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Comunicati stampa

C'è il basso bacino del fiume Serchio e in particolare il comprensorio del lago di Massaciuccoli al centro di un progetto di ricerca europeo che vede impegnata in prima linea l'Università di Pisa, insieme all'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale e altri 13 partner in Europa che studieranno a loro volta aree a rischio idrogeologico in Austria, Germania, Spagna e Norvegia. Il progetto si chiama PHUSICOS (in greco φυσικός), che significa "in accordo con la natura", e ha l'obiettivo di definire, realizzare e collaudare soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions - NBSs) che favoriscano il recupero ambientale del lago di Massaciuccoli, migliorando gli ecosistemi ad esso collegati, favorendo la biodiversità e la fruibilità delle aree naturali. Il coinvolgimento dell'Ateneo pisano vede la collaborazione del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e del Dipartimento di Scienze della Terra.

Il progetto, che è stato finanziato nell'ambito di Horizon 2020 con quasi dieci milioni di euro – di questi circa 1.5 milioni destinati a finanziare opere NBSs nel comprensorio del lago di Massaciuccoli – punta a dimostrare come le soluzioni basate sulla natura possano rappresentare misure robuste, sostenibili ed economiche per incrementare la resilienza del territorio, ridurre il rischio di eventi meteorologici estremi nei comprensori pede-montani e collinari. "La premessa di fondo di PHUSICOS è considerare la natura stessa una fonte di idee e soluzioni per mitigare il rischio rappresentato dai pericoli naturali causati dal clima – spiegano i professori Nicola Silvestri, Monica Bini e Roberto Giannecchini – Il progetto cercherà di colmare il vuoto di conoscenze specifiche relative all'uso di NBSs per i rischi idro-meteorologici (inondazioni, erosione, frane, siccità) implementando soluzioni apposite in diversi siti di studio".

Un esempio? L'utilizzo di tecniche agronomiche in grado di meglio contenere i rischi di erosione e di perdita dei nutrienti dai campi coltivati che costituiscono una delle cause del degrado del Lago di Massaciuccoli. Con il coinvolgimento di due diverse aziende agricole del comprensorio, sono già iniziati i primi sopralluoghi per mettere a punto due tipi di sistemi alternativi di coltivazione di terreni intorno al lago: il primo prevede il ricorso alle fasce tampone (buffer-strip), cioè a delle strisce vegetate larghe tre metri che circondano il campo su tre lati, lasciando libero solo il lato necessario per consentire l'accesso alle macchine. L'altro si ispira ai principi dell'agricoltura conservativa ed è caratterizzato da una sostanziale riduzione dell'intensità della lavorazione del terreno e dal ricorso alle cover-crops, cioè a coperture vegetali, inserite fra una coltura e la successiva a meri scopi agro-ecologici, senza alcuna finalità economica. "Le performances dei tre sistemi colturali saranno valutate sia in termini agronomici, economici e ambientali, così da poter fornire tutte le informazioni utili per un auspicabile trasferimento di queste tecniche dal piano dimostrativo a quello operativo", aggiunge il professor Nicola Silvestri.

Le attività del Dipartimento di Scienze della Terra, con il supporto e la collaborazione del dott. Nicola Del Seppia dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, si concentreranno sulla ricostruzione dell'evoluzione paleo-ambientale del sito mediante realizzazione di carotaggi dei primi metri di terreno, con analisi stratigrafica, granulometrica e datazione di alcuni orizzonti ritenuti chiave per l'interpretazione dell'evoluzione del territorio. "Ci occuperemo della caratterizzazione climatica recente in relazione alla variabilità delle precipitazioni e delle temperature, anche nel contesto dei cambiamenti climatici, e della caratterizzazione idrogeologica e geochimica dei terreni e delle acque, nonché del monitoraggio idrometrico, qualitativo e di trasporto solido delle acque superficiali per la quantificazione dei processi erosivi", spiegano ancora i professori Monica Bini e Roberto Giannecchini.

I ricercatori coinvolti nel progetto sono il prof. Nicola Silvestri, il prof. Marco Mazzoncini, il dott. Nicola Grossi e il dott. Daniele De Nisco per il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali; la prof. Monica Bini, il prof. Roberto Giannecchini, il dott. Marco Luppichini e la dott. Francesca Pasquetti per il Dipartimento di Scienze della Terra.

 

Martedì, 16 Febbraio 2021 16:50

Il Coro dell'Università riprende l'attività

Locandina Ripresa Attivita CoroConclusi i laboratori di vocalità, il Coro dell'Università riprende l'attività delle prove che, a causa dell'emergenza sanitaria, sono svolte online. Il maestro Stefano Barandoni ha iniziato lunedi 15 febbraio a preparare coi coristi la nuova composizione che dovrebbe caratterizzare questo 2021: "Dante. L'Altre Stelle".

