Università di Pisa e Cavalieri di Santo Stefano siglano per la prima volta un accordo di collaborazione
La firma in rettorato il 5 marzo
Per la prima volta, l’Università di Pisa e l’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano hanno sottoscritto un accordo che sancisce una collaborazione scientifico-culturale tra le due realtà.
L’intesa è stata firmata il 5 marzo al Palazzo alla Giornata dal Rettore Riccardo Zucchi e da Giorgio Cuneo, Presidente vicario dell'Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano in rappresentanza del Presidente Umberto Menicucci Ascani.
La convenzione mira alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, con iniziative che spaziano dalla ricerca accademica alla pubblicazione di studi, fino all’organizzazione di eventi e convegni.
Un aspetto centrale sarà l’opportunità per studentesse e studenti dell’Università di Pisa di accedere a tirocini formativi presso l’Istituzione. Le attività previste potranno includere catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio archivistico che sarà a disposizione anche per la stesura di tesi di laurea, contribuendo così alla sua diffusione e conoscenza.
Per entrambe le istituzioni, la firma di questa convenzione segna un punto di partenza per future collaborazioni, con la possibilità di sviluppare progetti congiunti e di partecipare insieme a bandi di finanziamento su scala locale, nazionale ed europea.
“L'Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano è veramente onorata e ringrazia l'Università di Pisa nella figura del magnifico Rettore per questa convenzione che ha comportato diversi mesi di lavoro ma per i cui risultati siamo davvero soddisfatti – ha dichiarato Giorgio Cuneo - In particolar modo perché non solo consente di valorizzare e rinsaldare quelli che sono i legami storici tra l'Istituzione e l'Università ma soprattutto perché permette di sviluppare e portare avanti i progetti culturali e l'attivazione di tirocini importanti che permetteranno di mantenere viva la storia dei Cavalieri di Santo Stefano a beneficio della città di Pisa e dell'intera Regione Toscana”.
“Come Ateneo vogliamo ribadire la volontà di proseguire una collaborazione ad ampio spettro con i Cavalieri di Santo Stefano - ha detto il rettore Riccardo Zucchi - vorrei sottolineare l’aspetto culturale di questo accordo che comprende una collaborazione da più punti di vista, scientifico, di terza missione e di supporto alla didattica, che senza dubbio sono una delle nostre priorità”.
L’apprendimento si legge nelle pupille dei nostri occhi
In uno studio appena pubblicato sulla rivista Current Biology, i ricercatori delle Università di Pisa, di Sydney, di Firenze e del Salento hanno dimostrato che l’apprendimento statistico – cioè quello in cui acquisiamo informazioni in modo del tutto automatico e inconsapevole – si può rintracciare persino in una delle nostre reazioni più semplici e inconsapevoli: la costrizione o dilatazione della pupilla dei nostri occhi, evocata dalla vista di un’immagine.
“Questo studio dimostra che il nostro sistema visivo è sensibile alle regolarità statistiche del nostro ambiente anche quando non siamo in grado di percepirle in modo consapevole – commenta Paola Binda (nella foto a destra), professoressa dell’Università di Pisa e prima autrice del lavoro – Il diametro pupillare si conferma una ricca fonte di informazioni sul funzionamento dei nostri sistemi sensoriali e cognitivi: una vera e propria finestra sulla mente e sulle sue capacità di apprendimento”.
Lo studio parte dalla considerazione che tantissime delle informazioni su cui si basa il nostro comportamento sono apprese in modo spontaneo e inconsapevole, basti pensare all’acquisizione del linguaggio: siamo in grado di distinguere le parole nel suono prodotto da chi ci parla, nonostante questo sia continuo e non abbia evidenti pause che demarcano la fine di una parola e l’inizio della successiva: “Per imparare non ci servono istruzioni o indicazioni – continua Paola Binda – siamo capaci di farlo sin dalle prime settimane di vita, semplicemente ascoltando i suoni della nostra lingua. Probabilmente, questa forma di “apprendimento statistico” è importante per estrarre un senso da tutti i segnali sensoriali, non solo uditivi ma anche visivi, tattili etc.”.
