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Ospitato nell’Aula magna nuova della Sapienza appena restituita alla città, si è tenuto all’Università di Pisa il convegno “Una battaglia e il suo mito”, due giornate di studio organizzate nell’ambito delle celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara. Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella e del presidente del Consiglio comunale Ranieri Del Torto, è intervenuta la professoressa Emanuela Navarretta, direttrice del dipartimento di Giurisprudenza, che ha voluto dare testimonianza del forte valore simbolico che la riapertura, sia pure provvisoria e non ancora inaugurale, della Sapienza riveste per il dipartimento di Giurisprudenza e per tutta l’Università (leggi tutto l’intervento).

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Il convegno ha visto la partecipazione di studiosi provenienti dalle tre università toscane, nonché da altre università e centri di ricerca nazionali e stranieri. Era articolato in tre sessioni, l’ultima delle quali, in programma nella mattinata di mercoledì 30 maggio, è stata ospitata alla Domus Mazziniana. Le tre sessioni erano incentrate sul contributo che l’Università di Pisa dette alla cultura e al movimento risorgimentale, alle caratteristiche delle reti di cospiratori e volontari che animarono le battaglie dell’epoca e ai loro rapporti con gli eserciti ufficiali degli Stati impegnati nel processo di unificazione nazionale e, infine, alla battaglia di Curtatone e Montanara, ai suoi protagonisti e ai suoi echi nell’opinione pubblica dell’epoca e nella memoria della comunità nazionale. 

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La prima sessione, presieduta dal professor Pierluigi Barrotta e introdotta da Monica Lupetti, membro del Senato Accademico e del Comitato per le celebrazioni del 170° di Curtatone e Montanara, ha ospitato l’orazione inaugurale del professor Romano Paolo Coppini (nella foto in basso) dal titolo “Combattere, e non lamentare, Italia imponeva”, e poi gli interventi di Marco Manfredi (Istoreco, Livorno), Andrea Addobbati (Università di Pisa) e Antonio Chiavistelli (Università di Torino). La seconda sessione, presieduta da Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana, ha visto gli interventi di Fabio Bertini (Coordinamento nazionale Associazioni risorgimentali), Hubert Heyriès (Université Paul-Valéry Montpellier 3), Costantino Cipolla ed Emanuele Cerutti (Università di Bologna), Donatella Cherubini (Università di Siena). All’ultima, presieduta da Francesca Fedi (Università di Pisa), sono intervenuti Paolo Benvenuto (Università di Pisa), Fulvio Conti (Università di Firenze) e Alessandro Breccia (Università di Pisa).

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Nella suggestiva cornice dell’aula magna storica del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, si è svolta venerdì 25 maggio la giornata studio su “La propagazione delle specie legnose: dalle ricerche di Filiberto Loreti ai giorni nostri”. L’iniziativa era dedicata alla memoria del professore Loreti, a lungo docente di Coltivazioni Arboree nell’ateneo pisano, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa. L’incontro è stato organizzato congiuntamente tra l’Università di Pisa e la Sezione Centro-ovest dell’Accademia dei Georgofili. All’evento, che ha visto la commossa presenza dei familiari del professore Loreti, hanno preso parte numerosissimi colleghi e amici del docente, oltre a un folto e interessato pubblico di tecnici ed esperti del settore, nonché di studenti delle lauree magistrali del Dipartimento.

 

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Il tavolo dei relatori. Da sinistra: prof. Amedeo Alpi, Presidente della Sezione Centro-Ovest dell’Accademia dei Georgofili; Prof. Alberto Pardossi, Direttore del Dip.to Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa; prof. Rolando Guerriero; prof. Stefano Morini; il prof. Rossano Massai (Foto Paolo Giannotti, Università di Pisa).



In avvio dei lavori, dopo i saluti del professore Alberto Pardossi, Direttore del Dipartimento e del professore Rossano Massai, in rappresentanza del Rettore Paolo Mancarella, il professore Amedeo Alpi ha tracciato un commovente profilo umano e scientifico del professore Loreti, ricordando anche le proprie esperienze di vita, di studio e di ricerca che lo hanno accomunato a lui nel corso della sua lunga carriera. Rolando Guerriero, collega di studio e di lavoro e amico pluridecennale del professore Loreti, ha presentato il volume che avevano in preparazione al momento della sua scomparsa e che è stato da lui portato a termine per ricordare i dodici anni di attività pisana del professore Franco Scaramuzzi, fondatore dell’ex Istituto di Coltivazioni Arboree di Pisa, già Rettore dell’Università di Firenze dal 1979 al 1991 e Presidente Onorario dell’Accademia dei Georgofili, da lui presieduta dal 1986 al 2014, e loro indiscusso e indimenticato maestro. Al termine della presentazione il professore Franco Scaramuzzi è intervenuto per ripercorrere l’evoluzione degli ultimi 50 anni degli studi agrari universitari italiani, mettendo in evidenza le tappe prestigiose raggiunte nelle epoche passate e mettendo in guardia i giovani presenti dal rischio di un progressivo abbandono delle tematiche dell’agricoltura da parte dei ricercatori. Il professore Scaramuzzi ha rivolto infine un saluto affettuoso alla famiglia del professore Loreti e ha ringraziato tutti per l’organizzazione della giornata e per la presentazione del volume a lui dedicato.

Successivamente, il professore Stefano Morini, per moltissimi anni titolare dell’insegnamento di Tecniche Vivaistiche dell’Università di Pisa, ha ripercorso le tappe fondamentali delle ricerche nell’ambito della propagazione delle specie legnose, a partire dai lavori di Scaramuzzi negli anni ‘50, passando per le esperienze di Loreti insieme ad Hartmann e Sachs in California, fino ai giorni nostri. I traguardi accumulati dei decenni, soprattutto nel campo della micropropagazione, costituiscono ancora oggi un patrimonio di conoscenze importantissimo a livello internazionale, fondamentale anche sotto il profilo pratico-applicativo.

Di seguito il dottor Maurizio Lambardi, dell’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA) del CNR, e responsabile del Gruppo di Lavoro della Società di Ortoflororutticoltura Italiana “Micropropagazione e tecnologie in vitro”, ha sviluppato una dettagliata sintesi dello stato attuale e delle principali innovazioni che sono state introdotte nella micropropagazione delle specie arboree, sottolineando i vantaggi che da questa tecnica possono derivare.

Il professore Eddo Rugini, della Università della Tuscia (Viterbo), ha quindi focalizzato l’attenzione sulle principali applicazioni biotecnologiche che possono essere sviluppate nell’ambito delle colture in vitro di tessuti vegetali. Il relatore ha inoltre tracciato un quadro significativo delle possibilità applicative delle nuove tecnologie geniche e degli aspetti negativi legati alla moratoria sugli OGM, che sta fortemente penalizzando l’Italia, a favore di moltissimi paesi concorrenti, non solo europei.

Un argomento più specialistico, ma di estremo interesse per l’economia e lo sviluppo del settore frutticolo è stato magistralmente affrontato da un grande studioso, collega e amico del professore Loreti, il professore Carlo Fideghelli, a lungo Direttore dell’ex Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma (oggi CREA-OFA): l’evoluzione e le prospettive del miglioramento genetico dei portinnesti delle specie da frutto. Sull’argomento, Fideghelli, insieme al professore Loreti, ha pubblicato anni or sono un’importante monografia, tutt’oggi fonte bibliografica irrinunciabile per gli esperti del settore. Fideghelli si è soffermato sulla eccezionale rivoluzione delle tecniche di allevamento delle piante arboree da frutto che l’uso di portinnesti clonali selezionati ha consentito di raggiungere.

Un altro settore strategico delle produzioni agrarie legnose, il vivaismo ornamentale - che vede nel comprensorio di Pistoia e di Pescia l’area di maggiore importanza economica non solo italiana - è stato affrontato dal professore Francesco Nicese, docente dell’Università di Firenze. Il relatore ha offerto un excursus esaustivo sulle principali tecniche di propagazione vegetativa oggi utilizzate nell’ambito delle produzioni vivaistiche ornamentali a livello applicativo e industriale, soffermandosi sui limiti e sulle potenzialità di aggiornamento di ciascuna di esse.

La giornata è stata conclusa con l’intervento del dottor Pier Luigi Pasqualetto, titolare della Società Agricola Meristema, di Cascine di Buti, il più grande laboratorio di micropropagazione della Toscana e uno dei più importanti d’Italia. Pasqualetto - allievo, insieme al professore Nicese e altri colleghi, del primo ciclo del dottorato di ricerca in Ortoflorofrutticoltura, fortemente voluto dal professore Loreti - ha descritto la sua esperienza professionale: attraverso le competenze sviluppate e maturate, in Italia e all’estero, durante il corso di dottorato, è riuscito a dare vita a una attività produttiva di alto livello, che da trenta anni rappresenta un esempio di successo nel panorama nazionale.

Infine i professori Alpi e Massai hanno congedato il numeroso pubblico ringraziando i relatori per l’eccellente livello delle presentazioni e i presenti per l’attenzione e la partecipazione dimostrati che saranno un ricordo commovente e indelebile in memoria dello scomparso professore Filiberto Loreti.

