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Comunicati stampa

unione europeaMartedì 8 aprile, nella sede del CNR di Roma, un gruppo di scienziati italiani ha presentato il "Manifesto per un'Europa di progresso", un documento che ha l'obiettivo di "risvegliare dal torpore" gli scienziati di tutto il continente per rilanciare il progetto di un'Europa unita e democratica, costruita sulla base dei principi di libertà, democrazia, conoscenza e solidarietà. Nel Manifesto si legge: "Come scienziate e scienziati di questo continente – consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia – sentiamo la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa è la più importante opportunità che ci è concessa dalla storia".

Il Manifesto ha avuto tra i suoi promotori e primi firmatari i professori Vincenzo Cavasinni e Guido Tonelli del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, che lavorano rispettivamente negli esperimenti ATLAS e CMS (di cui Tonelli è stato a capo) che, all'acceleratore LHC del CERN, hanno scoperto la particella di Higgs. Nel corso della presentazione romana è stata lanciata anche l'idea di organizzare una riunione degli scienziati europei da tenere a Pisa, la sede in cui, nel 1839, si svolse la prima Riunione degli scienziati italiani che dimostrò, prima ancora dell'Unità d'Italia, la consapevolezza degli scienziati di appartenere a un'unica nazione. Nel 2011, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, la riunione del 1839 è stata ricordata dalla associazione "La Limonaia" con un convegno dedicato e un documentario. Dopo Pisa l'idea è che ogni anno si tengano nuovi incontri, in una città del continente, fino a quando l'obiettivo non sarà raggiunto.

Per sottoscrivere il "Manifesto per un'Europa di progresso" ci si può collegare al sito:
http://www.osservatorio-ricerca.it/sondaggi/foreurope2014/registrazione_survey.php

Pomodoro nero grappoloDopo la firma del contratto di licenza con l'azienda "L'Ortofruttifero" di San Giuliano Terme (Pisa), da aprile arriva in commercio il "SunBlack", il "pomodoro nero" ad alto contenuto di antociani, sostanze dal fortissimo e riconosciuto potere antiossidante, sviluppato nell'ambito del progetto di ricerca "Tomantho", coordinato dalla Scuola Superiore Sant'Anna e portato avanti insieme alle Università di Pisa, della Tuscia (Viterbo), di Modena e Reggio Emilia. Il SunBlack è stato ottenuto dal professor Gian Piero Soressi dell'Università della Tuscia e caratterizzato in maniera approfondita nel corso degli ultimi anni dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla stessa Università della Tuscia.

Dopo la registrazione del marchio comunitario "SunBlack", avvenuta nel 2009, ad opera degli atenei che avevano dato vita al progetto di ricerca, nei giorni scorsi è stato compiuto il passo fondamentale che porterà alla sua commercializzazione, con il contratto di licenza. Il nome del progetto "Tomantho" deriva dalla fusione fra "tomato" e "anthocyanin". "L'Ortofruttifero", azienda leader nella produzione di piantine da orto, potrà commercializzare il "SunBlack" per i prossimi cinque anni. L'arrivo in commercio del "SunBlack", sotto forma di piantine, è previsto nei giorni attorno al 10 aprile, grazie ai semi forniti dal gruppo guidato dal professor Andrea Mazzucato all'Università della Tuscia, in due varianti: a frutto medio ed a frutto piccolo.

Pomodoro neroIl "SunBlack" ha la particolarità di essere ricco di antociani, potentissimi antiossidanti che si ritrovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie ma non in quantità significative nelle comuni varietà di pomodori. Da qui la scommessa, prima del progetto "Tomantho" e poi del "Sunblack", che alle caratteristiche nutrizionali del pomodoro aggiunge le capacità antiossidanti delle frutta "a buccia nera", ma in quantità aumentata. Il "Sunblack" può quindi rientrare nella categoria degli alimenti "nutraceutici", in grado di portare benefici per mantenere le persone in uno stato di buona salute e non rientra negli "ogm", anche perché i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell'incrocio.