Per il loro studio, i ricercatori hanno mostrato ai pazienti immagini che riportavano insiemi di barrette apparentemente casuali (un esempio è visibile a questo link). La loro successione temporale era molto rapida e regolata da una semplice struttura statistica: ogni immagine contenente 24 barrette era seguita da una con 6 barrette, 2 barrette erano seguite da 12 barrette e così via a creare delle coppie fisse di numerosità. Data la velocità con cui le immagini si susseguivano e la disposizione variabile degli elementi, questa struttura temporale non era percepibile. Cionondimeno, il diametro pupillare oscillava sistematicamente, rispondendo alla ripetizione delle coppie (mentre nessuna oscillazione si osservava in un esperimento di controllo in cui le medesime immagini erano presentate in ordine casuale).
“Grazie a questa metodologia innovativa è possibile seguire in modo indiretto e non invasivo l’evolversi di processi cerebrali complessi – conclude Binda – Nel lungo termine, questo tipo di ricerca potrebbe consegnarci nuovi strumenti per caratterizzare le differenze interindividuali dell’apprendimento e le sue disfunzioni”.
Fondazione Telethon: nasce una piattaforma dedicata alla distrofia muscolare di Duchenne
Al via la realizzazione di una piattaforma dedicata alla distrofia muscolare di Duchenne: promossa da Fondazione Telethon, permetterà di organizzare in modo sistematico e coerente con gli standard più avanzati i dati di storia naturale raccolti in oltre quindici anni di studi clinici condotti in Italia. Una volta a regime, la banca dati metterà a disposizione dei ricercatori i dati di centinaia di pazienti e al contempo porrà le basi per raccoglierne in futuro di nuovi secondo criteri e standard omogenei.
Lo sviluppo della piattaforma comporterà diverse attività di implementazione, tra cui: un’infrastruttura informatica per ospitare i dati; una scheda elettronica di raccolta dei dati (eCRF); documenti standardizzati come il consenso informato, materiali per la formazione, il dizionario dei dati; la codifica e la condivisione dei dati in linea con il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR); un’app interattiva per minimizzare gli errori nell’inserimento e nella gestione dei dati; altre attività supplementari per il mantenimento della piattaforma.
Il progetto sarà realizzato grazie al supporto di alcune tra le più importanti aziende farmaceutiche ad oggi impegnate nello sviluppo di terapie per questa grave malattia neuromuscolare, per la quale nonostante gli sforzi non esiste ancora una cura risolutiva.
“Siamo molto orgogliosi di annunciare questo progetto, che conferma come Fondazione Telethon sia in grado di fare da catalizzatore, forte della sua esperienza e reputazione – ha dichiarato il direttore generale Ilaria Villa –. Di fronte alla necessità di disporre di dati più accurati e in linea con gli standard attuali, le aziende si sono affidate a noi per costruire uno strumento che in futuro sarà a disposizione di tutti e che auspichiamo possa accelerare la messa a punto di nuovi farmaci”.
Il coordinamento sarà affidato a Eugenio Mercuri, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Agostino Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, riconosciuto come uno dei massimi esperti del settore a livello internazionale. I principali centri clinici che nel corso degli anni hanno preso parte a studi che hanno coinvolto pazienti con la distrofia di Duchenne, finanziati da Fondazione Telethon grazie al bando congiunto con l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (UILDM), metteranno a disposizione i dati raccolti e contribuiranno a popolare la piattaforma.