Sono state inaugurate lunedì 28 maggio, nel Palazzo della Sapienza, le celebrazioni che l'Università di Pisa dedica al 170° anniversario della battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara. "La partecipazione dei professori e studenti universitari pisani e degli altri volontari toscani alla battaglia del 29 maggio 1848 - ha detto in apertura il rettore Paolo Mancarella - ha connotato il processo risorgimentale a livello nazionale, contribuendo nello stesso tempo a definire l’identità dell'Università e della città di Pisa, anche attraverso il ricordo di quell’episodio trasformatosi nel tempo in una tradizione sentita e alimentata. Nel 170° anniversario della battaglia, l’Università di Pisa ha voluto ribadire e rilanciare il suo impegno a tenerne viva la memoria. Le iniziative pisane e le tante altre organizzate in diverse città d'Italia testimoniano l'impegno che le nostre Istituzioni avvertono in modo distinto a tramandare il ricordo della battaglia e a mantenere vivi i valori e gli ideali che a essa si ricollegano".
Prima dell'apertura ufficiale delle celebrazioni, la mattinata è iniziata al Camposanto monumentale, dove la delegazione dell'Ateneo e i rappresentanti degli altri comuni coinvolti nelle iniziative hanno reso omaggio a Ottaviano Fabrizio Mossotti, a Leopoldo Pilla e agli altri caduti della battaglia, con la deposizione delle corone alla loro memoria. Subito dopo il corteo si è spostato nel cortile del Palazzo della Sapienza dove, alla presenza delle autorità, con l'apertura delle celebrazioni sono state deposte delle corone ai caduti di Curtatone e Montanara. Nell'occasione il Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, ha eseguito alcuni brani musicali risorgimentali.
Nel pomeriggio, alle ore 15, il Polo delle Benedettine ha ospitato il dibattito scientifico dal titolo “Alle origini dell'Italia civile: il Risorgimento e la battaglia di Curtatone e Montanara”, mentre alle ore 17, sempre alle Benedettine, è stata aperta la Mostra “Addio, mia bella, addio. L'Università di Pisa e la memoria di Curtatone e Montanara”. In serata, alle ore 21.30, al Teatro Verdi si è svolto lo spettacolo del Crocchio Goliardi Spensierati dal titolo "Gli studenti pisani a Curtatone. L'epopea del '48 in musica e vernacolo". La regia è stata di Lorenzo Gremigni, con musiche eseguite dal Coro dell’Università di Pisa.
Le celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara proseguiranno nei prossimi giorni, fino al 3 giugno, con un convegno, una rassegna cinematografica, spettacoli e lezioni in prosa, per arrivare a un’edizione speciale della regata Pisa-Pavia.
In particolare, martedì 29 nell'Aula Magna Nuova della Sapienza e mercoledì 30 alla Domus Mazziniana si svolgerà il convegno dal titolo “Una battaglia e il suo mito, convegno per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara”.
Il 1 giugno nella Sala dei Mappamondi del Rettorato saranno presentati gli equipaggi della Regata Pisa-Pavia, che si terrà sabato 2 giugno alle ore 16 sul fiume Arno. Domenica 3 giugno, infine, gli Arsenali Repubblicani accoglieranno la lezione in prosa su "Io vorrei che a Metternicche" di Franco Farina, con la partecipazione della compagnia di studenti universitari “I Nosodi” e con l'accompagnamento musicale della Filarmonica Pisana e del coro del liceo Scientifico Ulisse Dini di Pisa.

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“Il cortile della Sapienza cornice ideale per ricordare il patrimonio di valori incarnati dai volontari di Curtatone e Montanara”
Così il rettore Mancarella ha inaugurato le celebrazioni per il 170° della battaglia, mentre il prorettore Salvatore ha descritto il progetto di riqualificazione del Palazzo

“Ho voluto con forza che le celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara potessero tenersi nella cornice del Palazzo della Sapienza, riaperto, seppure parzialmente e provvisoriamente, a sei anni esatti dalla sua chiusura. Questo Palazzo, il suo cortile con lo splendido porticato sono il cuore del nostro Ateneo e simbolo plastico di sapere, cultura e conoscenza. E conoscenza è sempre anche comprensione, consapevolezza, saggezza, libertà di pensiero, di cui tanto abbiamo bisogno oggi per contrastare le derive alle quali assistiamo quotidianamente nel nostro mondo, derive che vanno nella direzione opposta rispetto al patrimonio ideale che siamo chiamati a ricordare in questi giorni”. Con queste parole il rettore Paolo Mancarella ha dato il via ufficiale alle celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, con un articolato programma di iniziative che si protrarranno fino al 3 giugno.
Nelle prossime settimane e ancor più dopo l’estate, la Sapienza tornerà a ospitare le attività quotidiane dell’Università, in particolare quelle del Dipartimento di Giurisprudenza, della Biblioteca Giuridica e del Sistema Bibliotecario di Ateneo. “In autunno - ha aggiunto il rettore - organizzeremo la vera inaugurazione della nuova Sapienza, magari in coincidenza con la ripresa di un’altra tradizione, sospesa proprio sei anni fa, quella dell’inaugurazione dell’anno accademico”.
Subito dopo il prorettore all’Edilizia, Walter Salvatore, ha descritto il progetto di riqualificazione del Palazzo e sintetizzato l’utilizzo a cui sarà destinato entro la partenza del nuovo anno accademico. “I lavori – ha ricordato - sono andati avanti per più di due anni, con un costo complessivo di quasi 12 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato l’intero edificio, mirati principalmente al suo consolidamento strutturale e alla risoluzione del forte degrado manutentivo del fabbricato, incluso il cortile e il loggiato interni, alla realizzazione di una nuova scala a servizio di tutti i piani con sostituzione dell’attuale ascensore, alla realizzazione delle compartimentazioni antincendio, nonché dell’impianto meccanico e dell’impianto idrico antincendio. Non ultimo è stato predisposto il restauro completo della facciata e dei relativi infissi”.
Dal punto di vista distributivo, il progetto complessivo ha mantenuto la suddivisione tra Università e Biblioteca Universitaria Pisana, confermando a ciascuna gli spazi precedenti alla chiusura. “Nella porzione di pertinenza universitaria - ha concluso il prorettore - sono stati realizzati la sede della Biblioteca Giuridica, che consentirà a breve la riorganizzazione funzionale e la riunificazione di tutte le varie distinte entità bibliotecarie dell’area giuridica e socio-politica attualmente dislocate in più sedi, un polo didattico, per far fronte alle attuali esigenze dei corsi di laurea magistrale e post-laurea, e gli uffici da destinare al Dipartimento di Giurisprudenza per la direzione e la segreteria amministrativa e al Servizio Bibliotecario di Ateneo”.

In occasione delle celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara, è stata inaugurata al Centro Congressi Le Benedettine di Pisa la mostra “Addio mia bella addio. L’Università di Pisa e la memoria di Curtatone e Montanara”, un'esposizione che attraverso cimeli, documenti, foto, video e un plastico della battaglia riporta in vita i momenti concitati dello scontro e ripercorre le tappe fondamentali della nascita di un mito.

La mostra, organizzata dall’Università di Pisa, con il contributo di Fondazione Pisa, Rotary Club Pisa, Rotary Club Pisa Galilei, Rotary Club Pisa Pacinotti, Rotary Club Cascina e in collaborazione con Domus Mazziniana di Pisa e il Museo Civico di Fucecchio, sarà aperta ad ingresso gratuito fino al 30 giugno con il seguente orario: da lunedì a venerdì 15.00-19.00, sabato 9.00-12.00, il 16 giugno 9.00-12.00 e 16.00-22.00.

Nella tarda primavera del 1848 studenti e professori dell’Ateneo pisano, riuniti nel Battaglione Universitario, partirono per il fronte lombardo per combattere gli Austriaci, in difesa dell’indipendenza dello Stato Italiano. L’acme di quella eccezionale esperienza arrivò con la battaglia di Curtatone e Montanara, un combattimento «sanguinoso, accanito, disperato» che consacrò alla storia il coraggio e il sacrificio di centinaia di volontari. La mostra è incentrata intorno alla memoria della battaglia e all’uso pubblico che ne è stato fatto nel corso dei decenni, dal Risorgimento fino alla costituzione della Repubblica ed oltre, restituendo alla società di oggi la consapevolezza di un rilevante elemento costitutivo della propria identità. Il percorso espositivo poggia su un ricco materiale iconografico e documentario, nonché su alcuni cimeli di grande interesse storico, come la divisa appartenuta a Giuseppe Montanelli. Un plastico, appositamente realizzato, riproduce in scala il terribile scontro. 

 

Le foto dell'inaugurazione:

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Sono state inaugurate lunedì 28 maggio, nel Palazzo della Sapienza, le celebrazioni che l'Università di Pisa dedica al 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara. "La partecipazione dei professori e studenti universitari pisani e degli altri volontari toscani alla battaglia del 29 maggio 1848 - ha detto nel saluto introduttivo il rettore Paolo Mancarella - ha connotato il processo risorgimentale a livello nazionale, contribuendo nello stesso tempo a definire l’identità dell'Università e della città di Pisa, anche attraverso il ricordo di quell’episodio trasformatosi nel tempo in una tradizione sentita e alimentata. Nel 170° anniversario della battaglia, l’Università di Pisa ha voluto ribadire e rilanciare il suo impegno a tenerne viva la memoria. Le iniziative pisane e le tante altre organizzate in diverse città d'Italia testimoniano l'impegno che le nostre Istituzioni avvertono in modo distinto a tramandare il ricordo della battaglia e a mantenere vivi i valori e gli ideali che a essa si ricollegano".

Guarda l'intervista al rettore nel video di Unipi News:
 


Prima dell'apertura ufficiale delle celebrazioni, la mattinata è iniziata al Camposanto monumentale, dove la delegazione dell'Ateneo e i rappresentanti degli altri comuni coinvolti nelle iniziative hanno reso omaggio a Ottaviano Fabrizio Mossotti, a Leopoldo Pilla e agli altri caduti della battaglia, con la deposizione delle corone alla loro memoria. Subito dopo il corteo si è spostato nel cortile del Palazzo della Sapienza dove, alla presenza delle autorità, con l'apertura delle celebrazioni sono state deposte delle corone ai caduti di Curtatone e Montanara. Nell'occasione il Coro dell'Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, ha eseguito alcuni brani musicali risorgimentali.

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Nel pomeriggio, alle ore 15, il Polo delle Benedettine ha ospitato il dibattito scientifico dal titolo “Alle origini dell'Italia civile: il Risorgimento e la battaglia di Curtatone e Montanara” e, sempre alle Benedettine, è stata aperta la mostra “Addio, mia bella, addio. L'Università di Pisa e la memoria di Curtatone e Montanara”. In serata, alle ore 21.30, al Teatro Verdi si è svolto lo spettacolo del Crocchio Goliardi Spensierati dal titolo "Gli studenti pisani a Curtatone. L'epopea del '48 in musica e vernacolo", con la regia di Lorenzo Gremigni e musiche eseguite dal Coro dell’Università di Pisa.

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Le celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara proseguiranno nei prossimi giorni, fino al 3 giugno, con un convegno, una rassegna cinematografica, spettacoli e lezioni in prosa, per arrivare a un’edizione speciale della regata Pisa-Pavia. In particolare, martedì 29 nell'Aula Magna Nuova della Sapienza e mercoledì 30 alla Domus Mazziniana si svolgerà il convegno dal titolo “Una battaglia e il suo mito, convegno per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara”. Il 1 giugno nella Sala dei Mappamondi del Rettorato saranno presentati gli equipaggi della Regata Pisa-Pavia, che si terrà sabato 2 giugno alle ore 16 sul fiume Arno. Domenica 3 giugno, infine, gli Arsenali Repubblicani accoglieranno la lezione in prosa su "Io vorrei che a Metternicche" di Franco Farina, con la partecipazione della compagnia di studenti universitari “I Nosodi” e con l'accompagnamento musicale della Filarmonica Pisana e del coro del liceo Scientifico Ulisse Dini di Pisa. Durante la lezione in prosa saranno utilizzati abiti gentilmente forniti dalla Fondazione Cerratelli.

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“Il cortile della Sapienza cornice ideale per ricordare il patrimonio di valori incarnati dai volontari di Curtatone e Montanara”
Così il rettore Mancarella ha inaugurato le celebrazioni per il 170° della battaglia, mentre il prorettore Salvatore ha descritto il progetto di riqualificazione del Palazzo

“Ho voluto con forza che le celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara potessero tenersi nella cornice del Palazzo della Sapienza, riaperto, seppure parzialmente e provvisoriamente, a sei anni esatti dalla sua chiusura. Questo Palazzo, il suo cortile con lo splendido porticato sono il cuore del nostro Ateneo e simbolo plastico di sapere, cultura e conoscenza. E conoscenza è sempre anche comprensione, consapevolezza, saggezza, libertà di pensiero, di cui tanto abbiamo bisogno oggi per contrastare le derive alle quali assistiamo quotidianamente nel nostro mondo, derive che vanno nella direzione opposta rispetto al patrimonio ideale che siamo chiamati a ricordare in questi giorni”. Con queste parole il rettore Paolo Mancarella ha dato il via ufficiale alle celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara. Nelle prossime settimane e ancor più dopo l’estate, la Sapienza tornerà a ospitare le attività quotidiane dell’Università, in particolare quelle del Dipartimento di Giurisprudenza, della Biblioteca Giuridica e del Sistema Bibliotecario di Ateneo. “In autunno - ha aggiunto il rettore - organizzeremo la vera inaugurazione della nuova Sapienza, magari in coincidenza con la ripresa di un’altra tradizione, sospesa proprio sei anni fa, quella dell’inaugurazione dell’anno accademico”.