 

KenamunCome ogni storia legata all'antico Egitto, anche quella della mummia di Kenamun, fratello di latte del faraone Amenofi II, è piena di fascino e mistero. Sbarcata in Toscana nel 1829 assieme a molti reperti recuperati dal giovane professore pisano Ippolito Rosellini negli scavi archeologici a Tebe, la mummia era scomparsa nel nulla fino a quando, l'anno scorso, è riemersa in modo del tutto casuale al Museo di Storia Naturale di Calci, sotto le spoglie di uno scheletro. Ora l'Università di Pisa dedica all'"undicesima mummia" un'intera mostra che ripercorrerà le tappe della vicenda di Kenamun e del suo sarcofago. L'inaugurazione si terrà al Museo di Calci sabato 12 aprile alle ore 11 e l'esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno.

La cornice che fa da sfondo al racconto è la spedizione franco-toscana in Egitto del 1828, quella che ebbe come protagonista Ippolito Rosellini, professore di Lingue orientali all'Università di Pisa, che partì insieme al decifratore dei geroglifici Jean-Francois Champollion. Fu una missione storica, finanziata dallo Stato francese e dal Granducato di Toscana, i cui reperti andarono ad arricchire le raccolte d'arte del Louvre di Parigi e del Museo Egizio di Firenze. «Dagli scavi in Egitto, Rosellini portò al Granduca di Toscana quasi duemila oggetti, tra cui undici sarcofagi intatti con le loro mummie – spiega Marilina Betrò, presidente del Sistema museale dell'Ateneo di Pisa e docente di Egittologia – L'undicesima mummia però non venne mai consegnata al Granduca Leopoldo II, perché si era danneggiata nel trasporto per mare a bordo del mercantile Cleopatra approdato al porto di Livorno. Di lei avevo trovato traccia in un archivio di Praga dove son conservati parte dei documenti di Leopoldo II, con l'elenco dei reperti portati da Rosellini per il Granduca, ma nessuno sapeva dove fosse finita».
 

cranio con scritta

Il giallo della mummia scomparsa è arrivato a una svolta nel novembre 2012, quando in una scatola sepolta nei magazzini del Museo di Storia Naturale di Calci fu ritrovato uno scheletro: "È stato lo stesso direttore del museo, Roberto Barbuti, che lo ha rintracciato – continua la professoressa Betrò – Lo scheletro era stato ripulito nell'Ottocento, le bende non esistevano più, ma sul cranio c'era una scritta inequivocabile, che lo attribuiva al materiale che Ippolito Rosellini riportò in Italia dalla spedizione in Egitto del 1828-1829. Inoltre erano presenti anche segni del processo di mummificazione". La ricomparsa di quei resti nel 2012 è coincisa con la pubblicazione da parte della professoressa Betrò di nuovi documenti inediti di Rosellini, che per la prima volta rivelavano l'esistenza di un undicesimo sarcofago andato perduto negli anni: "L'undicesima mummia, danneggiata dall'acqua, fu lasciata a Pisa, probabilmente regalata da Rosellini stesso all'amico Paolo Savi direttore allora del Museo di Storia Naturale – aggiunge Betrò – Il sarcofago, con molte parti rovinate, finì nei magazzini del Museo Egizio di Firenze, dove non era stato finora identificato: la lettura dei suoi testi ha svelato l'identità del suo antico occupante. Oggi ne sopravvive la sola cassa, che è stata oggetto di un restauro finanziato dal Sistema Museale dell'Università di Pisa.

A poco a poco, dunque, gli studiosi hanno ricostruito la storia di quelle ossa, ricollegandole a Kenamun, fratello di latte di Amenofi II. Siamo intorno alla fine del XV secolo avanti Cristo e lui era uno dei favoriti alla corte del faraone, che aveva creato una rete di potere basata su pochi intimi assai influenti. Kenamun era il Gran Maggiordomo del Re, amministratore della più importante città portuale e base navale dell'Egitto del nord, Perunefer, il porto del "Buon viaggio". La sua vita finì presto, fra i 25 e i 30 anni, probabilmente in disgrazia, come dimostra la sua tomba, sottoposta a una furia distruttiva che si accanì quasi esclusivamente sulla sua figura, sul suo nome e sui titoli.