“Il ruolo svolto dal Centro Clinico per le Malattie Muscolari, peraltro da pochi giorni riconosciuto con recente delibera Centro Interdipartimentale del nostro Ateneo per la Ricerca Traslazionale per le Malattie Muscolari e Mitocondriali (CTMM), sarà quello di arricchire la piattaforma dedicata alla distrofia muscolare di Duchenne, promossa da Fondazione Telethon, con l’esperienza maturata a Pisa su questa malattia muscolare – spiega il professor Gabriele Siciliano dell'Università di Pisa – La prospettiva di terapie emergenti e il migliorato livello di trattamenti conservativi delle numerose complicanze di tale malattia aprono scenari verso fenotipi nuovi la cui conoscenza è indispensabile per migliorare l’aspettativa di vita dei giovani pazienti affetti, personalizzandone in maniera condivisa le cure.”
(Fonte Ufficio Stampa Telethon).
L’influenza dei cambiamenti climatici sulle strategie riproduttive delle piante
Uno studio dell’Università di Pisa ha tracciato l’evoluzione dei semi negli ultimi 150 milioni di anni evidenziando una relazione diretta tra radiazione evolutiva, cambiamento del clima terrestre e comparsa di innovazioni riproduttive nelle angiosperme, le piante a fiore maggiormente diffuse sul nostro pianeta. La ricerca condotta dal professore Angelino Carta dell’Ateneo pisano e da Filip Vandelook del Meise Botanic Garden in Belgio è stata pubblicata sulla rivista New Phytologist.
"Non sappiamo se i nuovi tipi di semi hanno favorito tale diversificazione oppure se i nuovi tipi di semi son comparsi in conseguenza di essa. Certamente però, ed è la cosa più affascinante – aggiunge Carta – l’innovazione evolutiva dei semi, coincide con la comparsa dei principali modelli strutturali dei fiori contribuendo a spingere la biodiversità moderna verso cambiamenti epocali denominati Rivoluzione Terrestre delle Angiosperme”.
L’analisi ha riguardato i semi di 900 specie rappresentative di tutte le famiglie di angiosperme di cui è stato valutato il rapporto fra dimensioni dell’embrione e riserve nutritive. Dai risultati è emerso che i cambiamenti del clima della Terra hanno portato a un’ampia diversificazione, permettendo alle angiosperme di esplorare nuove strategie riproduttive e di adattarsi a habitat sempre più vari.
La condizione ancestrale delle piante era quella di avere semi con embrioni relativamente piccoli, tendenza che ha avuto poche variazioni sino a quando le temperature medie globali sono state alte, sopra i 25 °C. Quando le temperature globali sono diminuite, con temperature intorno ai 15 °C, l’evoluzione ha favorito semi con embrioni più grandi che tendono infatti a germinare più rapidamente, un vantaggio in ambienti secchi o soggetti a condizioni imprevedibili. E tuttavia, come è emerso dallo studio, questo sviluppo non esaurisce la storia evolutiva dei semi che piuttosto ha avuto un andamento “a salti”. Semi con maggiori riserve nutritive e minori dimensioni dell’embrione mantengono infatti il vantaggio di ritardare la germinazione e aumentare le possibilità di sopravvivenza, soprattutto in ambienti come le foreste e gli habitat umidi.
“Questa ricerca è stata una sfida materiale e virtuale che non solo aiuta a comprendere il passato evolutivo delle piante a fiore, ma potrebbero anche fornire informazioni importanti su come risponderanno ai cambiamenti climatici futuri – conclude Angelino Carta, del Dipartimento di Biologia – la sfida materiale è iniziata diversi anni fa quando abbiamo iniziato, guidati da Filip Vandelook ad assemblare il più grande dataset relativo alle caratteristiche dimensionali e strutturali dei semi, utilizzando sia a materiale vivo ma anche valorizzando materiale conservato in erbari e banche semi; la sfida virtuale è stata gestire e analizzare questa mole di informazioni per ricostruire gli ultimi 150 milioni di anni di storia evolutiva dei semi attraverso sofisticati approcci analitici e le risorse del centro di calcolo dell’Ateneo pisano”.
