Contamination Lab: PhD+ 2021 si conclude con dodici progetti d'impresa
Giovedì 18 febbraio si è conclusa l'edizione 2021 del PhD+, prima parte del Contamination Lab Pisa che ha raggiunto quest'anno un record di iscritti (circa 90) e giunto alla quarta edizione, con dodici idee di impresa innovative maturate durante il percorso formativo, otto delle quali sono state presentate dagli autori con un pitch.
L'eventosi è aperto con i saluti del prof. Leonardo Bertini, Chief del CLab, e ha visto i partecipanti divisi in team cimentarsi nel pitch delle loro idee davanti alla platea composta, tra gli altri, dai partner del CLab e da addetti ai lavori.
A concludere la giornata una tavola rotonda dal titolo "Traiettorie e strumenti per un mondo senza regole" che ha visto la prof.ssa Giovanna Mariani, Project Manager del CLab, dialogare con Andrea Di Benedetto, Presidente del Polo Tecnologico Navacchio, e Francesco Oppedisano, Presidente del CNA Pisa.
I progetti innovativi di impresa presentati spaziano dall'efficienza energetica (DSQM) all'assistenza alle persone anziane (Elderly Care), dal machine learning (Kronos) al giornalismo digitale (Il Tè Corretto), dalla diagnostica avanzata (Nanostrainer) alla prevenzione della violenza di genere (SAVE!app), dalla salute degli animali domestici (SmartPet) alle Human Resources (Svision). Gli altri progetti nati all'interno del PhD+ 2021 rientrano nell'ambito delle life science, dell'ICT applicato allo sport e dell'ecosostenibilità.
"Tutto lo staff del Contamination Lab Pisa, che devo ringraziare per l'impegno profuso, può ritenersi pienamente soddisfatto dei risultati della Edizione 2021 del PhD+, che, nonostante gli ostacoli posti dal Covid, ha visto la nascita di idee molto promettenti, supportate da gruppi di studenti multidisciplinari, affiatati e pieni di entusiasmo" - ha commentato il prof. Leonardo Bertini, Chief del CLab.
Al PhD+ seguirà il corso avanzato CYB+, che offreai partecipanti non solo seminari elaboratori pratici incentrati sulla realizzazione concreta della loro idea, ma anche consulenze e servizi offerti dall'Unità Servizi per il Trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa e dai partner convenzionati.
Il programma del CYB+ e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito del CLab. Il termine ultimo per iscriversi è il2 marzo 2021.
Il Contamination Lab Pisa è un progetto nato nel 2017 con il cofinanziamento del Miur e sviluppato dall'Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Il suo obiettivo è promuovere e incoraggiare lo spirito imprenditoriale e di innovazione tra studenti di laurea magistrale, dottorandi, dottori di ricerca e docenti attraverso la contaminazione tra le competenze di soggetti provenienti da diverse aree scientifiche e disciplinari. Nelle sue tre edizioni ha permesso la nascita di 19 progetti d'impresa.
Icarus: un’antica galassia nana caduta nella Via Lattea
La Via Lattea contiene delle stelle che appartenevano a una galassia nana molto antica. La scoperta arriva da uno studio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a cui ha collaborato l’Università di Pisa e che è stato pubblicato sulla rivista ApJ Letters. A rivelare la presenza di questa galassia primordiale è stato in particolare lo studio di 44 stelle alla cui datazione ha lavorato Michele Cignoni (foto a destra) dell’Ateneo pisano.
“In collaborazione con il team INAF dell’Osservatorio Astrofisico di Torino formato da Paola Re Fiorentin, Alessandro Spagna e Mario G. Lattanzi – spiega Cignoni - abbiamo analizzato i dati astrometrici e spettroscopici di alta qualità della missione spaziale Gaia combinati con le osservazioni da Terra fornite dai telescopi Apogee e Galah. Abbiamo così scoperto otto nuovi gruppi di stelle con velocità molto coerenti fra loro. Tra questi gruppi il più interessante, che abbiamo chiamato Icarus, è compatibile con i resti di una galassia nana "precipitata" nel proto-disco della Via Lattea 10 miliardi di anni fa”.
“Il mio contributo in questo studio – continua Cignoni - è stato quello di stimare l'età delle stelle di questi gruppi, suggerendo un'età media superiore a 10 miliardi di anni, quindi superiore alle età tipiche delle stelle della Via Lattea nate nel disco della nostra Galassia”.
Classe 1975, toscano originario dell'Isola d'Elba, Cignoni è ricercatore di astrofisica del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa dove ha anche conseguito la laurea e il dottorato. Rientrato in Italia nel 2016 dopo un periodo allo Space Telescope Science Institute di Baltimora negli Stati Uniti, ha ancora prima lavorato anche all'INAF osservatorio astronomico di Napoli e a quello di Bologna oltre che al Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna. Cignoni studia la formazione delle stelle nella nostra Galassia e nelle galassie vicine, dove "vicine" significa entro qualche decina di milioni di anni luce, distanza entro cui, grazie a telescopi come l'Hubble Space Telescope, siamo ancora in grado di osservare le singole stelle.
“Grazie alla luce di queste stelle e tramite il confronto statistico con opportuni modelli stellari - conclude Cignoni - posso assegnare ad ogni stella un'età e una composizione chimica più probabili. Quindi, ripetendo questo approccio per milioni di stelle, ecco che si traccia la storia delle galassie e in ultima analisi del nostro Universo”.
Icarus: un’antica galassia nana caduta nella Via Lattea
La Via Lattea contiene delle stelle che appartenevano a una galassia nana molto antica. La scoperta arriva da uno studio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a cui ha collaborato l’Università di Pisa e che è stato pubblicato sulla rivista ApJ Letters.
A rivelare la presenza di questa galassia primordiale è stato in particolare lo studio di 44 stelle alla cui datazione ha lavorato Michele Cignoni dell’Ateneo pisano.
“In collaborazione con il team INAF dell’Osservatorio Astrofisico di Torino formato da Paola Re Fiorentin, Alessandro Spagna e Mario G. Lattanzi – spiega Cignoni - abbiamo analizzato i dati astrometrici e spettroscopici di alta qualità della missione spaziale Gaia combinati con le osservazioni da Terra fornite dai telescopi Apogee e Galah. Abbiamo così scoperto otto nuovi gruppi di stelle con velocità molto coerenti fra loro. Tra questi gruppi il più interessante, che abbiamo chiamato Icarus, è compatibile con i resti di una galassia nana "precipitata" nel proto-disco della Via Lattea 10 miliardi di anni fa”.
“Il mio contributo in questo studio – continua Cignoni - è stato quello di stimare l'età delle stelle di questi gruppi, suggerendo un'età media superiore a 10 miliardi di anni, quindi superiore alle età tipiche delle stelle della Via Lattea nate nel disco della nostra Galassia”.
Classe 1975, toscano originario dell'Isola d'Elba, Cignoni è ricercatore di astrofisica del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa dove ha anche conseguito la laurea e il dottorato. Rientrato in Italia nel 2016 dopo un periodo allo Space Telescope Science Institute di Baltimora negli Stati Uniti, ha ancora prima lavorato anche all'INAF osservatorio astronomico di Napoli e a quello di Bologna oltre che al Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna. Cignoni studia la formazione delle stelle nella nostra Galassia e nelle galassie vicine, dove "vicine" significa entro qualche decina di milioni di anni luce, distanza entro cui, grazie a telescopi come l'Hubble Space Telescope, siamo ancora in grado di osservare le singole stelle.
“Grazie alla luce di queste stelle e tramite il confronto statistico con opportuni modelli stellari - conclude Cignoni - posso assegnare ad ogni stella un'età e una composizione chimica più probabili. Quindi, ripetendo questo approccio per milioni di stelle, ecco che si traccia la storia delle galassie e in ultima analisi del nostro Universo”.
Procedura preliminare per l’acquisizione di proposte e contributi per la progettazione e ristrutturazione di due edifici dell'Ateneo (ex Chimica)
Procedura di consultazione preliminare di mercato ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 50/2016 per l’acquisizione di eventuali proposte e contributi utili ai fini della successiva procedura avente ad oggetto la progettazione e ristrutturazione di due edifici di proprietà dell’Università di Pisa già in uso al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale.
Scadenza presentazione Manifestazione di interesse: 01/04/2021 ore 12:00
Leggi i dettagli su:
Assegnato a Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica, il premio nazionale "con.Scienze" 2020
Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è il vincitore del premio "con.Scienze" 2020, promosso dalla Conferenza dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di scienze e tecnologie per invogliare i giovani a proseguire nella carriera della ricerca. Il riconoscimento è stato assegnato per la sua tesi di laurea magistrale dal titolo "Algoritmi e strutture dati per piattaforme efficienti di ride sharing", relatori il professor Paolo Ferragina e il dottor Andrea Marino, in cui il tema del ride sharing (talvolta denominato in italiano come “covetturaggio” o “condivisione di un taxi”), e diventato famoso con app quali Uber e Lift, viene affrontato per l'enorme potenziale in termini di riduzione del numero di veicoli necessari a servire una data richiesta di mobilità e quindi di impatto che può avere sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento nelle città. Lo studio ha portato alla definizione di nuovi algoritmi per il ride sharing in aree urbane di grandi dimensioni, quindi in presenza di reti stradali anche di milioni di nodi e con centinaia/migliaia di richieste in brevi intervalli di tempo. La tesi descrive un nuovo algoritmo basato su interessanti e originali considerazioni geometriche per le quali Tosoni ha progettato efficienti ed efficaci strutture dati che le realizzano e ottengono così risultati migliori dello stato dell’arte. I risultati teorici sono stati corroborati da un’ampia attività sperimentale su dataset reali di dimensioni significative e relativi a due distinte aree urbane: Manhattan (NYC) e Singapore, dimostrando la loro efficienza e robustezza in varie condizioni di traffico e di struttura stradale delle aree esaminate.
"Mi congratulo con Francesco Tonsoni per il prestigioso riconoscimento - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – La sua affermazione nella seconda edizione del premio con.Scienze è un’importante verifica delle sue abilità di ricercatore e della qualità del lavoro svolto per la tesi di laurea. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche una conferma della capacità di questa Università di formare e promuovere giovani in grado di affrontare le sfide del futuro. E questo grazie anche ad iniziative come il MIT-UniPi Project che vede il nostro Ateneo collaborare con il Massachusetts Institute of Technology e nell’ambito del quale le ricerche di Tonsoni si inseriscono”.
Nato ad Assisi nel 1995, Francesco Tosoni si è laureato nel marzo 2020 al corso di laurea magistrale in Informatica e Networking ("Computer Science and Networking"), ideato per rispondere alla crescente domanda, sia nazionale che internazionale, di una figura professionale in grado di padroneggiare in modo integrato tanto le tecnologie algoritmiche e di calcolo ad alte prestazioni, quanto quelle legate alle reti informatiche.