Il percorso della mostra
statuetta firenze Intorno a questa storia e al sarcofago, la mostra dispone una selezione degli oggetti che i nobili egiziani dell'epoca facevano deporre nelle proprie tombe e forse anche Kenamun portò con sé: dai piatti per le offerte ai sandali con cui affrontare il lungo viaggio attraverso il regno della morte fino alla rinascita, che amuleti, balsami e ammalianti figure femminili propiziavano. Un sarcofago appartenente alla stessa epoca, ma perfettamente conservato, darà un'idea di come doveva essere quello di Kenamun prima delle traversie subite.

Con i vari oggetti sarà esposto il modello in scala 1:1 del bellissimo cocchio da corsa con cui Kenamun correva nel deserto e andava a caccia, il cui originale, oggi a Firenze, fu rinvenuto dagli operai di Rosellini nella stessa tomba da cui provengono il sarcofago di Kenamun e il suo arco, esposti nella mostra. Le pareti della sua tomba tuttora ricordano "il cocchio che Sua Maestà gli diede come segno del suo favore" e che egli volle con sé nella vita eterna. L'ultima parte del percorso è la "cripta" che ospita le spoglie mortali di Kenamun, per l'occasione ricongiunte al sarcofago.
In totale saranno esposti al pubblico circa quaranta pezzi del Museo Egizio di Firenze e delle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale d'Ateneo dell'Università di Pisa.

Il catalogo della mostra è acquistabile on line

Info e contatti:

http://www.msn.unipi.it/
www.sma.unipi.it
pagina facebook https://www.facebook.com/events/609331612492897/
050 2212970 - 050 2212990

Ne hanno parlato:
Corriere della Sera
Repubblica Firenze
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Stampa.it
PaginaQ.it
PisaInformaFlash.it
Tirreno.it
TirrenoPisa.it 

Stefania CamastraÈ uno degli 11 progetti dell'Aoup, finanziati nell'ambito del Bando "Ricerca finalizzata e Giovani ricercatori 2011-2012" del Ministero della salute, e riguarda i meccanismi a lungo termine di prevenzione o remissione del diabete dopo chirurgia bariatrica. Il presentatore capofila è la dottoressa Stefania Camastra (nella foto) da anni impegnata in ambito clinico e scientifico nel campo dell'obesità nell'Unità operativa di Medicina generale 3 universitaria diretta dal professor Eleuterio Ferrannini.

Il titolo del progetto è: "Long term mechanisms of diabetes prevention and remission after bariatric surgery: study of glucose metabolism, insulin secretion and cardiovascular risk 7 years after Roux-en Y Gastric bypass".

Lo studio sarà effettuato in un gruppo di pazienti diabetici e non diabetici sottoposti, oltre 7 anni fa a Pisa, ad intervento di bypass gastrico Roux-en-Y, uno tra i più diffusi interventi di chirurgia dell'obesità. Si propone di determinare se il miglioramento metabolico e la remissione del diabete, già evidenziato sugli stessi soggetti dopo un anno dall'intervento, sia mantenuto nel lungo termine. Si vuole inoltre studiare, utilizzando specifici test metabolici che prevedono l'utilizzo di traccianti e l'analisi attraverso modelli matematici, se i cambiamenti endocrino-metabolici siano correlati a variazioni dell'accumulo di grasso in organi quali fegato, pancreas e cuore e/o ad un particolare assetto cardiovascolare e infiammatorio.

Il gruppo di studio è composto oltre che dalla dottoressa Camastra e dal professor Ferrannini, dal dottor Marco Anselmino, direttore dell'Unità operativa di Chirurgia bariatrica dell'Aoup, con il quale la Medicina generale 3 ha da anni una solida collaborazione clinica e scientifica, e dalla dottoressa Virna Zampa (Unità operativa di Radiodiagnostica 1 diretta dal Prof. Carlo Bartolozzi) che, con l'ausilio della Risonanza magnetica 3 Tesla, fornirà una quantificazione del contenuto di grasso a livello addominale e in organi quali fegato e pancreas e del contenuto di grasso a livello epicardico.