L’influenza dei cambiamenti climatici sulle strategie riproduttive delle piante: uno studio dell’Università di Pisa traccia l’evoluzione dei semi negli ultimi 150 milioni di anni
La ricerca pubblicata sulla rivista New Phytologist
Uno studio dell’Università di Pisa ha tracciato l’evoluzione dei semi negli ultimi 150 milioni di anni evidenziando una relazione diretta tra radiazione evolutiva, cambiamento del clima terrestre e comparsa di innovazioni riproduttive nelle angiosperme, le piante a fiore maggiormente diffuse sul nostro pianeta. La ricerca condotta dal professore Angelino Carta dell’Ateneo pisano e da Filip Vandelook del Meise Botanic Garden in Belgio è stata pubblicata sulla rivista New Phytologist.
Non sappiamo se i nuovi tipi di semi hanno favorito tale diversificazione oppure se i nuovi tipi di semi son comparsi in conseguenza di essa. Certamente però, ed è la cosa più affascinante – aggiunge Carta – l’innovazione evolutiva dei semi, coincide con la comparsa dei principali modelli strutturali dei fiori contribuendo a spingere la biodiversità moderna verso cambiamenti epocali denominati Rivoluzione Terrestre delle Angiosperme”.
L’analisi ha riguardato i semi di 900 specie rappresentative di tutte le famiglie di angiosperme di cui è stato valutato il rapporto fra dimensioni dell’embrione e riserve nutritive. Dai risultati è emerso che i cambiamenti del clima della Terra hanno portato a un’ampia diversificazione, permettendo alle angiosperme di esplorare nuove strategie riproduttive e di adattarsi a habitat sempre più vari.
La condizione ancestrale delle piante era quella di avere semi con embrioni relativamente piccoli, tendenza che ha avuto poche variazioni sino a quando le temperature medie globali sono state alte, sopra i 25 °C. Quando le temperature globali sono diminuite, con temperature intorno ai 15 °C, l’evoluzione ha favorito semi con embrioni più grandi che tendono infatti a germinare più rapidamente, un vantaggio in ambienti secchi o soggetti a condizioni imprevedibili. E tuttavia, come è emerso dallo studio, questo sviluppo non esaurisce la storia evolutiva dei semi che piuttosto ha avuto un andamento “a salti”. Semi con maggiori riserve nutritive e minori dimensioni dell’embrione mantengono infatti il vantaggio di ritardare la germinazione e aumentare le possibilità di sopravvivenza, soprattutto in ambienti come le foreste e gli habitat umidi.
“Questa ricerca è stata una sfida materiale e virtuale che non solo aiuta a comprendere il passato evolutivo delle piante a fiore, ma potrebbero anche fornire informazioni importanti su come risponderanno ai cambiamenti climatici futuri – conclude Angelino Carta, del Dipartimento di Biologia – la sfida materiale è iniziata diversi anni fa quando abbiamo iniziato, guidati da Filip Vandelook ad assemblare il più grande dataset relativo alle caratteristiche dimensionali e strutturali dei semi, utilizzando sia a materiale vivo ma anche valorizzando materiale conservato in erbari e banche semi; la sfida virtuale è stata gestire e analizzare questa mole di informazioni per ricostruire gli ultimi 150 milioni di anni di storia evolutiva dei semi attraverso sofisticati approcci analitici e le risorse del centro di calcolo dell’Ateneo pisano”.
Spettacoli nel weekend al Teatro Nuovo
"Risorgimento pop"
Venerdì 7 marzo, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo di Pisa, andrà in scena lo spettacolo dal titolo “Risorgimento Pop” di Frosini Timpano con Daniele Timpano e Valerio Malorni.
Testo e regia di Daniele Timpano e Marco Andreoli.
