Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Un ruolo di primo piano a livello europeo nella gestione e trattamento delle malattie rare, con una leadership nel settore delle malattie muscolo scheletriche e del tessuto connettivo. È quanto ha conquistato l’Aoup nell’ambito degli ERN-European Reference Networks, ossia reti fra centri di eccellenza europei che erogano cure, con laboratori di ricerca e un’organizzazione che supera i confini del singolo Stato. Queste reti sono state create dalla Commissione Europea, in accordo con la Direttiva sul diritto dei malati alle cure transfrontaliere, nell’ambito delle malattie rare e complesse, e hanno ricevuto l’approvazione formale a dicembre 2016 e la certificazione ufficiale a marzo scorso a Vilnius, in una due-giorni di dibattito con 400 membri fra clinici e pazienti.

Marta_Mosca.JPG
Nella foto: la prof.ssa Marta Mosca con Vytenis Andriukaitis, European Commissioner Health Food and Safety durante la cerimonia di premiazione degli ERNs a Vilnius, Lituania.

Un atto che ha sancito l’avvio delle loro attività, orientate il più possibile a condividere le conoscenze e l’esperienza clinico-assistenziale maturata in ogni singolo settore, garantendo a ciascun paziente gli stessi protocolli terapeutici in tutto il territorio dell’Unione Europea ed evitando quindi faticosi e dispendiosi spostamenti da un centro all’altro. Un modus operandi che rappresenta una svolta epocale nel mondo delle malattie rare. In tutta Europa le reti individuate, divise per gruppi di patologie rare, sono 24, di cui solo 2 in Italia, e uno di questi network vede appunto l’Aoup in prima fila. Si chiama ReCONNET e riguarda le malattie muscoloscheletriche e del tessuto connettivo. Coordinatrice è la professoressa Marta Mosca (nella foto), direttore dell’Unità operativa di Reumatologia dell’Aoup e Coordinatrice è la professoressa Marta Mosca, docente del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.

“Le malattie rare del connettivo – spiega la reumatologa - includono un’ampia gamma di patologie, caratterizzate da coinvolgimento multi organo e andamento cronico che richiedono la collaborazione multidisciplinare di una vasta gamma di professionisti. Si tratta di condizioni che possono avere un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti e associarsi ad alti tassi di morbilità e mortalità se non precocemente trattati”. Di qui l’importanza di un approccio tempestivo e multiprofessionale. Per dare il via alle attività del network “ReCONNET” venerdì 26 maggio, alle 16.30, si terrà un incontro nell’Aula magna della Scuola Medica dell’Università di Pisa. Sarà il Kick-off Meeting inaugurale, cui seguiranno due giorni di lavori, il 27 e 28 maggio, al Grand Hotel Duomo di Pisa. (Fonte Ufficio stampa AOUP).


Cosa hanno in comune un gruppo di giovani studenti dell’Università di Pisa, recentemente protagonisti di un esperimento scientifico nella base spaziale di Kiruna in Svezia, e Kristian Ghedina, il discesista italiano più premiato nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino? La risposta è la “passione”, quella che sarà raccontata giovedì 25 maggio, a partire dalle ore 9.30, nell’Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, nel corso dell’evento intitolato “Follow your Passion” in cui i protagonisti saranno proprio i ragazzi dell’U-PHOS team e lo sciatore Ghedina. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’azienda Dainese, leader nella protezione e sicurezza nel mondo degli sport dinamici e main sponsor di U-PHOS.
L’incontro nasce per divulgare i risultati dell’esperimento svedese: il filo conduttore sarà la “passione” con cui vengono affrontate le sfide più imponenti e raggiunti traguardi ritenuti impossibili. Nell’occasione interverranno il rettore Paolo Mancarella, Marcello Bencini di Dainese e Kristian Ghedina, che racconterà la sua esperienza di campione sportivo.
Per altre informazioni:
https://www.facebook.com/events/1881796002037440/?fref=ts
https://www.facebook.com/uphosproject/
http://www.uphos.ing.unipi.it/it/