Al progetto di ricerca partecipa anche l'Ifc-Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa con il quale la Medicina generale 3 ha un'esperienza di collaborazione pluriennale, come documentato dalle ricerche inerenti il metabolismo del glucosio effettuate dal professor Ferrannini e dalla dottoressa Camastra con la dottoressa Amalia Gastaldelli, responsabile del Laboratorio di rischio cardiometabolico dell'Ifc ed esperta nello studio del metabolismo mediante l'utilizzo di traccianti.

In un clima di crescente entusiasmo nei confronti della chirurgia bariatrica, efficace mezzo per ridurre le complicanze dell'obesità, il finanziamento ottenuto dal Ministero della Salute consentirà di contribuire alla conoscenza dei meccanismi di azione e degli effetti a lungo termine di uno tra gli interventi più diffusi, con possibili risvolti sulle future indicazioni alla chirurgia e sulle strategie di follow-up post chirurgico. (Ufficio stampa AOUP)

test medicinaDebutta ad aprile il concorso di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato e per gli aspiranti medici, veterinari e architetti dell'Università di Pisa sta per arrivare il giorno della prova. Si inizia martedì 8 aprile con il concorso per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria che, come l'anno scorso, si terrà presso il "Pisa Fiere", situato sulla Strada Statale 1 Aurelia 9, Località i Mortellini (Pisa), a circa 200 metri dal Ristorante "Re di Puglia".

Per raggiungere la sede della prova l'Università di Pisa invita i candidati a seguire le indicazioni pubblicate sul sito internet http://www.unipi.it/matricolandosi. Nei pressi della sede concorsuale, infatti, non è consentita né la sosta, né la fermata. Pertanto, chi proviene con mezzo proprio deve raggiungere il parcheggio del negozio IKEA (Via Gargalone) dal quale sarà operativo un servizio di bus navetta: dalle 8 alle 10 per l'andata e dalle 12.30 alle 14 per il ritorno. Sarà comunque garantito il trasporto per tutti i candidati. Per chi arriva in treno alla stazione FS di Pisa Centrale, saranno disponibili autobus dedicati con partenza dal terminal della CPT in Piazza Sant'Antonio (in prossimità della stazione) con partenza dalle 7.30 alle 9.00. Il servizio di autobus sarà garantito anche al termine della prova per raggiungere la stazione FS di Pisa Centrale.

Le stesse indicazioni valgono per il concorso di ammissione a Medicina veterinaria, in programma mercoledì 9 aprile, sempre presso il "Pisa Fiere". L'appuntamento con la prova per Ingegneria edile architettura è invece giovedì 10 aprile, al Biennio di Ingegneria in via Giunta Pisano 28.

I numeri

Per l'anno accademico 2014/2015 sono 1803 i candidati che si contenderanno i 250 posti disponibili per il corso in Medicina e Chirurgia e i 15 in Odontoiatria. L'anno scorso gli iscritti al concorso erano 2062.

Sono 59 i posti disponibili per Medicina veterinaria con 610 candidati, rispetto ai 780 dell'anno scorso.

Per Ingegneria edile architettura sono attesi 79 candidati, rispetto ai 127 dell'anno scorso, con 78 posti disponibili.