L'evento si svolge con la collaborazione e il Patrocinio della Domus Mazziniana di Pisa. Produzione Gli Scarti, Kataklisma teatro, e con il sostegno di “Scenari Indipendenti” – Provincia di Roma, in collaborazione con Circo Bordeaux, RialtoSantambrogio, Voci di Fonte, Ozu, Area 06, Centro di Documentazione, Teatro Civile, Consorzio Ubusettete.
Lo spettacolo vuole rappresentare una lezione di storia e filosofia sul Risorgimento e sul suo accento pop in cui si asserisce che la vera rinascita non è solo l’arte in evoluzione, ma soprattutto chi la pone o chi la conserva.
I due attori riescono a "reinventare" il Risorgimento con un'operazione demistificatoria e dissacrante, grazie anche a un repertorio di invenzioni linguistiche e di situazioni surreali al limite dell'assurdo e del grottesco. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia e Pio IX, Garibaldi e Mazzini: altrettanti momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde che chiamano Risorgimento.
Con almeno un risultato di rilievo: che la parola Risorgimento, con buona pace di leghisti, neoborbonici e papisti, ci piace tanto. Come ci piace la pizza Margherita, tanto per restare in tema, e Garibaldi che comanda, e il panorama del Gianicolo, e le due chiacchiere a Teano, e Nino Bixio, uno dei mille, e persino l’inno di Mameli.
Info e biglietti online: https://www.teatronuovopisa.it/risorgimento-pop/
"La figlia femmina"
In occasione della Festa Internazionale della donna, sabato 8 marzo, alle ore 21.00, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "La figlia femmina", di Annick Emdin e Maria Salvadore Piscopo, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta.
Link per info e prevendite: https://www.teatronuovopisa.it/la-figlia-femmina/
"La bambina e il brigante"
Domenica 9 marzo, alle ore 17.00, al Teatro Nuovo andrà in scena lo spettacolo per bambini dal titolo "La bambina e il brigante", una produzione Binario Vivo.
Adattamento e regia di Carlo Scorrano, con Cecilia Casini, Andrea Console, Carlo Scorrano.
Figure animate Rachele Turini, luci Ida Scofano.
Lucia è una bambina scatenata e amante dei biscotti, vive in un villaggio vicino alla foresta, proprio dove abita il brigante Otto Krunf. Otto, temuto e odiato dalla gente per le sue terribili ruberie, viene sfruttato dall’amatissimo re di quelle terre perché… non conosce la matematica! Ma Lucia gliela insegnerà e insieme porteranno alla luce il vero ladro e impostore. Una storia di fantasia e di numeri, dove i pregiudizi vengono scardinati con la curiosità, la conoscenza e l’amicizia. Spettacolo tratto dal libro di Gionata Bernasconi “Lucia e il Brigante” – Einaudi Ragazzi.
Info e biglietti online: https://www.teatronuovopisa.it/la-bambina-e-il-brigante-3/
Info e dettagli sugli spettacoli: sito web: www.teatronuovopisa.it
Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.
Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01
Contatti:
Telefono: 392.3233535
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Spettacoli nel weekend al Teatro Nuovo
"Risorgimento pop"
Venerdì 7 marzo, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo di Pisa, andrà in scena lo spettacolo dal titolo “Risorgimento Pop” di Frosini Timpano con Daniele Timpano e Valerio Malorni.
Testo e regia di Daniele Timpano e Marco Andreoli.
L'evento si svolge con la collaborazione e il Patrocinio della Domus Mazziniana di Pisa. Produzione Gli Scarti, Kataklisma teatro, e con il sostegno di “Scenari Indipendenti” – Provincia di Roma, in collaborazione con Circo Bordeaux, RialtoSantambrogio, Voci di Fonte, Ozu, Area 06, Centro di Documentazione, Teatro Civile, Consorzio Ubusettete.
Lo spettacolo vuole rappresentare una lezione di storia e filosofia sul Risorgimento e sul suo accento pop in cui si asserisce che la vera rinascita non è solo l’arte in evoluzione, ma soprattutto chi la pone o chi la conserva.
