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Lunedì, 13 Novembre 2023 11:42

Riforma dell’emergenza-urgenza

C’è anche il professor Lorenzo Ghiadoni (nella foto, il terzo da sx), presidente dell’Academy of Emergency Medicine and Care (AcEMC) - nonché direttore della Scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza urgenza dell’Università di Pisa e dell’Unità operativa di Medicina d’emergenza universitaria dell’Aoup - nel gruppo di lavoro di professionisti che ha elaborato la proposta di legge 1455 “Disposizioni per la riorganizzazione del sistema nazionale di emergenza-urgenza sanitaria” depositata agli atti il 4 ottobre e presentata il 9 novembre nella sala stampa della Camera dei Deputati in un incontro con istituzioni e stakeholders.

 

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Il testo – d’iniziativa di alcuni deputati - mira a garantire la sostenibilità del sistema quanto all’ottimizzazione delle risorse professionali ed economiche; l’aggiornamento alla luce dell’evoluzione tecnologica e professionale; l’uniformità della risposta in tutto il territorio nazionale, mutuando anche dalle esperienze regionali più virtuose; la normazione adeguata per i professionisti; l’eticità della risposta; l’adeguamento dei sistemi alle ultime evidenze scientifiche; le soluzioni per diminuire il sovraffollamento delle strutture di pronto soccorso.

Due i punti di partenza: da un lato l’urgenza di riformare un sistema regolamentato trent’anni fa, il 27 marzo 1992 con il DPR n° 287 , e dall’altro la necessità di tener conto, all’interno di un disegno di legge, di una serie di fattori, tra cui l’evoluzione della tecnologia di telecomunicazione, la nascita del numero unico di emergenza 112 e del numero europeo armonizzato per le cure non urgenti 116117, l’avvio di una progressiva riorganizzazione delle sale operative del sistema 118, l’evoluzione della professionalità infermieristica. Il testo rappresenta quindi il punto di arrivo di un confronto serrato tra la politica e le organizzazioni del settore, professionali e sindacali.

Secondo il professor Ghiadoni “La priorità è ridurre il sovraffollamento del Pronto soccorso e il tempo di stazionamento dopo la diagnosi in attesa del posto letto di ricovero, per garantire un adeguato servizio a cittadini ma anche condizioni di lavoro migliori per tutti gli operatori della sanità. È necessario quindi che il sistema ospedaliero d’emergenza, che si fonda sulla professionalità dei medici, degli infermieri, dei tecnici dell’emergenza e di tutte le figure ad essa correlate, si integri sempre di più con il sistema territoriale e che si rafforzi l’organizzazione dei percorsi di triage e fast track, che sono gli strumenti fondamentali che oggi abbiamo a disposizione nel settore dell’emergenza-urgenza per migliorare l’appropriatezza degli accessi e delle cure”.

Su queste basi, la proposta di legge si configura come un importante intervento normativo che consente il superamento di modelli organizzativi frammentati e difformi a favore della nascita di un sistema di soccorso sanitario equo e universalistico basato su una profonda revisione organizzativa e tecnologica delle sale operative del sistema pre-ospedaliero e sulla loro integrazione con l’emergenza ospedaliera, garantendo piena valorizzazione alle diverse professionalità, sanitarie e non-: medici, infermieri, tecnici, soccorritori, autisti soccorritori. (Fonte: ufficio stampa Aoup)

stefano-brugnolo-bw-458x458-1.jpgL’Italia come una specie di grande Gattopardo delle rivoluzioni mancate, dall’epoca della Riforma protestante fino al ’68 e oltre. È questo il tema del nuovo volume del professore Stefano Brugnolo (foto) dell’Università di Pisa Rivoluzioni e popolo nell’immaginario letterario italiano ed europeo (Quodlibet, 2023).

Il libro è stato presentato a Pisa lunedì 13 novembre, alle 17.30 a Palazzo Boilleau, con i professori dell’ateneo pisano Roberto Bizzocchi e Sergio Zatti per il ciclo dei Seminari di Interpretazione testuale.