Migliorare il profilo professionale degli studenti e dare a docenti e imprenditori le competenze che consentano loro di adattarsi tempestivamente ai nuovi trend di sviluppo. È questo l’obiettivo del progetto beFORE, a cui partecipa anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e che è stato finanziato nell’ambito di Erasmus+ con circa 750 mila euro, di cui 112 mila destinati all’Ateneo pisano. Il progetto beFORE “Becoming Future-Oriented Entrepreneurs” ambisce a trasformare i sistemi di educazione all’imprenditorialità adottati dalle università, quelli di formazione del personale adottati dalle aziende e di creazione di impresa, grazie all’adozione di un’ottica orientata al futuro.
“Grazie a questo progetto – dichiara il professor Gualtiero Fantoni, docente dell’Ateneo pisano – saranno sviluppati percorsi formativi in modalità e-learning composti da una matrice comune e da approfondimenti specifici focalizzati sulle esigenze tipiche dei target group di riferimento ossia gli studenti, i docenti e gli imprenditori, i quali acquisiranno le metodologie e le abilità (skill) necessarie ad analizzare e comprendere gli scenari futuri che si aprono con lo sviluppo delle nuove tecnologie e connessi agli andamenti di mercato”.
Tra i partner di progetto c’è anche Erre Quadro, spin-off dell’Università di Pisa, la quale contribuisce portando la sua pluriennale esperienza nell’analisi dei brevetti e nel foresight tecnologico. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ Knowledge Alliances, coinvolge università, istituti di ricerca e imprese di quattro paesi: Italia, Germania, Spagna e Polonia. Il capofila è The Institute for Sustainable Technologies - National Research Institute di Radom in Polonia, mentre gli altri partner sono università e aziende che si occupano di entrepreneurship o foresight, nello specifico Università di Mondragon, Libera Università di Berlino, Università di Białystok e le aziende Erre Quadro, Valuedo, Aveniture, Prospektiker e 4CF.

Mercoledì, 24 Maggio 2017 08:48

Logo

Il logo, o marchio, dell’Università di Pisa è di proprietà dell’Ateneo e quindi il suo uso deve essere autorizzato. L’utilizzo del logo senza autorizzazione è concesso solo per attività istituzionali.

Per un uso corretto del logo  si consiglia di consultare il Manuale di immagine coordinata

Per uso web:  Si consiglia di utilizzare le immagini nel formato png (scarica il pacchetto completo).

Per stampa cartacea: Per ottenere un risultato professionale è indispensabile fornire al tipografo il logo in formato vettoriale (eps) (scarica il pacchetto completo).

Cherubino

cherubino in tre versioni su sfondo trasparente: bianco, pantone 541, nero

Marchio

 Il logo in tre diverse versioni su sfondo trasparente: bianco, pantone 541, nero

Logo

Il marchio in tre diverse versioni su sfondo trasparente: bianco, pantone 541, nero

Marchio orizzontale

Logo in orizzontale

Migliorare il profilo professionale degli studenti e dare a docenti e imprenditori le competenze che consentano loro di adattarsi tempestivamente ai nuovi trend di sviluppo. È questo l’obiettivo del progetto beFORE, a cui partecipa anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e che è stato finanziato nell’ambito di Erasmus+ con circa 750 mila euro, di cui 112 mila destinati all’Ateneo pisano. Il progetto beFORE “Becoming Future-Oriented Entrepreneurs” ambisce a trasformare i sistemi di educazione all’imprenditorialità adottati dalle università, quelli di formazione del personale adottati dalle aziende e di creazione di impresa, grazie all’adozione di un’ottica orientata al futuro.

progetto_beFORE.JPG

“Grazie a questo progetto – dichiara il professor Gualtiero Fantoni, docente dell’Ateneo pisano – saranno sviluppati percorsi formativi in modalità e-learning composti da una matrice comune e da approfondimenti specifici focalizzati sulle esigenze tipiche dei target group di riferimento ossia gli studenti, i docenti e gli imprenditori, i quali acquisiranno le metodologie e le abilità (skill) necessarie ad analizzare e comprendere gli scenari futuri che si aprono con lo sviluppo delle nuove tecnologie e connessi agli andamenti di mercato”.