I due attori riescono a "reinventare" il Risorgimento con un'operazione demistificatoria e dissacrante, grazie anche a un repertorio di invenzioni linguistiche e di situazioni surreali al limite dell'assurdo e del grottesco. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia e Pio IX, Garibaldi e Mazzini: altrettanti momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde che chiamano Risorgimento.
Con almeno un risultato di rilievo: che la parola Risorgimento, con buona pace di leghisti, neoborbonici e papisti, ci piace tanto. Come ci piace la pizza Margherita, tanto per restare in tema, e Garibaldi che comanda, e il panorama del Gianicolo, e le due chiacchiere a Teano, e Nino Bixio, uno dei mille, e persino l’inno di Mameli.
Info e biglietti online: https://www.teatronuovopisa.it/risorgimento-pop/
"La figlia femmina"
In occasione della Festa Internazionale della donna, sabato 8 marzo, alle ore 21.00, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "La figlia femmina", di Annick Emdin e Maria Salvadore Piscopo, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta.
Link per info e prevendite: https://www.teatronuovopisa.it/la-figlia-femmina/
"La bambina e il brigante"
Domenica 9 marzo, alle ore 17.00, al Teatro Nuovo andrà in scena lo spettacolo per bambini dal titolo "La bambina e il brigante", una produzione Binario Vivo.
Adattamento e regia di Carlo Scorrano, con Cecilia Casini, Andrea Console, Carlo Scorrano.
Figure animate Rachele Turini, luci Ida Scofano.
Lucia è una bambina scatenata e amante dei biscotti, vive in un villaggio vicino alla foresta, proprio dove abita il brigante Otto Krunf. Otto, temuto e odiato dalla gente per le sue terribili ruberie, viene sfruttato dall’amatissimo re di quelle terre perché… non conosce la matematica! Ma Lucia gliela insegnerà e insieme porteranno alla luce il vero ladro e impostore. Una storia di fantasia e di numeri, dove i pregiudizi vengono scardinati con la curiosità, la conoscenza e l’amicizia. Spettacolo tratto dal libro di Gionata Bernasconi “Lucia e il Brigante” – Einaudi Ragazzi.
Info e biglietti online: https://www.teatronuovopisa.it/la-bambina-e-il-brigante-3/
Info e dettagli sugli spettacoli: sito web: www.teatronuovopisa.it
Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.
Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01
Contatti:
Telefono: 392.3233535
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ritratti nell'Orto - Corso online di Acquerello Botanico con Silvana Rava
Mercoledì 5 marzo, mercoledì 19, mercoledì 26 marzo e mercoledì 2 aprile proseguono gli appuntamenti di "Ritratti nell'Orto", il corso online di acquerello botanico con Silvana Rava.
Il corso per principianti dal titolo "La rosa quaresimale (Helleborus orientalis)" avrà luogo nei giorni previsti tra le ore 14.30 e le ore 16.00. Il corso intermedio-avanzato dal titolo "Il radicchio di Chioccia (Cichorium intybus)" avrà luogo negli stessi giorni dalle ore 17.00 alle ore 18.30.
La registrazione è obbligatoria.
Maggiori informazioni al link: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2025/03/ritratti-nellorto-corso-online-di-acquerello-botanico-gli-incontri-di-marzo-e-aprile/
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ritratti nell'Orto - Corso online di Acquerello Botanico con Silvana Rava
Mercoledì 5 marzo, mercoledì 19, mercoledì 26 marzo e mercoledì 2 aprile proseguono gli appuntamenti di "Ritratti nell'Orto", il corso online di acquerello botanico con Silvana Rava.
Il corso per principianti dal titolo "La rosa quaresimale (Helleborus orientalis)" avrà luogo nei giorni previsti tra le ore 14.30 e le ore 16.00. Il corso intermedio-avanzato dal titolo "Il radicchio di Chioccia (Cichorium intybus)" avrà luogo negli stessi giorni dalle ore 17.00 alle ore 18.30.
La registrazione è obbligatoria.
Maggiori informazioni al link: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2025/03/ritratti-nellorto-corso-online-di-acquerello-botanico-gli-incontri-di-marzo-e-aprile/
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A UniPi il primo corso in Italia di "Mind Body Psychodynamics and Contemplative Studies”
L'Università di Pisa segna un importante traguardo nel panorama accademico europeo con l'apertura del primo insegnamento di "Mind Body Psychodynamics and Contemplative Studies" all'interno del corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e Scienze Comportamentali.
Le pratiche contemplative, che rendono già noto l’Ateneo Pisano, comprendono un insieme di tecniche e approcci meditativi che mirano a sviluppare una profonda consapevolezza del proprio mondo interiore. Queste includono la mindfulness, varie altre forme di meditazione, le pratiche di compassione che favoriscono l'auto-osservazione, la regolazione emotiva e lo sviluppo della consapevolezza momento per momento. Tali pratiche, radicate in tradizioni millenarie orientali, sono oggi oggetto di crescente interesse scientifico per i loro documentati benefici sul benessere psicofisico e sulla salute mentale.
Il corso, tenuto dal professore Ciro Conversano, rappresenta un'innovazione significativa nell'integrazione tra psicologia occidentale e pratiche contemplative orientali. Le ricerche del professor Conversano hanno consentito la pubblicazione di articoli scientifici di rilevante valore accademico derivati dalla sua esperienza in ambito clinico e di studi sul campo che lo hanno condotto in Amazzonia e in India.
"Stiamo assistendo a una profonda integrazione tra scienza e contemplazione, è una via essenziale per promuovere una comprensione completa del benessere psicofisico" afferma il professore Conversano, studioso dell’equipe del professore Angelo Gemignani dell’Università di Pisa, pioniere di questi studi.
Gemignani, grazie alla sua estesa ricerca che include collaborazioni dirette con il Dalai Lama e periodi di studio in India, ha infatti contribuito in modo significativo a costruire le fondamenta scientifiche di questo approccio rigoroso. Questa innovazione metodologica nasce da un percorso iniziato nel 2017, quando l'Università di Pisa ospitò il simposio "The Mindscience of Reality", evento che ha posto le basi per un dialogo costruttivo tra neuroscienze e pratiche contemplative. Le ricerche condotte hanno aperto le strade verso nuovi saperi che hanno permesso di sviluppare nuovi modelli neurali della coscienza e delle relazioni cervello-corpo. La rigorosa ricerca metodologia e epistemologica di Gemignani unita alle indagini cliniche di Conversano, fanno dell’equipe di Pisa una eccellenza di prima linea verso il sostegno e la cura integrata e innovativa.
L’apertura di questo insegnamento, che vede l’Ateneo pisano primo in Italia, si inserisce in un più ampio programma che include già un Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative di cui Gemignani è direttore e un corso di Perfezionamento su “Fine vita: stati di coscienza, antiche tradizioni e nuove terapie” di cui Conversano è direttore.
Un elemento chiave del successo di questi percorsi formativi è la collaborazione con l'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, un importante centro di studi buddhisti in Toscana che permette agli studenti di accedere a una formazione che integri l'approccio scientifico occidentale con le tradizioni contemplative orientali.
Il nuovo corso, "Mind Body Psychodynamics and Contemplative Studies" nasce dal bisogno di formare in modo eccellete futuri psicologi. "Coniugare approcci contemplativi e psicologia clinica arricchisce gli strumenti di intervento a disposizione di medici e terapeuti," spiega Conversano.
"L'introduzione di queste discipline nel curriculum universitario", conclude Gemignani, "rappresenta un passo fondamentale verso una formazione più olistica dei futuri professionisti della salute mentale, in linea con le crescenti esigenze della società contemporanea".