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Subito dopo il prorettore all’Edilizia, Walter Salvatore, ha descritto il progetto di riqualificazione del Palazzo e sintetizzato l’utilizzo a cui sarà destinato entro la partenza del nuovo anno accademico. “I lavori – ha ricordato - sono andati avanti per più di due anni, con un costo complessivo di quasi 12 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato l’intero edificio, mirati principalmente al suo consolidamento strutturale e alla risoluzione del forte degrado manutentivo del fabbricato, incluso il cortile e il loggiato interni, alla realizzazione di una nuova scala a servizio di tutti i piani con sostituzione dell’attuale ascensore, alla realizzazione delle compartimentazioni antincendio, nonché dell’impianto meccanico e dell’impianto idrico antincendio. Non ultimo è stato predisposto il restauro completo della facciata e dei relativi infissi”. Dal punto di vista distributivo, il progetto complessivo ha mantenuto la suddivisione tra Università e Biblioteca Universitaria Pisana, confermando a ciascuna gli spazi precedenti alla chiusura. “Nella porzione di pertinenza universitaria - ha concluso il prorettore - sono stati realizzati la sede della Biblioteca Giuridica, che consentirà a breve la riorganizzazione funzionale e la riunificazione di tutte le varie distinte entità bibliotecarie dell’area giuridica e socio-politica attualmente dislocate in più sedi, un polo didattico, per far fronte alle attuali esigenze dei corsi di laurea magistrale e post-laurea, e gli uffici da destinare al Dipartimento di Giurisprudenza per la direzione e la segreteria amministrativa e al Servizio Bibliotecario di Ateneo”.

Ecco in particolare il programma di lunedì 28, che per quanto possibile si chiede di seguire:

9:30 - Camposanto monumentale
Omaggio a Ottaviano Fabrizio Mossotti, a Leopoldo Pilla e agli altri caduti della battaglia, con deposizione delle corone alla loro memoria.
10:30 - Palazzo della Sapienza (accesso solo con accredito già richiesto)
Apertura delle celebrazioni con le autorità presenti con deposizione di corone ai caduti. Il coro dell'Università di Pisa eseguirà alcuni brani musicali.
12:00 - Polo Le Benedettine
Apertura, riservata alle autorità, della mostra “Addio, mia bella, addio. L'Università di Pisa e la memoria di Curtatone e Montanara”
15:00 - Polo Le Benedettine
Dibattito dal titolo “Alle origini dell'Italia civile: il Risorgimento e la battaglia di Curtatone e Montanara”.
17:30 - apertura della mostra al pubblico.
21:30 - Teatro Verdi
Gli studenti pisani a Curtatone. L’epopea del ’48 in musica e vernacolo
Spettacolo del Crocchio Goliardi Spensierati
Regia di Lorenzo Gremigni, con musiche eseguite dal Coro dell’Università di Pisa

È stato inaugurato venerdì 25 maggio il Centro "Sport and Anatomy" dell’Università di Pisa, la nuova struttura di medicina riabilitativa specializzata nella riabilitazione e nella disabilità in ambito sportivo agonistico e professionistico. Il Centro è una realtà unica nel panorama nazionale, essendo in grado di integrare la formazione universitaria, la ricerca e l’alta specializzazione dei suoi allievi per fornire al paziente metodiche riabilitative e di performance di ultima generazione. Ulteriore caratteristica che conferisce importanza a questa nuova realtà è il protocollo d’intesa sottoscritto con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana volto a sostenere la ricerca, lo sviluppo e la formazione in questo ambito riabilitativo.
Insieme al professor Marco Gesi, direttore del Centro "Sport and Anatomy", al taglio del nastro, in via di Gargalone, sono intervenuti il rettore Paolo Mancarella, il direttore delle Risorse umane e vice direttore amministrativo dell’AOUP, Grazia Valori, il presidente della Scuola Interdipartimentale di Medicina, Mario Petrini, il direttore del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, Gaetano Privitera, e il presidente del Coni Toscana, Salvatore Sanzo.
La struttura, un ambiente elegante, molto curato e a misura di paziente, si estende su di una superficie di circa 600 metri quadrati ed è suddivisa in 10 studi medici e una palestra. È dotata delle più avanzate tecnologie riabilitative. Tra queste il robot "Hunova", in grado di assistere lo staff medico e fisioterapico con oltre 150 esercizi, 30 valutazioni e 20 protocolli clinici; il "Walker View", che permette la valutazione degli appoggi durante la deambulazione e la corsa, monitorando il paziente con una telecamera 3D; il sistema "Alter G" (Anti-Gravity Treadmill), sviluppato alla NASA, che consente di correre in assenza di gravità, alleggerendo fino all'80% il peso corporeo. Per finire, la struttura è dotata di un sistema innovativo di training isoinerziale per il recupero della performance.
Il Centro ha uno staff medico e fisioterapico in grado di intervenire su tutte le patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico a seguito di interventi chirurgici e non solo. In particolare è possibile compiere interventi di carattere preventivo e riabilitativo, così come specifici allenamenti, andando a integrare tutti gli aspetti legati alla gestione di un atleta, sia esso professionista o amatore. In fase iniziale, vi operano una decina di professionisti, fra medici, fisioterapisti e personale dedicato alla performance.
"Il Centro che inauguriamo oggi - ha detto il professor Marco Gesi - costituisce una tappa fondamentale nel progetto decennale di 'Sport and Anatomy', un brand che vuole sintetizzare il legame tra il gesto sportivo e il distretto anatomico che lo permette e nel cui ambito si sono già sviluppati tre master e un corso di perfezionamento con oltre mille allievi diplomati. Sono anche convinto che realtà come quelle del Centro, insieme a molte altre iniziative che l'Ateneo sta realizzando, valorizzino il ruolo che l’Università di Pisa ha nella città e nella regione; un ruolo che, diversamente dal passato, sta diventando sempre più strategico per lo sviluppo del nostro territorio”.

