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Comunicati stampa

luca razzautiSi è laureato in Discipline dello spettacolo e della Comunicazione con 110 e lode, completando un percorso universitario che ha affrontato sin dall'inizio con grande determinazione: lunedì 30 giugno, Luca Razzauti, studente affetto da una sindrome genetica chiamata "X fragile", ha discusso la sua tesi con il prof. Maurizio Ambrosini, intitolata, "L'ambiente del dramma. «La viaccia» di Mauro Bolognini tra letteratura, pittura e musica" ottenendo il massimo dei voti.

Alla discussione erano presenti anche il professor Paolo Mancarella, delegato del rettore per la disabilità, la dott.ssa Federica Gorrasi, responsabile dell'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità, ed altri collaboratori dell'ufficio, che hanno accompagnato Luca lungo tutto il suo percorso universitario. "Luca ha raggiunto questo traguardo grazie alla sua volontà, alla sua caparbietà e alla sua voglia di conoscere e di imparare nonostante gli ostacoli che deve affrontare quotidianamente a causa della sua condizione – dice il professor Paolo Mancarella - Per tutti noi, che negli anni abbiamo cercato di fornire a Luca il supporto necessario, la sua laurea è motivo di enorme soddisfazione e, mi sia concesso, di orgoglio. I miei ringraziamenti vanno innanzitutto a tutto lo staff dell'USID e alla squadra di studenti tutor e compagni di studio che hanno accompagnato Luca in questi anni, così come a tutti i docenti che Luca ha incontrato, mostrando sensibilità e disponibilità a fronte dei suoi bisogni speciali. Spero e mi auguro che il percorso di Luca all'Università di Pisa non si concluda qui: se deciderà di proseguire gli studi, noi tutti saremo ancora al suo fianco".

La sindrome "X fragile" è una patologia che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa. Nei suoi anni universitari Luca, 27 anni, originario di Livorno, è stato coadiuvato da tutor che lo hanno affiancato durante le attività didattiche e ha sostenuto gli esami in forma scritta utilizzando la "Comunicazione Facilitata Alfabetica" (CFA).

Luca racconta così la sua esperienza universitaria:
"La maratona della mia vita sta continuando, dopo aver lottato duramente per avere una giusta dignità che ho ottenuto, ho deciso di intraprendere un altro bel percorso, quello universitario. Non è stato difficile scegliere la facoltà, qualcuna non faceva per me e per qualche altra era l'opposto, non facevo io per lei. Quindi ho scelto seguendo i miei principali interessi, cioè cinema, musica e teatro: tutti linguaggi che l'uomo usa per comunicare. Devo dire che la paura di iniziare nuove battaglie per dimostrare la mia facoltà di comprensione e per far accettare la mia necessità di sostenere gli esami in modo diverso dalla maggior parte degli altri studenti, era tanta. Invece, davanti a me si è aperto un mondo. Sono riuscito a conquistarmi un posto da vero studente all'Università di Pisa.

Laurea Luca RazzautiLa bellezza di essere accettato con le mie caratteristiche, belle e meno belle, non ha prezzo, come del resto riuscire ad ottenere tante soddisfazioni. Proprio grazie a questo percorso intrapreso sentendomi alla pari, sono riuscito a dare il meglio di me, fino ad arrivare a laurearmi. E il giorno della mia laurea, il 30 giugno 2014, mi sono sentito finalmente in grado di poter mettere alla prova le mie capacità di controllo delle emozioni e le mie competenze sociali, più ancora di quelle culturali. È stata dura ma ce l'ho fatta, la mia autostima ha perforato i sette cieli, ma ciò nonostante mi rendo conto che non potrei essere qui a parlarvi di tutto questo se non avessi avuto alle spalle una magnifica squadra formata da familiari, amici vecchi e nuovi, giovani e adulti, inseganti che mi hanno concesso un credito senza lasciarsi condizionare dalle sfavorevoli apparenze, persone che in ambito universitario lavorano per creare i presupposti culturali e logistici che permettano l'inclusione.Una squadra in cui esistono solo titolari, dove tutti sono necessari, nella quale non sono previste le panchine per le riserve.

Grazie a tutti, sentivo la vostra partecipazione come una mano che mi sospingeva, mi manteneva in equilibrio e, alla fine, mi portava in trionfo".