Brugnolo parte da una constatazione: “Per noi occidentali oggi è più facile rappresentare la fine del mondo piuttosto che un rivoluzione che modifichi l’attuale sistema vigente” Come si spiega questo? “Perché tutti noi almeno in Occidente siamo coinvolti in questo grande sistema che è il capitalismo, siamo cioè poco o tanto cointeressati al mantenimento di questo sistema, mentre la rivoluzione secondo Marx la fa chi non ha proprio niente da perdere”.
Se questa ipotesi è attendibile ecco che allora il caso italiano, al centro dello studio di Brugnolo, così segnato dalle rivoluzioni mancate, racconterebbe la rivoluzione mancata a livello più generale; esemplificherebbe cioè le attese, le speranze e le paure che quella prospettiva di cambiamento radicale ha suscitato durante tutta la Modernità.

La tesi di Brugnolo si sviluppa lungo trenta capitoli per oltre 400 pagine, un viaggio che attraversa i secoli cominciando da Machiavelli, passando attraverso Milton, Büchner, Hugo, Manzoni, Zola, Nievo, Verga, fino ad arrivare a Malaparte, Pasolini, Calvino e tanti altri, anche saggisti: da Galileo a Gramsci. Al centro ci sono soprattutto gli autori italiani che hanno raccontato le non-rivoluzioni nostrane in dialogo con alcuni grandi scrittori e pensatori europei.


Si tratta di un percorso in cui emergono degli spartiacque decisivi, come la Riforma protestante ma soprattutto la Rivoluzione francese, un evento che ha avuto grande risonanza in Italia, come dimostra il caso di Alessandro Manzoni che nei Promessi sposi sia pur parlando di un caso seicentesco in realtà si sta interrogando su come operare un cambiamento reale senza passare attraverso uno sconvolgimento simile.

Sempre secondo Brugnolo ci sarebbero “Rivoluzioni mancate in terra e rivoluzioni mancate in cielo”, e a quest’ultima specie appartiene quella tentata da Galileo. “Galileo tentò vanamente di rassicurare i vertici della Chiesa che le sue scoperte erano di tipo astratto e non potevano e dovevano coinvolgere il popolo, a cui il linguaggio matematico caratterizzante l’astronomia copernicana sarebbe comunque risultato incomprensibile”. A sentire quello scienziato si sarebbe insomma trattato di questioni che avrebbero interessato pochi e non avrebbero comportato più ampi sconvolgimenti culturali. “La Chiesa non si fidò delle rassicurazioni di Galileo – prosegue Brugnolo -, ma esse testimoniano una delle caratteristiche peculiari delle mancate rivoluzioni italiane: il distacco fra élite politiche e intellettuali e popolo”.

Una cesura che arriva sino al ’68 dove la mancata (o presunta) rivoluzione, promossa dal movimento studentesco, secondo Pasolini, avrebbe preso la forma di una trasformazione interna al sistema non certo di una sua messa in causa. Si sarebbe cioè passati da un capitalismo fondato su idee di disciplina e sacrificio ad un capitalismo consumistico ed edonistico. Anche in questo caso, insomma, si sarebbe trattato della riproposizione del paradigma cosiddetto gattopardesco, secondo cui bisogna cambiare tutto ma per far sì che poi tutto resti uguale.

L’ultimo libro esaminato da Brugnolo è “Il formaggio e i vermi” di Carlo Ginzburg del 1976. “Qui si narra del grande cambiamento che sogna un mugnaio del Cinquecento che sul formaggio e i vermi aveva costruito una cosmogonia di matrice popolare. È una vicenda – conclude Brugnolo - che richiama il principio della storia da me esaminata, quel sogno di cambiare il mondo che fu promosso dalla Riforma protestante e che il nostro paese rigettò allora e anche dopo”.

Lunedì, 13 Novembre 2023 09:56

Concerto del Jazz Inc. Quintet

Sabato 16 dicembre, alle ore 21.30, presso l'Ex-Wide, avrà luogo il concerto del Jazz Inc. Quintet.

L'evento è realizzato da Isola del Jazz con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche autogestite.

Si esibiranno:

Alessandro Fariselli (sassofono)
Alessandro Altarocca (pianoforte),
Paolo Ghetti (contrabbasso),
Massimo Morganti (trombone)
Fabio Nobile (batteria)

L’ensemble italiano dei Jazz Inc. Quintet è un gruppo di musicisti che spazia dal jazz al soul-jazz e al funk ed è composto da Alessandro Fariselli (sassofono), Alessandro Altarocca (pianoforte), Paolo Ghetti (contrabbasso), Massimo Morganti (trombone) e Fabio Nobile(batteria). Insieme o singolarmente, i Jazz Inc. hanno collaborato con artisti del calibro di Mario Biondi, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Gegè Telesforo, Flavio Boltro, Tullio De Piscopo, Dave Weckl, Joyce Yuille, Karima e tanti altri grandi protagonisti del genere. Grazie al loro sound, che prende spunto dal jazz anni ’60 (in particolare dal soul-jazz) ma è sensibile alle sonorità più moderne, il quintetto sta ottenendo numerosi riconoscimenti.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Venerdì 1° dicembre, alle ore 21.30, presso l'Ex-Wide, avrà luogo il concerto "Barionda (baritone sax quartet & drums)".

L'evento è realizzato da Isola del Jazz con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche autogestite.

Si esibiranno: 
Rossano Emili: sax baritono
Massimiliano Milesi: sax baritono
Helga Plankensteiner: sax baritono
Giorgio Beberi: sax baritono
Mauro Beggio: drums
Zeno De Rossi: drums

Il progetto, iniziato da Helga Plankensteiner, è nato con l'idea di rivalutare il repertorio dei baritonisti del jazz come ad esempio Gerry Mulligan, Pepper Adamsi. Tra i brani del repertorio ci sono delle composizioni fortemente caratterizzati dal suono del baritono come Moanin di Charles Mingus, oltre a brani originali composti dai membri del gruppo. La peculiarità della formazione è la presenza di 4 sax baritoni e batteria e nel Barionda "Extended" anche 2 batterie con due batteristi. Il primo disco del gruppo esce nel 2022 sull’etichetta Jazzwerkstatt Berlin.
I baritonisti che finora hanno partecipato a questo progetto sono Javier Girotto, Florian Bramböck, Klaus Dickbauer, Nikolaus Leistle, Massimiliano Milesi, Giorgio Beberi, Rossano Emili e Stefano Menato.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

David BianchiSabato 11 novembre è scomparso prematuramente dopo una breve malattia il collega David Bianchi. Lavorava presso il Sistema Informatico di Ateneo nell’unità gestione database, ed ha sempre lavorato ai servizi informatici di Ateneo, contribuendo a progetti importanti come i siti Unimap e il sito di Ateneo, la piattaforma intranet Start.

Il funerale di David Bianchi si terrà lunedì 13 novembre, alle ore 15, a Capannoli, presso l’Abbazia S. Bartolomeo, piazza S. Bartolomeo. Partirà dalla Cappellina della Pubblica Assistenza in via Berlinguer.

Pubblichiamo qui di seguito il ricordo di Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico di Ateneo.

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Chiunque abbia conosciuto David sa che persona meravigliosa e che grande collega fosse. Personalmente l’ho conosciuto oltre dieci anni fa quando insieme lavoravamo ad un’autenticazione federata e avevo sviluppato un sistema che mi aiutò a mettere in produzione su Unimap. Sì, perché David era appassionato della tecnologia e delle novità e continuava a studiare e provare per fare sistemi su cui tutt’oggi si poggia il nostro Ateneo.

Molti non sanno che è anche grazie a David che, quando si entra su Eligere con SPID, il sistema funziona grazie al sistema WSO2 che aveva installato tra il 2014 e il 2015 e che manteneva con una cura e una passione incredibile.

David era sempre disponibile con tutti e incarnava tante delle qualità dei colleghi dell’ICT che, senza che si sappia, danno contributi importanti a tutta la comunità, con umiltà e semplicità. Sono sicuro che David mancherà a tutti, sicuramente mancherà a me.

Antonio Cisternino
Presidente SIA

Venerdì, 10 Novembre 2023 21:17

Bonus bollette 2023

Giovedì 9 novembre, nell’Aula magna nuova del Palazzo La Sapienza a Pisa, si è tenuta la terza giornata di studio organizzata dall’Università di Pisa e dall’Accademia Navale di Livorno, dal titolo “Scenari tridimensionali. Dalla protezione delle infrastrutture strategiche sottomarine alla legge sullo spazio”. L’evento ha rinnovato la collaborazione tra le due istituzioni, che nel 2022 aveva visto affrontare il tema "Italia: una nazione protesa sul mare. Identità marittima nazionale e nuovi equilibri economico-strategici" e nel 2021 “Il mare e l’Italia: trasformazioni tecnologiche e formazione dei leader del futuro”.

La giornata è stata aperta dai saluti del Rettore dell’Università di Pisa, professor Riccardo Zucchi, e del Comandante dell’Accademia Navale, Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo. Gli interventi della mattinata sono stati moderati dal professor Carmelo Calabrò, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche; i lavori del pomeriggio dal professor Francesco Dal Canto, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. A conclusione della giornata è intervenuto il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone.

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Nel corso della giornata di studio si sono susseguiti gli interventi del professor Andrea Caiti, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che ha parlato di “Esplorazione subacquea. Nuove frontiere tecnologiche”; Giuseppe Valentino, TI SPARKLE, Product Management Backbones & Infrastructures Solutions, “Infrastrutture strategiche sottomarine”; l’Amm. Isp. Fabio Caffio, esperto di Diritto internazionale marittimo, “Il regime giuridico degli spazi sottomarini e la zona economica esclusiva italiana”; Daniele Ruggieri, Stato Maggiore Marina Militare, 5° Reparto Sommergibili, “La protezione dello spazio subacqueo. Seabed Security after Nord Stream Incident”; Luca Sisto, Direttore generale CONFITARMA, presidente Istituto Italiano di Navigazione, “Interessi marittimi nazionali. Trasporti commerciali e vie di comunicazione”.

Nel pomeriggio sono intervenuti la professoressa Maria Vittoria Salvetti, Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, “Tecnologie spaziali. Applicazioni attuali ed obiettivi industriali di medio e lungo termine”; la professoressa Elda Turco Bulgherini, vicepresidente ASI (Agenzia Spaziale Italiana), “La legge e lo spazio”.

Il video dell’evento è disponibile a questo link.

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Tra i nuovi soci nazionali eletti nell’Accademia Nazionale dei Lincei ci sono anche tre professori dell’Università di Pisa: Lucia Tomasi Tongiorgi, Neri Salvadori e Franco Barberi. Il conferimento ufficiale dei distintivi è avvenuto il 10 novembre nel corso della cerimonia per l’apertura dell’anno accademico 2023-2024 dell’Accademia dei Lincei.

tomasiLucia Tomasi Tongiorgi è stata per diversi anni professore ordinario di Storia dell’arte moderna nell’Università di Pisa, dopo aver insegnato negli Atenei di Udine e Siena, ricoprendo anche le cariche di direttore del Museo della Grafica, della Scuola di specializzazione nelle arti visive e del dottorato in Storia delle arti visive. Dal 2003 al 2009 è stata prorettore vicario e dal 2010 al 2016 delegata del rettore per le iniziative culturali. Nel 2009 è stata insignita dell’Ordine del Cherubino. Nel 2016 è stata eletta socia corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e ora è eletta socia nazionale dei Lincei per la categoria “Critica dell'Arte e della Poesia” nella Classe di Scienze Morali Storiche e Filologiche.

salvadoriNeri Salvadori, professore emerito dell’Università di Pisa, ha insegnato nelle Università di Napoli, Catania e all’Istituto Universitario Navale di Napoli. Nel 1991 si è trasferito all’Università di Pisa, dove è stato professore ordinario di Economia politica fino al 2021. Nel 2016 è stato eletto socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dal 2020 è nel board di ALLEA, la Federazione Europea delle Accademie delle Scienze e delle Lettere. Nel 2002 è stato insignito dell’Ordine del Cherubino e nel 2004 ha ottenuto il Premio Linceo. Viene eletto socio nazionale dei Lincei per la categoria “Scienze Sociali e Politiche” nella Classe di Scienze Morali Storiche e Filologiche.

barberiFranco Barberi si laureato in Geologia all’Università di Pisa dove ha percorso l’intera carriera accademica fino a diventare professore ordinario di Vulcanologia, occupando tale cattedra dal 1975 al 2001; prima di andare in pensione ha avuto lo stesso incarico anche all'Università Roma Tre. Il professor Barberi è stato Capo Dipartimento della Protezione Civile dal 1995 al 2001. Nel 1999 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Viene eletto socio nazionale per la categoria “Geoscienze” nella Classe di Scienze Fisiche Matematiche e Naturali.

Tra i nuovi soci corrispondenti eletti nel 2023 figurano anche laureati illustri dell’Università di Pisa: Alessio Figalli, eletto per la categoria “Matematica, Meccanica e applicazioni” nella Classe di Scienze Fisiche Matematiche e Naturali, attualmente professore all’ ETH Zürich e vincitore nel 2018 della Medaglia Fields; e Franco Flandoli, eletto per la categoria Matematica, Meccanica e applicazioni nella Classe di Scienze Fisiche Matematiche e Naturali, attualmente professore ordinario di Probabilità e Statistica alla Scuola Normale Superiore.

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