Si tratta di un oratorio per soli, coro e orchestra, appositamente composto da Alberto Casadei (libretto) e Marco Bargagna (musica) per il nostro Coro e che sarà eseguito in prima assoluta a Pisa, in autunno, nell'ambito degli eventi per l'anno dantesco sotto il patrocinio del MiBact.

Giovedì 18 febbraio alle 16 su Teams, avrà luogo l’incontro aperto al pubblico "Storie di donne e ICT. Passato, presente e futuro". L’evento è organizzato dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione per salutare Nicoletta De Francesco, a lungo prorettrice e prorettrice vicaria dell'Università di Pisa, in occasione del suo pensionamento. Alla diretta accanto ad amici e colleghi ci sarà anche Anna Grassellino, ex studentessa del dipartimento, in collegamento dal FermiLab, e insieme a lei altre sei scienziate: Chiara Bodei, Sabrina Greco, Gigliola Vaglini, Antonella Santone, Lucia Pallottino e Arti Ahulwalia.

“La mia storia in UNIPI coincide con la storia dell'informatica dagli anni 70 a oggi - ha detto la professoressa De Francesco - nell'arco di una vita lavorativa siamo passati dalle schede perforate all'attuale situazione dove l'informatica permea tutte le attività umane”.

Iscritta nel 1970 all’Università di Pisa al primo corso di laurea italiano in informatica istituito l'anno precedente, Nicoletta De Francesco ha insegnato e svolto la sua attività di ricerca nei dipartimenti di Informatica e di Ingegneria dell'Informazione. Dal 2003 al 2019 si è impegnata nella gestione dell'Università di Pisa, prima come prorettrice alla didattica con il Rettore Pasquali (2003-2010) e poi come prorettrice vicaria dei Rettori Augello (2010-2016) e Mancarella (2016-2019); nel 2014 ha ricevuto l'Ordine del Cherubino.

 

 

C’è il basso bacino del fiume Serchio e in particolare il comprensorio del lago di Massaciuccoli al centro di un progetto di ricerca europeo che vede impegnata in prima linea l’Università di Pisa, insieme all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e altri 13 partner in Europa che studieranno a loro volta aree a rischio idrogeologico in Austria, Germania, Spagna e Norvegia. Il progetto si chiama PHUSICOS (in greco φυσικός), che significa “in accordo con la natura”, e ha l’obiettivo di definire, realizzare e collaudare soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions - NBSs) che favoriscano il recupero ambientale del lago di Massaciuccoli, migliorando gli ecosistemi ad esso collegati, favorendo la biodiversità e la fruibilità delle aree naturali. Il coinvolgimento dell’Ateneo pisano vede la collaborazione del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e del Dipartimento di Scienze della Terra.

Massaciuccoli home

Il progetto, che è stato finanziato nell’ambito di Horizon 2020 con quasi dieci milioni di euro – di questi circa 1.5 milioni destinati a finanziare opere NBSs nel comprensorio del lago di Massaciuccoli – punta a dimostrare come le soluzioni basate sulla natura possano rappresentare misure robuste, sostenibili ed economiche per incrementare la resilienza del territorio, ridurre il rischio di eventi meteorologici estremi nei comprensori pede-montani e collinari. “La premessa di fondo di PHUSICOS è considerare la natura stessa una fonte di idee e soluzioni per mitigare il rischio rappresentato dai pericoli naturali causati dal clima – spiegano i professori Nicola SilvestriMonica Bini e Roberto Giannecchini – Il progetto cercherà di colmare il vuoto di conoscenze specifiche relative all’uso di NBSs per i rischi idro-meteorologici (inondazioni, erosione, frane, siccità) implementando soluzioni apposite in diversi siti di studio”.  

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Nella foto il professor Nicola SIlvestri.

Un esempio? L’utilizzo di tecniche agronomiche in grado di meglio contenere i rischi di erosione e di perdita dei nutrienti dai campi coltivati che costituiscono una delle cause del degrado del Lago di Massaciuccoli. Con il coinvolgimento di due diverse aziende agricole del comprensorio, sono già iniziati i primi sopralluoghi per mettere a punto due tipi di sistemi alternativi di coltivazione di terreni intorno al lago: il primo prevede il ricorso alle fasce tampone (buffer-strip), cioè a delle strisce vegetate larghe tre metri che circondano il campo su tre lati, lasciando libero solo il lato necessario per consentire l’accesso alle macchine. L’altro si ispira ai principi dell’agricoltura conservativa ed è caratterizzato da una sostanziale riduzione dell’intensità della lavorazione del terreno e dal ricorso alle cover-crops, cioè a coperture vegetali, inserite fra una coltura e la successiva a meri scopi agro-ecologici, senza alcuna finalità economica. “Le performances dei tre sistemi colturali saranno valutate sia in termini agronomici, economici e ambientali, così da poter fornire tutte le informazioni utili per un auspicabile trasferimento di queste tecniche dal piano dimostrativo a quello operativo”, aggiunge il professor Nicola Silvestri.

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Le attività del Dipartimento di Scienze della Terra, con il supporto e la collaborazione del dott. Nicola Del Seppia dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, si concentreranno sulla ricostruzione dell’evoluzione paleo-ambientale del sito mediante realizzazione di carotaggi dei primi metri di terreno, con analisi stratigrafica, granulometrica e datazione di alcuni orizzonti ritenuti chiave per l’interpretazione dell’evoluzione del territorio. “Ci occuperemo della caratterizzazione climatica recente in relazione alla variabilità delle precipitazioni e delle temperature, anche nel contesto dei cambiamenti climatici, e della caratterizzazione idrogeologica e geochimica dei terreni e delle acque, nonché del monitoraggio idrometrico, qualitativo e di trasporto solido delle acque superficiali per la quantificazione dei processi erosivi”, spiegano ancora i professori Monica Bini e Roberto Giannecchini.

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I ricercatori coinvolti nel progetto sono il prof. Nicola Silvestri, il prof. Marco Mazzoncini, il dott. Nicola Grossi e il dott. Daniele De Nisco per il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali; la prof. Monica Bini, il prof. Roberto Giannecchini, il dott. Marco Luppichini e la dott. Francesca Pasquetti per il Dipartimento di Scienze della Terra.

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Lunedì, 15 Febbraio 2021 16:12

Scienze della terra

Geo-traversa Albania-Macedonia: le dinaridi, la regione dei grandi laghi, tra tettonica e paleoclima

Referente: Luca Pandolfi

ICA - LAB

Referente: Giovanni Bianucci

Realizzazione di un percorso didattico che illustra la storia del pianeta Terra

Referente: Mauro Rosi

Viaggio nella zona critica montana: il parco del gran paradiso e la sua torre di monitoraggio

Referente: Giovanni Zanchetta

Lunedì, 15 Febbraio 2021 16:12

Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali

Bio Switzerland Tour 2019: Organic Agricultural Sciences and Applications in Switzerland

Referente: Luciana Angelini

L'attività rivolta agli studenti della Laurea Magistrale in Produzioni Agroalimentari e Gestione degli Agroecosistemi, è consistita in un viaggio di studio che si è svolto nel maggio 2019 presso Istituti di ricerca svizzeri di eccellenza impegnati nell'agricoltura biologica, tra cui il Research Institute of Organic Agriculture, il centro per la ricerca agronomica e alimentare Agroscope e l'ETH Department of environmental systems sciences. L'attività ha rappresentato un'opportunità unica per gli studenti per approfondire le conoscenze sugli aspetti più innovativi della ricerca nell'ambito delle produzioni vegetali e animali biologiche e sullo sviluppo e il trasferimento delle tecnologie più innovative al settore produttivo.

Garden Technical Tour 2019

Referente: Giacomo Lorenzini
Lezioni fuori sede indimenticabili per 18 studenti del corso LM in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggi dell’Università di Pisa che dal 20 al 26 maggio 2019 hanno vissuto un’esperienza unica a contatto con i più importanti parchi, vivai e giardini storici di Londra.
Link: https://www.unipi.it/index.php/news/item/15451-lezione-fuori-sede-per-gli-studenti-unipi-a-londra-in-occasione-del-chelsea-flower-show

Viaggio di studio per il Corso di studio triennale in Scienze Agrarie

Referente: Lucia Guidi
Viaggio di studio dal 28 al 31 Maggio 2019 con permanenza a Paganico (GR). Durante i 4 giorni sono state visitate la Tenuta di Paganico e a Terre di Toscana, aziende agrarie caratterizzate da produzioni orticole in aeroponica, aziende agricole biologiche, diverse aziende agrarie coinvolte in attività connesse con le produzioni ortofrutticole e viticole e le produzioni zootecniche.
Presentazione con foto: https://www.agr.unipi.it/wp-content/uploads/2019/06/SA-Gita-def-2019.pdf

Wine immersion - viaggio di studio

Referente: Gianluca Brunori

 

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