Ne hanno parlato: 
Nazione Pisa 
Tirreno Pisa (8/7/2014)
Tirreno Pisa (2/7/2014)
TirrenoPisa.it (7/7/2014)
TirrenoPisa.it (3/7/2014) 
PaginaQ
PisaToday.it 
QuiNewsPisa.it 

start_cup_toscanaRitorna la Start Cup Toscana, la competizione per idee di impresa innovative nate nel settore della ricerca accademica e in quello imprenditoriale e che rappresenta la fase regionale del Premio nazionale per l'innovazione, a cui saranno ammessi i vincitori. Possono concorrere alla Start Cup i gruppi di persone fisiche o giuridiche con un'idea imprenditoriale basata sulla ricerca scientifica e tecnologica oppure coloro che hanno un'impresa innovativa, nata dopo il primo gennaio 2014. Sono quattro i settori di partecipazione, da indicare al momento dell'iscrizione: Life science, Ict - social innovation, Agrifood – cleantech, industrial.

La gara è promossa dalle università toscane - Firenze, Pisa, Siena, Scuola Sant'Anna e Scuola Normale Superiore, tramite il network regionale degli uffici di trasferimento tecnologico delle università toscane "Ilonova" - con la sponsorizzazione della regione Toscana e il patrocinio dell'Incubatore di Cavriglia, della Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Firenze, del Polo energie rinnovabili, dell'Incubatore di Firenze, del Distretto toscano per i beni culturali e la città sostenibile, del Polo delle tecnologie per la città sostenibile, del Distretto per le tecnologie ferroviarie, l'alta velocità e la sicurezza delle reti.

Per favorire la partecipazione alla nuova edizione della Start Cup il 7 luglio 2014 (inizio ore 9.00 presso l'aula magna della Scuola Sant'Anna, piazza Martiri della Libertà 33 – 56127 Pisa) la Scuola Superiore Sant'Anna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore hanno organizzato una giornata di orientamento e di formazione alla stesura del business plan. I partecipanti avranno così l'occasione di conoscere e di scambiare informazioni con fondatori di imprese innovative che hanno utilizzato il business plan come strumento per presentarsi agli investitori. Per iscriversi al seminario del 7 luglio è necessario spedire una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 4 luglio 2014.

Per partecipare alla Start Cup è necessario inviare un business plan che descriva la propria impresa o la propria idea di impresa, da spedire entro le ore 18.00 del 26 settembre 2014, secondo il format disponibile sul sito http://startcup.ilonova.eu. Il business plan così definito dovrà essere inviato all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Relativamente alle fasi successive della Start Cup, i migliori business plan presenteranno il progetto all'evento finale previsto per il 21 ottobre 2014 in programma all'Università di Pisa. I migliori tre concorreranno alla finale di Sassari del Premio nazionale per l'innovazione, a dicembre 2014. Il regolamento sarà disponibile sul sito www.pnicube.it.

Per informazioni più dettagliate sulle modalità di partecipazione alla Start Cup è possibile consultare il sito http://startcup.ilonova.eu o telefonare allo 050 883535 in orario di ufficio.

Marco FerrigoHa solo 24 anni e si sta per laureare all'Università di Pisa, ma alle sue spalle ha già numerose esperienze nella comunicazione e nella divulgazione della matematica. Con la partecipazione alla finale del FameLab International - la competizione internazionale dedicata ai ricercatori e agli studenti appassionati di divulgazione scientifica - Marco Ferrigo, iscritto al corso di laurea magistrale in Matematica, ha collezionato un altro successo personale, che va ad aggiungersi a una lunga lista di iniziative che lo hanno visto protagonista sin dai primi anni di università.

Marco Ferrigo, originario di Biella, arriva a Pisa nel 2009 come borsista della Fondazione Collegio Puteano e da subito scopre la passione per il raccontare la matematica, oltre che per lo studio, tanto che tra il 2010 e il 2011 inizia a organizzare singole lezioni e incontri di orientamento nel suo ex liceo. Nel febbraio 2011 è tra i componenti di MaDE@DM, l'associazione studentesca universitaria che riunisce studenti e dottorandi in matematica con la passione per la comunicazione. Con il sostegno e i fondi dell'Università di Pisa, MaDE@DM crea iniziative di divulgazione della matematica, curando sia gli aspetti contenutistici con scopi orientativi e didattici, che quelli "culturali", con l'obiettivo di trasmettere al grande pubblico il fascino della commistione tra creatività, immaginazione, libertà di pensiero e rigore, formalismo, che permea tale disciplina, oltre a descrivere le spesso sconosciute e sottovalutate applicazioni che le teorie e la "forma mentis" matematiche hanno nella vita quotidiana.

Le attività di questo gruppo di giovani matematici iniziano nel maggio 2012 con la mostra/laboratorio "A tu per tu con la matematica", tenuta insieme all'associazione di divulgazione Aeolipile, presso La Limonaia di Pisa, rivolta a scolaresche e al grande pubblico. Nel 2013 arriva la prima mostra interamente ideata, organizzata e tenuta dai ragazzi del dipartimento di Matematica "Tessere e Colori", sempre presso la Limonaia: è un grande successo, tutto il pubblico, dai ragazzini delle elementari ai nonni che li accompagnano si perdono nei giochi matematici, guidati da tutor capaci e divertenti, competenti e coinvolgenti. Viene proposto ai ragazzi di MaDE@DM di ripetere la mostra a Prato e a Biella, dove Marco tiene una conferenza sulla matematica dei Sistemi Elettorali.

madedmNel 2014 tutte le attività si consolidano: viene proposto di tenere nuovamente la mostra "Tessere e Colori", e grazie all'incontro con Stefania Panella, della Direzione Soci di UniCoop Firenze, si avvia una collaborazione con UniCoop Firenze che risulta nella creazione del libretto "Quando la matematica aiuta a vivere meglio" che raccoglie alcuni dei problemi legati al mondo reale sviluppati dall'associazione, e una mostra a Palazzo Blu, insieme all'evento Balle di Scienza, per lanciare le prossime attività di divulgazione che si terranno, nei mesi autunnali, presso le Coop della zona pisana.

Nel frattempo Marco segue altre strade della comunicazione e della didattica della matematica, creando cicli di lezioni sulla matematica rivolti a studenti di Licei di Biella, Massa e Taranto, lavora per la piattaforma di e-learning Oilproject gestendo il lavoro di venti studenti di matematica nella creazione di un centinaio di materiali multimediali (video, testi, eserciziari) rivolti a studenti di scuole superiori. Produce, insieme al professor Vladimir Georgiev, interessanti risultati sul problem solving e problem posing, da lui presentati a una Conferenza Internazionale del progetto Comenius tenutasi a Nitra nel settembre 2013, tiene corsi di tutoraggio in matematica presso i corsi di laurea in Scienze geologiche.

Marco FerrigoMa la prima metà del 2014 per Marco è FameLab: partecipa alle selezioni locali a Genova, viene selezionato per la fase nazionale, svoltasi a Perugia il 3 maggio. Prima di questa, però, partecipa alla Masterclass sulla comunicazione della scienza, sempre a Perugia, insieme agli altri finalisti provenienti da tutta l'Italia. Vince la finale nazionale del 3 maggio, e arriva così alla semifinale internazionale del 3-4 giugno a Cheltenham, insieme ai vincitori di Famelab delle altre 22 nazioni partecipanti: riesce a qualificarsi ancora alla finalissima internazionale, riservata ai 10 migliori concorrenti, dove non viene selezionato come vincitore finale, ma riesce comunque a suscitare l'apprezzamento del pubblico.

Prossimo alla laurea magistrale, con una tesi sulla modellizzazione dell'evoluzione di cellule tumorali, Marco si sta ora lanciando nel mondo del lavoro: dal primo settembre inizierà a lavorare a tempo pieno presso un'azienda pisana, e già da ora collabora stabilmente con una delle principali case editrici nazionali nell'ambito dei testi per scuole secondarie.