Le ricerche del dottor Tosoni si inquadrano in un progetto scientifico sostenuto dal Programma MIT-UniPI 2019, che ha visto la collaborazione tra il gruppo di ricerca A3Lab dell’Università di Pisa diretto dal professor Paolo Ferragina e il MIT Senseable City Lab diretto dal professor Carlo Ratti. Durante il periodo di tesi, il dottor Tosoni ha potuto così collaborare con ricercatori esperti di algoritmi scalabili per problemi di mobilità condivisa e ricercatori esperti di algoritmi su Big Data e compressione dati. Il tema sviluppato nella tesi è anche oggetto di un articolo scientifico che è in fase di revisione sulla rivista "IEEE Transactions on Intelligent Transportation Systems". Attualmente il dottor Tosoni è un allievo del dottorato di ricerca in Informatica dell’Università di Pisa.
borsa di studio ed approfondimento sul tema: "Studi di interazione e permeazione in vitro attraverso substrato biologico o sintetico di veicoli sperimentali"
A Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica, il premio nazionale "con.Scienze" 2020
Francesco Tosoni, neo dottore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è il vincitore del premio "con.Scienze" 2020, promosso dalla Conferenza dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di scienze e tecnologie per invogliare i giovani a proseguire nella carriera della ricerca. Il riconoscimento è stato assegnato per la sua tesi di laurea magistrale dal titolo "Algoritmi e strutture dati per piattaforme efficienti di ride sharing", relatori il professor Paolo Ferragina e il dottor Andrea Marino, in cui il tema del ride sharing (talvolta denominato in italiano come “covetturaggio” o “condivisione di un taxi”), e diventato famoso con app quali Uber e Lift, viene affrontato per l'enorme potenziale in termini di riduzione del numero di veicoli necessari a servire una data richiesta di mobilità e quindi di impatto che può avere sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento nelle città.
Lo studio ha portato alla definizione di nuovi algoritmi per il ride sharing in aree urbane di grandi dimensioni, quindi in presenza di reti stradali anche di milioni di nodi e con centinaia/migliaia di richieste in brevi intervalli di tempo. La tesi descrive un nuovo algoritmo basato su interessanti e originali considerazioni geometriche per le quali Tosoni ha progettato efficienti ed efficaci strutture dati che le realizzano e ottengono così risultati migliori dello stato dell’arte. I risultati teorici sono stati corroborati da un’ampia attività sperimentale su dataset reali di dimensioni significative e relativi a due distinte aree urbane: Manhattan (NYC) e Singapore, dimostrando la loro efficienza e robustezza in varie condizioni di traffico e di struttura stradale delle aree esaminate.
"Mi congratulo con Francesco Tonsoni per il prestigioso riconoscimento - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – La sua affermazione nella seconda edizione del premio con.Scienze è un’importante verifica delle sue abilità di ricercatore e della qualità del lavoro svolto per la tesi di laurea. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche una conferma della capacità di questa Università di formare e promuovere giovani in grado di affrontare le sfide del futuro. E questo grazie anche ad iniziative come il MIT-UniPi Project che vede il nostro Ateneo collaborare con il Massachusetts Institute of Technology e nell’ambito del quale le ricerche di Tonsoni si inseriscono”.
Nato ad Assisi nel 1995, Francesco Tosoni si è laureato nel marzo 2020 al corso di laurea magistrale in Informatica e Networking ("Computer Science and Networking"), ideato per rispondere alla crescente domanda, sia nazionale che internazionale, di una figura professionale in grado di padroneggiare in modo integrato tanto le tecnologie algoritmiche e di calcolo ad alte prestazioni, quanto quelle legate alle reti informatiche.
Le ricerche del dottor Tosoni si inquadrano in un progetto scientifico sostenuto dal Programma MIT-UniPI 2019, che ha visto la collaborazione tra il gruppo di ricerca A3Lab dell’Università di Pisa diretto dal professor Paolo Ferragina e il MIT Senseable City Lab diretto dal professor Carlo Ratti. Durante il periodo di tesi, il dottor Tosoni ha potuto così collaborare con ricercatori esperti di algoritmi scalabili per problemi di mobilità condivisa e ricercatori esperti di algoritmi su Big Data e compressione dati. Il tema sviluppato nella tesi è anche oggetto di un articolo scientifico che è in fase di revisione sulla rivista "IEEE Transactions on Intelligent Transportation Systems".
Attualmente il dottor Tosoni è un allievo del dottorato di ricerca in Informatica dell’Università di Pisa.
Vaccinazione anti Covid-19 della Regione Toscana: incluse tutte le categorie di personale universitario

- professore
- ricercatore
- personale tecnico
- personale amministrativo
- bibliotecario
- dottorando
- borsista
- assegnista
- contrattista libero profess.
Inoltre, potrà accedere alla vaccinazione sia il personale residente in Toscana, sia il personale non residente purchè in possesso di un qualsiasi documento che attesti l'affiliazione alle università toscane.
borsa di ricerca dal titolo ““Pluralismo logico”, approfondendo la possibilità di un dialogo tra logiche differenti
Quando il cervello si sorprende
Un pool di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-In) e delle Università di Pisa e di Firenze hanno indagato i processi cerebrali che sottendono i meccanismi collegati tra aspettativa, illusione e sorpresa. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology/Cell-press e intitolato Perceptual history propagates down to early levels of sensory analysis, Guido Marco Cicchini (Cnr-In), Alessandro Benedetto (Unipi) e David Burr (Unifi) hanno studiato in che modo il cervello genera le aspettative sul mondo che ci circonda. Lo studio muove da un fenomeno noto come dipendenza seriale in cui, per esempio quando il prestigiatore esegue un numero di illusionismo, gli osservatori tendono a confondere le proprietà degli oggetti che hanno di fronte (ad esempio il colore, l’orientamento, ecc.) con quelle di oggetti simili visti poco prima.
“Questo fenomeno, da noi scoperto qualche anno fa, evidenzia che il cervello cerca costantemente di prevedere quello che accadrà attingendo dall’informazione più affidabile del futuro, ossia il passato prossimo delle nostre esperienze sensoriali”, osserva Burr. I ricercatori hanno generato una serie di stimoli visivi ordinari, inframezzati da stimoli illusori, ossia sollecitazioni che appaiono percettivamente diverse da come sono fisicamente. “Analizzando il comportamento dei soggetti in prossimità di questi stimoli illusori, abbiamo visto che il cervello per formare le sue previsioni utilizza uno scambio continuo e reciproco, in entrata ed uscita, di segnali neurali di livello più alto (cioè elaborati) con segnali più grezzi che sono recepiti dalle aree neuronali più prossime alla retina”.
“che questi effetti di memoria fossero ubiqui nella percezione, ma il risultato è stato sorprendente. Ci aspettavamo di osservare meccanismi locali, circoscritti alle aree prime sensoriali, quelle della vista, oppure ad aree di alto livello, dedicate all’elaborazione della memoria. Invece i dati hanno mostrato che il fenomeno della dipendenza seriale nasce da un dialogo delle seconde con le prime, probabilmente utilizzando dei percorsi neurali di feedback”, afferma Cicchini.
“Il cervello è un’intricata rete di neuroni interconnessi in cui si distinguono due grandi categorie. Le connessioni feedforward, che portano informazioni dalle prime aree sensoriali ai centri di elaborazioni più alti, e le connessioni rientranti (feedback) che fanno il percorso inverso”, conclude Alessandro Benedetto. “Mentre il ruolo delle connessioni feedforward è abbastanza chiaro, quello delle connessioni rientranti è stato finora oggetto di molte speculazioni”.
“Questo studio spiega che le previsioni sono un aspetto fondamentale del funzionamento cerebrale. Quando non si avverano emergono sensazioni di apprensione, spavento, sorpresa o meraviglia. Nei bambini spesso la sorpresa sfocia in allegria, ma in generale per l’adulto, che ha imparato le regolarità del mondo circostante, gli eventi imprevedibili sono pochi. Tranne quando si è di fronte al numero di un illusionista, che ci restituisce quel senso di meraviglia fondamentale per il funzionamento del nostro cervello”, conclude Cicchini.