L'Ateneo partner tecnologico di istella, il nuovo motore di ricerca di Tiscali
C'è anche l'Università di Pisa tra i partner tecnologici del progetto istella, il nuovo motore di ricerca di Tiscali che è stato presentato a Roma, martedì 19 marzo 2013, dal presidente e amministratore delegato della società, Renato Soru, e che si avvale inoltre del contributo del CNR, dell'Internet Memory Foundation e di Dell.
Istella non si propone come alternativa ai motori esistenti, ma rappresenta uno strumento di ampliamento e approfondimento della conoscenza. Nasce, infatti, con l'obiettivo primario di sistematizzare, far conoscere e condividere il patrimonio culturale italiano. Particolare cura è stata posta nell'indicizzazione del web italiano, con i suoi 3 milioni di indirizzi, 3 miliardi di pagine e 180 terabytes di dati, e nel tempo il così detto web nascosto, portando l'utente attraverso archivi editoriali di grande interesse finora mai indicizzati. Istella punta inoltre a crescere anche attraverso i crowd contents, permettendo a tutti di caricare documenti, immagini, video e audio di interesse comune, senza alcun costo, e rendendo immediatamente disponibili in rete questi materiali. Attraverso la propria pagina personale, gli utenti potranno così effettuare la "pubblicazione" dei propri contenuti, che saranno indicizzati dal motore per essere facilmente ricercati in rete.
Ricerca, condivisione e partecipazione sono quindi le caratteristiche che rendono istella uno strumento di ricerca e approfondimento diverso dagli altri motori. Un'altra importante caratteristica che lo contraddistingue dagli altri servizi è la non profilazione degli utenti che effettuano le ricerche: i risultati sono infatti obiettivi e non si basano sui precedenti comportamenti.
Frutto di un intenso programma di sviluppo, istella deve molto al supporto scientifico dell'Università di Pisa e in particolare di un team di docenti e ricercatori del dipartimento di Informatica. "La collaborazione con l'Ateneo pisano su questo importante progetto - ha detto il presidente Soru - ha per Tiscali un significato molto speciale, sia per il prestigio dell'Università, che per il legame che da anni ci unisce in una consolidata esperienza comune. Da tempo, infatti, lavoriamo insieme a progetti legati alla ricerca sul web e con istella si concretizza la nostra mission comune di offrire strumenti per le persone, per il loro sapere e per l'innovazione". Il rettore Massimo Augello ha quindi aggiunto che "i rapporti tra l'Università di Pisa e Tiscali sono nati e si sono sviluppati sulla base di una comune vocazione: Tiscali è una grande azienda italiana cresciuta sulla capacità di offrire servizi tecnologicamente innovativi; Pisa è l'Università che ha visto nascere il primo corso di laurea e di dottorato italiano in Informatica e uno dei centri d'eccellenza in campo nazionale e internazionale, oltre a essere la città che da due anni promuove l'Internet Festival".
La collaborazione tra Università di Pisa e Tiscali va avanti da più di un decennio, durante il quale la società del presidente Soru ha già finanziato borse, assegni e contratti di ricerca. Nei prossimi giorni tale legame farà un ulteriore salto di qualità, con il completamento dell'iter di approvazione di una convenzione quadro che mira a rendere strutturali i rapporti tra i due enti. La convenzione potrà aprire scenari nuovi e ancora più ampi, dando origine a progetti di ricerca sviluppati in modo congiunto e creando possibili sbocchi di lavoro di qualità per i laureati e dottorati pisani.
Ne hanno parlato:
Repubblica
La Nuova Sardegna
Gazzetta di Parma
L'Unità
Italia Oggi
Tirreno Pisa
IlSole24Ore.it
LaStampa.it
Repubblica.it
RaiNews24.com
TgCom24.it
Ansa.it
Agi.it
InToscana.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
PisaNews.net
Poli di Innovazione
I Poli di Innovazione, sono raggruppamenti di imprese indipendenti, «start-up» innovatrici, piccole,medie e grandi imprese nonché organismi di ricerca, attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'interazione intensiva, l'uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo.