clinical research Segui la diretta streaming

Saranno più di quaranta i progetti di ricerca e di sperimentazione clinica nel campo delle scienze della vita che l'Università di Pisa e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana illustreranno al pubblico nel primo workshop su "Clinical Research and Innovation (vedi programma completo". L'incontro, che si tiene venerdì 4 luglio nell'Aula Magna del Polo Fibonacci dalle ore 9 alle 19, è rivolto in modo specifico a rappresentanti delle aziende, dei distretti, dei poli di innovazione e agli investitori, ed è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini interessati. Organizzata dal Dipartimento Integrato Interistituzionale-Dipint, nuova struttura dell'Università di Pisa e dell'AOUP, e inquadrata tra le attività del programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione clinica in Toscana, l'iniziativa è stata presentata a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello, dal direttore generale dell'AOUP, Carlo Tomassini, dal prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, dal professor Mauro Ferrari, dal direttore del Dipartimento Integrato Interistituzionale-Dipint, Elena Perini, e dal responsabile dell'UO Valorizzazione della Ricerca-Dipint, Cristiana Barghini.

Il format dell'incontro sarà basato su presentazioni sintetiche, che permetteranno di conoscere da vicino lo stato dell'arte e le ricadute cliniche e socio-economiche delle numerose attività di ricerca e di sperimentazione clinica portate avanti con successo ed efficacia da parte dei due enti nel settore delle scienze della vita. Durante la giornata, inoltre, spin-off nate all'Università di Pisa negli ultimi anni illustreranno i risultati delle loro attività, con particolare riferimento ad applicazioni terapeutiche, dispositivi medici, farma-biotech e ICT. Oltre a tutti i settori e i dipartimenti dell'area medica, sono coinvolti il dipartimento di Farmacia e alcuni Centri di Ateneo impegnati su tematiche attinenti.

workshopIl workshop sarà arricchito dagli interventi di due prestigiosi ospiti internazionali: Serenella Sferza, co-direttore del "MIT-Italy Program", il programma che coordina le collaborazioni scientifiche tra il Massachusetts Institute of Technology e gli atenei italiani, a cui l'Università di Pisa è stata l'unica finora ad aderire; e Mark Coticchia, vice presidente e capo dell'Ufficio per l'innovazione della Henry Ford Health System, l'istituto che potrebbe presto intraprendere un analogo percorso di collaborazione con l'Ateneo pisano. I due ospiti riporteranno la loro esperienza sul grande potenziale di business rappresentato da sistemi ben integrati tra ricerca, clinica, imprese e soggetti regolatori.

"L'evento – ha commentato il rettore Massimo Augello – rappresenta un'occasione per chiunque operi nel settore delle life sciences, dalle imprese agli investitori, per entrare in contatto con i nostri ricercatori di eccellenza e per progettare con loro collaborazioni scientifiche, progetti di ricerca, attività di sperimentazione e validazione clinica, opportunità di investimento. Con questa iniziativa nel campo del trasferimento tecnologico, contiamo inoltre di identificare delle buone idee, che potranno poi essere accompagnate in un percorso di brevettazione, così come di creazione di start-up innovative in un settore che dimostra ampi spazi di sviluppo e di crescita".

"Ricerca clinica e innovazione tecnologica – ha concluso il direttore generale dell'Aoup Carlo Tomassini - sono ormai un binomio inscindibile per la sanità del futuro e l'Aoup da sempre esprime la massima integrazione fra queste componenti, impiegate e sapientemente utilizzate nei percorsi assistenziali che offre l'ospedale ai propri pazienti. Non è un caso che l'attrattività esercitata dall'Aoup anche fuori regione trovi il suo punto di forza proprio nell'alta e altissima specializzazione che si avvale di ricerca e know-how all'avanguardia".

Ne hanno parlato:
inToscana.it 

Mercoledì, 02 Luglio 2014 12:10

Borse di studio e Posti Alloggio

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AugelloLe ultime statistiche sull'occupazione segnalano che un giovane su due non trova lavoro: un record negativo che non si toccava dagli anni '70. Eppure, molti dati indicano che esiste uno straordinario potenziale di energia, talento e capacità innovativa che non riusciamo a valorizzare in maniera adeguata. Dalle università escono ogni anno migliaia di laureati altamente qualificati e in esse operano giovani studiosi perfettamente in grado di competere con i colleghi stranieri.

Si ripete che l'alternativa al lavoro dipendente, che non si trova, è l'auto-impiego, cioè la scelta di avviare un'impresa, possibilmente nei settori dell'alta tecnologia. Tuttavia, anche su questo fronte gli ostacoli sono molti: Unioncamere ha stimato che più di 120 mila giovani vorrebbero dar vita a un'impresa, ma sono costretti a desistere per mancanza di finanziamenti o per difficoltà burocratiche.

Come rettore di una delle più avanzate università italiane, vorrei provare a richiamare l'attenzione su una risorsa fondamentale per un'economia trainata dalla conoscenza: la ricerca universitaria. In Italia sono attive più di 1.100 spin-off della ricerca pubblica, che operano prevalentemente nel campo delle ICT, dei servizi per l'innovazione, dell'energia e ambiente, delle life sciences e del settore biomedicale. Sono imprese giovani e ad alto contenuto tecnologico, mediamente con dimensioni ridotte, sia in termini di addetti che di fatturato, ma con ottimo potenziale di sviluppo. Chi sono i loro protagonisti? Dottori di ricerca e giovani ricercatori che, nei loro studi, hanno trovato spunto per tradurre in un'attività economica innovativa i più recenti sviluppi della scienza. Sono tante queste imprese? Sono poche? È certo che la loro abbondanza dipende strettamente dalla quantità e qualità della ricerca svolta, che in Italia è quasi esclusivamente universitaria.

Anche da questo punto di vista, si comprende come il rilancio del sistema universitario possa fare da motore della ripresa economica del Paese: difficilmente, infatti, ci potrà essere sviluppo stabile senza buona ricerca ed efficaci politiche di trasferimento tecnologico verso il sistema economico, così come non potremo dare migliori prospettive occupazionali ai nostri ragazzi senza potenziare i percorsi educativi e i collegamenti tra formazione e lavoro. Al contrario, negli ultimi anni l'università ha subito un brusco ridimensionamento, con la perdita di circa 10.000 docenti e ricercatori e la diminuzione dei finanziamenti pubblici di più un miliardo di euro sui sette complessivi. Di fatto, l'Italia è tra le nazioni che investono meno in questo settore, con una spesa pubblica che è circa metà di quella inglese e un terzo di quelle tedesca e francese.

La Conferenza dei rettori denuncia da tempo questa situazione e chiede una decisa inversione di tendenza, con l'adozione di un nuovo modello di finanziamento e di un piano straordinario di assunzioni rivolto ai giovani, e nello stesso tempo con norme che favoriscano l'autonomia responsabile delle singole sedi, la semplificazione burocratica, l'apertura e la competitività internazionale. I precedenti governi non hanno saputo dare adeguate risposte a queste istanze e, in generale, la politica sembra ignorare l'enorme rilievo delle questioni in gioco.

Le recenti elezioni europee hanno dato piena legittimazione al governo, con un consenso che lo stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha inteso tradurre in senso di responsabilità verso le aspettative di rinnovamento diffuse nel Paese, innanzitutto per quanto riguarda il rilancio dell'economia e dell'occupazione giovanile. In questa direzione, i problemi dell'università e della ricerca devono diventare una grande "questione nazionale" e una priorità nell'agenda del governo, da cui ci aspettiamo un segnale forte di discontinuità rispetto alle politiche seguite finora.

Caro Presidente Renzi e caro Ministro Giannini, il sistema universitario italiano - che, ricordo, con l'imponente attività di valutazione della ricerca da parte dell'ANVUR è tra le pubbliche amministrazioni più trasparenti e "certificate" - è pronto a fare la sua parte per il cambiamento e l'innovazione, consapevole dell'assoluta necessità di scelte coraggiose di riforma, ma anche di piani sistematici e selettivi di investimento, da sviluppare con urgenza, se vogliamo cogliere questa opportunità storica e far ripartire il treno dello sviluppo e della competitività internazionale.

Massimo Augello

Logo LEDL'Università di Pisa e Microsoft Italia hanno inaugurato il nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale (LED) di Pisa, che rappresenterà un punto di erogazione di formazione gratuita per le piccole e medie imprese, i professionisti e i giovani del territorio con un duplice focus: Cloud Computing e Mobility. Raggiunge così anche la Toscana l'iniziativa "Digitali per crescere" (#digitalipercrescere), con cui Microsoft si pone l'obiettivo di promuovere la digitalizzazione del Paese raggiungendo capillarmente le PMI e i giovani italiani, per dare avvio a un circolo virtuoso di occupazione e crescita che faccia leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie. Sostenuta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico, e a cui collaborano in prima linea Unioncamere, Gruppo Poste Italiane, UniCredit, Intel e altri partner tecnologici, "Digitali per crescere" intende infatti ridurre il divario digitale, attraverso una proficua partnership tra attori del sistema pubblico e del sistema privato.

Da tempo la Toscana è teatro di iniziative d'innovazione congiunte di Microsoft e dell'Università di Pisa, che attuano un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato, e il LED di Pisa – che capitalizza la precedente esperienza del centro di competenza "Cloud OS Immersion" dedicato alle grandi imprese – si propone di diventare un importante centro per guidare le PMI toscane verso un percorso di consapevolezza sui vantaggi del Cloud pubblico, privato oppure ibrido e della Mobility.

Punto forte del LED sarà lo showcase di nuove tecnologie e la possibilità di condividere best practice. In particolare sarà possibile scandagliare quattro scenari digitali - collaborazione, mobilità, semplificazione, efficienza – esigenze che accomunano tutte le aziende e verso cui device mobili e Cloud possono offrire una risposta. Nel LED verrà offerta formazione gratuita agli imprenditori e ai professionisti locali attraverso workshop e sarà possibile incontrare i partner Microsoft radicati sul territorio, il personale universitario dell'IT Center dell'Università di Pisa e gli esperti Microsoft per ricevere consulenza e dare avvio a progetti d'innovazione. Al centro dell'inaugurazione, le nuove soluzioni degli ISV Partner di Microsoft - Diamante, DS Group, Gulliver, KeisData, SolidQ, Tagetik, Vecomp Software, Vetrya, Vidiemme Consulting - che a partire dalla tecnologia Microsoft e in particolare dalla piattaforma cloud Azure sono state sviluppate in risposta ad esigenze specifiche delle PMI e che potranno essere di grande supporto anche per le realtà toscane.

Naturalmente il laboratorio è anche stato pensato come spazio di confronto per gli studenti dell'Università che potranno ricevere formazione per diventare i professionisti IT di domani in grado di rispondere alle specifiche esigenze delle PMI locali.

Conferenza LEDOltre al nuovo luogo fisico di incontro, le PMI e gli studenti toscani potranno accedere anche alla piattaforma digitale digitalipercrescere.it per interagire con gli esperti e i Partner Microsoft e per usufruire di strumenti come il check-up digitale della propria impresa e la formazione virtuale. In parallelo agli eventi fisici si sviluppa infatti anche Aula PMI, accessibile dalla pagina www.digitalipercrescere.it/PMI, un progetto per veicolare nuove competenze alle aziende attraverso la formazione online, fornendo ogni settimana nuovi contenuti e risorse.

L'evento di inaugurazione del nuovo LED è anche un'occasione per fare il punto sui primi mesi dell'iniziativa "Digitali per crescere", che lanciata a fine ottobre 2013, ha già visto l'apertura di cinque LED a Roma, Milano, Bari, Napoli e Torino e ha già raggiunto 600.000 PMI, formandone in particolare oltre 6.000. Il portale www.digitalipercrescere.it ha registrato 225.000 utenti unici e gli eventi di lancio nelle principali città italiane hanno coinvolto oltre 2.000 partecipanti e sono stati l'occasione per condividere circa 35 casi di successo di realtà che grazie alla tecnologia hanno ottenuto significativi benefici di business. Nel complesso in questi mesi moltissime realtà sono state contaminate dai messaggi di "Digitali per crescere" e hanno messo in atto 2.350 progetti di varia entità che hanno contribuito a dare nuovo slancio alla competitività del tessuto economico italiano.

La correlazione tra innovazione e crescita è dimostrata anche da uno studio Microsoft - Boston Consulting Group , approfondito oggi durante l'evento presso l'Università di Pisa, che stima che se più PMI utilizzassero le nuove tecnologie, ciò genererebbe una crescita aggregata del fatturato di 770 miliardi di Dollari e 6,2 milioni di posti lavoro in solo 5 Paesi ovvero USA, Germania, Cina, India e Brasile, un effetto replicabile in tutte le altre economie del mondo. Negli ultimi anni le aziende italiane più tecnologiche sono cresciute in termini di fatturato e occupazione più di quelle a basso investimento tecnologico: + 13% di fatturato (2010-2012) e + 10% di posti di lavoro (2010-2013), il delta tra le prime e le seconde. Inoltre le PMI che fanno uso del Cloud Computing sono in generale le più ottimiste rispetto alle prospettive di crescita e occupazione: il 47% crede che le nuove tecnologie miglioreranno fatturato e profitto e il 25% pensa che contribuiranno alla creazione di posti di lavoro, mentre tra coloro che non utilizzano il Cloud sono solo rispettivamente il 20% e il 6% ad essere di questo avviso. E nello specifico le aziende italiane che utilizzano il Cloud sono cresciute più rapidamente rispetto a quelle che non lo usano: +12% di fatturato (2010-2012) e +9% di posti lavoro (2010-2013) di differenza. Ciononostante, a livello internazionale, sono le aziende dei mercati emergenti a mostrarsi più informate dei vantaggi del Cloud (37%) rispetto a quelle delle economie sviluppate (25%), proprio perché in Italia e negli altri Paesi avanzati migrare al Cloud implica una scelta più consapevole e spesso le aziende sono più resistenti a rinnovare l'infrastruttura IT esistente.

"L'Università di Pisa - ha dichiarato Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia - rappresenta da sempre un polo d'eccellenza e siamo entusiasti di rinnovare la nostra collaborazione per inaugurare il nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale che siamo sicuri potrà aiutare le aziende i giovani dell'intera Regione a cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. L'iniziativa 'Digitali per crescere' muove proprio dall'analisi dello scenario socio-economico italiano e per questo vede i suoi focus principali nelle PMI, che costituiscono oltre il 90% del tessuto economico nazionale, e nei giovani, che devono affrontare le problematiche legate a una disoccupazione superiore al 45%. Attraverso una proficua collaborazione pubblico-privato, ci poniamo quindi anche a Pisa l'obiettivo di aiutare le PMI a innovare e di conseguenza a crescere in termini fatturato e occupazione, e di supportare il percorso di formazione degli studenti in modo che possano più facilmente inserirsi nel mondo del lavoro. La positiva esperienza del precedente centro di competenza 'Cloud OS Immersion' nato dalla partnership con l'IT Center dell'Università di Pisa ha in un certo senso ispirato l'intero progetto 'Digitali per crescere', dimostrando il valore dell'approccio esperienziale per guidare giovani e professionisti, facendo toccare con mano le opportunità offerte dal Cloud Computing e dalle nuove tecnologie e promuovendo l'innovazione a tutti i livelli. Nel nuovo LED sarà possibile ricevere formazione gratuita e consulenza su misura per far decollare progetti d'innovazione a supporto della competitività del territorio".

"Siamo molto lieti di collaborare con Microsoft a questo importante progetto - ha detto il rettore Massimo Augello - e siamo sicuri che il LED di Pisa rappresenterà un importante punto di riferimento per le PMI e i giovani del territorio. L'ICT può ridare slancio all'economia del Paese e la nostra Università intende offrire il proprio contributo con una formazione teorica e pratica in linea con gli attuali trend tecnologici per trasformare gli studenti in professionisti in grado di guidare le aziende nel proprio percorso d'innovazione o di dar vita ad attività imprenditoriali di successo. Capitalizzando l'esperienza dei precedenti centri di competenza in partnership con Microsoft, siamo sicuri che il LED di Pisa sarà in grado di promuovere un utile dialogo tra PMI, studenti, ricercatori ed esperti IT, per sostenere la competitività locale grazie alle leve dell'innovazione".