The new PrandtlPlane aircraft is taking shape a year after the start of the PARSIFAL project, coordinated by the University of Pisa and funded by the European Commission through Horizon 2020. A 1:50 scale model of the aircraft with its innovative wing configuration has, in fact, been created following the initial studies carried out at the University of Pisa and the headquarters of the other partners of the project, coordinated by professor Aldo Frediani, head of research.

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“PrandtlPlane is the most promising solution to the problem of the future increase in requests from the civil aviation sector,” says professor Aldo Frediani. “The new technological solutions adopted in the PrandtlPlane will also help to reduce specific consumption, environmental pollution and running costs: this is the main issue the PARSIFAL researchers will be focusing on during the next phase of activity.”

As well as the benefits derived from better aerodynamics, the new configuration of the ‘PrandtlPlane’, with wings which ‘support’ the fuselage both at the front and in the area nearest the tail, will lead to a 50% increase in the number of potential passengers for each flight. This will, therefore, provide the means to cover the increase in traffic required to meet market demands, while actually maintaining the same number of flights and complete compatibility with the airports which today accommodate aircraft with the same wingspan. Wider aisles and a higher number of entry and exit doors will reduce embarkation and disembarkation times making a notable impact on ‘turn-around’ times and airport standing times in general.

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The model was presented at two of the main events which took place in Europe: the ‘Transport Research Arena (TRA-2018)’ in Vienna from 16th-19th April, and the ‘Berlin Air Show (ILA-2018)’ in Berlin from 25th-29th April, where a team of lecturers and Ph.D. students from the University of Pisa were expressly invited to take part by the European Commission, who actually exhibited the model at their own stands.

To see the aircraft of the future, watch the video.

PARSIFAL, a success story of DG Research and Innovation

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In occasione dell’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla privacy, il prossimo 25 maggio, l’infrastruttura di ricerca europea SoBigData lancia un corso online gratuito sull’argomento. Il corso è rivolto ai data scientist e a tutti coloro che lavorano con i dati e fornisce loro gli elementi di base del nuovo regolamento e suggerisce le domande etiche da porsi per essere data scientist responsabili.

Il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, noto anche come GDPR (General Data Protection Regulation) cambia la gestione dei dati personali relativi ai cittadini europei. L'obiettivo principale del regolamento è proteggere le persone nei loro diritti e libertà fondamentali e in particolare richiede che i dati personali siano trattati in modo equo e, soprattutto, lecito e trasparente. Tutto ciò anche nel caso in cui i dati sono gestiti da società, come i grandi colossi del web e dei social, che operano fuori dalla Comunità Europea, pena importanti sanzioni.

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Da sinistra: Francesca Pratesi e Fosca Giannotti.

“La questione della trasparenza è fondamentale. Nella pratica, quando ci iscriveremo a un sito, questo dovrà fornirci informazioni chiare e comprensibili relative a come saranno conservati e utilizzati i nostri dati personali e garantire i nostri diritti, tra cui la possibilità di aggiornare i dati, di dimenticarli su richiesta, e la portabilità, ovvero la possibilità di trasferirli in blocco a un gestore diverso”, spiega Fosca Giannotti, dirigente di ricerca al CNR e coordinatrice di SoBigData.

L’etica e la privacy sono tra i pilastri fondanti di SoBigData, una comunità di ricercatori che, in tutta Europa, studiano la società attraverso i Big Data senza tralasciare le questioni etiche legate all’uso dei dati personali. Da qui l’idea di uno strumento concreto e liberamente accessibile, rivolto anche a chi non ha competenze tecniche. “Il corso copre una panoramica dei principali problemi etici della scienza dei dati, presenta le principali novità del GDPR, incluso l'obbligo di un responsabile del trattamento dei dati e della "privacy-by-design", e la legge sulla proprietà intellettuale” - illustra Francesca Pratesi, ricercatrice presso il KDD Lab (Università di Pisa e CNR) e tra i curatori del corso FAIR (First Aid for Responsible Data Scientist) – Nei prossimi mesi amplieremo l'offerta del corso con altri moduli specifici, come una sintesi delle principali tecniche per gestire i dati in forma anonima”.

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In questo momento sono attivi 3 moduli, ognuno corredato da un test finale che fornisce un feedback immediato sul livello di competenza raggiunto. Questo è l’indirizzo per accedere al corso: http://fair.sobigdata.eu/moodle/
"Il GDPR non è un ostacolo allo sviluppo di innovazioni digitali basate sui dati degli utenti, al contrario è una grande occasione per l'Europa per affermare il proprio approccio centrato sulla persona, sia in carne ed ossa che digitale, e sui suoi irrinunciabili diritti, in modo da creare fiducia online", conclude Fosca Giannotti.

Alla presentazione del corso erano presenti Claudio Montani, direttore ISTI-CNR, Franco Turini, prorettore per la revisione dei regolamenti e delle procedure amministrative, Fosca Giannotti, coordinatore SoBigData.eu e dirigente di ricerca CNR, Anna Monreale, del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e vicedirettore master Big Data Analytics, Dianora Poletti, professore Diritto Privato e direttore master Internet Ecosystem, Enza Pellecchia, professore di Diritto privato e direttrice del CISP, Giovanni Comandé, professore Scuola S. Anna e Francesca Pratesi, del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e ISTI-CNR.

 Guarda il video di presentazione a questo link.

In occasione dell’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla privacy, il prossimo 25 maggio, l’infrastruttura di ricerca europea SoBigData lancia un corso online gratuito sull’argomento. Il corso è rivolto ai data scientist e a tutti coloro che lavorano con i dati e fornisce loro gli elementi di base del nuovo regolamento e suggerisce le domande etiche da porsi per essere data scientist responsabili.
Il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, noto anche come GDPR (General Data Protection Regulation) cambia la gestione dei dati personali relativi ai cittadini europei. L'obiettivo principale del regolamento è proteggere le persone nei loro diritti e libertà fondamentali e in particolare richiede che i dati personali siano trattati in modo equo e, soprattutto, lecito e trasparente. Tutto ciò anche nel caso in cui i dati sono gestiti da società, come i grandi colossi del web e dei social, che operano fuori dalla Comunità Europea, pena importanti sanzioni.
“La questione della trasparenza è fondamentale. Nella pratica, quando ci iscriveremo a un sito, questo dovrà fornirci informazioni chiare e comprensibili relative a come saranno conservati e utilizzati i nostri dati personali e garantire i nostri diritti, tra cui la possibilità di aggiornare i dati, di dimenticarli su richiesta, e la portabilità, ovvero la possibilità di trasferirli in blocco a un gestore diverso”, spiega Fosca Giannotti, dirigente di ricerca al CNR e coordinatrice di SoBigData.
L’etica e la privacy sono tra i pilastri fondanti di SoBigData, una comunità di ricercatori che, in tutta Europa, studiano la società attraverso i Big Data senza tralasciare le questioni etiche legate all’uso dei dati personali. Da qui l’idea di uno strumento concreto e liberamente accessibile, rivolto anche a chi non ha competenze tecniche. “Il corso copre una panoramica dei principali problemi etici della scienza dei dati, presenta le principali novità del GDPR, incluso l'obbligo di un responsabile del trattamento dei dati e della "privacy-by-design", e la legge sulla proprietà intellettuale” - illustra Francesca Pratesi, ricercatrice presso il KDD Lab (Università di Pisa e CNR) e tra i curatori del corso FAIR (First Aid for Responsible Data Scientist) – Nei prossimi mesi amplieremo l'offerta del corso con altri moduli specifici, come una sintesi delle principali tecniche per gestire i dati in forma anonima”.
In questo momento sono attivi 3 moduli, ognuno corredato da un test finale che fornisce un feedback immediato sul livello di competenza raggiunto. Questo è l’indirizzo per accedere al corso: http://fair.sobigdata.eu/moodle/
"Il GDPR non è un ostacolo allo sviluppo di innovazioni digitali basate sui dati degli utenti, al contrario è una grande occasione per l'Europa per affermare il proprio approccio centrato sulla persona, sia in carne ed ossa che digitale, e sui suoi irrinunciabili diritti, in modo da creare fiducia online", conclude Fosca Giannotti.

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