Tra i partner di progetto c’è anche Erre Quadro, spin-off dell’Università di Pisa, la quale contribuisce portando la sua pluriennale esperienza nell’analisi dei brevetti e nel foresight tecnologico. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ Knowledge Alliances, coinvolge università, istituti di ricerca e imprese di quattro paesi: Italia, Germania, Spagna e Polonia. Il capofila è The Institute for Sustainable Technologies - National Research Institute di Radom in Polonia, mentre gli altri partner sono università e aziende che si occupano di entrepreneurship o foresight, nello specifico Università di Mondragon, Libera Università di Berlino, Università di Białystok e le aziende Erre Quadro, Valuedo, Aveniture, Prospektiker e 4CF.

Giovedì 25 maggio alle 15,30 a Palazzo Matteucci (Piazza Torricelli, 2, Pisa) Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Procura di Roma, terrà una lezione su “Mafie, corruzione e corruzione organizzata: una questione di metodo”. L’obiettivo dell’incontro è di spiegare, in una prospettiva comparata, gli elementi di similitudine e divergenza del metodo mafioso utilizzato dalle diverse organizzazioni in vari contesti italiani e studiare come esso trova collegamenti con i fenomeni di corruzione. L’incontro, che potrà essere seguito anche in diretta videostreaming, è organizzato dal master in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” e sarà introdotto dai saluti del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella.
Michele Prestipino ha un’esperienza trentennale in magistratura. Dal 1996 è stato sostituto procuratore a Palermo, componente della Direzione Distrettuale Antimafia. Nel novembre 2008 è diventato procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, fino al 2013 quando, con voto unanime del CSM, si è trasferito a Roma. Durante la sua carriera ha svolto indagini importanti, tra cui quella sulle diverse articolazioni del sistema Provenzano, da quelle economico-finanziarie a quelle operative e militari, che hanno portato nel 2006 all’arresto del capo di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, dopo quarant’anni di latitanza.

Mercoledì, 24 Maggio 2017 06:38

Gianni Zei in concerto

Il 3 giugno alle 21.30, presso Argine e Margini, si tiene il concerto di Gianni Zei "Wedding band".

Gianni Zei, chitarre
Roberto Beneventi, fisarmonica
Ruben Chaviano, violino

L'ingresso è gratuito.

Info:
www.pisajazz.it
www.arginiemargini.com

L'evento è organizzato dall'associazione l'Isola del Jazz  con i contributi delle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Lo scorso 10 maggio a Seattle, nell’ambito della conferenza internazionale “IEEE Radar Conference”, una delle più importanti del settore, il prestigioso Barry Carlton Award è stato assegnato a una ricerca frutto della collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa e il Georgia Tech Research Institute (GTRI) di Atlanta, che ha fatto compiere un deciso passo in avanti alla teoria e alle tecnologie delle rilevazioni radar.
L’articolo premiato, “Coherent radar target detection in heavy-tailed compound-Gaussian clutter”, a firma dei professori Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco del DII e al Dr. Jim Sangston del GTRI, propone un metodo innovativo per rilevare e riuscire a distinguere, in un segnale radar, i segnali di disturbo, provenienti dall’ambiente, dai segnali utili allo scopo, per esempio quelli che rilevano la presenza di oggetti, navi o veicoli aerei, nello spazio dove viene inviato il segnale.
“Quando un sistema radar lancia un segnale nell’ambiente – spiega Fulvio Gini – è possibile stabilire dall’analisi del segnale di ritorno quali oggetti ha incontrato sul suo cammino, secondo modelli statistici che però fino ad ora non riuscivano ad avere sempre un grado di accuratezza utile per tutti i possibili scenari operativi. Il nostro gruppo ha iniziato ripensando il modello, in modo che fosse più complesso e aderente alla realtà. Abbiamo poi verificato che gli algoritmi di questo modello sono implementabili su sistemi radar senza aumentarne eccessivamente la complessità, permettendo così una mappatura delle zone coperte del segnale molto più accurata e realistica. Questa ricerca influenzerà sicuramente il progetto dei sistemi radar avionici e satellitari di nuova generazione, ad alta risoluzione”.
Il Barry Carlton award è un premio assegnato annualmente agli autori del miglior articolo di ricerca pubblicato su IEEE Transactions on Aerospace and Electronic Systems, la più rinomata rivista internazionale dedicata ai sistemi radar e aerospaziali.