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Corriere.it 
inToscana.it 
StampToscana.it 
QuiNewsPisa.it 
PisaToday.it 
PisaInformaFlash.it 
CorriereComunicazioni.it 
CheFuturo.it  

TG:
GranducatoTV 

Martedì, 01 Luglio 2014 11:59

E-learning unipi

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daniele pala «Coltiva la lettura, fioriranno idee» è lo slogan con cui Daniele Pala, studente di Medicina dell'Università di Pisa, ha vinto "è-book", il concorso promosso dall'Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con tutto il mondo universitario per raccontare "Il futuro è nei libri che leggi". La frase di Daniele Pala è una delle quattro selezionate tra le circa 2.500 inviate da studenti da tutta Italia chiamati a definire in un massimo di 50 caratteri il valore dei libri all'università. Daniele, 24 anni, originario di Oristano, ha vinto un buono da 2.000 euro da spendere in libri o ebook, utilizzabile in qualsiasi libreria italiana.

Gli altri slogan premiati dal concorso sono "Il cambiamento è nei #libricheleggerai" di Anselmo Silveri (Università degli Studi di Teramo), "Il futuro è cultura; l'ho letto da qualche parte", di Alice Scolari (Politecnico di Milano) e "Più sai, più sei" ideato da Ludovica Bartocci (Università degli Studi Roma Tre) e Carlo Pio Guerra (Accademia delle Belle Arti di Roma).

Gli studenti, partecipando al concorso, hanno anche compilato un questionario sulle loro abitudini di studio, rivolto in particolare a indagare il loro utilizzo delle tecnologie per lo studio: i risultati di questa indagine saranno presentati all'inizio del prossimo anno accademico in un convegno. Al pari del concorso, l'indagine è promossa da AIE (Associazione Italiana Editori), con il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università-AICUN.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
gonews.it 
repubblica.it 

Isabella d'AragonaThe most probable hypothesis is that it travelled to Europe aboard the Spanish galleons, hidden among the foodstuffs from the New World which had just been discovered by Columbus. The specimen of Hermetia illucens, or black soldier fly, a species of insect native to America found by the researchers from the University of Pisa inside the sarcophagus of the duchess Isabella of Aragon (who died in Naples in 1524 and was thought by some scholars to be the actual Mona Lisa painted by Leonardo da Vinci) has opened new scenarios as to the real geographical origins of this species. The research published in the prestigious Journal of Archaeological Science, was made possible thanks to the collaboration of the group of agricultural entomology from the Department of Agricultural, Alimentary and Agro-environmental Sciences, made up of Giovanni Benelli, Angelo Canale and Alfio Raspi, with Gino Fornaciari, Director of the Division of Paleopathology in the Department of Translational Research on New Technologies in Medicine and Surgery.

It all started in 1984 when Professor Fornaciari exhumed the body of Isabella of Aragon for paleopathological studies which demonstrated that the death of the duchess was caused by mercury intoxication, the mercury being used to cure a form of syphilis. On that occasion, near the deceased's head, the remains of an insect larva were found. Recent analysis of the remains show that it belongs to the American species: "Hermetia illucens has always been considered native to the American continent and has never been seen in Europe before the 1900s," explains Giovanni Benelli, "this discovery inside the sarcophagus of Isabella of Aragon is therefore rather surprising as it demonstrates the presence of this insect in Europe four centuries earlier than was thought".

In order to explain the presence of the insect in Europe earlier than previously believed, the 'paleoentomological' group has formulated various theories, the most plausible being that Hermetia illucens reached Europe hidden in foodstuffs carried by the Spanish galleons which, on the way back from America, frequently stopped in Naples where the duchess was buried: "Any possible later contamination from this species is considered to be out of the question," explains Gino Fornaciari, "the sarcophagus of Isabella has been hermetically sealed since her death with the only exception of when some robbers visited the tomb a few centuries later when her body was already skeletonised and therefore not congruous with the development of Hermetia illucens, which requires abundant fresh or decomposing organic material".

The duchess Isabella of Aragon (1470-1524) is a fascinating figure from the Italian Renaissance: daughter of Ippolita Sforza and Alfonso II, heir to the throne of Naples, in 1489 she married the Duke of Milan, Gian Galeazzo Sforza, and the wedding became famous because of the spectacular celebrations, with theatrical representations, mechanical games, fountains of light and water, organized at the Castello Sforzesco di Milano by Leonardo Da Vinci, who, in those years, lived at the court of Ludovico il Moro. According to some art historians it was Isabella who inspired Leonardo's Mona Lisa, which would seem to be corroborated by a certain likeness between the noble woman and the woman portrayed in the painting.

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