Venerdì, 04 Aprile 2014 09:20

Ex Spin-off dell'Università di Pisa

Digipath S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2022

Well-Fare S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2022

PlayeRank S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2022

NetResults S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2022

Marwan Technology S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2021

Tea Sistemi S.p.A.
Ultimo anno di accreditamento: 2021

Safeaty S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2021

Biobeats S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2020

AM Testing S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Biocare Provider S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Chema S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Echoes S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Econboard S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Phymtech
Ultimo anno di accreditamento: 2018

PlasmaTech S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2018

Ivtech
Ultimo anno di accreditamento: 2017

Jos Technology
Ultimo anno di accreditamento: 2017

Kyunsis
Ultimo anno di accreditamento: 2017

Radiometrics S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2017

Terra Energy S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2017

TVT S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2017

WiTech S.p.A.
Ultimo anno di accreditamento: 2017

Extrasolution S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2016

BTM S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2013

Adatec S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2013

Alta S.p.A.
Ultimo anno di accreditamento: 2013

Sorta S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2013

Toscana Biomarkers S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2013

Advanced Catalysts S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2011

Lobim S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2011

Ideability S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2009

Crystal Italia
Ultimo anno di accreditamento: 2007

P.I.S.A. S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2007

XRD Tools S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2007

Proteogen Bio S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2006

Ride The Wave S.r.l.
Ultimo anno di accreditamento: 2006

 

Giovedì, 03 Aprile 2014 15:22

Autobus - Autolinee Toscane

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Giovedì, 03 Aprile 2014 11:03

Al via gli Open Day della Ricerca

Ospiti open day

Tornano giovedì 10 e venerdì 11 aprile gli Open Day della Ricerca, la manifestazione promossa dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. Insieme agli stand della ricerca, che quest'anno si snoderanno tra Piazza dei Cavalieri e il Polo Carmignani, il programma prevede la presentazione di alcune tra le più innovative iniziative scientifiche dell'Ateneo: studi interdisciplinari che uniscono saperi umanistici e applicazioni multimediali, esempi di spin-off di successo e progetti nati nell'ambito di programmi di collaborazione internazionale. Le due giornate saranno inoltre caratterizzate dai dibattiti pomeridiani, che avranno come filo conduttore il tema dell'etica e che, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, rinnovano il legame con i "Dialoghi dell'Espresso".

Segui la diretta streaming

La kermesse sarà inaugurata giovedì 10 aprile, alle ore 15, con l'apertura degli stand, che illustrano in forma divulgativa la ricchezza e la varietà delle ricerche condotte nei dipartimenti dell'Università. Alle 16, al Polo Carmignani, ai saluti delle autorità seguirà l'incontro con Marco Pratellesi, direttore della divisione digitale del gruppo "L'Espresso" e tra i maggiori esperti italiani di giornalismo on line, che parlerà di "Etica 2.0. La comunicazione nell'era di internet". Subito dopo, sul palco si alterneranno la professoressa Laura Giarrè, dell'advisory board della "Andrea Bocelli Foundation", e due ricercatori dell'Ateneo, l'economista Simone D'Alessandro e l'ingegnere biomedico Arti Ahluwalia. Il dialogo, che sarà coordinato dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, avrà per titolo "Eticamente: la ricerca che fa bene". La giornata si chiuderà con la presentazione di GaragErasmus, la rete professionale della generazione Erasmus, a cura dell'executive chairman, Francesco Cappè, e con un momento in collaborazione con Radioeco, la web radio ufficiale degli studenti dell'Università di Pisa.
 

Conferenza Open

La mattinata di venerdì sarà incentrata su tre talk rivolti a un pubblico non specialistico e di giovani, che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

La sessione pomeridiana del venerdì, con inizio alle ore 16, sarà dedicata all'incontro dal titolo "Spioni, spiati. Etica e democrazia", organizzato nell'ambito del ciclo dei "Dialoghi dell'Espresso". L'apertura dei lavori sarà affidata al rettore Massimo Augello e al direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà quindi sviluppata e approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis e del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa.

Ne hanno parlato:
L'espresso
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Ansa.it
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
PaginaQ.it
TirrenoPisa.it 
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 
QuiNewsPisa.it 

IDINTOSDopo la presentazione che si è svolta all'Università di Pisa il 2 aprile, l'idrovolante innovativo toscano farà il suo debutto in Europa ad Aero, la fiera internazionale di aeronautica, che si svolge a Friedrichshafen in Germania dal 9 al 12 aprile. Il velivolo è il risultato del progetto IDINTOS, co-finanziato dalla Regione Toscana e coordinato da Aldo Frediani professore di Aeroelasticità presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa.

"Il nostro obiettivo – ha spiegato Aldo Frediani – era di realizzare e sperimentare in volo di un idrovolante ultraleggero PrandtlPlane completamente innovativo, con minori consumi, minore impatto ambientale e notevolmente più sicuro di uno velivolo tradizionale corrispondente. IDINTOS è dotato di un motore da 100 HP con due eliche intubate movimentate con cinghie dentate; il motore è posizionato in fusoliera dietro la cabina di pilotaggio".

L'Ateneo pisano ha partecipato al progetto terminato nell'agosto del 2013 con i dipartimenti di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) e di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) avvalendosi della collaborazione dell'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Firenze, e di un pool di imprese del territorio, CGS Group, Edi Progetti, Dielectrik, MBVision, Daxo e Humanware. In particolare il DICI ha svolto la progettazione aeromeccanica del velivolo e realizzato il modello per le prove in galleria del vento, svolgendo le attività di analisi e coordinando tutte le attività del progetto.

"Oltre alla creazione del prototipo – ha concluso Frediani - l'obiettivo generale di IDINTOS è di porre le basi per la realizzazione di un polo per la produzione di velivoli leggeri in Toscana, rilanciando la gloriosa tradizione aeronautica di un tempo che andava dalle Officine Gallinari e alla CMASA a Marina di Pisa fino alla Piaggio di Pontedera".

Ne hanno parlato:
Corriere.it
Tirreno Pisa
Tirreno.it
Nazione Pisa
RepubblicaTv
RepubblicaFirenze.it
Rinnovabili.it
Intoscana.it
PisaInformaFlash.it
AmbienteAmbienti.com
Controcampus.it
Gonews.it
PisaToday.it

laureati nucleari Sono quattro i giovani ingegneri pisani selezionati quest'anno per l'assegnazione della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) rilasciata dalla European Nuclear Education Network (ENEN). Simone Gianfelici, Marigrazia Moscardini, Simone Pupeschi e Lucia Sargentini, laureati in Ingegneria Nucleare all'Università di Pisa, fanno parte dei sedici selezionati provenienti da vari paesi europei che a settembre ritireranno il riconoscimento presso la sede della IAEA a Vienna e vanno ad aggiungersi a numerosi altri laureati pisani che in passato hanno ricevuto la stessa certificazione.

La certificazione EMSNE viene assegnata ai laureati che possiedono un curriculum studi che include le materie rilevanti per la formazione in ingegneria nucleare e che hanno svolto un periodo di studio o di tesi all'estero e rappresenta un "quality label" in campo europeo e internazionale. La notizia dell'assegnazione è stata data dal vicepresidente dell'Associazione, il professor Javier Dies, durante l'assemblea generale di ENEN, tenutasi il 7 marzo 2014 a Essen, in Germania, sotto la guida del suo presidente, il professor Walter Ambrosini dell'Università di Pisa.

Il conseguimento della certificazione EMSNE da parte dei quattro laureati pisani testimonia l'ottimo livello raggiunto dagli studi in Ingegneria Nucleare presso l'Università di Pisa. La recente introduzione dell'insegnamento dei corsi in lingua inglese ha reso ancora più attrattiva la sua offerta didattica in questo settore, permettendo ai laureati italiani e stranieri di inserirsi immediatamente nel contesto internazionale che caratterizza le discipline nucleari.

Ai quattro nuovi "EMSNE Alumni", che si aggiungeranno ai "testimonial" del corso di laurea magistrale in Ingegneria Nucleare, vanno i migliori auguri per la loro carriera e la loro vita.

Nella foto: in alto, da sinistra, Simone Gianfelici e Lucia Sargentini; in basso, da sinistra, Marigrazia Moscardini e Simone Pupeschi.

Ne hanno parlato: 
Nazione Pisa
PaginaQ
Controcampus.it
Greenreport.it 
PisaInformaFlash.it 
StampToscana.it 

 

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