Lo scorso 10 maggio a Seattle, nell’ambito della conferenza internazionale “IEEE Radar Conference”, una delle più importanti del settore, il prestigioso Barry Carlton Award è stato assegnato a una ricerca frutto della collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa e il Georgia Tech Research Institute (GTRI) di Atlanta, che ha fatto compiere un deciso passo in avanti alla teoria e alle tecnologie delle rilevazioni radar.

Premio_gini_greco.jpg
Nella foto, da sinistra: Joe Fabrizio, del DSTG di Adelaide, Australia, e vice-Presidente Esecutivo della IEEE Aerospace and Electronic Systems Society (AESS), che ha consegnato il premio, Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Pisa, e Jim Sangston, del Georgia Tech Research Institute di Atlanta.

L’articolo premiato, “Coherent radar target detection in heavy-tailed compound-Gaussian clutter”, a firma dei professori Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco del DII e al Dr. Jim Sangston del GTRI, propone un metodo innovativo per rilevare e riuscire a distinguere, in un segnale radar, i segnali di disturbo, provenienti dall’ambiente, dai segnali utili allo scopo, per esempio quelli che rilevano la presenza di oggetti, navi o veicoli aerei, nello spazio dove viene inviato il segnale.

“Quando un sistema radar lancia un segnale nell’ambiente – spiega Fulvio Gini – è possibile stabilire dall’analisi del segnale di ritorno quali oggetti ha incontrato sul suo cammino, secondo modelli statistici che però fino ad ora non riuscivano ad avere sempre un grado di accuratezza utile per tutti i possibili scenari operativi. Il nostro gruppo ha iniziato ripensando il modello, in modo che fosse più complesso e aderente alla realtà. Abbiamo poi verificato che gli algoritmi di questo modello sono implementabili su sistemi radar senza aumentarne eccessivamente la complessità, permettendo così una mappatura delle zone coperte del segnale molto più accurata e realistica. Questa ricerca influenzerà sicuramente il progetto dei sistemi radar avionici e satellitari di nuova generazione, ad alta risoluzione”.

Il Barry Carlton award è un premio assegnato annualmente agli autori del miglior articolo di ricerca pubblicato su IEEE Transactions on Aerospace and Electronic Systems, la più rinomata rivista internazionale dedicata ai sistemi radar e aerospaziali.

L'associazione LiberLabor, in collaborazione con il Teatro dell'Assedio, realizzerà un cortometraggio che abbia come soggetto gli studenti e la vita universitaria.
La partecipazione al progetto è libera e gratuita.

I partecipanti all'iniziativa potranno collaborare al progetto come attori, sceneggiatori o tecnici a seconda delle proprie propensioni e dei propri desideri.

Direzione artistica del progetto a cura del regista Michelangelo Ricci.

L'iniziativa è organizzata dall'associazione studentesca LiberLabor in collaborazione con Il Teatro dell'Assedio ed è svolta con i contributi alle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Per partecipare: contattare l'associazione LiberLabor via mail all' indirizzo   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 3205785174.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">

 

 

 

 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa