierli di persona”.

Sabato 8 maggio alle 11,30 in diretta su Youtube e Facebook Giuseppe Iannaccone incontra Stefano Quintarelli per parlare di capitalismo immateriale e della sua influenza sui nuovi conflitti sociali, sui diritti e sulla politica.

Stefano Quintarelli è stato nel 1994 uno dei fondatori di INET, il primo internet provider italiano, e dal 2014 è presidente del comitato di indirizzo di Agenzia per l'Italia Digitale. È l'autore di "Capitalismo Immateriale", edito da Bollati Boringhieri.

L’appuntamento si svolge nell’ambito di i21, una serie di conversazioni con il professore Giuseppe Iannaccone dell’Università di Pisa su come prepararsi al mondo che cambia e sull’impatto che scienza e tecnologia hanno su economia, società, lavoro, istruzione, cultura.

L’evento è promosso da Evo4, un progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione Toscana e coordinato da Giuseppe Iannaccone nell’ambito del laboratorio Crosslab IT& Società del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.

 

Con l'arrivo imminente della stagione delle gare, per l'E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa è tempo di testare la vettura su strada. Quest’anno i ragazzi e i ragazzi della scuderia Unipi hanno a disposizione una “pista” particolare, quella del parcheggio di via Paparelli, un luogo della città molto ampio che garantisce lo spazio necessario allo svolgimento ideale dei test.

Tutte le domeniche dalle ore 9 alle 17, fatta eccezione per i giorni in cui ci saranno eventi particolari, l’E-Team potrà verificare nell’ampio spazio concesso dal Comune di Pisa le reali capacità e i limiti delle sue due vetture: verranno effettuate delle prove dinamiche, che consistono in percorsi di accelerazione e slalom e i risultati e i dati raccolti serviranno a modificare le caratteristiche delle macchine, come l’assetto e le mappe del motore.

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Ricordiamo che nella prossima stagione di gare l’E-Team gareggerà con due vetture differenti, una Combustion e una Driverless, per cui oltre ai tradizionali test sulle performance verranno effettuati quelli per verificare il corretto funzionamento del LIDAR e della ZED Camera, che servono alla vettura priva di pilota per calcolare la distanza dagli oggetti circostanti ed effettuare la raccolta dati.

“Vogliamo ringraziare l’assessore Paolo Pesciatini e il consigliere comunale Giovanni Pasqualino per aver accolto le nostre richieste e averci concesso l’autorizzazione a utilizzare uno spazio così ampio – dicono i ragazzi – Gli anni scorsi, in questa prima fase di prove, la vettura veniva testata negli spazi offerti dall’Università, come quello dell’ex-INFN a San Piero a Grado (che ora viene utilizzati per altri tipi di test), ma quest’anno avremo la possibilità di fare le nostre prove in una pista molto grande”.

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L'accordo, già valido per la stagione 2019/2020, era rimasto in sospeso a causa della pandemia che ha interrotto, tra tante, anche l'attività della Squadra. “A confermare il tutto è stato il comandante Alberto Messerini della Polizia Municipale di Pisa, grazie al quale in futuro si svolgeranno diversi eventi per coinvolgere i cittadini e avvicinarli al progetto con cui noi studenti cerchiamo di portare in alto il nome dell'Università e della città di Pisa”, concludono i ragazzi.

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L'Università di Pisa, in collaborazione con la Fondazione Pisa e Palazzo Blu e in ideale continuità con gli appuntamenti coordinati da Marco Santagata, organizza due giornate di incontri sulle "nostre idee di Dante", spaziando tra letteratura, arte e scienza. L'iniziativa, pensata in forma mista con la proposta dello streaming per raggiungere un pubblico più ampio, tra cui docenti e studenti delle scuole superiori, si tiene lunedì 10 e martedì 11 maggio (vai al programma in dettaglio; il primo giorno sarà visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=lLwmeoQ28Sg, mentre per il secondo l’indicazione sarà disponibile sul sito https://palazzoblu.it/ e su quello del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, www.dantenoi.it, visto che l’iniziativa si inserisce nel ciclo di incontri internazionali “Nel nome di Dante”).

 

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Tra gli ospiti della prima giornata spiccano le scrittrici Maaza Mengiste, considerata una delle voci più potenti della letteratura contemporanea afroamericana e autrice di opere che esplorano temi quali la guerra, l’esilio, la migrazione e la rivoluzione, con particolare attenzione all'Etiopia, sua terra di origine; e Marija Stepanova, personalità di spicco nella poesia e nella prosa russa contemporanea e autrice del romanzo "Memoria della memoria", vero e proprio caso letterario dell’anno 2017, che nel ricostruire la storia della propria famiglia offre una riflessione storico-filosofica e politica sulle strategie di interpretazione del passato. In entrambe queste autrici contemporanee il contatto con le opere di Dante ha lasciato un segno profondo, originando una personalissima rilettura del grande poeta, a settecento anni dalla morte, che sarà interessante ascoltare dalla loro viva voce.

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A sinistra Marija Stepanova, a destra Maaza Mengiste.

La seconda giornata è animata dall'intervento del fisico e docente dell'Ateneo pisano, Guido Tonelli, che si sofferma sul significato di Dante per uno scienziato del Duemila, ragionando anche sulla visione movimentata e stratificata dell'universo propria del nostro tempo contrapposta a quella ordinata e perfettamente compiuta di Dante. A seguire, lo scrittore Walter Siti propone le sue intelligenti e provocatorie riflessioni sui rischi di un'idealizzazione fin troppo facile del sommo poeta, in un intervento dal titolo “Dante ci aiuta o è un fantasma persecutorio?”.

La due giorni pisana, coordinata dai professori Alberto Casadei, Stefano Garzonio e Biancamaria Rizzardi, propone il ricordo del professor Marco Santagata a pochi mesi dalla prematura scomparsa, ritornando e riflettendo insieme a Maria Cristina Cabani e Giuseppe Petralia sul rapporto tra "Dante e Pisa", che è stato il tema di una serie di ricerche storiche e filologico-letterarie fortemente innovative promosse proprio da Santagata e da vari altri docenti pisani. Un risultato di questa attività è sfociato nel volume "Dante nella Toscana Occidentale", appena pubblicato dalla Pisa University Press.

Il giorno 11 ci sarà anche la presentazione virtuale della mostra "Tom Phillips. Dante’s Inferno", curata da Giorgio Bacci, promossa da Palazzo Blu, Fondazione Pisa e Società Dantesca Italiana, con il contributo e il patrocinio del Comitato Nazionale per Dante 700. Tom Phillips, tra gli artisti più importanti a livello internazionale, in grado di spaziare dalla scultura alla pittura, dalla grafica all’illustrazione, racconta l'Inferno dantesco attraverso 139 illustrazioni frutto di una ricerca espressiva sul testo di Dante iniziata nel 1976. Le opere presenti in mostra, realizzate con tecniche diverse tra loro – serigrafia, incisione, litografia, mezzatinta – appartengono a una serie completa e rappresentano un "commento visivo" alle terzine dantesche; un commento dai tratti post moderni con citazioni da opere celebri, oggetti di culto, icone della società di massa, incursioni nel mondo dei fumetti.

Al termine degli incontri, infine, sarà presentato in anteprima il progetto dell'Università di Pisa dal titolo "Dante. L'altre stelle", che intende proporre una nuova composizione su Dante Alighieri con un oratorio per soli, grande coro e orchestra composto per l’occasione dal musicista pisano Marco Bargagna, del Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze, su testi originali e antologia dantesca del professor Alberto Casadei. L’esecuzione di alcuni brani, con solisti accompagnati da un pianoforte, è il preludio al concerto in programma a novembre, in prima mondiale, al Teatro Verdi con protagonista il Coro dell’Università di Pisa insieme a solisti di chiara fama sotto la direzione del maestro Stefano Barandoni.

"Queste due giornate - conclude il professor Casadei - ripropongono il fruttuoso connubio di ricerca scientifica e attenzione verso la cultura contemporanea che ha contraddistinto le iniziative dantesche qui a Pisa sin dagli anni Dieci del Duemila. E i tanti spunti che emergono, di certo ci suggeriscono di ripensare alle 'nostre idee di Dante', autore che ha raggiunto ambiti di creatività e di stile linguistico più duraturi delle mode storiche e quindi autenticamente perenni”.

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