Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Lunedì 28 maggio alle ore 21,30 al Teatro Verdi, nell'ambito delle celebrazioni per il 170 anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara organizzate dall'Università, si terrà lo spettacolo “Gli studenti pisani a Curtatone. L'epopea del '48 in musica e vernacolo”. Gli attori Lorenzo Gremigni, Leonardo Ferri e Fabiano Cambule del Crocchio Goliardi Spensierati reciteranno il poema "Curtatone" di Dino Varani in vernacolo pisano in alternanza col Coro dell'Università di Pisa che, diretto da Stefano Barandoni e accompagnato al pianoforte da Silvia Mannari, eseguirà una serie di cori verdiani e di canti patriottici risalenti al periodo risorgimentale, alcuni dei quali proprio del 1848.
L'ingresso è libero a invito: gli inviti (massimo due a persona) potranno essere ritirati presso la portineria del rettorato (Palazzo alla Giornata) dal 23 al 25 maggio con orario 9.00-18.00. Eventuali inviti non ritirati saranno distribuiti il 28 maggio direttamente presso l'Ufficio Informazioni del Teatro Verdi dalle 9.00 alle 20.30.

A Palazzo dei Congressi la “Fantasy (K)night” del Coro e dell’Orchestra dell'Università di Pisa
Il concerto è a ingresso libero
Martedì 22 maggio, alle ore 21.00, nell’Auditorium del Palazzo dei Congressi, si svolgerà il concerto del Coro e dell’Orchestra dell'Università di Pisa "Fantasy (K)night - A tribute to Final Fantasy". In programma un'antologia di brani tratti dalla serie videoludica di Final Fantasy con Sara Bacchelli (mezzosoprano); Stefano Barandoni (Maestro del Coro) e a dirigere l'Orchestra il Maestro Manfred Giampietro. L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell’Università di Pisa.

******

Al Cinema Arsenale il film "Prima che la vita cambi noi" e incontro col regista Felice Pesoli
L'evento si inserisce all'interno delle iniziative dell’Università di Pisa sui cinquant’anni dal Sessantotto

Martedì 22 maggio, alle ore 20.30, al Cinema Arsenale, è in programma la proiezione gratuita del film "Prima che la vita cambi noi" di Felice Pesoli. La visione del film sarà preceduta da un'introduzione del regista a colloquio con Sandra Lischi, docente di Cinema all'Università di Pisa e delegata del rettore per la comunicazione e la diffusione della cultura. L'evento si inserisce all'interno delle iniziative dell’Università di Pisa sui cinquant’anni dal Sessantotto.
Il film di Pesoli si concentra sui movimenti più “creativi”, beat e freak, fra musica e viaggi in India, fra le comuni e gli happening. Il titolo prende spunto dal celebre slogan “Cambiamo la vita prima che la vita cambi noi” e il lavoro, vivace e denso di racconti e ricordi, ricco di materiali d’archivio e di spunti di riflessione, è intessuto di testimonianze di vari personaggi: da Andrea Valcarenghi a Fabio Treves e Claudio Rocchi, da Umberto Fiori a Matteo Guarnaccia a Dinni Cesoni, da Giulia Amici a Eugenio Finardi a Italo Bertolasi. Imprescindibili gli spiragli su Warhol, Kerouac, Allen Ginsberg, Fernanda Pivano. Fra il quartiere Brera, il festival “Re Nudo” e l’India. Un contributo al pensiero su quegli anni e sulla diversità come una delle conquiste più rilevanti.

 

*******

“Il ’48 dei professori”, conferenza di Paolo Rossi a Palazzo Blu
L’incontro è organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara
Mercoledì 23 maggio, alle ore 17.30, nell’Auditorium di Palazzo Blu, si svolgerà l’incontro “Il ’48 dei professori: nascita di una Nazione e rinascita di un Ateneo” con Paolo Rossi del dipartimento di Fisica “E. Fermi”. La conferenza è organizzata in collaborazione con l’Università di Pisa nell’ambito delle celebrazioni del 170° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara (29 maggio 1848).
Il crescente senso di identità nazionale presente nella comunità accademica, unito all’entusiasmo stimolato dai primi moti popolari del’48, spinse molti professori dell’Ateneo pisano a mobilitarsi anche militarmente a sostegno dell’azione militare intrapresa dal Piemonte contro l’Austria. Tale impegno, culminato nella giornata di Curtatone e Montanara, ebbe a sua volta l’effetto di cementare relazioni anche personali che nel giro di un decennio portarono a definire il nuovo assetto, organizzativo ma anche scientifico, dell’Università portandola a essere uno dei pochi Atenei che il neonato Stato unitario volle collocare nella categoria più elevata.

 

In tema di vaccini e autismo, su YouTube domina la disinformazione. E’ questo quanto emerge da una recente analisi condotta all’Università di Pisa e pubblicata sulla rivista scientifica “Human Vaccines and Immunotherapeutics”. Lo studio coordinato dal professore Luigi Lopalco, direttore del centro interdipartimentale ProSIT, e dalla professoressa Annalaura Carducci, direttore dell’Osservatorio della Comunicazione Sanitaria (OCS), è stato condotto su 560 video caricati su YouTube dal 2007 al 2017 e relativi al collegamento tra vaccini e autismo o altri gravi effetti collaterali sui bambini.

In particolare, i ricercatori hanno evidenziato come il tono dell’informazione sul tema sia principalmente negativo e come l’informazione istituzionale sia praticamente assente su questo mezzo di informazione. Il tutto incrementato da una sorta di “effetto valanga” dovuto al fatto che il numero annuale di video caricati è aumentato durante il periodo considerato con un picco di 224 nei primi sette mesi del 2017.

 

vaccino


“A partire dal 2012 si è assistito in Italia ad un calo della fiducia nelle vaccinazioni che si è tradotto in una pericolosa diminuzione dei livelli di copertura vaccinale – sottolinea Lopalco – da questo punto di vista, la disinformazione diffusa ad arte su Internet sembra essere un fattore determinante considerato che moltissime persone usano il web come fonte di informazione e che nel 2016, ad esempio, il 42,8% dei cittadini italiani ha utilizzato internet per informarsi sui vaccini”.

Ma non è la prima volta che il gruppo di ricerca dell’Ateneo pisano si occupa del rapporto Intenet e vaccini. In un articolo pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica “Vaccine”, gli studiosi dell’Ateneo infatti avevano già osservato un legame fra il calo delle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia e, in quel caso, una notizia di cronaca diffusa attraverso siti web italiani di disinformazione antivaccinista a partire dal 2012. Nello specifico si trattava di una sentenza del Tribunale del Lavoro di Rimini che aveva accordato l’indennizzo per danno da vaccino ad una famiglia di un bambino affetto da sindrome dello spettro autistico. La sentenza fu poi ribaltata in Appello, ma la notizia ebbe comunque un’enorme risonanza sui social media e sul web.

“Queste ricerche – conclude Lopalco – rappresentano dunque un invito urgente alla sanità pubblica a prestare più attenzione verso Internet e i nuovi media per contrastare la disinformazione, dare risposte affidabili e supportare i cittadini verso una corretta scelta vaccinale”.


In tema di vaccini e autismo, su YouTube domina la disinformazione. E’ questo quanto emerge da una recente analisi condotta all’Università di Pisa e pubblicata sulla rivista scientifica “Human Vaccines and Immunotherapeutics”. Lo studio coordinato dal professore Luigi Lopalco, direttore del centro interdipartimentale ProSIT, e dalla professoressa Annalaura Carducci, direttore dell’Osservatorio della Comunicazione Sanitaria (OCS), è stato condotto su 560 video caricati su YouTube dal 2007 al 2017 e relativi al collegamento tra vaccini e autismo o altri gravi effetti collaterali sui bambini.
In particolare, i ricercatori hanno evidenziato come il tono dell’informazione sul tema sia principalmente negativo e come l’informazione istituzionale sia praticamente assente su questo mezzo di informazione. Il tutto incrementato da una sorta di “effetto valanga” dovuto al fatto che il numero annuale di video caricati è aumentato durante il periodo considerato con un picco di 224 nei primi sette mesi del 2017.
“A partire dal 2012 si è assistito in Italia ad un calo della fiducia nelle vaccinazioni che si è tradotto in una pericolosa diminuzione dei livelli di copertura vaccinale – sottolinea Lopalco – da questo punto di vista, la disinformazione diffusa ad arte su Internet sembra essere un fattore determinante considerato che moltissime persone usano il web come fonte di informazione e che nel 2016, ad esempio, il 42,8% dei cittadini italiani ha utilizzato internet per informarsi sui vaccini”.
Ma non è la prima volta che il gruppo di ricerca dell’Ateneo pisano si occupa del rapporto Intenet e vaccini. In un articolo pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica “Vaccine”, gli studiosi dell’Ateneo infatti avevano già osservato un legame fra il calo delle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia e, in quel caso, una notizia di cronaca diffusa attraverso siti web italiani di disinformazione antivaccinista a partire dal 2012. Nello specifico si trattava di una sentenza del Tribunale del Lavoro di Rimini che aveva accordato l’indennizzo per danno da vaccino ad una famiglia di un bambino affetto da sindrome dello spettro autistico. La sentenza fu poi ribaltata in Appello, ma la notizia ebbe comunque un’enorme risonanza sui social media e sul web.
“Queste ricerche – conclude Lopalco – rappresentano dunque un invito urgente alla sanità pubblica a prestare più attenzione verso Internet e i nuovi media per contrastare la disinformazione, dare risposte affidabili e supportare i cittadini verso una corretta scelta vaccinale”.
---
Riferimenti agli articoli scientifici
Misinformation on vaccination: a quantitative analysis of YouTube videos.
(Human Vaccines and Immunotherapeutics, 2018)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29553872

The web and public confidence in MMR vaccination in Italy,
(Vaccine, 2017)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28736200

Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, che ha come missione fornire consulenza scientifica indipendente e supporto alla strategia della Unione Europea, ha incontrato oggi l’intero sistema pisano della ricerca. L’iniziativa è nata da colloqui intercorsi tra il professor Walter Ambrosini, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria nucleare, Francesco Marcelloni, prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali, Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore alla ricerca europea e internazionale, e Maria Betti, direttore della Direzione G. Nuclear Safety and Security del JRC.
Alla giornata sono intervenuti Charlina Vitcheva, vice direttore generale del JRC, alcuni direttori ed esperti del JRC, Monica Barni, vice-presidente della Regione Toscana, oltre a ricercatori dell’Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Sant’Anna, CNR, INFN, INGV ed EGO. Scopo dell’incontro è stato identificare possibilità di collaborazioni tra l’Università di Pisa – insieme a tutte le istituzioni pisane della ricerca – e il Joint Research Centre. La giornata era articolata in varie sessioni dedicate a macro settori di ricerca strategici per l’Europa – energia e ambiente, intelligenza artificiale, nuovi materiali e biotecnologie – con l’intento di identificare una roadmap che porti a futuri accordi di collaborazione.
“Da quando mi sono insediato come rettore, ho incoraggiato con convinzione ogni azione che tendesse a promuovere la ricerca e le partnership internazionali di questo Ateneo – ha dichiarato Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa – Questo workshop, il cui principale scopo è quello di investigare possibili collaborazioni con il JRC, va ancora una volta nella direzione auspicata. Sono molto felice e onorato che un’organizzazione così importante in ambito comunitario come il JRC sia oggi qui a Pisa con alcuni dei suoi più autorevoli esponenti. Grazie all’impegno della nostra università, siamo riusciti a riunire l’intero sistema pisano della ricerca e a presentare al JRC tutte le numerose eccellenze che questo vanta. L’Università di Pisa è da sempre parte indistinguibile della città e del territorio e ha sempre agito come punto di incontro delle varie istituzioni attive nella ricerca nel territorio, se non altro perché molti dei ricercatori presenti in queste istituzioni si sono formati nelle aule dell’Università di Pisa e nei suoi laboratori”.
“Il JRC già collabora con oltre mille partner e desidera coltivare la collaborazione con le eccellenze e con gli ecosistemi scientifici – ha commentato Charlina Vitcheva – Siamo molto felici di aver incontrato oggi il sistema pisano della ricerca e contiamo sul fatto che questa iniziativa sia l’inizio di una stretta collaborazione con il JRC Il nostro obiettivo è vedere come si possa beneficiare di ricerche comuni e partnership tra ricercatori in grado di portare nuovi approcci in aree e temi innovativi della ricerca”.
“Quando il professor Walter Ambrosini ci ha presentato Maria Betti e abbiamo cominciato a discutere della possibilità di organizzare un evento comune, ci è subito parsa una grande opportunità per l’Università di Pisa e per l’intero sistema pisano della ricerca – aggiunge il professor Francesco Marcelloni – Siamo molto contenti e onorati che oggi questo workshop permetta di presentare al JRC le molteplici attività di ricerca che si svolgono nell’Università di Pisa e in tutte le altre istituzioni presenti nel territorio e speriamo vivamente che questo primo incontro consenta di attivare future strette collaborazioni, che permettano, da un lato, alla rete pisana della ricerca di attingere dalle competenze e conoscenze presenti nel JRC e dall’altro al JRC di utilizzare le numerose eccellenze presenti nel territorio”.