Il concetto di Polo di Innovazione, recepito dalla disciplina europea (disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a favore di Ricerca, Sviluppo e Innovazione 2006/C 323/01), vuole fornire uno strumento per favorire i processi di innovazione e trasferimento tecnologico, al fine di aggrescere le capicità produttive ed imprenditoriali del territorio.
Il sistema dei poli è stato finanziato dalla Regione Toscana con il Bando congiunto linea 1.2 - Risorse disponibili su POR-CReO FESR, PAR FAS e PRSE (decreto n. 6377 del 21 dicembre 2010), mentre la lista dei poli finanziati è stata deliberata con decreto n. 2859del 7/07/2011
In Toscana sono stati previsti dodici Settori tecnologici/Applicativi:
1. Moda (tessile, abbigliamento, pelletteria, concia, calzaturiero, orafo)
2. Cartario
3. Lapideo
4. Nautico e Tecnologie per il mare
5. Mobile e Arredamento
6. Tecnologie per le energie rinnovabili e Risparmio energetico
7. Scienze della vita
8. ICT, Telecomunicazioni e Robotica
9. Nanotecnologie
10.Tecnologie per la città sostenibile (beni culturali, edilizia sostenibile e
risparmio energetico, mobilità e logistica)
11.Optoelettronica e Spazio
12.Meccanica (automotive e meccanica per i trasporti)
Per ogni settore è stata finanziata l'attivazione di un polo d'innovazione.
Con decreto del 7 Luglio 2011 la Regione Toscana ha ammesso a finanziamento i 12 Poli di Innovazione.
L'Università di Pisa partecipa con i suoi docenti a quattro Poli d'innovazione:
- Politer (sett. ICT- gestore: Polo tecnologico di Navacchio)
- Polo di Innovazione Scienze della Vita (settore Life Sciences - gestore: Fondazione Toscana Life Sciences)
- PIERRE (settore energia - gestore: Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche)
- POLIS ( settore Tecnologie per la città sostenibile - gestore: Fondazione CSAVRI di UniFi)
Compito dell'Università all'interno di ciascun polo è
- stimolare e recepire la domanda di innovazione delle imprese (con almeno una sede in Toscana);
- facilitare il trasferimento tecnologico tra organismi di ricerca e imprese;
- condividere attrezzature e laboratori;
- organizzare seminari e conferenze per condividere le conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del Polo
La partecipazione di UNIPI agli altri otto poli è ristretta alla sola partecipazione ai Comitati Tecnico-Scientifici con propri docenti.
Veterinari designati
Veterinari designati per il benessere e il trattamento terapeutico degli animali ai sensi dell’articolo 24 del D. lgs.vo 26/2014 per l'Università di Pisa:
Angelo Gazzano: Area di Biologia, Farmacia, Veterinaria
Recapito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 050-2216844
Alberto Sbrana
Adozioni animali da laboratorio
Si rende noto che ai sensi dell’art. 19 del del Decreto legislativo 26/14, gli animali da laboratorio non più impiegabili in procedure sperimentali possono essere inseriti nel programma di riabilitazione attraverso l’affido in adozione ad associazioni o privati che ne facciano richiesta e previo parere favorevole del veterinario designato.
Gli interessati potranno presentare domanda all’Organismo Preposto al Benessere Animale dell’Università di Pisa, scaricando l’apposito modulo ed inviandolo per e-mail, debitamente compilato, ai seguenti contatti:
Dott.ssa Antonella Pochini, Responsabile Unità Etica e Benessere Animale
Prof. Angelo Gazzano, Veterinario designato OPBA
Normativa sulla sperimentazione animale
La sperimentazione animale è regolata dal D.Lgs.vo 26/14 (attuativo di direttiva CE 63/2010), che sostituendo la precedente normativa ha introdotto un articolato sistema di controllo per chi intende porre in essere attività di sperimentazione animale nel rispetto di requisiti, limiti e condizioni stabiliti in ciascuna fase di utilizzazione degli animali. Il principio ispiratore, come enunciato dall’art.1 riguarda la protezione degli animali, l’indirizzo verso le procedure di sostituzione e riduzione, la tutela del loro benessere, la limitazione del dolore, sofferenza, dello stress e danni derivanti dagli esperimenti
La tutela comprende tutti gli aspetti della relazione tra l'animale e l'uomo e si esplica attraverso l'insieme delle risorse che l’uomo deve impiegare in suo favore
Nell’Ateneo di Pisa, in applicazione dell’art. 25 del decreto suddetto è operante l’Organismo Preposto al Benessere Animale, organo collegiale di nomina rettorale comprensivo dei ruoli previsti dalla legge.
Inoltre, ai fini di dare corretta applicazione al Decreto 26/14, l’Università di Pisa, attraverso gli organi di governo, ha emanato il Regolamento per l’ Attività di Sperimentazione animale.
Regolamenti di Ateneo
Normativa nazionale - europea
The University of Pisa's Summer Schools
The University of Pisa's Summer Schools are academic intensive courses for both European and international students and also for young graduates. They are characterized by non-conventional teaching formats (lectures, workshops, tutorials, excursions, cultural events, business testimonials, etc.) and a multidisciplinary approach.
They usually last from 3 to 6 weeks and offer an international context with their students and lecturers coming from various parts of the world and giving their lectures in English. Our Summer Schools grant at least 6 ECTS credits to the participants who successfully pass final exams.
Summer schools:
- Advances in Cardiovascular Medicine
Director: Carlo Palombo, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Exploring Food in Rural Transition
Director: Francesco Di Iacovo, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Field School in Medieval Archaeology and Bioarchaeology at Badia Pozzeveri
Directors: Clark Spencer Larsen, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Gino Fornaciari, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - From genes to cells: a basic course of molecular, cellular and ultrastructural biology
Director: Alessandra Falleni, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Trier-Pisa Summer School on measurement of well-being and social progress
Organizer: Ralf Münnich, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., co-organizzatrice: Monica Pratesi, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.uni-trier.de/index.php?id=47436; http://eFRAME.surveystatistics.net - Winter School of Egyptian Archaeology
Director: Marilina Betro, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Volontari cercasi per tracciare la mappa dei domini di Internet
Disegnare la mappa dei domini dei domini di Internet grazie a un sistema di crowdsourcing applicato alla ricerca. Basta avere uno smartphone o un tablet e scaricare un'App per partecipare a Portolan, un progetto del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa e dell'Istituto di Informatica e Telematica (IIT) di Pisa del CNR. L'«App Portolan» è già disponibile e gratuita per Android mentre è in preparazione anche la versione per gli Iphone della Apple.
"Attualmente la mappa dei domini di Internet è pressoché sconosciuta – ha spiegato Luciano Lenzini professore di networking del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano – quello che abbiamo è una 'immagine sfocata' che ce la raffigura come una sorta di albero con tanto di radici e foglie. Tuttavia saperne di più sarebbe di fondamentale importanza per poter affrontare le sfide del 'future Internet' e per comprendere anche molti fenomeni del presente come ad esempio la propagazione di eventi catastrofici scatenati da pirati informatici".
Il progetto Portolan nasce dunque dall'esigenza di "mettere a fuoco" l'immagine della struttura interna di Internet. Rispetto ad altre ricerche internazionali che dal 2000 hanno cominciato mappare Internet come "Caida Ark" negli USA, "Ripe Ris" in Europa e "Dimes" in Israele, Portolan utilizza per la prima volta il paradigma di osservazione top-down, partendo quindi non dalle radici, ma dalle foglie dell'albero, cioè dalla periferia da cui gli utenti normalmente si collegano.
In pratica Portolan si configura come un sistema costituito da una innumerevole quantità di smartphone e tablets che giocano il ruolo di monitor, coordinati da un server centrale. Ciascun monitor esegue micro-campagne di misura al termine delle quali i risultati vengono spediti al server centrale che li elabora e li ricompone come tanti tasselli di un mosaico per inferire la struttura di Internet, tutto in maniera pressoché non invasiva per gli utenti. Le risorse utilizzate dallo smartphone per effettuare le misure sono minime e comunque, se il livello della batteria scende al di sotto del 40% le misurazioni non iniziano e, se in corso, vengono interrotte. Gli smartphone inoltre rimangono sempre rigorosamente anonimi e, come contropartita per la sperimentazione, gli utenti possono accedere gratuitamente ad alcuni servizi, come ad esempio, conoscere esattamente il livello del "campo" disponibile lungo tutto un percorso o visualizzare gli operatori attraversati per raggiungere un indirizzo IP dato.
"Il nome del progetto – ha concluso Luciano Lenzini - deriva dalla Carta Pisana del 1275-1300, il primo portolano noto che descrive il Mar Mediterraneo sulla base della tecnologia di navigazione disponibile di quel periodo. Da allora in poi, e nei secoli successivi, i portolani sono diventati sempre più precisi e dettagliati grazie alle nuove misure e informazioni raccolte da marinai. In un certo senso, questa è una delle più antiche forme di crowdsourcing che si conosca".
Ne hanno parlato:
Il Tirreno - Pisa
IlTirreno.it
CorriereInnovazione.it (Gruppo Corsera)
LaNazione.it
Repubblica.it - Firenze
PisaInformaFlash.it
NovedaFirenze.it
GoNews.it
Controcampus.it
InToscana.it
Un ricordo di Teresa Mattei
Si è spenta ieri all'età di 92 anni Teresa Mattei, la più giovane eletta nell'Assemblea Costituente. Nata a Genova nel 1921, era soprannominata la "ragazza di Montecitorio" dove, nel 1946 svolse la funzione di segretaria dell'ufficio di presidenza. Nel '38 fu espulsa da tutte le scuole del Regno perché antifascista, nel '55 fu cacciata dal Pci perché contraria allo stalinismo e alla linea togliattiana.
Con il nome di battaglia "Partigiana Chicchi" fu staffetta, protagonista della Resistenza e della lotta di liberazione. Dal dopoguerra si è distinta per il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne e dei minori. Negli anni sessanta ha fondato a Milano un Centro Studi per la progettazione di nuovi servizi e prodotti per l'infanzia. Trasferitasi definitivamente a Lari, in provincia di Pisa, ha fondato la Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione. È stata sua l'idea di adottare la mimosa come fiore simbolo della festa delle donne: "Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne" suggerì a Luigi Longo in un lontano 8 marzo.
Nel 2005 Teresa Mattei ha rilasciato un'intervista per Athenet il magazine dell'Università di Pisa, che riproponiamo per intero in pdf e citando un passaggio significativo in cui parla dell'Articolo 3 e del "battesimo di cittadinanza":
**************
Ti sei impegnata molto anche riguardo all'articolo 3.Sì, perché quell'articolo afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali, ma non cita l'età. Si tratta di una dimenticanza grave, che spesso induce a pensare che i bambini e i giovani non siano veri e propri cittadini. Per colmare questa lacuna insieme ad Alessandro Pizzorusso abbiamo presentato una proposta di ampliamento di questo articolo della Costituzione. Io cercherei di coinvolgere maggiormente i ragazzi nella vita pubblica permettendo loro di votare a 16 anni per le elezioni politiche e a 12 per quelle amministrative. In questo senso mi confortano le esperienze positive dei comuni che hanno attuato i consigli comunali dei ragazzi.
Inoltre, avevo presentato la proposta di affidare ogni neonato al sindaco per alcuni secondi, per poi farlo riconsegnare da questi ai genitori. Si tratterebbe di una sorta di battesimo di cittadinanza e attraverso questa piccola cerimonia passerebbe il messaggio che i figli non appartengono solo ed esclusivamente ai genitori, ma fanno parte di una comunità più ampia.
Creatività, innovazione e spirito imprenditoriale con il PhD plus

Il programma del "PhD plus" si articolerà in una serie di seminari tenuti da prestigiosi relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale, da enti locali e governativi, da finanziatori istituzionali. Le lezioni verteranno su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione delle idee scientifiche e alla gestione dell'innovazione. Rivestiranno grande rilievo le sessioni dedicate alla comunicazione e alla valorizzazione delle proprie idee, che troveranno poi pieno completamento in una serie di sessioni di coaching individuale e di gruppo realizzate anche con il supporto dei Poli di innovazione regionali, di potenziali investitori, imprenditori e manager.

L'edizione di quest'anno si caratterizza per due significative novità. Innanzitutto per la partecipazione che è stata estesa, oltre ai dottorandi e dottori di ricerca, ai ricercatori e ai professori dell'Ateneo, a laureandi e laureati magistrali che si sono candidati attraverso la presentazione di un'idea con potenziali ricadute imprenditoriali. Al corso prenderanno così parte 100 iscritti fra dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti, e 27 laureandi e laureati magistrali selezionati tra le 63 richieste di ammissione, provenienti dai settori più attesi dell'ITC e dell'ingegneria, ma anche dall'area umanistica e da quella giuridica.
In secondo luogo, si contraddistingue per l'interazione con il Master in Business Administration del dipartimento di Economia e management, che permetterà ai migliori talenti del corso di frequentare il modulo "Entrepreneurship" dell'MBA con l'obiettivo di accrescere le possibilità di future attività di business.

Il percorso del "PhD plus", prima iniziativa del genere in Italia, fin dall'inizio ha riscontrato un significativo successo. Nelle prime due edizioni gli iscritti sono stati rispettivamente 110 e 200 e dal loro lavoro sono già nati 11 spin-off, che si sono affermati in competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali per esempio Start Cup Toscana, registro.it, PayPal Developer Challenge, INTEL Business Challenge Europe.
Una convenzione per far crescere la collaborazione con Radioeco
Un progetto nato dagli studenti e portato avanti dalla loro voce, che martedì 12 marzo, attraverso una convenzione firmata con l'Università di Pisa, si rafforza come realtà culturale e mediatica di riferimento per tutto l'Ateneo. Proseguendo una collaborazione già avviata negli ultimi anni, Radioeco, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa, collaborerà per campagne di comunicazione istituzionale ed eventi particolari, con l'idea di implementare e attivare progetti comuni, tra cui il web radio tg d'Ateneo.
La convenzione, frutto di un percorso condiviso negli organi accademici – Senato, Cda e Consiglio degli studenti - è stata firmata dal rettore Massimo Augello e da Francesco Cito, lo station manager che dal 2010 coordina le attività di Radioeco e dei circa ottanta studenti che ogni giorno danno vita alle trasmissioni e organizzano gli eventi. Nell'occasione erano presenti anche i membri del Comitato di garanti della web radio appena istituito, composto da tre docenti, Marco Guidi, Dianora Poletti e Rosalba Tognetti, e da due ragazzi membri del Consiglio degli studenti, Gianluca Batzu e Daniele Meucci.
Proprio in questi giorni Radioeco ha lanciato una nuova campagna per il recruitment di nuovi membri per la redazione news e musicale: si cercano produttori di contenuti, articoli, recensioni e report da pubblicare sul sito oltre a, naturalmente, speaker per la radio. La nuova redazione news, con l'aiuto dell'Ufficio stampa e comunicazione dell'Ateneo, dovrà dare vita a un web radio tg con approfondimenti e servizi dedicati agli studenti, alla vita universitaria e a temi di attualità, in una formula nuova in grado di coinvolgere sempre più ascoltatori. Radioeco cerca inoltre ragazzi che abbiano una predisposizione particolare verso la tecnologia per lavorare nell'area tecnica: aspiranti fonici e tecnici del suono, esperti di reti informatiche, videomaker o fotografi.
Radioeco è nata nel 2007 come web radio della facoltà di Economia dell'Università di Pisa, nell'ambito del progetto formativo "UniOnAir" del quotidiano "Il Sole 24 Ore", destinato a promuovere una radio per ogni ateneo italiano. Fin dall'inizio ha avuto l'obiettivo di sviluppare servizi di informazione e di intrattenimento rivolti all'intera comunità dell'Ateneo, individuando negli studenti e più in generale nel pubblico giovanile i suoi principali interlocutori, funzionando anche come laboratorio formativo. Negli anni la radio è cresciuta fino ad arrivare nel maggio 2012 a organizzare un festival nazionale come il FRU (Festival delle Radio Universitarie) portando più di diecimila ragazzi da tutta Italia a partecipare a concerti, oltre che a workshop, conferenze e molto altro.