 

Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, che ha come missione fornire consulenza scientifica indipendente e supporto alla strategia della Unione Europea, ha incontrato oggi l’intero sistema pisano della ricerca. L’iniziativa è nata da colloqui intercorsi tra il professor Walter Ambrosini, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria nucleare, Francesco Marcelloni, prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali, Lisandro Benedetti Cecchi, prorettore alla ricerca europea e internazionale, e Maria Betti, direttore della Direzione G. Nuclear Safety and Security del JRC.

20180518_IMG_0106.jpg

Alla giornata sono intervenuti Charlina Vitcheva, vice direttore generale del JRC, alcuni direttori ed esperti del JRC, Monica Barni, vice-presidente della Regione Toscana, oltre a ricercatori dell’Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Sant’Anna, CNR, INFN, INGV ed EGO. Scopo dell’incontro è stato identificare possibilità di collaborazioni tra l’Università di Pisa – insieme a tutte le istituzioni pisane della ricerca – e il Joint Research Centre. La giornata era articolata in varie sessioni dedicate a macro settori di ricerca strategici per l’Europa – energia e ambiente, intelligenza artificiale, nuovi materiali e biotecnologie – con l’intento di identificare una roadmap che porti a futuri accordi di collaborazione.

 JRC_rettore_barni.jpg

“Da quando mi sono insediato come rettore, ho incoraggiato con convinzione ogni azione che tendesse a promuovere la ricerca e le partnership internazionali di questo Ateneo – ha dichiarato Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa – Questo workshop, il cui principale scopo è quello di investigare possibili collaborazioni con il JRC, va ancora una volta nella direzione auspicata. Sono molto felice e onorato che un’organizzazione così importante in ambito comunitario come il JRC sia oggi qui a Pisa con alcuni dei suoi più autorevoli esponenti. Grazie all’impegno della nostra università, siamo riusciti a riunire l’intero sistema pisano della ricerca e a presentare al JRC tutte le numerose eccellenze che questo vanta. L’Università di Pisa è da sempre parte indistinguibile della città e del territorio e ha sempre agito come punto di incontro delle varie istituzioni attive nella ricerca nel territorio, se non altro perché molti dei ricercatori presenti in queste istituzioni si sono formati nelle aule dell’Università di Pisa e nei suoi laboratori”.

JRC_pubblico.jpg

“Il JRC già collabora con oltre mille partner e desidera coltivare la collaborazione con le eccellenze e con gli ecosistemi scientifici – ha commentato Charlina Vitcheva – Siamo molto felici di aver incontrato oggi il sistema pisano della ricerca e contiamo sul fatto che questa iniziativa sia l’inizio di una stretta collaborazione con il JRC Il nostro obiettivo è vedere come si possa beneficiare di ricerche comuni e partnership tra ricercatori in grado di portare nuovi approcci in aree e temi innovativi della ricerca”.

“Quando il professor Walter Ambrosini ci ha presentato Maria Betti e abbiamo cominciato a discutere della possibilità di organizzare un evento comune, ci è subito parsa una grande opportunità per l’Università di Pisa e per l’intero sistema pisano della ricerca – aggiunge il professor Francesco Marcelloni – Siamo molto contenti e onorati che oggi questo workshop permetta di presentare al JRC le molteplici attività di ricerca che si svolgono nell’Università di Pisa e in tutte le altre istituzioni presenti nel territorio e speriamo vivamente che questo primo incontro consenta di attivare future strette collaborazioni, che permettano, da un lato, alla rete pisana della ricerca di attingere dalle competenze e conoscenze presenti nel JRC e dall’altro al JRC di utilizzare le numerose eccellenze presenti nel territorio”.

JRC_aula.jpg

Venerdì, 18 Maggio 2018 08:46

Onda Libera: Baro Drom Orkestar

Venerdì 25 maggio alle 22:00, al Polo Porta Nuova, si terrà "Onda Libera - Camper Tour dei Beni Confiscati", il concerto dei Baro Drom Orkestar organizzato dall'associazione studentesca Sinistra Per.

L'evento è realizzato con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.

https://www.facebook.com/toscana.libera/
http://www.sinistraper.org/

 locandina libera sinistra per

Il nuovo velivolo “PrandtlPlane” prende forma a un anno di attività dall’inizio del progetto PARSIFAL, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma di Ricerca ed Innovazione “Horizon 2020”. È stato infatti realizzato un modello in scala 1:50 della configurazione definita attraverso gli studi iniziali che sono stati fatti presso l’Università di Pisa e le altre sedi dei partner del progetto, con il coordinamento del professor Aldo Frediani, responsabile della ricerca.
La nuova configurazione del “PrandtlPlane”, con ali che “sorreggono” la fusoliera sia nella parte anteriore che in quella più vicina alla coda, oltre ai noti vantaggi in termini di riduzione della resistenza aerodinamica, consentirà infatti di trasportare fino a circa il 50% in più di passeggeri per ciascun singolo volo, consentendo dunque di realizzare quell’aumento di traffico viaggiante che sarà necessario per far fronte alle richieste del mercato, ma mantenendo in pratica lo stesso numero di voli e la piena compatibilità con gli aeroporti che oggi ospitano aerei con la stessa apertura alare. Corridoi più larghi e un maggior numero di porte di entrata e uscita, permetteranno di ridurre i tempi di imbarco e di sbarco, impattando in modo sostenibile su tempi di “turn-around”, e di stazionamento in aeroporto in generale.
“Il PrandtlPlane si configura come la soluzione più promettente per conciliare il futuro aumento di richiese nel settore dell’aeronautica civile, con l’imminente saturazione degli spazi aeroportuali che stanno vivendo, sin da ora, grosse problematiche dovute al già troppo elevato numero di voli presenti – dichiara il professor Aldo Frediani – Le nuove soluzioni tecnologiche adottate nel PrandtlPlane permetteranno altresì di ridurre i consumi specifici, l’inquinamento ambientale e i costi di esercizio: questo è l’argomento principale che vedrà impegnati i ricercatori di PARSIFAL durante il prossimo periodo di attività”.
Gli studi di mercato fatti nel primo periodo di attività di PARSIFAL, mostrano come nei prossimi venti anni ci si aspetti un incremento di traffico aereo fino al 50% superiore ad oggi per rotte soprattutto continentali (corto e medio raggio), e proprio sulle quali il team di ricercatori ha deciso di orientare l’impostazione iniziale del velivolo.
Il modello è stato presentato a due tra i principali eventi che si svolgono in Europa: la “Transport Research Arena (TRA-2018)” che ha avuto luogo a Vienna gli scorsi 16-19 aprile, e la “ILA Berlin Air Show (ILA-2018)”, svoltasi a Berlino dal 25 al 29 aprile, dove un team di docenti e di dottorandi dell’ateneo pisano ha partecipato su esplicito invito della Commissione Europea, che ha peraltro ospitato il modello presso i propri stand espositivi.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa